venerdì 2 settembre 2011

Il centesimo Principe (Obbedire a un saggio maestro).

C'era una volta un re che aveva 100 figli, il più giovane era il principe Gamani, un uomo molto energico, paziente e gentile.
Tutti i principi furono mandati a seguire gli insegnamenti dei loro insegnanti. Il principe Gamani anche se era il centesimo in linea di successione al trono ebbe la fortuna di avere il miglior insegnante, quello che nello stesso tempo aveva il miglior metodo di insegnamento ed era il più saggio di tutti. Egli era come un padre per il principe Gamani che lo amava, lo rispettava e gli obbediva.
In quei giorni c'era l'usanza di mandare ogni principe, quando arrivava a una certa eta', ad istruirsi in una provincia diversa, lo scopo era quello di sviluppare tutte le provincie del paese e di aiutare il popolo. Quando il principe Gamani fu abbastanza grande si recò al suo maestro e gli chiese in quale provincia sarebbe dovuto andare, il saggio uomo gli disse: "Non selezionare una provincia qualunque. Invece rendi noto a tuo padre, il re, che se lui ti manda in una provincia, essendo tu il centesimo suo figlio, non ci sarà nessun figlio rimanente per servirlo nella sua città natale." Il principe Gamani obbedi' al maestro e rese contento il padre, che lo aveva tenuto vicino, con la sua bontà e lealtà.
Allora il principe andò di nuovo dal suo maestro e gli chiese: "Come posso servire al meglio mio padre e la mia gente, qui nella capitale?" Il saggio maestro rispose: "Chiedi al re, tuo padre, di nominarti esattore delle tasse, di essere cioe' la persona che riscuote i canoni e le tasse, e distribuisce i benefici alla popolazione. Se lui è d'accordo, allora svolgerai le tue mansioni in modo onesto e giusto, con l'energia e la gentilezza."
Ancora una volta il principe segui' il consiglio del suo maestro. Il re, suo padre, che aveva conosciuto la bonta' e la lealta' del suo centesimo figlio fu felice di assegnare queste funzioni a lui. Quando il principe usciva per svolgere il difficile compito di raccogliere tasse e imposte si dimostrava sempre gentile, leale e ossequioso della legge. Quando durante il suo lavoro trovava degli affamati dava loro cibo distribuiva altre cose necessarie ai bisognosi, era sempre generoso, gentile e simpatico. In poco tempo, il centesimo principe si guadagno' il rispetto e l'affetto di tutti.

Arrivo' il tempo per il re di giacere sul suo letto di morte, i suoi ministri gli chiesero chi avrebbe dovuto essere il prossimo re fra i suoi cento figli. Egli disse che tutti i suoi cento figli avevano lo stesso diritto di succedergli, quindi avrebbero dovuto essere i suoi citadini a scegliere.

Dopo la morte del re tutti i cittadini accettarono il centesimo principe come loro sovrano. Ritennero giusto che per la sua bontà, Gamani fosse il re successivo e lo incoronarono dandogli anche il titolo di "Il Giusto".

Quando il 99 fratelli maggiori sentirono quello che era successo pensarono di essere stati insultati, pieni di invidia e di rabbia, si prepararono per la guerra. Inviarono un messaggio a re Gamani, con scritto: "Siamo tutti vostri fratelli piu' anziani. I paesi vicini rideranno di noi se saremo governati dal centesimo principe. O tu rinunci al regno o noi te lo prenderemo con la guerra!"

Dopo aver ricevuto questo messaggio, re Gamani lo portò con sé al suo maestro vecchio e saggio, e chiese il suo consiglio.

Questo maestro onorevole, dolce e sapiente era l'Essere Illumninato rinato, egli disse: "Dite loro che vi rifiutate di muovere guerra contro i vostri fratelli. Dite loro che non li aiuterete a uccidere persone innocenti che voi conoscete e amate. Dite loro che, invece, dividerete la ricchezza del re tra tutti i 100 principi, poi inviate a ognuno la sua parte". Ancora una volta il re obbedi' al suo maestro.

Nel frattempo, i 99 principi più anziani avevano portato i loro 99 piccoli eserciti a circondare la capitale reale. Quando ricevettero il messaggio del re i 99 principi tennero una riunione, calcolarono le loro porzioni del tesoro reale e videro che erano estremamente piccole, ogni parte era quasi priva di significato, pertanto non accettarono.
Ma poi si resero conto che, nello stesso modo, se avessero combattuto con il re Gamani e poi uno contro l'altro, il regno sarebbe stato diviso in piccole porzioni prive di valore, ogni piccola parte in cui il regno sarebbe stato diviso sarebbe stato debole di fronte a un paese ostile. Allora mandarono indietro le loro porzioni del tesoro reale come offerte di pace, e accettarono il governo di re Gamani.
Il re era soddisfatto e invito' i suoi fratelli al palazzo per celebrare la pace e l'unità del regno. Li intrattenne nel modo più perfetto, con generosità, piacevole conversazione fornendo istruzioni e consigli per il loro bene, e trattando tutti con egual cortesia.

In questo modo il re e il 99 principi rinforzarono fratellanza e amicizia. Erano forti nel loro sostegno l'uno dell'altro, questo era noto in tutti i paesi circostanti, in modo che nessuno minacciava il regno e la sua gente. Dopo alcuni mesi, il 99 fratelli tornarono a governare le loro province.

Re Gamani il Giusto invitò il suo vecchio e saggio maestro ad andare a vivere a palazzo, poi lo ringrazio' con grande ricchezza e tanti doni. Tenne una festa per il suo maestro rispettato, dicendo alla seduta plenaria: "Io, ero il centesimo principe, tra 100 capi tutti degni di regnare devo tutto il mio successo al saggio consiglio del mio maestro generoso e comprensivo. Allo stesso modo, coloro che seguono i consigli di saggi maestri guadagneranno prosperità e felicità. Anche l'unità e la forza del regno e' dovuta al mio amato maestro. " E il regno prosperò per lungo tempo sotto il governo generoso di re Gamani il Giusto.

La morale è:
una persona è premiata
centinaia di volte se segue
i consigli di un saggio maestro.




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