lunedì 3 febbraio 2014

Indonesia vs Australia (Un articolo di Francesco Tortora).

Un articolo di Francesco Tortora in data 27/01/2014.

Sconfinamenti
Indonesia vs Australia
Dopo la vicenda dello spionaggio 
del novembre scorso, ritorna la tensione

Bangkok - L’Australia s’è scusata, venerdì scorso, per aver invaso le acque territoriali indonesiane con proprie imbarcazioni impegnate nell’impedire l’accesso ad alcuni migranti illegali senza averne chiesto preventivamente l’autorizzazione. Ma la cosa non fa altro che aggiungere benzina sul fuoco delle relazioni diplomatiche già alquanto compromesse tra le due Nazioni. Bisogna ricordare, infatti, che non più di due mesi fa l’Indonesia ha ancor più marcatamente ristretto le proprie relazioni diplomatiche con l’Australia dopo la crisi scatenatasi a proposito delle intercettazioni effettuate dai servizi segreti australiani ai danni del Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, sua moglie ed alcuni membri del suo più ristretto novero di collaboratori nel 2009. L’Ufficio del Ministro per l’Immigrazione e per la Protezione dei Confini, di cui è a capo Scott Morrison, ha confermato che un atto di scuse ufficiali da parte del Governo australiano sarebbe stato inoltrato presso l’Ambasciata d’Australia a Jakarta già nella stessa giornata di venerdì. Le Agenzie Stampa ufficiali riportano che anche l’Alto Comando Navale d’Australia ha già presentato scuse ufficiali alla propria controparte indonesiana, mentre il Ministro per gli Affari Esteri ha tentato –senza successo- di contattare la propria controparte, ora il Ministro per gli Esteri è impegnato in attività ufficiali all’estero. Ma la frittata è fatta.
L’Indonesia ha risposto in maniera forte, chiedendo al Governo australiano di dar conto su ogni aspetto della cosa e soprattutto che la questione non abbia mai più a ripetersi in futuro. Le scuse australiane giungono in ritardo e tutti, nell’entourage governativo australiano, oggi sono perfettamente coscienti del fatto che l’accaduto è come sale sulle ferite nei contrasti tra i due Paesi. Canberra sostiene che si tratta di un atto oltre le proprie volontà effettive ma le circostanze, quand’anche siano chiarite nei prossimi giorni in ogni dettaglio, non miglioreranno affatto le relazioni diplomatiche tra Australia e Indonesia, saranno come una di quelle macchie non desiderate sull’abito buono e che -nonostante si cerchi di smacchiarle- restano imperterrite a rovinare l’aspetto del tessuto.

L’Indonesia ha degradato il livello delle relazioni diplomatiche con l’Australia nello scorso mese di novembre a causa dello scandalo delle intercettazioni attuate dai servizi di spionaggio australiani, uno scandalo che si è inserito in quello più complessivo dei servizi di spionaggio occidentali –in primis degli USA- che hanno determinato fratture di varia entità e gravità non solo nelle relazioni diplomatiche tra Occidente e resto del Mondo ma anche all’interno del blocco stesso delle Nazioni occidentali, come ben ricordiamo a proposito della scoperta attuata in Francia, Germania e Italia del continuo operato di spionaggio attuato in modo capillare e continuativo da parte degli USA da svariato tempo. Da quel momento, l’Indonesia ha sospeso ogni attività congiunta di intelligence che era in essere in precedenza congiuntamente col Governo australiano, compreso il settore oggi pietra dello scandalo, ovvero il monitoraggio degli spostamenti illegali di individui nei tratti di mare tra i due Paesi e in zone attigue. Potrebbe essere questo uno dei motivi per cui il Ministro degli Esteri indonesiano non solo s’è fatto negare visto che è in Malaysia per discutere di vari aspetti, compresi gli spostamenti transfrontalieri illegali, un dramma parecchio diffuso anche in questo quadrante Sud Est asiatico e difficile da gestire, un po’ come accade in Europa, soprattutto circa le annose e penose discussioni sui migranti nei tratti di Mare del Mediterraneo tra la Costa Nord Africana e Lampedusa o altri tratti meridionali dell’Europa. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro  e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.



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