domenica 18 marzo 2012

Confessioni e sette induiste.


Come detto in precedenza l’induismo comprende numerose sette o confessioni. Le confessioni sono comparabili a differenti religioni. Le principali divisioni all’interno dell’induismo sono: Shaivismo, Shaktismo, Vaishnavismo, Smartismo. Queste quattro confessioni condividono rituali, credenze e tradizioni ma ciascuna confessione ha una differente filosofia su come raggiungere il traguardo finale. Una scuola filosofica stabilita con una propria confessione e’ chiamata sampradaya e un liniaggio tradizionale di maestri da qualsiasi sampradaya e’ chiamata parampara. La presenza di confessioni e scuole all’interno dell’induismo non deve essere visto come uno scisma , dato che non c’e’ mai stata un’unita’ originale. D’altra parte non c’e’ al presente alcuna grande animosita’ fra le differenti religioni che costituiscono l’induismo e fra i seguaci dell’induismo nel loro insieme c’e’ una forte convinzione che ci sono molti sentieri che portano al Dio Unico o alla Fonte, in qualsiasi modo ognuno deesideri chiamare la Verita’ Ultima. Se Shiva e’ uguale o differente da Vishnu e’ materia di disputa da parte degli aderenti ma al giorno d’oggi queste dispute sono per lo piu’ private. Da tutto questo nasce una germinazione di idee che serve a rifinire ogni scuola filosofica, cosi’ non e’ raro che un individuo segua una scuola ma prenda il punto di vista di un’altra scuola in riferimento a certi problemi. 
Vaishnavismo. Il Vaishnavismo, il termine deriva da una parola sanscrita che significa "Devoto di Vishnu". I seguaci, detti vaishnava o vishnuiti, considerano Vishnu quale suprema divinità, il principio animatore e conservatore degli esseri viventi, a cui tutti i deva sono sottomessi. Si tratta di una tradizione prevalentemente monoteistica, basata principalmente sulle Upanishad, sui Veda e su Purana quali la Bhagavad Gita, i Padma Vishnu e Bhagavata Purana. Vishnu è venerato soprattutto sotto la forma delle sue principali incarnazioni o avatar, tra le quali le più popolari sono: Rama, l’eroe del Ramayana e Krishna, nato secondo la tradizione a Mathura, in India, circa 5.000 anni, all’inizio del Kali yuga, che insegnò ad Arjuna la Bhagavad Gita. E' una delle principali correnti devozionali dell'induismo. Si calcola che siano circa 580 milioni di vishnuiti, pari al 75%-80% degli induisti. 
Shivaismo e' il nome della piu' antica delle quattro sette dell'induismo. I suoi seguaci chiamati "Śivaiti" o "Śaiva" considerano Shiva l'essere supremo, essi pensano che Shiva e' tutto e in tutto; il creatore, il conservatore, il distruttore, il rivelatore e il conservatore. I Sivaiti identificano Shiva con Ishvara, l'aspetto personale di Dio, pensano cioè che incarni in sé il triplice principio dell'intera trimurti ed artisticamente ciò viene reso mostrando Shiva in preminenza e Vishnu e Brahma che escono rispettivamente dal suo fianco sinistro e destro. Inoltre, identificano Shiva anche con lo stesso Brahman, l'aspetto impersonale di Dio. In questa visione, è da Shiva che scaturiscono tutti gli altri Deva (gli esseri celesti), come suoi princìpi ed emanazioni. Il Shivaismo abbraccia allo stesso tempo il monismo e il dualismo. Esso pone l'accento sullo yoga, la meditazione e l'amore per tutte le creature. Le maggiori scuole teologiche del Shivaismo comprendono Shivaismo Kashmir, Saiva Siddhantha e Virasaivismo. Per i Śivaiti Shiva e' con e senza forma, egli e' il Ballerino Cosmico, il Nataraja e e' il lingam che non ha nessun inizio e nessuna fine. I seguaci dello Śivaismo sono approssimativamente 220 milioni nel mondo. Lo Shivaismo si e' diffuso in India, Nepal e Sri Lanka con un notevole numero di fedeli anche nel Sudest Asiatico cme Malesia, Singapore e Indonesia. 
Shaktismo e' una parola che deriva dal sanscrito, significa «potere, energia creatrice femminile», viene anche chiamata "Dottrina del potere" o "Dottrina della Dea". E' una setta induista che pone la fede sulla venerazione di Shakti o Devi, la Divina Madre Induista. Insieme alla due precedenti e' fra le prime scuole di induismo. Lo shaktismo prende in considerazione Devi, letteralmente "la Dea", come Brahman Supremo, "La prima senza nessun secondo" con tutte le altre forme di divinita' maschili e femminili considerate come semplici sue manifestazioni. Nei dettagli della sua filosofia nella pratica lo shaktismo assomiglia al Shaivismo, con la differenza che Shakti sostituisce Shiva diventando l'aspetto della Divinita' Suprema. Shiva l'aspetto mascolino della divinita' e' relegato a un ruolo secondario. Le radici dello shaktismo penetrano profondamente nella preistoria indiana. La dea era venerata come essere supremo nei primi insediamenti paleolitici nella valle dell'Indo. Ci fu una sua parziale scomparsa nel periodo vedico e una sua rinascita ed espensione nella tradizione classica sanscrita tanto che e' stato suggerito che la storia della tradizione induista puo' essere vista come un riemergere del femminino sacro. Nel corso della sua storia lo shaktismo ha ispirato grandi lavori letterari e di filosofia induista e continua ad avere una forte influenza sull'induismo popolare odierno. Lo shaktismo e' praticato nel continente indiano e nelle sue vicinanze in innumerevoli forme, sia tantriche che non tantriche, tuttavia ci sono due scuole piu' grandi ed importanti la Srikula, letteralmente famiglia di Sri, nel sud dell'India e la Kalikula, famiglia di Kali, nel nord e nell'est dell'India. 
● Smartismo e' una setta della religione induista. Il termine smarta si riferisce ai fedeli che seguono i Veda e i Shastra e che principalmente seguono la filosofia Advaita Vedanta di Adi Shankara. E' una denominazione liberale o settaria della religione vedica indù che accetta tutte le divinità indù più importanti come forme di Brahman, in contrasto con Vaishnavismo, Shivaismo e Shaktismo, le altre tre principali sette indù, che venerano Vishnu, Shiva e Shakti, rispettivamente, come l'Essere Supremo. Agli smartisti e' permesso venerare qualsiasi divinita' essi desiderino fra le sei manifestazioni di Dio e cioe' Ganesha, Shiva, Shakti, Vishnu, Surya e Skanda, la scelta fra quale di queste divinita' sia il Dio e' a scelta del credente dato che tutte le manifestazioni del Dio sono rienute equivalenti. E' una setta liberale ed eclettica. E' questa setta che domina l'induismo a ovest. Le credenze del smartismo comprendono le credenze Advaita. Il primo santo che porto' l'induismo ad ovest fu Swami Vivekananda, un fedele Advaita. Non molto tempo dopo altri guru come Bhaktivedanta, Swami Prabhupada e altri seguirono la sua strada. Al contrario di questa setta quelle precedenti seguono un concetto filosofico di monismo paenteistico di Dio. 
● Bakti e' un movimento mediovale che ha avuto un significativo impatto sull'Induismo Puranico, specialmente sul Vaishnavismo. L'origine furono poeti santi del Tamil del sud India che vissero fra il VI e IX secolo ed espressero "devozione emozionale" o bhakti a Vishnu/Khrisna nelle loro canzoni che descrivevano brama, estasi e servizio. Usualmente si dice che furono 12 santi Vaishnava che durante il periodo mediovale della storia Tamil aiutarono a far rivivere l'induismo devozionale bhakti attraverso i loro inni di adorazione e venerazione a Vishnu e ai suoi avatar. La collezione di questi inni e' conosciiuta come Divya Prabhandham. La letteratura bhakti che scaturi' da questi poeti contribui' a stabilire e sostenere una cultura che ruppe con la religione orientata da rituali vedici e mise le proprie radici nella devozione intesa come il solo sentiero verso la salvezza. In aggiunta essi aiutarono a rendere la vita religiosa Tami;l indipendente dalla conoscenza del sanscrito. Una parte dell'eredita' di questi poeti furono le tradizioni filosofiche Vaishnava che si svilupparono in un periodo successivo. 



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