martedì 30 agosto 2011

Il piccolo principe No-padre (Il potere della verita').

C'era una volta un re di Benares che ando' a fare un pic-nic nel bosco. I bellissimi fiori e gli alberi da frutto lo resero molto felice. Mentre si stava godendo tanta bellezza, si addentro' lentamente sempre più in profondità nella foresta. In poco tempo, si trovo' separato dai suoi compagni e si accorse che era rimasto solo.
Poi udì la dolce voce di una giovane donna. Cantava mentre raccoglieva legna da ardere. Con meno paura, avendo capito che non era solo nella foresta il re seguì il suono della voce bella. Quando finalmente riusci' a vedere chi cantava quelle canzoni si trovo' davanti una bella giovane donna e subito si innamoro' di lei. La fermo', si parlarono, anche la donna si innamoro' di lui. Il re sarebbe sicuramente diventato padre di un bel bambino e quella donna ne sarebbe stata la madre.

In seguito il re spiego' che si era perso nella foresta e le disse che era il re di Benares. Lei gli diede le indicazioni per tornare al suo palazzo. Il re diede il suo anello piu' prezioso, il suo sigillo, e disse: "Se darai alla luce una bambina, vendi questo anello e usa i soldi per il suo bene. Se invece e' un bambino, portalo a me insieme a questo anello di riconoscimento" Così dicendo, partì per Benares.
Nel tempo, la donna diede alla luce un bambino. Essendo una donna semplice aveva paura di portarlo alla corte a Benares, ma conservo' l'anello con il sigillo del re.
In pochi anni, il bambino crebbe e divento' un ragazzino. Quando giocava con gli altri bambini del villaggio questi lo prendevano in giro, lo maltrattavano e arrivavano al punto di picchiarlo. Il tutto perche' sua madre non era sposata, per questo essi urlavano contro di lui "No, padre! No-padre! Il tuo nome dovrebbe essere no-padre!"
Il bambino era molto sorpreso e chiese alla madre: "Chi e' mio padre?" "Tuo padre e' il re di Benares" gli rispose la madre. "Hai qualche prova di questo?" Allora lei gli disse di suo padre che le aveva dato l'anello col sigillo dicendole che se il figlio fosse stato un maschietto avrebbe dovuto portarlo a portarlo a Benares, insieme con l'anello come prova. Il bambino disse: "Andiamo allora?"
A causa di quanto stava accadendo con gli altri ragazzi la madre accetto e il giorno dopo partirono per Benares.

Quando arrivarono al palazzo del re, il custode ando' a riferire al re che la donna che portava legna da ardere e suo figlio volevano vederlo. Entrarono nella sala del trono, che era piena di ministri e consiglieri del re. La donna ricordo' al re il loro tempo insieme nella foresta e infine disse: "Maestà, ecco tuo figlio".
Il re si vergognava di quanto stava succedendo perche' li di fronte c'erano tutte le dame e i nobili della sua corte. Quindi, anche se sapeva che la donna diceva il vero disse: "Non è mio figlio!"
Allora la madre, bella e giovane, mostro' l'anello col sigillo come prova. Ancora una volta il re si vergogno' e nego' la verità, dicendo: "Non è il mio anello!"

Allora la povera donna pensò, "Non ho testimonianze o prove per dimostrare quello che dico. Ho solo la mia fede nel potere della verità". e guardano fisso il re disse: "Ora lancio questo ragazzino in aria, se è davvero tuo figlio, rimarra' in aria senza cadere. Se non è tuo figlio, può cadere a terra e morire! "

Improvvisamente afferro' il ragazzo per il piede e lo getto' in aria. Ed il ragazzo rimase sospeso a mezz'aria, seduto nella posizione a gambe incrociate, senza cadere. Tutti erano stupiti! Rimanendo in aria, il ragazzino parlo' con il potente re. "Mio signore, io sono davvero tuo figlio. Tu ti prendi cura di molte persone che non sono legate a te e mantieni innumerevoli elefanti, cavalli e altri animali. E ancora non ti convince la prova a cui mi ha sottoposto mia madre. Io sono tuo figlio, per favore, prenditi cura di me e di mia madre".

Sentendo questo, il re riusci' a superare il suo orgoglio, tanto piu' che si sentiva umiliato dalla verità che stava nelle parole del bambino. Tese le braccia e disse: "Venite a me, tu donna, e tu, mio figlio, mi prenderò cura di voi".

Stupiti da tale meraviglia, tutte le altre persone della corte avevano tirato fuori le armi e anche loro chiedevano al ragazzo galleggiante di andare da loro. Ma questi ando' direttamente da mezz'aria tra le braccia del padre. Con il figlio seduto sulle sue ginocchia, il re annuncio' che quel bambino sarebbe stato il principe ereditario, e sua madre sarebbe stata la sua regina numero uno.

In questo modo, da quando il re e tutta la sua corte appresero il potere della verità Benares è stata conosciuta come un luogo di giustizia e onesta'. Con il tempo il re morì. il principe ereditario che era ormai cresciuto volle mostrare alla gente che tutti meritano rispetto, a prescindere dalla nascita. Così si fece incoronare re con il nome ufficiale di "Il Re No-padre!" e continuo' a governare il regno in modo generoso e giusto.


La morale e':
La verità è sempre più forte della menzogna.



 

2 commenti:

  1. Ciao Fabio,

    giornata di paternali e morali?

    Ti seguo spesso e, visto dove vivi, provo un pochetto di sana invidia! Qui a Bangkok qualche volta tutto è troppo frenetico!

    Hai conoscenze "influenti" a Sakhon Nakhon?

    Grazie della risposta!

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  2. Ciao,
    ho visto il tuo blog, volevo iscrivermi ma non ci sono riuscito, riprovero' dopo.
    No io piu' che altro non vado a giornate e questa e' la settimana delle storie, alcune dal folclore thailandese, altre dalla religione buddhista.
    Vedi com'e la vita non ci piace mai quello che abbiamo, io se non fossi sposato vorrei essere da tutta tutta altra parte,.
    Sakhon Nakhon? Puo' darsi, perche' chi ti ha detto che mi conosce?
    Ciao, Fabio.

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