lunedì 5 settembre 2011

Afonso de Albuquerque.

Afonso de Albuquerque e' l'autore del primo documento storico in cui viene riconoscita l'importanza del regno del Siam. Il documento e' del 1511 l'anno in cui Afonso si impadroni' della Malacca e ne fece una cittadella portoghese, egli si preoccupo' immediatamente di creare buoni rapporti con tutti i paesi vicini e mando' Antonio Miranda di Azevedo in Siam con queste istruzioni:
"Voi direte dunque al re del Siam che io sono certo che si rallegrera' per la caduta del re di Malacca, con il quale e' sempre stato in guerra. Ditegli che il re di Portogallo sara' felicissimo che riprenda il commercio fra il porto di Malacca e il popolo siamese e che e' questa la principale ragione per la quale ho assediato quella citta'. E assicurate il re del Siam che, se ha bisogno di ptroteggere il suo paese, del sostegno della nostra flotta e dei nostri uomini, per me stesso in quanto capitano del re del Portogallo sara' un onore servirlo e obbedirlo in ogni cosa".
Bras de Albuquerque "Commentarios de Afonso de Albuquerque" 
Lisbona, 1557, Parte terza, capitolo XXXVI.

Afonso de Albuquerque fu un nobile portoghese (ca. 1460 a Alhandra, a sud di Lisbona-1515), meglio conosciuto come governatore dell'India, egli è anche considerato il fondatore del sistema coloniale portoghese. E' stato un fidalgo portoghese, o nobile, un ufficiale e generale della marina militare la cui attività amministrativa come governatore portoghese porto' alla conquista dell'India e a stabilire l'impero coloniale portoghese nell'oceano indiano. Egli è generalmente considerato a livello mondiale un genio della conquista militare, data la sua strategia di successo. Tento' di chiudere tutti i passaggi navale dall'Oceano Indiano all'Oceano Atlantico, dal Mar Rosso al Golfo Persico, e al Pacifico, trasformandola la zona in un'area chiusa portoghese e impedendone per quanto possibile l'ingresso sia ai veneziani che ai saraceni. È stato responsabile per la costruzione di numerose fortezze per difendere i punti chiave che stava prendendo e per creare una rete di relazioni diplomatiche.
Afonso de Albuquerque era nato in una famiglia della minore nobiltà portoghese. era figlio secondogenito di Gonçalo de Albuquerque, signore di Villaverde dos Francos, e Dona Leonor de Menezes. Attraverso suo padre, che ricopriva una posizione importante a corte, era collegato da remota discesa illegittima con la famiglia reale del Portogallo. Il suo bisnonno paterno e il nonno erano stati segretari riservato di re Giovanni I e di re Edoardo (Duarte), e suo nonno materno era stato ammiraglio del Portogallo.
Fu educato in matematica e latino classico alla corte di Alfonso V, dopo la morte di questo sovrano sembra abbia servito per dieci anni in Arzila, Marocco. Era sicuramente presente quando Afonso V conquisto' Azila e Tangeri nel 1471. Ha combattuto nelle guerre del Portogallo, in Spagna e in Africa. Nel 1476 ha accompagnato il Principe Giovanni nelle guerre contro la Castiglia, come ad esempio la battaglia di Toro. Egli era nel squadrone inviato alla penisola italiana nel 1480 per salvare Ferdinando II d'Aragona dall'invasione ottomana di Otranto che si è conclusa con la vittoria cristiana. Al suo ritorno, fu nominato estribeiro-mor, capo scudiero, da re Giovanni II (regno 1481-1495). Nel 1489 torno' in servizio nel Nord Africa, come comandante nella fortezza di Graciosa, un'isola sul fiume Luco vicino alla città di Larache, e nel 1490 faceva parte della guardia del re Giovanni II, e torno' a Arzila nel 1495 dove il suo fratello minore Martim mori' combattendo al suo fianco. Sotto il successore di Giovanni, Manuel I, Albuquerque era meno importante a corte, ma serviva di nuovo in Marocco.
E' stato l'architetto dell'impero marittimo portoghese nell'Oceano Indiano. La sua strategia di assicurarsi punti chiave lungo le principali rotte commerciali, stabilendo fortezze con coloni permanenti raggiunse il duplice obiettivo di portare la crociata contro i musulmani in Asia e catturare il lucroso commercio delle spezie, allora sotto il controllo dei musulmani arabi e indiani nel Mar Arabico, nella regione dell'Oceano indiano e nel Sudest asiatico. Albuquerque stesso aveva maturato le sue prime esperienze militari in Africa del Nord combattendo i Berberi e i Mori, prima di partire per l'Oriente nel 1503.
A seguito del ritorno, nel 1499 del viaggio pionieristico di Vasco da Gama intorno al Capo di Buona Speranza per arrivare in India re Manuel invio' subito una seconda flotta al comando di Pedro Álvares Cabral allo scopo di aprire relazioni e scambi commerciali con i governanti indiani. I commercianti musulmani Mughal che avevano monopolizzato la distribuzione delle spezie avevano teantato di sobillare il zamorin, o principe indu' di Calicut, contro i portoghesi. Il regno di Cochin, sulla costa sud-occidentale dell'India, tuttavia, aveva invitato i portoghesi per condurre scambi.
Il 6 aprile del 1503 Afonso partì per la sua prima spedizione in Oriente, arrivo' per la prima volte in quelle terre che dovevano essere la scena dei suoi trionfi futuri. In compagnia di un suo secondo cugino don Francisco de Albuquerque da Alameda, ognuno al comando di tre navi, navigarono intorno al Capo di Buona Speranza dirigendosi verso l'India, riusci' poi a stabilire il re di Cochin in modo sicuro sul suo trono, ottenendo in cambio di questo servizio il permesso di costruire una fortezza portoghese a Cochin, e gettando così le fondamenta dell'impero del suo paese in Oriente.
Piu' tardi Don Francisco de Almeida, primo viceré portoghese dell'India (1505-1509), sconfisse una confederazione dei poteri musulmani comprendente l'Egitto, governato da un sultano mamelucco; il Gujerat, governato da Bahadur Shah; Calicut, governata da Samorin. Zamorin, nella battaglia di Diu al largo della costa nord-ovest dell'India nel 1509.
Albuquerque torno' a casa nel luglio del 1504 ed fu ben accolto da re Manuel I del Portogallo, Nel 1505, Manuel nomino' don Francisco de Almeida primo governatore in India, con il grado di viceré. Compito di Almeida doveva essere quello di sviluppare il commercio e gli aiuti con gli alleati dei portoghesi.
Nel 1506 ad Albuquerque è affidato il comando di uno squadrone di cinque navi di una flotta di 16, che salpa per l'India al comando di Tristão da Cunha. L'intera flotta lascia Lisbona nel mese di aprile 1506, per esplorare la costa orientale dell'Africa e costruire una fortezza sull'isola di Socotra, per bloccare la foce del Mar Rosso e tagliare il commercio arabo con l'India. Nel 1507 essi catturarono l'isola di Socotra nel Mar Arabico, da dove Tristão da Cunha navigo' verso l'India e Albuquerque verso Hormuz. Albuquerque prese Hormuz, il principale centro di distribuzione di spezie per il Golfo Persico. Arrivo' il 25 settembre 1507, e ben presto ottenne il possesso dell'isola, anche se non fu in grado di mantenere la sua posizione per molto tempo. Egli costrui' un castello portoghese sull'isola di Hormuz. Afonso da qui procede verso l'India. Raggiunse Cannanore nel mese di dicembre 1508 e qui rivela le sue istruzioni segrete per sostituire il viceré Francisco de Almeida. Almeida, si rifiuto' di abbandonare il comando e lo imprigiono' fino a quando una potente flotta portoghese guidata da Fernando Coutinho arrivo' nell'ottobre 1509 con la conferma della nomina di Albuquerque che quindi assunse il potere, diventando il secondo viceré dell'India, una posizione che avrebbe tenuto fino alla sua morte.
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Le idee di Albuquerque a questo punto sono chiare egli intende dominare il mondo islamico, assumere il controllo attivo della rete commerciale delle spezie, e stabilire fortezze permanenti con insediamenti di coloni. Un attacco a Calicut, la moderna Kozhikode, nel mese di gennaio, 1510, non ebbe successo, e il comandante in capo fu gravemente ferito. Albuquerque si rese conto che sarebbe meglio lasciar perdere i musulmani, prese 23 navi e ando' ad attaccare Goa, assistito da un potente corsaro di nome Timoja. Occupo' la città nel marzo 1510, ma non riuscì a tenerla, fu costretto da un esercito musulmano a ritirarsi nel mese di agosto. Tornò con rinforzi nel mese di novembre, e ottenuto il possesso indiscusso della zona. Albuquerque programmo' di utilizzare Goa come base navale contro i musulmani, e come porto per il commercio delle spezie e per la fornitura di cavalli persiani ai principi indù. Aveva intenzione di creare una nuova popolazione di Goa sposando i suoi uomini alle vedove delle sue vittime e per ottenere questo regala terre e sovvenzioni ai suoi uomini, istituisce un governo, stabilisce una fortezza permanente, oltre che circondare le comunità del villaggio con opere di difesa e civili che assicurino forniture adeguate. Afonso fa di Goa la sua base permanente in India, luogo principale dei suoi traffici.
Una volta stabilitosi fermamente sulla costa orientale del Dekkan spinge lo sguardo piu' lontano verso l'Oriente. Nel 1511 Albuquerque parte da Goa con una flotta di 17 o 18 navi e 1,200 uomini destinazione la conquista di Malacca. Il 24 agosto 1511 dopo una dura lotta protrattasi per tutto il mese di luglio Malacca cede. La maggior parte dei mercanti musulmani e gujarati sono in fuga dalla città, Albuquerque ora investe in sforzi diplomatici dimostrando generosità ai commercianti del Sud-Est asiatico, come i cinesi, per far si che questi mantengano buone relazioni con i portoghesi. Missioni commerciali e diplomatiche furono inviate ai regni continentali: Rui Nunes da Cunha fu inviato a Pegu (Birmania), da dove il re Binyaram mandato indietro un amichevole ambasceria a Kochi nel 1514, i re di Kampar e Indragiri nell'isola di Sumatra mandarono emissari ad Albuquerque facendo chiaramente capire che accettavano il nuovo potere e si consideravano stati vassalli di Malacca. Albuquerque era a conoscenza delle ambizioni siamesi su Malacca, immediatamente invio' Antonio Miranda de Azevedo e Duarte Fernandes con una missione diplomatica nel Regno del Siam (Thailandia), Il primo era il comandante di un vascello della flotta portoghese il secondo uno dei portoghesi ex arrestati a Malacca che aveva cosi' acquisito conoscenze sulla cultura della regione. Essi furono i primi europei ad arrivare e a stabilire relazioni amichevoli tra il regno di Portogallo e la corte del re del Siam. L'accoglienza fu piu' che festosa, i vascelli portoghesi attraccano al porto di Ayutthaya, La delegazione viene portata in processione a dorso di elefanti parati a festa, passano lungo la larga strada principale dirigendosi verso il palazzo reale di re Rama Tibodi II. L'affollamento di folla sulle rive e' grande, migliaia e migliaia di persone, molto probabilmente i portoghesi non credono a quel che vedono una citta' molto piu' grande ed abitata di qualsiasi citta' europea. E quella gente e' tutta festante. Gli accordi ormai era gia' stati presi, le credenziali erano state scambiate, il re del Siam aveva l'assicurazione che i suoi mercanti sarebbero potuti tornare in Malacca a commerciare liberamente che anche la avrebbero potuto praticare la loro fede senza alcun timore. L'affollamento dei siamesi lungo le strade sembra riempire la citta' di gioia per la prima volta sono uniti in amicizia a uomini alti, dalla grande barba lunga, uomini mai visti prima in Ayutthaya.
Si passa poi allo scambio dei doni una spada d'oro con pietre preziose viene offerta dal re siamese per il re portoghese, che peccato quello che succedera' in seguito!
I rapporti tra il Portogallo e Siam iniziano cosi' nel 1512. Ramathibodi offre una vasta area di terreno, permette ai portoghesi di stabilirsi lì, costruire case, chiese, di far arrivare i missionari del Patronato Portoghese dell'Oriente liberi di agire senza barriere, diffondere la dottrina della Chiesa cattolica e e i mercanti potranno commerciare. Il luogo ancora oggi e' conosciuto e gli è stato dato il nome di Ban Portuguet (isola portoghese).
Nel Siam, le armi da fuoco non erano note prima dell'arrivo dei portoghesi. Il sistema di difesa era obsoleto, fatto di bastoni rudimentali, con un picco alla fine che venivano usati dai soldati siamese a terra o sul dorso di elefanti in battaglia, contro gli attaccanti. I portoghesi erano in Siam gli unici uomini con una vasta esperienza nella gestione di armi da fuoco. Artiglieri qualificati dall'esperienza maturata nelle guerre in Nord Africa e in Asia essi furono assunti dal re del Siam a guardia del palazzo reale e artiglieri furono messi di guardia ai sacri templi buddisti e ai bunker del porto di Pom Phet.
I portoghesi tornarono a Malacca con un'ambasceria siamese mandata da i Ramathibodi II che portava regali e lettere del re del Siam per Albuquerque e il re del Portogallo.
Albuquerque rimase in Malacca fino a novembre, 1511, preparo' le difese contro un eventuale contrattacco malese. Egli ordinò il massacro di tutta la popolazione musulmana, nel tentativo di ridurre le divergenze religiose, sperando che indù e musulmani si sarebbero convertiti al cristianesimo con la forza. Inoltre nello stesso anno ordina ad alcune navi portoghesi di spingersi a est alla ricerca delle 'Isole delle Spezie" di Maluku, le Molucche, ne esplora una parte. A Malacca Albuquerque costrui' una fortezza imponente, A Famosa, che resistette a tutti gli attacchi per 130 anni. da questa base poteva controllare il commercio delle Indie Orientali e la costa della Cina. Durante il suo governatorato vascelli portoghesi toccarono le coste della Cina e navigarono nelle isole delle Indie Orientali, guadagnando il predominio navale in Estremo Oriente.
Nel 1512 salpò per la costa di Malabar, durante il viaggio si sollevo' una violenta tempesta che si accani' contro la Flor do Mar, il vascello che trasportava il tesoro che era stato accumultao in cosi' tante conquiste, questo vascello aveva gia' partecipato alla conquista di Malacca e molti lo consideravano non sicuro, Afonso preferiva invece questo vascello per trasportare il tesoro data la sua grande capacita' Oltre ai tesori della Malacca il vascello conteneva anche le offerte fatte dal regno del Siam al re di Portogallo e tutta la fortuna di Albuquerque. Il vascello viene distrutto, e Afonso riesce a stento a salvare la sua vita.
Di nuovo a Goa nel settembre 1512, dove devette rapidamente reprimere una seria rivolta guidata da Idalcan, Dopo questo Albuquerque rafforzo' l'amministrazione portoghese e prese misure per la sicurezza e la pace della citta' provvedimenti simili attuo' in altre città costiere. E' a questo punto che istitui' un regime di titoli per ottenere il controllo del commercio.
Intanto prepara una flotta per una campagna lungo le coste della Persia e dell'Arabia. Il suo attacco su Aden fallisce nel 1513 e cosi' non riesce a strappare il Mar Rosso alle forze musulmane e ad assicurarlo in esclusiva al Portogallo come avrebbe desiderato il suo governo, con l'intenzione di estromettere veneziani e saraceni. Al fine di distruggere il potere dell'Egitto, Albuquerque penso' di deviare il corso del Nilo, al fine di rendere tutto il paese sterile. Penso' anche di rubare il corpo del Profeta Muhammad e tenerlo a scopo di estorsione. Alburquerque tento' anche di chiudere tutti i passaggi navali dall'Oceano Indiano verso l'Atlantico, Mar Rosso, Golfo Persico, e Pacifico, in modo da trasformare la zona in un Mare Nostrum portoghese e stabilire un forte controllo sul potere turco e di tutti i suoi alleati musulmani e indù.
Al suo ritorno in India, si assicuro' dal Re di Cambay il diritto di costruire una fortezza in Diu. Ormuz si arrese ai portoghesi nel 1515 e rimase in loro possesso fino al 1622. Il suo successo porto' ad aperture amichevoli con lo Scià di Persia, il Samorin di Calicut, e il re del Siam e di Malacca, così come molti altri governanti.
Il Portogallo controllava i principali punti strategici della costa orientale dell'Africa fino a Malacca, ad eccezione del Mar Rosso. Un sistema di licenze, chiamato cartazas, assicurava che tutte le navi pagavono i dazi doganali a Malacca, Goa, o Hormuz. Una nave senza licenza, in particolare se appartenesse a musulmani, era sottoposta a sequestro e affondata. Le politiche di Albuquerque avevano fatto dei portoghesi la forza commerciale predominante, anche se non l'unica, in Oriente e tale rimase fino al 17° secolo. Inoltre i suoi successi fornirono una base per l'espansione del cristianesimo in India e nell'Asia orientale.
La carriera di Albuquerque ebbe una fine dolorosa e ignominiosa nel 1515. Egli aveva molti nemici alla corte portoghese, che non perdevano occasione di suscitare la gelosia di re Manuel contro di lui, la sua condotta sconsiderata e arbitraria in diverse occasioni era servita solo ad aggravare la situazione. Nel mese di settembre si ammalò in Ormuz, e salpo' per Goa. All'ingresso del porto di Goa, incontro un vascello dall'Europa che portava dispacci, uno di questi annunciava che era stato sostituito dal suo personale nemico Lopo Soares de Albergaria. Il colpo fu troppo per lui, espresse tutta la sua amarezza: "Sono in disgrazia con il re per amore degli uomini, e con gli uomini per amore del re."e mori' in mare il 16 dicembre 1515. Prima della sua morte scrisse una lettera al re in termini dignitosi rivendicando la sua condotta e rivendicando per suo figlio gli onori e le ricompense che sarebbero giustamente andate a lui. Il suo corpo fu sepolto a Goa, nella Chiesa di Nostra Signora. Il re di Portogallo si convinse troppo tardi che quell'uomo meritava la sua fedeltà, e cercò di espiare l'ingratitudine con cui lo aveva trattato concedendo onori e aiuti al suo figlio naturale Brás de Albuquerque (1500-1580). Nel 1576, quest'ultimo ha pubblicato una selezione di carte di suo padre con il titolo "Commentarios fatti dal Grande Alfonso d'Alboquerque" che erano stati raccolti nel 1557, questa continua ad essere ancora oggi la primaria fonte per chi vuole conoscere questo grande personaggio.
E pensare che poco tempo prima della sua morte, il re lo aveva fatto diventare il primo portoghese col titolo di duca al di fuori della famiglia reale.
Cinquanta anni più tardi i suoi resti sono stati trasportati a Lisbona, dove un posto più degno di riposo era stato preparato per loro. Tra i leader illustri e amministratori che sorsero nel sud Europa alla fine del XVI secolo, Alfonso de Albuquerque detiene una posizione molto importante. I suoi risultati, dal punto di vista militare, erano più notevoli rispetto quelli ottenuti da qualsiasi conquistatore del Nuovo Mondo, perché ha dovuto affrontare avversari armati quasi come gli europei, con nemici che erano decisamente superiori a quelli incontrati da Cortez o Pizarro, e aveva al suo comando forze di poco più numerose di quelle che attuarono la conquista del Perù o del Messico.
I suoi nemici gli si opposero in mare, così come sulla terra, e potevano in qualunque momento, ottenere il soccorso dei potenti stati maomettani posti tra Europa e Asia. La sua unica via di comunicazione e di soccorso è stata sempre intorno al Capo di Buona Speranza. Quando, negli ultimi cinque anni della sua vita, avrebbe potuto dedicarsi all'organizzazione e all'amministrazione, si è dimostrato un grande uomo in questo senso. Il suo zelo religioso non era meno notevole, ha costruito in Goa chiese per i francescani e i domenicani.. La chiesa della Beata Vergine a Goa, che ha costruito, è chiamata da Padre Spellmann S.J. "la culla del cristianesimo, non solo in India, ma in tutta l'Asia orientale".
Nella storia Afonso restera' conosciuto con diversi appellativi come Il Terribile, il Grande, Cesare d'Oriente, Leone dei Mari e come il Marte (dio della guerra) portoghese. Una squisita varietà di mango, che egli usava importare dal Brasile e portare con se nei suoi viaggi in India, è stato nominato in suo onore, ed è oggi venduto in tutto il mondo come mango Alphonso.

< Chi e'?

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