mercoledì 6 giugno 2012

Pomponius Mela e la Terra dell'oro.

Pomponius Mela e' molto probabilmente la prima persona che ci da' notizie delle terre dove si trova oggi la Thailandia. E' il primo geografo latino che fa un riferimento a una posizione nel Sudest asiatico e che si riferisce a l'isola d'oro, Chryse, nel suo 'De Situs Orbis"', scritto circa nel 45 d.C. Cio' nonostante dicano che egli si riferisse alle Filippine. Pomponius Mela visse nel I secolo d.C. e in quel periodo in occidente ben poco si sapeva in Occidente di una terra che sarebbe stata secoli dopo chiamata Siam.
Nel periodo in cui visse Roma aveva rapporti con l'India ed e' di questo periodo un editto del Senato che riduce l'esportazione di oro verso l'India. Di conseguenza e' da questo periodo che i mercanti indiani cominciarono a guardarsi intorno e focalizzzarono la loro attenzione su quella grande e estesa terra conosciuta nelle leggende dei marinai come Suvannaphumi o "La Terra dell'Oro".
Le spedizioni che ebbero carattere esclusivamente commerciale e non militare o colonizzatore viaggiarono per il Sudest asiatico, toccandone inizialmente solo le coste e muovendosi poi all'interno. Pomponius Mela deve essere stato a conoscenza di tutto questo e quindi il riferimento in De Situs Orbis".
Poco si conosce dell'autore, tranne il suo nome e luogo di nascita, la piccola città di Tingentera o Cingentera nel sud della Spagna, sulla baia di Algeciras. Il periodo in cui scrive per deduzione dato che parla di una spedizione britannica proposta dall'imperatore regnante, quasi certamente Claudio nel 43 dC. Che questo passaggio non faccia riferimento a Giulio Cesare è evidenziato da numerosi riferimenti ed eventi del regno di Augusto, in particolare alcuni nuovi nomi dati a città spagnole. Mela è stato da alcuni identificato ma senza alcuna certezza con L. Anneo Mela di Corduba, figlio del retore Seneca il Vecchio e fratello del filosofo Seneca il Giovane.
Il suo lavoro De situ orbis e' piuttosto breve, occupa meno di cento pagine della stampa ordinaria. E' laconico nello stile e carente nel metodo, ma e' di pura latinità, e di tanto in tanto le parole sono sostituite da belle immagini. Fatta eccezione per le parti geografiche della Historia naturalis di Plinio, dove Mela è citato come un'autorità importante il De situ orbis è l'unico trattato formale sul soggetto in latino classico.
La sua veduta del mondo si accorda con quella dei geografi greci da Erastotene a Strabo. Egli divide la terra in cinque zone, di cui solo due sono abitabili. Egli sostiene l'esistenza di una zona sud abitata, ma la pensa inacessibile agli abitanti della zona nord a causa del caldo insopportabile e di una zona torrida che divide la due zone.
La prima edizione De Situs Orbis avvenne a Milano nel 1471, da allora sono seguite varie edizioni in diverse lingue. 



Nessun commento:

Posta un commento