giovedì 19 aprile 2012

Vishnu.


Vishnu e' il dio supremo nella tradizione Vaishnava, fra gli altri i seguaci di Adi Shankara venerano Vishnu come una delle prime cinque forme primarie del Dio. Egli e' esaltato come uno degli dei piu' importanti negli scritti Sruti come il Taittiriya Shakha e la Bagavad Gita. La Vishnu Sahasranama dichiara che Vishnu e' il Paramatma, l'anima suprema, e il Prameshwara, il supremo dio. Questo testo sacro descrive il dio come l'essenza che pervade tutte le creature, il maestro e oltre del passato, presente e futuro; il creatore e distruttore di tutte le esistenze, colui che supporta, sostiene e governa l'universo e origina e sviluppa tutti gli elementi al suo interno.
Vihnu e' il dio della protezione, del nutrimento, della manutenzione. Lakshmi, la dea che gli e' moglie, possiede la ricchezza che e' necessaria per realizzare tutto questo. Ma con questa ricchezza non bisogna pensare solo alle cose materiali ma anche alla ricchezza dei valori interiori, della prole, del successo, del cibo, della vita lussuriosa e della beatitudine eterna. Vishnu e Lakshi aiutano cosi' l'anima introdotta nel ciclo delle vite da Brahma a sopravvicere nel ciclo. Lord Vishnu rappresenta l'aspetto della Realta' Suprema che preserva e sostiene l'universo.
La tradizionale spiegazione del nome Vishnu prende in considerazioni due radici vis che significa insediarsi, entrare, pervadere ed e' tradizionalmente inteso nel senso che Vishnu e' ovunque nell'universo. e nu che significa "il Tutto che pervade l'Uno". Il nome quindi significa che egli non e' limitato da spazio, tempo o sostanza, che egli e' presente in tutte le cose.

Iconografia.
Sebbene ci siano differenze nelle immagini e nelle rappresentazioni egli e' normalmente simbolizzato da un corpo umano con quattro mani. Le sue mani portano una conchiglia, una mazza e un disco. Indossa una corona, due orecchini, una ghirlanda di fiori e un gioiello rosso attorno al collo. Ha un corpo blu e indossa abiti gialli. Vishnu e' normalmente disteso su un serpente dalle mille teste, Ananta o Shesh Naag o il Naga, il serpente sta col suo cappuccio aperto sopra la testa del dio, altri due modi abbastanza comuni di rappresentarlo su un fiore di loto con la moglie Lakshi vicina a lui su un piedistallo o mentre guida la sua cavalcatura divina il Garuda.
Cio' che tiene nelle quattro mani indica l'onnipotenza e l'onnipresenza del dio. La conchiglia contenuta nella mano sinistra superiore indica che il dio comunica con i suoi devoti con amore e capacita' di farsi capire. Quando soffia nella conchiglia e la fa suonare egli ricorda ai suoi devoti di vivere in questo mondo con gentilezza e compassione verso tutte le creature viventi. Questa conchiglia che prende il nome di Phanchajanya rappresenta i cinque elementi l'acqua, il fuoco, l'aria, la terra, il cielo o lo spazio. Essa rappresenta anche le cinque forze vitali o prana che si trovano nel corpo e nella mente. La conchiglia simbolizza che Vishnu e' il primordiale suono divino, il primo suono uscito durante la creazione e quello che ha continuato a tenere in vita l'universo. Essa rappresenta l'Om e nella Bhagavad Gita, Krishna, l'avatar di Vishnu stabilisce che il suono che sta alla base di tutte le vibrazioni e' Om.
Il disco o chakra nella mano in alto a destra fa pensare che il dio usa quest'arma per proteggere i sui devoti dalle potenze maligne, essa rappresenta anche la la purezza spirituale della mente. La chakra ha un nome Sudarshana, questo deriva da due parole "Su" che significa buono, superiore e "Darshan" che significa visione o sguardo, Sudarshana significa "Visione suoperiore". La chakra rappresenta quindi la distruzione dell'ego, il risveglio che ne consegue e grazie a questo la realizzazione della natura originale e della bonta' dell'anima, bruciando e allontanando l'ignoranza e l'illusione spirituale, realizzando una visione di alta spiritualita' e introspezione che ha per fine il bene.
La mazza che si trova nella mano sinistra inferiore denota energia e indica che il dio sostiene il mondo con l'energia che e' dentro di lui. Questa mazza prende il nome di Kaumodaki, essa e' la fonte della spiritualita', della forza fisica e mentale. Essa rappresenta il potere di Vishnu di distruggere la forze materialistiche e demoniache. La mazza di Vishnu e' il potere divino che entra in noi per elevarci e purificarci, liberandoci dei nostri desideri materiali.
La mano destra in basso puo' essere nella posizione di elargire grazie e benedizioni ai suoi devoti. A volte puo' anche recare un fiore di loto che e' simbolo della liberazione spirituale e della perfezione divina, della purezza, del dispiegarsi della coscienza spirituale all'interno di quella individuale. Il fior di loto aprendo i suoi petali alla luce del sole e' indicativo del'espansione e del risveglio delle nostre coscienze, rimaste per lungo tempo addormentate, alla luce del dio. Il lotus nella mano di Vishnu simbolizza che il dio e' il potere e la fonte da cui emergono l'universo e le anime degli individui. Esso rappresenta anche la verita' divina o Satya, l'origine delle norme di condotta o Dharma, la conoscenza divina dei Veda o jnana. Rappresenta anche che Vishnu e' la personificazione della perfezione spirituale e della purezza, la fonte di queste qualita' e che le anime degli individui possono arrivare ad acquisire queste qualita' divine abbandonandosi e unendosi a lui.
Sul suo petto si trovano il marchio dei piedi del saggio Bhrigu e il marchio srivatsa che rappresenta la moglie Laksmi, e' infatti sul suo petto che la dea risiede, nel gioiello rosso esattamente.
Il serpente rappresenta la mente e le sue migliaia di teste rappresentano gli innumerevoli desideri e passioni degli individui. Giusto come un serpente distrugge le sue vittime col veleno, una mente non controllata distrugge il mondo col veleno della sua brama di possedere. Il dio ha sotto controllo tutti i desideri e questo e' rappresentato mostrandolo tranquillamente sdraiato o seduto sotto il cappuccio del serpente. Quando un suo devoto e' sincero e tiene sotto controllo i suoi desideri il dio soddisfa i suoi giusti desideri e lo aiuta a percorrere il suo sentiero.
Il cielo blu sullo sfondo del Dio significa che egli pervade l'intero universo. Il colore blu simbolizza l'infinito. Cosi' il colore blu del corpo del dio significa che egli ha attributi infiniti. Egli e' senza nome, senza forma ed e' incommensurabile. Il colore giallo e' associato con l'esistenza terrena e i vestiti gialli del dio significano nche egli si e' piu' volte incarnato sulla terra per sotenere i giusti e distruggere i demoni.
Una ghirlanda di fiori attorno al collo del dio e' il simbolo dell'adorazione dei devoti per il loro signore. Il gioiello rosso che adorna il suo collo significa che il dio soddisfa i genuini desideri dei devoti e pensa ai loro bisogni. La corona e' il simbolo del potere supremo e dell'autorita' del dio, sulla corona a volte c'e' la penna di un pavone tratta dall'iconografia di una delle sue reincarnazioni, Krishna. I due orecchini ricordano la natura duale della creazione come la conscenza e l'ignoranza, la felicita' e l'infelicita', il piacere e la pena. Vishnu come colui che preserva la vita e' uno dei tre dei della Trimurti. Egli e' un dio generoso, gentile e misericordioso.

Caratteristiche.
Il numero di qualita' propizie di Vishnu sono innumerevoli e non si possono contare, si pensa che le seguenti sei prevalgano sulle altre:
- Onniscienza intesa come la capacita' di conoscere tutto di tutte le creature allo stesso nmomento.
- Sovranita' che consiste in un governo non contrastato su tutti gli esseri e le cose.
- Energia o potere che e' la capacita' di rendere possibile l'impossibile.
- Forza che e' la capacita' di sopportare qualsiasi cosa semplicemente volendolo e senza nessuno sforzo.
- Vigore che indica il potere di trattenere immaterialita' come essere supremo a dispetto delle mutevoli creazioni.
- Splendore che esprime la sua autosufficienza e la capacita' di avere potere su tutto per il suo splendore spirituale.

Incarnazioni.
Hindujagruti.org
Vishnu e' il solo dio della Trimurti che rinasce quando c'e' una crisi sulla terra. In base a cio' che dicono le Purana se il dharma, cio' che e' giusto, e' disturbato sulla terra Vishnu discende nel mondo con un avatar, una forma umana per combattere le forze del male.
La Bhagavata, fra le altre fonti, dice che ci sono ventidue avatar di Vishnu. Tuttavia la credenza piu' popolare e' che queste siano solo dieci, conosciute come Dashavatara. Vishnu e' venerato in tutte e dieci i suoi avatar ma la settima e l'ottava sono le piu' famose, Rama e Krishna. Questi due avatar sono considerati i massimi eroi e vengono venerati come dei per conto nproprio, indipendenti da Vishnu che li ha generati.
Secondo la tradizioni questi avatar di Vishnu sarebbero venuti sulla terra i primi quattro nel krita yuga, il quinto, il sesto, il settimo, nel tetra yuga, l'ottavo nel dvapara yuga, il nono nel kali yuga, il decimo avatar e' a divenire e si pensa che arrivera' nalla fine di questo periodo il kali yuga.
Viste nell'ordine le dieci incarnazioni di Vishnu rappresentano l'evoluzione delle creature dallo stato di pesce a quello di uomo. Questi avatar sono infatti: Matsya, il pesce; Kurma. la tartaruga; Varaha, l'orso; Narasimha, l'uomo leone; Vamana, il nano; Parashurama, potente duerriero; Rama, Khrisna, Buddha e Kalki, il cavallo bianco.
Ogni qualvolta Vishnu discende sulla terra egli sposa Lakhshmi, la dea che e' sua moglie, Vishnu e Lakshmi sono destinati ad essere marito e moglie sulla terra cosi' come lo sono in paradiso. Quando Vishnu e' Rama, Lakshmi nasce come Sita, quando e' Krishna lei e' Rukmini.
La prima delle dieci reincarnazioni piu' importanti di Vishnu' e' un pesce e la storia ricorda l'antico mito di Noe'. Una grande alluvione una volta rischiava di sommergere la terra. Manu che governava la terra, intendendo propiziarsi il dio, prese una ciotola d'acqua e inizio' a pregare. Nella ciotola d'acqua apparve un pesce che disse a Manu che se fosse stato in grado di guardare oltre di lui avrebbe salvato il mondo dall'alluvione. Manu capi' prese il pesce e ando' a depositarlo nell'oceano.
Nel'oceano Matsya, il pesce crebbe finche' ebbe le dimensioni di una balena e insegno' a Manu come costruire una nave che solcasse l'oceano durante l'alluvione. Mentre pericolose onde sorgevano dall'oceano e il diluivio sommergeva la terra in ogni luogo Manu non ne fu toccato, fu Matsya a portare la nave su cui si trovava il governatore in salvo.
Quando riuscirono a raggiungere una riva essi videro che si trovavano in una terra arida e sterile, devastata dalla tempesta. La grande nave di Manu conteneva tutte le forme di vita per cui egli pote' ripopolare nuovamente il mondo. Vishnu nelle forme del pesce Matsya aiuto' Brahma nel far nascere la terra di nuovo. Questa storia si trova narrata in diversi modi nelle Purana, si trova nel Mahabharata, dove pero' diversamente da altre fonti si dice che il pesce ha un corno ed nella Bhagavata Purana si parla di una lotta fra Matsya e il demone Hayagriva, la storia comunque tranne qualche cambiamente secondario rimane circa uguale.
Dopo il diluvio molti tesori cosmici erano sprofondati nell'oceano. Gli Asura, dei demoni che si opponevano ai Deva, un tipo di dei minori, zangolarono l'oceano per ottenerne l'amrit, il nettare dell'immortalita e gli altri tesori vedici che esso conteneva. .
Vishnu apparve come una tartaruga, Kurma, e stette dalla parte dei deva. Il serpente Vasuki fu gettato attorno al monte Mandara per formare una zagola, Kurma divelse la montagna dal fondo dell'oceano e la bilancio' sulla sua schiena. Trattenuta dalle forze cosmiche di Kurma la montagna non poteva franare ne' ribaltarsi nelle acque dell'oceano. Gli dei zagolarono e il nettare dell'immortalita' fu loro.
Continuando nel loro lavoro fecero apparire quattordici altri tesori, il piu' importante dei quali per Vishnu fu Lakshmi, la dea della bellezza e della buona fortuna che egli ebbe in moglie.
Gli altri tesori furono Dhanvantari, il medico degli dei che porto' la tazza dove si trovava l'amrit; Sura, la dea del vino; Chandra, la luna; Rambha, una ninfa celeste; Kaustubha, la pietra preziosa che ando' ad abbellire il corpo di Vishnu; Uchchaishravas, il cavallo divino, veloce come il pensiero; Parijata, l'albero che soddisfava i desideri; Surabi, la mucca che soddisfava i desideri; Airavata, l'elefante con quattro zanne; Panchajanya, la conchiglia; Sharanga, l'arco invincibile; Visha, il veleno.

In seguito il demone Hiranyaksha trascino' Bhoomi Devi, o Madre Terra, sott'acqua. Vishnu prese la forma di Varaha, il cinghiale selvatico combatte' il demone, la lotta duro' mille anni alla fine Varaha libero' Bhoomi Devi dalle acque. Poi col suo muso e le sue zanne enormi aro' la terra, la spinse con forza e creo' la catena montuosa dell'Himalaya. Sposto' piu' terra dal fondo degli oceani e creo' i continenti, e' per questo che in alcune immagini porta la terra fra le zanne. Varaha rappresenta la rinascita della terra dopo il diluvio o l'inizio di un nuovo kalpa o ciclo cosmico. Diverse sono le rappresentazioni di Varaha a volte egli e' rappresentato completamente nella forma di cinghiale a volte in modo antropomorfo col corpo umano e la testa di chinghiale. Nella forma antropomorfa Varaha ha quattro braccia che reggono la corazza di un crostaceo e una ruota e un bastone, una spada o un fior di loto. l'atteggiamento e' quello della benedizione.

Hiranyaksha aveva un fratello Hiranyakashipu, un demone tirannico che tormentava il mondo. Egli odiava Vishnu che gli aveva ucciso il fratello cosi' fa di tutto per procurarsi il benvolere di Brahma celebra cerimonie, prega, digiuna fino a che il dio decide di fargli un dono e esaudirgli un desiderio, il demone chiede di non essere ucciso ne' da uomo ne' da bestia ne' da dio, ne' da essere vivente o inanimato; ne dentro ne' all'esterno di un palazzo, ne' nel fuoco ne' nell'acqua, ne' in terra ne' in cielo, ne' di giorno ne' di notte. Nessun dio poteva sconfiggerlo e ogni battaglia che vinceva cresceva il suo potere, cosi' penso' di poter entrare in guerra contro Vishnu e i suoi seguaci.
Il demone aspettava un figlio e un saggio parlava di Vishu a quel piccolo essere mentre era ancora nel grembo materno. Cio' fa si che il figlio nasca fervente devoto di Vishnu, il padre non riuscira' mai a convincerlo a unirsi a lui nella sua lotta. Un giorno il padre, Hiranyakashipu, chiede al figlio, Prahlada, di ricoscerlo come Signore dell'Universo ma il figlio risponde che l'unico che poteva fregiarsi di quel titolo era Vishnu. Il padre e' infuriato chiede dove sia questo Vishnu: "E' forse li?". Il figlio risponde: "C'era, c'e', ci sara'", Il padre si arrabbia ancora di piu', nella sua immensa furia rompe una colonna e da li esce Vishnu che aveva preso le forme di un uomo con la testa di leone, Narasimha e lo uccide. Come questo fu possibile?
Narashimba non era ne' uomo ne' bestia, ne' dio era un dio reincarnato in un essere in parte uomo e in parte bestia ma completamente nessuno dei due. Il momento in cui Hiranyakashipu viene ucciso e' al tramonto, ne' giorno ne' notte. La colonna non era ne' dentro ne' fuori dal palazzo dal palazzo, era sulla soglia. Narasimha uccise Hiranyakashipu sollevandolo, questi percio' non si trovava ne' in cielo ne' in terra e usa gli artigli per smembrarlo, un mezzo ne' vivente ne' inanimato.
Dopo che ha ucciso Il demone nessuno riesce a fermare la furia animalesca di Narashimba, viene tentato di tutto e intervengono persino gli dei ma non c'e' niente da fare finche' il saggio che aveva parlato a Prahlada di Vishnu mentre era ancora nel ventre materno dice di portare il figlio di Hiranyakashipu di fronte a Narashimba che subito si calmo' di fronte al devoto. In alcune sculture questa vicenda viene rappresentata in base a quanto avviene all'interno della colonna, in altre si vede Narasimha con Hiranyakashipu alle sue ginocchia con le viscere strappate.

Bali fu il pronipote di Hiranyakashipu, fu un demone ma allo stesso tempo un monarca virtuoso e giusto. Il suo governo ebbe cosi' successo che mise in ombra lo stesso Indra che cerco' l'aiuto di Vishnu per riguadagnare la supremazzia. Vishnu non volle usare dure misure contro un governante cosi' geniale ricorse quindi a uno stratagemma. Trasformo' se stesso in un nano di nome Vamana e chiese a Bali di concedergli un pezzo di terra grande quanto la misura di tre suoi passi, dato che intendeva usarla per sedersi e meditare. Bali accondiscese con gioia alla richiesta di un uomo cosi' pio. Vimana allora allora fece crescere le sue dimensioni finche' furono infinite e con due passi prese possesso del cielo e della terra privando cosi' Bali del suo regno. Col terzo passo voleva raggiungere il mondo sotterraneo ma si fermo' perche' Bali si inginocchio' di fronte a lui, aveva capito di trovarsi di fronte a Vishnu. Apprezzando l'umilta' di Bali Shiva lo risparmio', lo riconobbe mahatma, la grande anima, e gli permise di accedere al paradiso fra gli altri dei, inoltre gli concesse di governare di nuovo il mondo nella successiva yuga. Le immagine di Vamana lo mostrano mentre tiene nella mano destra un kamandalu o bricco e un bastone nella sinistra.

Con l'incarnazione in Parashurama c'e' un cambiamento sul tipo di mitologia su cui si basavano gli avatar, per quanto riguarda quelli  precedenti si puo' dire che fossero fuori da questo mondo e si ponessero su un piano superumano, con Parashurama le reincarnazioni rientrano di piu' nel mondo umano, tanto che Parashurama ha un padre e una madre.
La storia dietro il nome e l'apparenza di questo avatar riguarda il figlio del saggio Jamadagni, Rama, che divenne un abile arciere. Per ringraziare di aver ricevuto questa abilita' Rama si reco' sull'Himalaya e li venero' Shiva per molti anni. Shiva ebbe piacere di questa devozione e quando sorse una guerra fra gli dei e i demoni, Shiva ordino' a Rama di andare a sconfiggere i demoni. Rama in quel periodo era senza il suo arco e chiese a Shiva come poteva combattere senza alcuna arma. Shiva lo rassicuro' che se avesse fatto come gli era stato detto avrebbe conquistato i demoni e cosi' successe. Come ricompensa Shiva diede a Rama molti doni, comprese delle armi, uno di queste armi fu una magnifica ascia e dopo averla ricevuta Rama fu conosciuto come Parashurama, Rama con l'ascia. In altre storie tuttavia e' lo stesso Vishnu' che diventa Parashurama per ragioni completamenti differenti. Cioe' una faida che era iniziata a causa di un re che aveva rubato a suo padre Jamadagni una mucca che esaudiva i desideri. Parashurama si prese la sua vendetta per il furto uccidendo il re. In ritorno il figlio del re uccise il padre di Parashurama. Vishnu prese la forma di Parashurama per liberare il mondo da tutte le oppressioni fatte dal re, cosa che fece sconfiggendolo in 21 battaglie. Parashurama e' la prima incarnazione in cui Vishnu appare in forma completamente umana mentre allo stesso tempo mantiene il suo stato di divinita'. La sua immagine e' sempre a due mani e la mano destra porta un'ascia.

La settima reincarnazione di Vishnu e' Rama, si crede che questa reincarnazione sia nata sulla terra, abbia ucciso il demone Ravana e distrutto le forze demoniache. Oggi si pensa che Rama possa essere stata una figura storica valorizzita nel poema Ramyana da Valmiki. In questo poema Rama e' descritto come il figlio perfetto, il fratello devoto, il marito sincero, l'amico fidato, il re ideale e un nobile avversario. Fu il figlio piu' anziano di re Dasharata, che governava il regno di Ayodhya nel nord India. Nel primo periodo della sua vita un saggio chiamato Vishwamitra riconobbe Rama come un avatar di Vishnu e disse che sarebbe stato aiutato da vlui nelli sconfinggere i demoni. Fin dalla sua adolescenza nella sua lotta contro i demoni Rama fu sempre vittorioso. Queste vittorie raggiunsero il culmine con l'uccisione di Ravana il re di Lanka. Rama e' rappresentato quasi sempre in piedi con l'arco nella mano sinistra e una feretra sul retro. Una statua di Rama e' spesso accompagnata da quella della sua moglie Sita, del fratello Lakshmana e dalla leggendaria scimmia Hanuman. Egli e' rappresentato in abiti e ornamenti principeschi con una tilak o terzo occhio sulla fronte, con una carnagione scura che tende al blu, a ricordare la sua relazione con Vishnu. La natura compassionevole di Rama e il suo perseguire cio' che deve essere fatto lo eleva a uomo ideale. Ci sono due grandi feste in India per ricordare Rama, la prima e' la Dussehra che commemora l'assedio di Lanka e la vittoria di Rama su Ravana e il Diwali o festa delle luci che celebra il ritorno di Rama e Sita nel regno ndi Ayodhya, a casa. Questa reincarnazione si puo dire che e' la piu' importante incarnazione di Vishnu per quanto riguarda la Thailandia. Se immagini delle altre reincarnazione si trovano in lintelli dei templi e nei musei, Rama partendo dalla letteratura arriva a influenzare tutta l'arte thailandese, e con la teoria del re dio anche la societa'. Fino al termine della monarchia assoluta in questo senso ai re thailandesi era dato il titolo di Rama, e' ovvio che non potendo avere un dio un potere limitato il titolo di Rama e' diventato per i re del periodo costituzionale solo una convenzione per semplificare. Diversi storici importanti fanno terminare questa tradizione con re Prajadhipok.

L'ottavo avatar di Vishnu e' Khrisna il grande maestro, le cui parole formano i principi delle scritture induiste, la Bhagwad Gita o la guida alla vita. Khrishna nacque l'ottavo giorno del mese santo di Shravana in Mathura nel nord India. Kamsa, il demone, fu avvisato che l'ottavo figlio di Devaki e Vasudev lo avrebbe sconfitto. Kamsa imprigiono' sia la donna che il marito mentre lei era in stato interessante. Gli dei cospirarono e il bambino fu preso da Yashoda e Nand, vaccari che vivevano in Vrindavan.
Da ragazzo Khrisna fu birichino, gli piaceva il burro e fu per questo amichevolmente chiamato Makhan Chor (ladro di burro). I suoi compagni di giochi furono ragazzi e ragazze guardiani di mucche, erano tutti suoi fedeli amici ma Radha era quella che lo amava piu' di tutti gli altri. Nella foresta di Vrindavan Krishna spesso suonava il suo flauto e i suoi amici danzavanmo con lui fino a raggiungere l'estasi. Questi amici rappresentavano le anime individuali intrappolate in un corpo fisico. Radha simbolizza l'anima individuale che e' risvegliata dall'amore del dio ed e' assorbita da tale amore. Il suono del flauto di Krishna rappresenta la chiamata del divino per le anime individuali. La danza dei suoi amici e di Krishna rappresenta l'unione dell'umano col divino, la danza delle anime.
Krishna sposo' Rukmini un'incarnazione di Lakshmi. Il padre di Rukmini l'aveva promessa in sposa a Shishupal, un'incarnazione di Ravana. Il giorno delle nozze lei scappo' con Krishna. Ma prima che potessero sposarsi Krishna dovette uccidere i demoni Shishupal e Jarasandha.
Come suo auriga, nella battaglia di Kurukshetra, Krishna fu il primo a vedere Arjuna vinto dalle realizzazioni che che avevano provocato la morte del suo guru e dei suoi parenti. Mentre le armate dei Pandava e dei Kaurava si scontravano l'una contro l'altra e le frecce volavano Krishna recitava il Bhagwad Gita, il nucleo della filosofia induista. Sebbene ogni momento importante della sua vita e' segnato dalla battaglia contro un demone Krishna e' piu' rispettato perche ha dato agli induisti la Bhagawd Gita. Rispetto a tutte le altre l'incarnazione in Krishna e' considerata la piu' piena e la piu' completa reincarnazione di Vishnu.

Nell'incarnazione di Buddha Vishnu fu un grande maestro dell'India. Gautama, il Buddha nacque nel 544 a.C. a Lumpini In Nepal. Amareggiato dal fatto che la vita fosse uno stato senza senso che permetteva il passaggio da uno stato di creatura all'altro, il principe entro' in profonda meditazione sotto un albero di fico selvatico vicino a Gaya e li raggiunse l'Illuminazione nel giorno di luna piena del mese di Vaishakh e da allora fu conosciuto come il Buddha.

L'ultimo avatar di Vishnu sara' Kalki, arrivera' alla fine del presente periodo che e' il Kali Yuga, l'epoca dell'oscurita' e della corruzione. Le predizioni dicono che arrivera' guidando un cavallo bianco, brandira' una spada fatta di fiamme e distruggera' tutti i demoni della terra, dopo di che ricominciera' ancora un regno di purezza in un'altro Tetra Yuga. Lo stesso Adolf Hitler si interesso' di questa incarnazione di Vishnu in quanto uscirono teorie durante il periodo del Terzo Reich in base a cui Kalki sarebbe stato lui.

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