venerdì 23 dicembre 2011

Sikhismo - Storia,

I sikhs in Thailandia sono concentrati principalmente in Bangkok ma ci sono circa 17 gurdwara, luoghi dei culto sikh in Thailandia, sparsi in diverse parti del paese. Il principale e' in Bangkok ma si trovano gurwara in Chiang Mai, Pattaya, Khon Kaen Lampang, Nakhon Ratchasima, Phuket e in altri luoghi. Come comunita' i sikh sono molto uniti e hanno un forte senso di cooperazione e questi luoghi di culto offrono loro un luogo dove pregare e celebrare cerimonie come comunita'. Il gurdwara rappresenta anche il luogo dove ci si puo' avvicinare al Guru che fu il fondatore del movimento e ai suoi nove successori. I sikh credono che questi guru siano tutti abitati da un unico spirito, lo spirito del Guru Eterno che continua a manifestarsi nel Santo Libro dei Sikh o Guru Granth Sahib, dopo la morte del decimo Guru.

Questa religione fu fondata nel XV secolo nel Panjab da Sri Guru Narak Dev Ji. I Sikh credono in un dio supremo, Vahiguru, il cui scopo principale e' rendere capaci gli esseri umani di realizzare i loro scopi nell'universo. I Sikh sono impegnati a divulgare gli insegnamenti dei Guru come sono contenuti nel Sacro Libro. I cinque vizi base sono lussuria, ira, avidità, orgoglio e l'ego e una persona e' cosciente di Dio se non cede a queste immoralita'. Gli uomini devono liberare se stessi dal ciclo delle reincarnazioni lasciando perdere il proprio egocentrismo e accettando l'egocentrismo di Dio. Come regole di vita ci si aspetta che un Sikh reciti le cinque preghiere giornaliere, mediti nel nome di Dio, guadagni mezzi di sostentamento di cui andare orgoglioso e combatta per la giustizia nel nome e della pace.

Guru Nanak, il fondatore della Sikhsmo, nacque nel 1469, nel villaggio di Rai Bhoi di Talwandi, ora chiamato Nankana Sahib, nell'attuale Pakistan, I suoi genitori erano indù Khatri del clan Bedi. Suo padre Mehta Klu fu un petwari un contabile che calcolava il reddito delle terre alle dipendenze del Rai Bular Batthi, il signore della zona. Sua madre si chiamava Tripta Devi e aveva una sorella, Nanaki,

Da ragazzo, Nanak era affascinato dalla religione e si poneva molte domande su Dio ma non prendeva parte a riti religiosi e stranamente preferiva meditare da solo. Il suo desiderio di esplorare i misteri della vita alla fine lo porto' a uscire di casa e a viaggiare.

Nella sua adolescenza, Nanak aveva catturato l'attenzione di Rai Bular Bhatti, che era rimasto sorpreso dal suo intelletto sorprendente e dalle sue qualità divine. Rai Bular fu testimone di molti straordinari episodi in cui era coinvolto Nanak e ne rimase incantato. Rai Bular e la sorella di Nanak, Bibi Nanki, divennero le prime persone a riconoscere le qualità divine in Nanak. Entrambi incoraggiarono e sostennero Nanak negli studi e nei viaggi. All'età di trent'anni, Nanak scomparve e si penso' che fosse annegato dopo che era andato a fare uno dei suoi bagni mattutini nel fiume locale chiamato Kali Bein.

Un giorno egli ritorno' e dichiato': "Non c'è indù, non c'è nessun musulmano", Fu da quel momento che Nanak comincio' a diffondere gli insegnamenti di quella che sarebbe diventata la religione dei Sikh. Da quel momento egli comincio' a viaggiare e anche se gli itinerari dei suoi viaggi sono contestati gli studiosi sono concordi che i principali furono cinque e coprirono migliaia di chilometri.
Il primo viaggio fu ad est verso Bengala e Assam, il seconda verso sud Tamil Nadu e Andhra, il terza a nord in direzione del Kashmir, Ladakh e Tibet, e il quarto giro ovest verso Baghdad e la Mecca. Nel suo ultimo viaggio, quello finale, torno' sulle rive del fiume Ravi per finire i suoi giorni.

Nanak si sposo' con Sulakhni, la figlia di Moolchand Chona, un commerciante di riso della citta' di Bakala. Essi ebbero due figli, il piu' anziano Sri Chand, fu un asceta ed ebbe un considerevole numero di seguaci , il giovane si chiamava Lakshmi Das e si lascio' completamente coinvolgere nella vita mondana. Per Nana che credeva nel distacco dalla vita civica nessuno dei suoi due figli sarebbe stato in grado di prendere il suo posto come guru.

Cosi' nel 1538 scelse il suo discepolo Lahina, un Khatri del clan Trehan, come suo successore invece che uno dei suoi figli. Lahina prese il nome di Angad Dev e divenne il secondo guru dei Sikh. Nanak fece la sua scelta nella citta' di Kartarpur sulle rive del fiume Ravi, dove Nanak si era sistemato dopo le sue peregrinazioni. Sebbene Sri Chand non fosse un uomo ambizioso gli Udadis pensavano che la leadership doveva andare a lui dato che era un uomo pio, oltre a essere figlio di Nanak. Cosi' rifiutarono di accettare la successione di Angad. Su consiglio di Nanak Angad si sposto' da Kartarpur a Khadur, dove sua moglie Khivi e i suoi figli vivevano e li rimase fino a che non fu capace di porre fine ai problemi fra i suoi e gli Udasis. Angad continuo' il lavoro iniziato da Nanak e a lui viene dato il credito di aver standardizzato la scrittura Gurmukhi come viene oggi usata nelle scritture dei sikh. Cosi' se Guru Nanak Dev fondò il Sikhismo e percorrendo migliaia di chilometri predicò di meditare il nome del Creatore, Guru Angad Dev valorizzò l'uguaglianza tra le persone dando peso all'istruzione.

Amar Das, un Katri del clan Bhalla, divenne il terzo guru, nel 1552, al'eta' di 73 anni. Durante la sua leadership la citta' di Goindval divenne un inportante centro del sikhismo. Egli predico' i diritti di uguaglianza fra uomini e donne, proibi' la pratica del purdah e del sati. Il primo riguarda le pratiche che vietano agli uomini di vedere le donne e che viene ancora oggi praticata, nel mondo islamico e indiano, attraverso la segragazione dei sessi e l'obligo che impone alle donne di coprire i loro corpi al punto di nascondere le forme e qualsiasi punto della pelle. Il sati riguardava la pratica diffusa tra gli Indù per cui la vedova doveva gettarsi nella pira funebre del marito e morire con lui.
Amar Das incoraggio' la pratica del langar che serve a creare uguaglianza sociale fra l'intero genere umano. Essa si basa su un luogo in cui persone di estrazione sociale alta e bassa, ricchi e poveri, istruiti e ignoranti, re e mendicanti, o di altre religioni condividono tutti lo stesso cibo, sedendo insieme in un'unica.
fila. Cosi nel 1567 anche l'imperatore Akbar era era solito sedersi con le persone povere e ordinarie per seguire questa pratica. Amar Das ebbe 146 apostoli, di cui 52 donne. Essi servirono per una rapida espansione della religione. Prima di morire, nel 1574, Amar Das, all';eta' ndi 95 anni, designo' suo genero Jetha, del clan Khatri dei Sodhi, come quarto guru.
Jetha prese il nome di Ram Das e svolse i suoi doveri come nuovo guru. Grazie a lui fu fondata la citta' di Amritsar e fu costruito il Tempio d'oro, fece cio' per far capire che nella casa del Creatore tutti sono ben accolti senza distinzioni di religione o di casta.
Nel 1581 il figlio piu' giovane di Amar Das, Arjan Dev, divenne il quinto guru dei Sikh, egli elaboro' il sacro testo dei sikh conosciuto come Adi Granth, letteralmente "Il Primo Libro", comprendente gli scritti dei primi cinque guru. Nel 1606 per essersi rifiutato di apportare cambiamenti al Granth in modo da sostenere un contendente al trono fu torturato e ucciso dall'imperatore Mughal Jahangir. Sopportando le torture e la morte sottolineo' l'importanza di accettare il volere del Creatore.
Hargobind divenne il sesto guru dei sikh, egli portava due spade che rappresentavano il potere spirituale e temporale. Insegno' che quando ogni altro mezzo risulta inutile è lecito l'uso delle armi. Con lui i silh crebbero come comunita' organizzata e tramite i suoi insegnamenti nel periodo del X guru fu creata una forza armata addestrata per difendere l'indipendenza della religione.
Nel 1644 Har Rae Sahib divenne il settimo guru e guido' i Sikh fu seguito da Harkrishan, il guru bambino, nel 1661. Nessun inno composto da questi tre guru fu incluso nel libro santo dei Sikh. Har Rae guido' i sikh in un periodo di epidemie e si adopro' a costruire case di cura. Harkrishan insegnò a sacrificare il proprio bene per quello degli altri. 
Tegh Bahaddar divenne guru nel 1665 e guido' i sikh fino al 1675. Tegh Bahaddar fu condannato a morte da Aurangzeb, si sacrificò per salvare la religione induista. Alla sua morte il figlio, Gobind Rai, di nove anni divenne il decimo guru. Egli militarizzo' ulteriormente la religione e fu battezzato da Pani Plare il 13 aprile 1699, dopo che ebbe formato la Khalsa, una formazione che combino' scopi e traguardi religiosi con caratteri politici e militari. 
Cosi' nel corso di circa 200 anni, dai tempi di Nanak, in cui i seguaci si preoccupavano principalmente della salvezza e di dio, la comunita' sikh si era significativamente trasformata. Anche se il cuore della religione e della filosofia non ne fu affetto, i seguaci cominciarono a sviluppare un'identita' politica. I conflitti con le autorita' Moghal aumentarono durante le vite degli ultimi due guru tanto che Gobind guru fondo' la Khalsa e poco prima della sua morte ordino' che le sacre scritture sikh dovevano essere la sola autorita' spirituale per il popolo di fedeli.
Un precedente aspetto ascetico fu cambiato da Gobind Singh con il dovere di punire colooro che avevano perseguitato i sikh. L'abbraccio al carattere politico e militare creo' una potente forza regionale nell'India mediovale e continuo' anche dopo la fine dei guru. Con il declino dell'impero Mughal, un impero Sikh sorse nel Punjab sotto Maharaja Ranjit Sigh, la cui capitale era in Lahore e i cui confini raggiungevano il passo Khyber e i bordi della Cina. L'ordine, la tradizione, la disciplina sikh si svilupparono per secoli raggiungendo il culmine nel periodo di Ranjit Singh facendo nascere la religione comune e l'identita' sociale che il termine sikhismo descrive.
Dopo la morte di Ranjit Singh, l'impero sikh fu scosso da disordini e fu annesso al Regno Unito, dopo una violenta guerra Anglo-Sikh. Cio' porto' nil Punjab sotto un Raj britannico e fu formata la Shiromani Gurdwara Prabandhak Committee e la Shiromani Akali Dai per preservare la religione e l'organizzazione politica sikh. 
Con la divisione dell'India nel 1947 migliaia di Sikh furono uccisi e a milioni furono forzati a lasciare le loro case nell'ovest del Punjab. I Sikh tentarono anche di formare un loro autonomo stato e ci furono decenni di lotte fra i sikh e il governo indiano. Nel giugno 1984 il primo ministro Indira Gandhi ordino' all'esercito indiano di rimuovere i sikh da Darbar Sahib. Un gran numero di innocenti pellegrini morirono in quest'operazione. Nell'ottobre Indira Gandhi fu assassinata da due delle sue guardie del corpo sikh. L'assassinio fu seguito da conflitti popolari hindu-sikh che portarono a un gran massacro di questi ultimi.

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