martedì 20 marzo 2012

Re Mongkut o Rama IV.

Mongkut nacque il 18 ottobre 1804, nel Vecchio Palazzo, in Thonburi, sulle spode del fiume Chao Phraya, come secondo figlio del Principe Isarasundhorn, figlio di Buddha Yodfa Chulaloke, il primo re Chakri del Siam e della Principessa Bunreod. Nel 1808 nacque il fratello, il Principe Chutamani. Nel 1809 il Principe Isarasundhorn fu incoronato come Buddha Loetla Nabhalai. In quel momento Mongkut aveva nove anni e tutta la famiglia mosse al Grand Palace. Qui gli fu data un’ educazione tradizionale, propria di un Siamese principe ereditario, destinato a diventare re e quindi a governare. I suoi studi inclusero letteratura e poesia in Siamese e Pali, l'antica lingua della religione buddista, gli fu insegnata la storia e l'antica arte della guerra, che comprendeva l'uso di molti tipi di armi e di elefanti - e il maneggio di cavalli. Imparo' i precetti del Buddismo, tra cui il dieci perfezioni (parami), vale a dire, elemosina, la moralità, la rinuncia, o l'isolamento dai piaceri sensuali, la saggezza, lo sforzo, i pazienti-resistenza; sincerità, la determinazione, la gentilezza e l'equanimità e le dieci virtu’ dei re, i dieci principi del raja-dhamma o thatsaphit rachatham. Era conosciuto come Chao Fah Mongkut, dove Chao equivale all’italiano “Signore” o al latino “Dominus”, Fah significa cielo, ma quando riferito a una persona prende un significato allegorico esaltativo e significa “alto come il cielo”, Mongkut significa “corona”. Il significato di Chao Fah Mongkut era quindi “L’Alto Principe della Corona” o “Sua Reale Altezza il Principe della Corona”. Mongkut era infatti il 43º figlio di re Rama II, ma come primo figlio a nascere da una regina era favorito nella successione al trono.
Alla età di 12 anni, al principe Mongkut gli fu ordinato dal padre di prendere servizio nelle forze armate. Assistito da uno zio, curo’ l'insediamento di profughi Mon venuti nel regno nelle province di Tak, Uthai e Kanchanaburi.
A 14 anni, il principe fu ordinato monaco novizio per sette mesi a Temple Mahathat appena fuori dal Palazzo Reale. Torno’ alla vita di corte ma nel 1824, all’eta’ di 20 anni, Mongkut divenne nuovamente monaco buddhista, cio’ in base alla tradizione siamese per cui i maschi devono diventare monaci per un qualche tempo intorno a quell’eta’. Entrò nel monacato al Tempio del Buddha di Smeraldo, il tempio reale, ma in seguito si trasferì in un tempio più piccolo e più tranquillo ai margini della città. Il piccolo tempio noto come Samorai dove poteva meglio proseguire i sui studi sul Buddismo, fu un intellettuale e un’asceta, per molti anni egli visse in una specie di poverta’ e liberta’ che gli fece conoscere il suo popolo e i loro problemi in un modo insolito per qualsiasi reale in qualsiasi paese. La vita come monaco gli permise di incontrare persone provenienti da tutti i ceti sociali, dalle classi più umili alle élite, sia thai che stranieri. Ha viaggiato in varie parti del Regno, a piedi nudi, dipendendo dalle offerte di cibo e di altre necessità che gli faceva la gente. Dai thai ebbe informazioni di prima mano sul loro benessere e stile di vita, dagli stranieri, ottenne preziose informazioni sul mondo esterno, in particolare sulla tecnologia e la scienza.
Lo stesso anno in cui viene ordinato monaco suo padre muore. Per tradizione Mongkut doveva diventare re ma la nobilta’ pose sul trono l’influente Principe Jessadabodindra, che era figlio di una concubina invece che di una regina. Capendo che il trono era irrimediabilmente perduto e volendo evitare intrighi Mongkut scelse di restare monaco.
Vajirayan, questo il nome di Mongkut come monaco, divenne uno dei membri della famiglia reale che dedico’ la vita alla religione. Egli viaggio attraverso il paese come monaco e vide il rilassamento delle regole del Canone Pali fra i monaci siamesi che incontrava, e che ovviamente giudicava un male. Nel 1829 a Petchaburi incontra un monaco chiamato Buddhawangso, egli seguiva strettamente il canone. Vajirayan ammirava Buddhawangso e da lui fu ispirato ad attuare riforme religiose. Nel 1833 egli comincio’ il movimento di riforma che rinforzo’ le leggi del canone e si evolse nella setta Dhammayuttika Nikaya o Thammayut, che oggi e’ il centro del buddhismo intellettuale thailandese. Fu poi il figlio di Mongkut, Re Chulalongkorn a garantire alla setta riconoscimento reale nel 1902 attraverso l’Ecclesiastical Polity Act. Essa divenne una delle due maggiori confessioni buddiste in Thailandia
Nel 1836 Vajirayan arrivo’ a Wat Bowonniwet, in quello che e’ oggi un quartiere centrale di Bangkok, ma faceva allora parte della periferia della citta. Qui egli divenne il primo abate del wat.
A Wat Bowonniwet egli scopre la scienza occidentale, studia latino, inglese, matematica e astronomia con missionari e marinai. Il vescovo Pallegoix dell’Arcidiocesi Romano Cattolica di Bangkok viveva vicino al tempio, i due divennero ottimi amici. Vajirayan rese il wat di cui era abate un centro di riunioni intellettuali a cui, dopo un po' di tempo, cominciarono a partecipare anche missionari francesi e americani, Vajirayan invitava spesso Pallegoix a parlare nel suo wat.
Pallegoix stava lavorando a un monumentale dizionario della lingua thai, Mongkut lo aiuto’ in questo lavoro e diede al Vescovo lezioni di pali. Pallegoix ricambiava insegnando a Mongkut il latino.
Vajirayan ammirava la morale e i traguardi raggiunti dal vicario, ma non gli importava niente della dottrina cristiana. Si dice che Vajirayan abbia detto un giorno all’amico:
“Cosa tu insegni alle persone di fare e’ ammirevole ma cosa tu gli insegni di credere e’ follia”.
Mongkut divenne fluente in inglese, si interessava alle notizie che arrivavano da altri paesi e continuava a studiare matematica, astrologia e astronomia, quest’ultima divenne il suo passatempo preferito.
I resoconti che narrano i desideri di Jessadabodindra su chi dovesse accedere al trono dopo la sua morte variano notevolmente. Registrazioni dicono che Jessadabodindra verbalmente respinse diversi principi reali per varie ragioni: il principe Mongkut fu respinto perche’ doveva incoraggiare i monaci a vestire in stile Mon. Alcuni resoconti dicono tuttavia che Jessadabodindra desiderava che il trono passasse a suo figlio, il principe Annop, e diede a lui il braccialetto che era passato da Buddha Yodfa Chulaloke al principe ereditario. Tuttavia Dis Bunnak cambio’ il braccialetto con uno appena forgiato impedendo ad Annop l'ascensione.
Dis Bunnak, filo-inglese, che era stato presidente della Samuha Kalahom, il Dipartimento delle Forze Armate, il che faceva di lui il piu’ importante nobile durante il regno di Rama III, sosteneva Mongkut. Anche alcuni mercanti inglesi nel timore che crescessero sentimenti anti-occidentali durante il regno successivo videro nel principe monaco il paladino della civilizzazione europea fra le possibili scelte nell’elite reale, Mongkut era quindi la loro speranza.
Bunnak che era sostenuto da promesse di aiuto da parte degli agenti britannici mando’ i suoi uomini a celebrare la cerimonia con cui Mongkut avrebbe lasciato il monacato e fece cio’ prima della morte di Jessadabodindra. Con il sostegno di alcuni nobili e del potere della Gran Bretagna l’ascensione al trono fu assicurata.
Dopo 27 anni di vita monastica Re Mongkut divenne re nel 1851, all’eta’ di 47 anni, col nome di Phra Bat Somdet Phra Poramenthramaha Mongkut Phra Chom Klao Chao Yu Hua, in breve Phra Chom Klao. Gli occidentali continarono a chiamarlo re Mongkut. Re Mongkut apriva una generazione diversa di re rispetto ai primi re Chakri che erano, per necessità, uomini di guerra. Il nuovo re era ben conosciuto fra gli stranieri, specialmente fra gli ufficiali britannici come pro-britannico. Sir James Brooke, di una delegazione inglese, lodo’ Mongkut e lo chiamo’ “Il nostro re”, mostrando il suo appoggio al nuovo re del Siam.
Il 1952 vide un’afflusso di missionari Inglesi e Americani nel Siam, Mongkut li assunse perche’ insegnassero a corte. Come re del Siam Mongkut voleva che i suoi parenti avessero un’educazione in stile occidentale. I missionari insegnarono inglese, geografia e astronomia fra le altre materie. Fare riconoscere le moderne teorie geografiche dai thailandesi non fu affatto facile, sopratutto il fatto che questi principi dichiaravano che la terra e' tonda. Questo concetto era contro la religione, la religione buddhista descrive la terra come piatta. Il Traiphum che era una mappa astrologica creata prima dell’arrivo degli occidentali descrive “Un sentiero fra due catene montuose attraverso cui passano le stelle, i pianeti, la luna e il sole”. Gli studiosi dI religione giunsero allora alla conclusione che le scritture dovevano essere prese in modo letterale solo quando dicono verita’ spirituali, dettagli di natura scientifica erano rivelati figurativamente e allegoricamente. Mongkut rivelo’ di aver conosciuto e abbandonato la teoria cosmologica del Traiphum prima del 1836. Egli dichiaro’ che gia’ sapeva che la terra era rotonda 15 anni prima dell’arrivo dei missionari americani, ma il dibattito sullo stato della terra rimase oggetto di discussione fra gli intellettuali siamesi per tutto l’800.
In campo religioso culturale i primi del 1820 iniziarono due rivoluzioni entrambe volute da Mongkut nel periodo in cui era monaco. La prima era tesa a spingere le persone ad abbracciare la geografia occidentale rispetto ad altre forme. Secondo egli riformo’ il buddhismo e come risultato nacque una nuova setta. Entrambe queste rivoluzioni sfidarono la purita’ e validita’ dell’ordine buddhista come era stato praticato in Siam nel tempo.
Assunse anche truppe mercenarie per addestrare le truppe siamesi alla guerra in stile occidentale. In Bangkok, l’americano Dean Beach Bradley aveva riformato la stampa e aveva dato vita al primo giornale siamese il Bangkok Recorder. Tutte le innovazioni venivano accettate con gratitudine tuttavia i missionari non riuscivano a compiere conversioni.
Nonostante varie riforme Mongkut non abbandono’ la cultura tradizionale del Siam. Nel 1852 ordino’ ai nobili di indossare indumenti superiori. Precedentemente ai nobili siamesi era proibito di indossare qualsiasi camicia alla presenza del re, cio’ per impedire che potessero essere nascoste armi, cosa piu’ difficile se si incontrava il re a a torso nudo. La pratica era criticata dagli occidentali e Mongkut le pose fine.
Per quanto riguarda la religione il re fu un pioniere nel recupero di vari templi. Egli comincio’ anche la festa del Magha Puia, la notte di luna piena del terzo mese lunare. che celebra l’enunciazione da parte del Buddha dei suoi principali principi. Egli sollecito’ la ricompilazione delle Tripitaka in accordo con la tradizione Theravada.
Fuori dalla Thailandia Mongkut e’ conosciuto per il film “Il re e io” del 1956, interpretato da Yul Brynner, Deborah Kerr, Rita Moreno. Il film e’ basato sul popolare libro di Anna Harriette Leonowens “La governante inglese alla corte del Siam”, riscritto piu’ tardi da Margaret London. Un libro che si attiro’ un forte criticismo non tanto per la sua descrizione del Siam, delle sue genti e delle sue tradizioni ma per la sua infedele drammatizzazione del trattamento condiscendente del re verso le concubine dell’harem reale che fece crescere sentimenti occidentali al tempo della publicazione che si rivelarono poi completamente falsi. A Re Bhumibol , Rama IX, che e’ pronipote di re Mongkut, fu chiesto nel giugno 1960 mentre si trovava in visita al Congresso degli US se pensava che ci fosse qualcosa di reale nel libro, il re replico’ che la storia era stata pesantemente esagerata.
Invero a ben guardare Mongkut fece qualcosa anche per le donne e ne miglioro’ i diritti. Egli rilascio’ un gran numero di concubine reali in modo che andassero a vivere col loro marito e bandi’ i matrimoni forzati di tutti i tipi e la vendita della moglie da parte del marito per pagare debiti di gioco.
Diversamente da re Jessadabodindra, Mongkut non vide l’importanza di spedire invii alla corte della dinastia Qing , questi invii rappresentavano una sottomissione del Siam agli imperitori Qing, la dinastia non era in quel periodo cosi’ potente come lo era stata in precdenza, dato che era minacciata dai poteri occidentali.
Mongkut fu conscio dell’influenza dei residenti stranieri e dei visitatori che poteva avere influenze all’estero. Ogni anno il giorno del suo compleanno il 18 ottobre dava un grande banchetto a cui tutti erano invitati.
Essendo stato celibe per 27 anni, fece costruire un grande edificio all’interno del Gran Palace, una vera citta’ delle donne, qui ne vivevano circa 3,000 e piu’. Erano serve, amazzoni, ufficiali, cameriere; fra queste Mongkut aveva centinaia di mogli e quando mori’, all’eta’ di 64 anni, aveva avuto 82 figli. Mongkut divenne re nell’aprile del 1851 a meta’ agosto egli aveva gia’ trenta giovani mogli, i figli cominciarono ad arrivare un anno dopo. Quando fu siglato il trattato Bowring nell’aprile 1855, John Bowring in un’udienza privata chiese al re quanti figli avesse, il re rispose: “Undici da quando sono re, dodici prima”
Nel 1863 una lista ufficialmente autorizzata del Bangkok Calendar includeva sessantun figli con una nota:
“Ci sono nel complesso 27 mogli reali nella famiglia del re: una di queste ha sette figli, due cinque ciascuna, un’altra quattro, di di loro tre, quattro di loro due e tutte le altre uno. Sua maesta’ ha al presente 34 concubine, ci sono 74 figlie di nobiluomini che sono state presentate al re dal proprio padre allo scopo di servire come dame d’onore. Quando una di loro desidera cambiare la sua posizione e uscire dal palazzo, libera di sposarsi o meno devono ottenere questo priviolegio richiedendolo al re. Il re ha acconsentito a molte di queste richieste, dall’inizio del suo regno. Ci sono anche femmine all’interno della famiglia reale di primo grado, sono zie, sorelle, nipoti di sua Maesta’. Ci sono anche cinque lady all’interno del palazzo reale”.
Mongkut temeva la minaccia rappresentata dai poteri imperiali, britannico e francese e era determinato a salvare il suo paese dalla dominazione coloniale forzando la modernizzazione dei suoi riluttanti sudditi ma sebbene egli fosse un monarca assoluto il suo potere era limitato. Avendo vissuto per 27 anni come monaco e abate, era uno studioso, persona di intelligenza eccezionale ma mancava di una base fra i potenti principi reali e non aveva uno stato con un moderno apparato per portare avanti i cambiamenti che desiderava. Sulla base di questo adotto’ diverse mode e forzo modi di fare in modo da dimostrare che il Siam non poteva essere giudicato un paese barbarico neppure da un punto di vista occidentale.
Come detto, Mongkut era anche un appassionato di astrologia e i suoi calcoli astrologici gli dissero che, suo fratello, il principe Isaret era stato favorito come lui nella successione, cosi’ Mongkut, incorono’ suo fratello come re Pinklao, il secondo re. Come tale Pinklao fu conosciuto per la sua abilita’ nelle lingue straniere e nelle relazioni con gli occidentali. Mongkut elevo’ il suo sostenitore Dis Bunnang a Somdet Chao Phraya Borom Maha Prayurawongse che era il piu’ alto grado nella nobilta’ alla pari con i reali, oltre a questo lo elesse suo reggente per tutto il regno. Mongkut designo’ anche il fratello di Dis Bunnang, Tat, Somdet Chao Phraya Borom Maha Pichaiyat e suo reggente in Bangkok. Come risultato il potere amministrativo in Siam resto’ ampiamente nelle mani dei due Bunnang, Dis e Tat.
Dopo l’incoronazione Mongkut sposo’ la sua prima moglie, la regina Somanat, che tuttavia mori’ lo stesso anno. Egli poi sposo’ la sua mezza nipote Mom Chao Rampoei Siriwongse che divenne piu’ tardi la regina Dedsirindra.
Nel 1849 ci furono ribellioni nello stato Shan di Kengtung del regno di Chiang Hung in risposta alle debolezza dell’influenza birmana. Cosi’ i due stati si combatterono e Chiang Hung chiese aiuto ai siamesi. Jessadabodindra vide in questo la possibilita’ di estendere il controllo sopra gli stati Shan ma mori’ nel 1851, prima che il suo piano potesse realizzarsi. Chiang Hung ripete’ la sua richiesta nel 1852. Mongkut mando’ truppe siamesi a nord ma l’esercito fu deviato dagli altopiani montuosi. Nel 1855 i siamesi marciarono di nuovo e raggiunsero Kengtung, sebbene con molte difficolta’. Esse assediarono Kengtung per 21 giorni, poi i rifornimenti siamesi finirono e dovettero tornare indietro.
Nel 1855 Rama IV ando’ a dare il benvenuto a quelli che tutto sommato erano intrusi in Siam. Il re stesso e il suo entourage erano filo-britannici e i britannici arrivarono nel 1855 con una missione guidata dal governatore di Hong Kong, Sir John Bowring, che arrivo’ in Bangkok con domande di immediati cambiamenti sostenuti dalla minaccia della forza. Il re rapidamente acconsenti’ alla richiesta di un nuovo trattato che prese il nome di Trattato Bowring. Era la prima volta che i siamesi avevano a che fare seriamente con leggi internazionali. Re Mongkut affido’ la contrattazione all’abilita’ di Prayurawongse. Ne usci’ un trattato non equo imposto dall’Impero Britannico al Siam. La clausola principale del trattato fu l’abolizione del Magazzino Reale che fin dal tempo di Ayutthaya aveva avuto il monopolio sui commerci con gli stranieri. Il Magazzino Reale era stata la fonte della prosperita’ di Ayutthaya dato che raccoglieva immense tasse dai commerci con gli stranieri, comprese le tasse sulla lunghezza dei galeoni e la decima. I prodotti occidentali doveva passare una serie di barriere doganali prima di raggiungere il popolo Siamese.
Era da lungo tempo che gli europei avevano provato ad annullare questo monopolio ma senza prendere serie misure. Al popolo siamese era proibito commerciare con gli stranieri e ogni infrazione veniva punita con severe pene. Ovviamente tali pretese furono un’interferenza non equa negli affari del governo siamese. L’abolizione di barriere commerciali porto’ nel commercio siamese il concetto di libero mercato. Inoltre l’importo della tassazione fu ridotto al 3% e doveva essere raccolto solo una volta. Questo creo’ una grande mancanza nel reddito nazionale ma fece si che il settore commerciale crescesse in modo spettacolare dato che persone comuni guadagnarono l’accesso al commercio estero. Mai, in precedenza, in Siam, i prodotti agricoli potevano essere venduti o esportati, essi servivano esclusivamente per la sussistenza degli agricoltori, prima del trattato Bowring chiunque venisse trovato a commerciare riso veniva giustiziato per tradimento. Cosi la popolazione corse ad accaparrarsi vasti, precedentemente vuoti campi per far crescere il riso e cio’ ebbe come risultato la fine della proprieta’ terriera da parte dei nobili.
Il trattato Bowring ebbe anche effetti legali. A causa dell’orrore del metodo di tortura chiamato Nakorn Bala che precedeva i giudizi, gli inglesi scelsero di non essere giudicati sotto il sistema siamese, fu concesso loro il diritto di extraterritorialita’. Gli inglesi in Siam erano soggetti solo alla legge britannica.
Altre potenze occidentali rapidamente chiesero e ottennero simili concessioni, l’America e la Francia nel 1856 e l’anno seguente la maggior parte dei paesi europei, con un ulteriore indebolimento del reddito nazionale e del diritto legale. Il trattato Bowring rappresento’ una vera e propria rivoluzione economica e sociale per il Siam. Per la prima volta dopo lungo tempo il regno di Mongkut vide il fiorire di immense attivita’ commerciali che portarono all’introduzione della zecca e del conio nel 1860. Le prime industrie in quel periodo furono la molitura del riso e la produzione di zucchero. Le infrastrutture furono migliorate, ci furono grandi lavori per pavimentare le strade e scavare canali, sia per i trasporti che come riserve d’acqua per le piantagioni.
Mongkut negli anni in cui era monaco aveva studiato astronomia, era un provetto astronomo, un modo in cui aveva onorato la sua conoscenza dell’astronomia fu cambiando il calendario buddhista ufficiale che conteneva gravi errori e in cui i tempi per i momenti propizi non erano calcolati bene.
Egli era cosi’ abile che sapeva calcolare gli eclissi. Nel 1868 il re invito’ alti ranghi europei e ufficiali siamesi ad accompagnarlo al villaggio di Wakor, nella provincia di Prachuap Khiri Khan, a sud di Bangkok, dove l’eclissi solare che, come lui aveva calcolato, doveva avvenire il 18 Agosto, si sarebbe potuta vedere come eclisse totale.
In mezzo a numerosi illustri ospiti siamesi e occidentali c’erano studiosi appartenenti alla missione astrologica francese. La previsione del sovrano si rivelarono completamente accurate, tanto che fu in seguito riportato che i suoi calcoli furono di 2 secondi piu’ accurati di quelli dell’Osservatorio francese di Marsiglia.
Durante la spedizione re Mongkut, il principe Chulalongkorn, un certo numero di altri principi, otto dei dieci scienziati francesi, l’equipaggio delle navi e centinaia di lavoratori che avevano preparato il campo furono infettati dalla malaria.
Poco dopo essere arrivato in Bangkok, re Mongkut fu colpito da brividi e febbre tanto che rinuncio’ alle giornaliere udienze ufficiali. Invece di migliorare le sue condizioni si aggravarono.
Dopo essersi accorto che le cure dei medici di corte guidati da Phraya Purus erano inutili il re diede il permesso a chiunque gli fosse fedele e avesse in seguito potuto recriminare di non aver avuto l’opportunita’ di aiutarlo nel momento del bisogno di mostrare le loro abilita’. Il re diede quindi il permesso di somministrargli qualsiasi rimedio fosse ritenuto il migliore.
Cosi’ al capo del Tesoro Interno del re fu dato il permesso di somministrargli un rimedio di sua invenzione consistente bulbi di radici di ginger e sale mescolati insieme in accordo a una formula magica, che non ebbe nessun effetto sul re, che sembro’ rassegnarsi pur continuando a sforzarsi ad assumere cibo.
Il Dott. James Campbell, il medico del consolato britannico, e il Dott. Rev. Dan B. Bradley, un missionario protestante americano che viveva in Bangkok furono invitati a palazzo ma mai fu permesso loro di occuparsi di re Mongkut. Il Dott. Campbell ha poi sempre sostenuto che se il chinino fosse stato somministrato correttamente la febbre sarebbe stata curata. Ma la medicina fu data a dosi irregolari e poiche’ i suoi effetti non si mostrano in modo immediato in modo discontinuo.
Il re mori’ cinque settimane dopo aver visto l’eclissi, il 1 ottobre 1868, dopo aver regnato dal 1 aprile 1851.
Per la sua apertura alle scienze occidentali, per la sua vita passata sia da monaco che da re come studioso re Monkut e' oggi considerato in Thailandia il "Padre della tecnologia e della scienza".

< Chi e'?

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