Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 30 dicembre 2013

Precauzioni e vaccinazioni sanitarie per la Thailandia.

Prima di partire per la Thailandia sara' bene preoccuparsi della situazione sanitaria personale e locale. Fate una visita al medico di fiducia, se avete prevenzioni a farvi curare nella zona in cui andate, se siete diabetici o soffrite di malattie a rischio passate dallo specialista per una visita, fatevi curare eventuali malattie dentali. Questi consigli non vi vengono dati perche' medici e dentisti in Thailandia non siano bravi, ma partono da due presupposti: uno la lingua, l'altro il fatto che medicine importate in Thailandia sono piu care, ci sono modi per far scendere il prezzo ma nei primi tempi nessuno ve li verra' a raccontare. Io ad esempio devo prendere una medicina importata prima di mangiare il costo per 30 giorni e' 1600 baht, 36 euro,  ma se ne compro 5 le pago 30 euro la scatola, dato che la casa costruttrice ne regala una, di un sacco di farmacie che ho cambiato in 13 anni, solo una me lo ha detto. Detto questo se rimarrete senza medicine e avrete pochi soldi in tasca chiederete se esiste la versione di quella certa medicina fatta in Thailandia.
Comincerete a prendere precauzioni sanitarie 5/6 settimane prima di intraprendere il viaggio, questo almeno se siete dell'idea che prevenire e' meglio che curare.
Le malattie che occorre prendere in esame quando si va all'estero in Paesi subtropicali o tropicali sono: la febbre gialla, la malaria, la febbre dengue, l'encefalite giapponese, la filariosi, il tifo, l''epatite A, l'epatite B, la poliomielite, la difterite, il tetano, la meningite e altre malattie trasmesse da alimenti. Ultimo ma non ultimo l'AIDS a cui dovrete una volta arrivati prestare, vista l'alta incidenza, particolare attenzione.
La vaccinazione contro la febbre gialla non e' richiesta a coloro che provengono dall'Italia, è richiesta solo a coloro che provengono da zone infette. Quindi se il vostro viaggio e' da Italia a Thailandia nessun problema, in generale, anche se fate una fermata intermedia in qualche localita' asiatica non avrete bisogno di questa vaccinazione. La febbre gialla non e' presente in Asia, anche se sono presenti i vettori. La mallattia e' presente in Africa e casi sporadici sono denunciati in Sud America. Poiche' la Thailandia non è a rischio di febbre gialla, la vaccinazione non e' consigliata. 
Per quanto riguarda la malaria in Thailandia non c'e' nessun pericolo nelle citta' e nelle principali localita turistiche, quindi in Bangkok, Chiangmai, Udon Thani, Pattaya, Phuket, Samui potete star tranquilli. Ma la malaria e' presente nelle aree rurali e in quelle forestali e collinari di tutto il Paese. Quindi vaccinazione si o no dipende da cosa farete da queste parti. 
La malaria e' anche presente in zone di confine, come quelle col Myanmar e la Cambogia. Qui e' stata segnalata la presenza del Plasmodium falciparum che e' potenzialmente mortale. Nelle infezioni da questo parassita l'equilibrio è precario: la malattia può precipitare in qualsiasi momento e la parassitemia aumentare in modo incontrollabile, la parassitemia è un esame di laboratorio che indica le presenza, sempre patologica, di parassiti nel sangue e permette di valutare la loro quantità media e massima, misurata in rapporto a un μl di sangue, provocando una disfunzione multiorgano  o una subacuta progressiva emolisi intravascolare, che si ha quando il processo di distruzione dei globuli rossi. avviene all'interno dei vasi sanguigni. In entrambi i casi si può avere la morte. La mortalità in un paziente non-immune e non trattato può arrivare fino al 20%.
In questa zona di confine la profilassi raccomandata e' data dalla Doxiciclina, salvo controindicazioni.  la posologia per una parsona adulta e' di una capsula da 100 mg al giorno, da 1 giorno prima di entrare nella zona a rischio, fino a 4 settimane dopo l'uscita dalla zona, senza mai interrompere. Dosi inferiori sono consigliate per i bambini, controllatele nel foglietto illustrativo. Per le altre zone e' consigliata la Meflochina, con posologia di una compressa alla settimana, da 1 settimana prima di entrare nella zona a rischio, fino a 4 settimane dopo l'uscita dalla zona, senza mai interrompere e la stessa raccomandazione per i bambini.  
In questo caso come in tutti i casi di zanzare che infettano precauzioni si possono mettere in atto osservando le suguenti regole:  
indossare abiti di colore chiaro, i colori scuri e quelli accesi attirano gli insetti, con maniche lunghe e pantaloni lunghi, che coprano la maggior parte del corpo; evitando l'uso di profumi che attirano gli insetti; applicando sulla cute esposta repellenti per insetti ripetendo se necessario, ad esempio in caso di sudorazione intensa, l'applicazione ogni 2-3 ore; i repellenti possono essere spruzzati anche direttamente sugli abiti; alloggiare preferibilmente in stanze dotate di condizionatore d'aria ovvero, in mancanza di questo, di zanzariere alle finestre, curando che queste siano tenute in ordine e ben chiuse; spruzzare insetticidi a base di piretro o di permetrina nelle stanze di soggiorno e nelle stanze da letto, oppure usare diffusori di insetticida o le serpentine antizanzare al piretro. Queste precauzioni sono valide per tutte le malattie trasmesse da puntura di zanzare.
Ricordate, io non sono un medico, vi do' queste informazioni solo perche' consultiate un medico prima di partire e sappiate un po' di cosa parlare in quel momento. In nessun modo, per nessun motivo le mie parole possono sostituire quelle di un medico.       
 La febbre dengue si presenta con febbre, mal di testa, dolore muscolare e articolare, oltre a un cambiamento della pelle per quanto riguarda il colore e l'aspetto, l'aspetto della pelle e' simile a quello che si presenta quando si contrae il morbillo. In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con trombocitopenia, emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte. Non esiste una vaccinazione efficace, l'unica cosa che si puo' fare e' l'eliminazione delle zanzare e del loro habitat, al fine di impedire che un maggior numero di persone siano colpite. 
Il virus dengue è presente normalmente a una latitudine compresa tra il 35º parallelo nord e il 35º parallelo sud e a un'altitudine inferiore ai 1000 metri s.l.m. E' in queste zone che vivono le zanzare del genere Aedes, in particolar modo la specie Aedes aegypti, che sebbene non le sole sono la principale causa di tramissione. Gli esseri umani sono gli ospiti primari del virus, il quale può però essere rinvenuto anche in altri primati, l'infezione può essere trasmessa con una singola puntura da parte del vettore.
Nella mappa di diffusione di questa malattia la Thailandia e' segnata in rosso, qui la febbre dengue e' presente anche nella forma emorragica. La prevenzione rimane quella suggerita sopra.
L'encefalite giapponese e' una malattia trasmessa all’uomo dalle zanzare del genere Culex ed è causata da un virus appartenente al genere Flavivirus (genere cui appartengono anche i virus responsabili della dengue e della febbre gialla). I maschi della zanzara del genere Culex sono innocui e si nutrono di nettare, mentre le femmine per sviluppare le uova succhiano il sangue di vertebrati (mammiferi e uccelli). Una femmina adulta succhia ripetutamente il sangue, e cio' la porta ad essere un terribile vettore di diffusione di malattie virali e parassitarie. Maiali domestici e gli uccelli selvatici sono serbatoi del virus. 
Si tratta di un'infezione virale acuta, trasmessa all'uomo da zanzare, che rappresenta la prima causa di encefalite virale in Asia. A volte le infezioni sono prive di sintomi, altre volte, invece, i sintomi possono essere di diversa gravità come mal di testa, febbre, meningite asettica, che si ha in tutti i casi di meningite in cui nessuna infezione batterica può essere dimostrata, encefalite, un processo infiammatorio che colpisce l'encefalo. L’infezione evolve in encefalite raramente, da 1 a 20 casi su 1000, ma tale manifestazione clinica è spesso grave e ad esito fatale in circa il 25% dei casi e provoca seri problemi neurologici in circa il 30% dei casi clinici.
Secondo Viaggiare Sicuri (http://www.viaggiaresicuri.it/?4737#12931) in Italia non si trova un vaccino secondo altre fonti il vaccino e' raro ma si puo' trovare al Centro di Profilassi e Vaccinazioni Internazionali, fate riferimento a  1. AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA C
1, Via Carnera Primo - 00142 Roma (RM), tel: 06 51001. Per pagine gialle clicca qui. 
http://www.paginegialle.it/pgol/4-Centro%20di%20PCentro%20di%20Profilassi%20e%20Vaccinazioni%20Internazionali/3-Roma%20(RM)?
Il rischio di contrarre l’encefalite giapponese per la maggior parte dei viaggiatori verso l'Asia è estremamente basso ma varia a seconda della stagione, della destinazione, della durata del viaggio e delle attività che verranno svolte durante la permanenza. L'infezione riguarda le zone rurali, risaie in particolar modo, in una zona dell'Asia che va dal Sub-continente indiano fino alle Filippine ed al Giappone, e di parte dell'Oceania (Isole del Pacifico). Essa è particolarmente frequente durante la stagione delle piogge fino all'inizio della stagione secca, quindi per la Thailandia da giugno a ottobre. 
Le filariosi sono un gruppo di malattie tropicali provocate da vermi appartenenti al genere Filaria. Le filariasi che interessano l'uomo si possono distinguere secondo la localizzazione nell'organismo delle loro forme adulte, ci sono filariasi cutanee, filariasi linfatiche, filariasi delle cavità sierose. 
I vermi invadono i vasi linfatici e il tessuto sottocutaneo provocando infiammazioni e ostruzione dei vasi linfatici. La femmina del parassita immette nel circolo ematico migliaia di microfilarie che vengono assunte da alcuni tipi di zanzare durante la puntura. Le larve maturano nell'intestino della zanzara che, pungendo altri soggetti, diffonde l'infezione. La forma più comune è causata da Wuchereria bancrofti, largamente  nelle zone tropicali e subtropicali, e caratterizzata da uno spiccato interessamento dei vasi linfatici e dei linfonodi. Le manifestazioni cliniche vano dalla mancamza di sintomi a febbri molto alte con grave coinvolgimento dei vasi linfatici degli arti inferiori e dei vasi genitali esterni, fino all'elefantiasi. La fase acuta è generalmente di breve durata, ma può essere seguita da recidive che, alla lunga, portano a ostruzione definitiva dei canali linfatici con accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell'organismo,edemi, raccolta di liquido nella cavità peritoneale, ascite, per le donne raccolta di trasudato all'interno dei due foglietti della vagina propria per gli uomi o lungo il funicolo spermatico,idrocele, ispessimento ipertrofico della cute e del tessuto sottocutaneo si manifesta soprattutto negli arti inferiori, i quali assumono una forma cilindrica e aspetto massiccia come negli elefanti, e negli organi genitali (elefantiasi) che non si può ridurre o rimpiccolire.
La prevenzione e' quella  di ridurre il piu' possibile le punture delle mosche della specie Simulium, nei modi descritti sopra quindievitando le aree infestate, indossando abiti protettivi e usando in maniera abbondante agenti repellenti per insetti.
 il DEC orale (300 mg una volta a settimana) è l'unica misura di provata efficacia nella prevenzione dell'infezione e è l'unico farmaco in grado di uccidere le microfilarie e i vermi adulti. Ma per il suo uso mi raccomando cosultate un medico.
Per quanto riguarda tifo, epatite A, epatite B, poliomielite, difterite, tetano, meningite, la prevenzione puo' essere fatta con le vaccinazioni: esse vanno consigliate dal medico caso per caso. In Thailandia c'è il rischio di Tifo e di Epatite A. L'Epatite B è altamente endemica.
Il tifo o ileotifo o febbre tifoide è una malattia infettiva acuta a sintomi generali e locali nell'intestino provocata da un germe che le è specifico, il bacillo di Eberth-Gaffky. E' questo un batterio del genere Salmonella che provoca una malattia infettiva sistemica, febbrile, a trasmissione oro-fecale. Ha l'aspetto di un bastoncino corto, tozzo, a estremità arrotondate, nella sua forma tipica circa 3 volte più lungo che largo, della lunghezza all'incirca di 1/3 del diametro di un globulo rosso. È asporigeno, vivacemente mobile in terreni di coltura liquidi per i numerosi flagelli di cui è fornito. 
Esso provoca una malattia batterica che coinvolge l'intero organismo, l'esordio e' insidioso, febbre elevata, mal di testa, malessere generale, mancanza di appetito, rallentamento delle pulsazioni, eruzione cutanea  piccolo rilievo della pelle localizzata al tronco, tosse secca e disturbi gastrointestinali come costipazione o diarrea. L'infezione può decorrere in forma 
sub-clinica, cioe' senza evidenti segni clinici; è frequente la possibilità dell'instaurarsi dello stato di portatore cronico, che può essere anche molto prolungato nel tempo. 
Questa malattia e' contratta in seguito all'ingestione di acqua o alimenti in parrticolare mitili, frutta, verdura, latte non pastorizzato contaminati da materiali fecali contenenti Salmonelle.
Per la prevenzione si raccomanda di mangiare solo cibi cotti di recente, bere solo bevande sigillate o in lattina, non comprare cibi o bevande da ambulanti, evitare il ghiaccio, nel caso utilizzare l'acqua dei boccioni da 10 litri o quella in bottiglie. Solo la frutta che si sbuccia puo' essere mangiata cruda. Lavarsi le mani prima dei pasti e dopo aver usato i servizi igienici. 
Nei confronti della febbre tifoide sono disponibili diversi vaccini contenenti germi uccisi, da 
somministrare per via intramuscolare (due dosi a distanza di un mese), germi viventi attenuati, da somministrare per via orale (tre capsule da assumere a giorni alterni) e vaccini contenenti l'antigene polisaccaridico da somministrare ugualmente per via intramuscolare (una sola dose, con richiami ogni 2-3 anni). Questi vaccini conferiscono una protezione pari all'80-90%, della durata presumibile di 2-3 anni; sono indicati in situazioni epidemiche e per viaggiatori diretti in zone endemico-epidemiche.
L'epatite A è una malattia causata dal virus HAV, appartenente al genere Enterovirus, famiglia Picornaviridae. Si tratta di una malattia endemo-epidemica diffusa in tutto il mondo, più frequentemente nei Paesi con scadenti condizioni igienico-ambientali. La malattia e' trasmessa in modo simile al tifo, le precauzioni per quanto riguarda alimenti, bevande e igene sono le stesse del tifo. 
I sintomi dell'epatite A si rivelano all'improvviso 15-50 giorni dopo l'ingestione e sono costituiti principalmente da malessere, perdita di appetito, riduzione della forza muscolare
(astenia), nausea, vomito, dolore addominale e febbre nella fase pre-itterica e urine scure, feci chiare, comparsa di una colorazione giallastra della pelle (ittero) e prurito nella fase itterica. A partire da 4-5 giorni prima della fase itterica si assiste ad un'intensificazione della sintomatologia che invece migliora a partire dalla fase itterica.
L'immunoprofilassi si avvale di immunoglobuline e di vaccino costituito dal virus coltivato in cellule diploidi umane, inattivato con formolo.
Le precauzioni sono quelle utilizzate per il tifo.
L'epatite B è una malattia infettiva, causata dal virus HBV, appartenente alla famiglia Hepadnaviridae. La sua trasmissione avviene tramite esposizione a sangue infetto o a fluidi corporei come sperma e liquidi vaginali, mentre il DNA virale è stato rilevato anche nella saliva, nelle lacrime e nell'urina di portatori cronici con alto titolo nel siero sanguigno. Il virus dell'epatite B non può essere però trasmesso attraverso il contatto casuale, come per esempio il tocco delle mani, la condivisione di posate o bicchieri, l'allattamento, baci, abbracci, tosse o starnuti.
La malattia provoca una infiammazione acuta del fegato, vomito, colore giallastro della pelle e, raramente, porta alla morte. L'epatite B cronica può causare infine cirrosi epatica e cancro al fegato, una malattia mortale con una scarsa risposta alla chemioterapia. Esiste un vaccino per l'epatite B conferisce immunità attiva contro l'infezione dell'epatite B inducendo la produzione di anticorpi specifici contro l'antigene di superficie del virus dell'epatite B. In Italia la vaccinazione contro l'epatite B è obbligatoria dal 1991 per i neonati e per i bambini sotto i 12 anni d'età. 
Riguardo all'AIDS se si prende la pagina dedicata all'AIDS del CIA World Factbook, una fonte di dati prodotto dal Central Intelligence Agency degli Stati Uniti si nota che la Thailandia e' al terzo posto per questa malattia in Asia, preceduta solo dall'India e dalla Cina. Al luglio 2013 le popolazioni dei tre paesi erano le seguenti: 1.220.800.359 abitanti per l'India, 1.349.585.838 per la Cina e 67.448.120 abitanti per al Thailandia.  Nei tre paesi le persone che vivono con Hiv/AIDS sono rispettivamente 2.400.000 per l'India, 740.000 Cina, 530.000 Thailandia. E' vero che i dati sulla popolazione sono del 2013 e le statistische sull'AIDS del 2009 ma i dati non mi sembrano variati in modo tale a favore di una nazione da non poter fare un certo paragone, anzi nei primi mesi del 2012 il Ministero della Salute Pubblica Thailandese ha dichiarato che il numero pazienti con HIV / AIDS in Thailandia è in aumento con attualmente oltre 1 milione di pazienti. Senza tenere in nessuna considerazione, per cio' che mi interessa quest'ultimo dato  se si prendono per i tre Paesi i casi di AIDS e la popolazione penso si possa ottenere la vera gravita' della malattia nei tre stati, in Cina essa e' appena dello 0,05%, in India dello 0,20%, in Thailandia dello 0,79%. La Thailandia dovrebbe essere quindi al primo posto per probabilita' di imbattersi nella malattia e ho preso in considerazione solo i 530.000 casi!
Dato che le diverse modalita' trasmissione dell'HIV e  le modalità di prevenzione sono ben note e questo post non e' dedicato a una malattia specifica, dopo aver riportato la vostra attenzione su questo credo di poter chiudere qui l'argomento.
Per concludere sarebbe consigliabile portare con se un kit di pronto soccorso, nel caso seguiate questo consiglio mettete dentro: compresse dei seguenti tipi Aspirina o Paracetamolo, antidiarrea, antimalaria, per la disinfezione dell'acqua, contro il mal d'auto-mal di mare, crema antiustione,  bustine per soluzioni reidratanti orali, repellenti antizanzare, insetticida in polvere, antistaminici locali, cerotti, garze, bende, siringhe a perdere, una forbice, una pinzetta, un termometro, un laccio emostatico, soluzione disinfettante, collirio decongestionante, filtro solare, occhiali da sole, chi ha problemi di vista preveda che gli occhiali si possono rompere e ne porti uno di riserva, chi usa lenti a contatto metta nel kit la soluzione, se avete intenzione di visitare qualche parco nazionale e di dormire in tenda ricordate una rete antizanzare. Se siete diabetici o avete altri problemi non dimenticare la tua abituale terapia. 
In ogni caso e sempre, lo ripeto, io sono semplicemente una persona a cui piacere leggere e iinteressarsi di tutto cio' che e' Thailandia, quindi anche di queste cose. Non sono assolutamente un medico e non posso in nessun caso sostiturmi a chi esercita la professione. Quindi il consiglio finale che e' il migliore, prima di partire consulate un medico.

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