lunedì 30 ottobre 2017

Ma in che modo è stata uccisa? Dispute fra avvocati e polizia.

Un famoso avvocato thailandese ha chiesto che venga riaperto il caso di una giovane cameriera birmana trovata uccisa nella casa del suo datore di lavoro a Ratchaburi.
 La polizia lo ha chiuso il caso come suicidio, ma le prove raccontano una storia diversa, ha detto Lawyer Ranarong Kaewphet a Daily New Online.
Ora la famiglia desidera giustizia dopo aver visitato l'ambasciata in cerca di aiuto per il caso della cameriera birmana uccisa che apparentemente non ha rucevuto giustizia.
Ranarong ha chiesto che vengano chiariti  tre punti chiave nel caso dopo di Wan, una ragazza di 17 anni trovata morta.

Dovrebbe essersi uccisa con un colpo che lei si è sparata sul lato destro ma la pistola è stata trovata nella sua mano sinistra. Ovvio che doveva doveva essere nella sua mano destra.
 Sul pavimento sono stati trovati due rivestimenti di pallottole.
 Inoltre la cameriera ha dovuto aprire la cassaforte del suo datore di lavoro prima di prendere l'arma.
 Inoltre Ranarong ha affermato che non è stata eseguita alcuna procedura forense corretta per esaminare il cadavere della donna morta.
 La polizia ha chiuso il caso dicendo che era un suicidio - probabilmente perché la vittima era dispiaciuta perchè sua sorella maggiore tornava in Birmania. L'avvocato respinge questo motivo come una sciocchezza.
Parlando ironicamente, ha aggiunto: "La polizia non ha trovato strano che una domestica birmana sapesse aprire la cassaforte del suo datore di lavoro per prendere la pistola?" Ora ha in programma di far riaprire il caso dopo che la madre e il padre della vittima sono andati all'ambasciata birmana in Thailandia per chiedere giustizia.
 Ha aggiunto: "Queste persone vengono a lavorare legalmente nel nostro paese ma sono chiaramente non adeguatamente protette sotto dalla legge".
 Domani si terrà una riunione in cui si prevedono ulteriori dettagli.

Fonte thai: https://www.dailynews.co.th/crime/607070

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