lunedì 10 ottobre 2011

Simon de la Loubère.

Académie Française.
"I naviganti sono sufficientemente a conoscenza delle coste del Mare del Regno di Siam, e molti autori li hanno descritti, ma non sanno quasi nulla dell'entroterra del Paese, perché i Siamesi non hanno fatto una mappa del loro Paese, o almeno ne sanno mantenere il segreto".
da "Du Royame de Siam" Simon de la Loubère, Parigi 1691.

Simon de la Loubère nacque il 21 aprile 1642 da una rispettabile famiglia di Tolosa, li fu educato, poi ando' a Parigi e per un certo tempo frequento' i circoli culturali e si dedico' alla letteratura.

Divenne segretario dell'ambasciatore francese in Svizzera nel 1676, e questo lo porto' ad essere nominato inviato straordinario al re del Siam, Narai, da Luigi XIV, nel 1687, insieme con Claude Céberet, direttore della Compagnia francese delle Indie, che doveva coprire gli aspetti commerciali dell'ambasciata. L'ambasciata, composta da cinque navi da guerra, arrivo' a Bangkok nel mese di ottobre 1687 e fu ricevuta da Ok-Khun Chamnan.

La missione era stata pensata anche come una spedizione militare, era accompagnata da numerose truppe, guidate dal generale Desfarges, il cui compito era di fortificare e, se necessario, prendere con la forza Bangkok e l'avamposto di Mergui. L'ambasciata non fu un successo diplomatico, in gran parte a causa delle macchinazioni del padre gesuita Tachard, che mantenne stretti legami con Phaulkon, primo ministro di re Narai, e di padre de La Chaize, confessore di Luigi XIV. A causa di Tachard, La Loubère si trovo' inevitabilmente in conflitto con Phaulkon,

De la Loubère tornò in Francia a bordo della Gaillard il 3 gennaio 1688, accompagnato da Tachard, e da un'ambasceria siamese guidata da Ok-Khun Chamnan. Il viaggio di ritorno con un Tachard che accusava La Loubère di fare fori nel muro della sua cabina per leggere le sue carte, non fu affatto. piacevole. La Loubère si consolò passando il tempo con un giovane musicista che era in compagnia di Tachard, André Cardinal Destouches, e scrivendo le note per la sua indagine sul Siam, uno dei migliori libri mai scritti sul paese, che comparve per la prima volta in francese nel 1691 e in inglese due anni più tardi.

De la Loubère fece una descrizione precisa dei suoi viaggi, come era stato richiesto da Luigi XIV, e la pubblico' sotto il titolo di "Du Royaume de Siam".

Al suo ritorno fu incaricato di una missione segreta in Spagna e Portogallo, il motivo e' rimasto sconosciuto, fu arrestato e fu molto difficile ottenere la sua liberazione. Liberato divento' responsabile per l'educazione del figlio del conte di Pontchartrain.

De la Loubère fu eletto membro dell'Académie Française nel 1693 e l'anno dopo all'Académie di Belle Arti a seguito della pubblicazione del suo libro 1691, "Du Royaume de Siam". Era un amico dello scienziato tedesco Gottfried Leibniz, e una volta scrisse che aveva "non aveva gioia più grande che discutere di filosofia e matematica con lui"

Un'illustrazione di:
"Du Royaume de Siam".
Oltre al libro si dedico' a diversi altri scritti fra cui canzoni, vaudeville, madrigali, sonetti, odi, e altri pezzi poetici, tutto questo e' andato perduto. Ha scritto un trattato "Della Risoluzione delle Equazioni". Il libro che lo ha reso famoso fu publicato in due volumi. Il primo volume esamina la storia del Siam e la vita dei suoi abitanti con i dettagli su tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalle case ai vestiti ai mobili, i costumi, gli intrattenimenti, il pugilato, la religione, l'alimentazione, l'agricoltura, i massaggi, ecc. Il secondo volume contiene le descrizioni dell'alfabeto e della lingua thai e le informazioni sui vari sistemi astronomici e cronologici in uso in quel momento. Lo stesso volume contiene la prima menzione di un occidentale del Pali, la lingua sacra del buddhismo theravada.
Fra le altre cose De la Loubère porto' in Francia dai suoi viaggi in Siam un metodo molto semplice per la creazione dei quadrati magici, noto come "metodo siamese" o "metodo de la Loubère" ed e' diventato famoso per aver fatto uno dei primi resoconti del paracadute. Nel suo libro egli scrisse che un uomo puo' saltare da un luogo elevato, con due grandi ombrelloni, e che questo veniva fatto in Siam per intrattenere il re, l'atterraggio era su alberi, su tetti, e qualche volta su fiumi.
Somma considerevole, questo libro rimane a tutt'oggi uno dei migliori studi sulla cultura e la civiltà del Siam nel XVII secolo. Quando e' veramente molto se si pensa che l'ambasciata francese in Siam è durata solo quattro mesi

Animato dal desiderio di tornare nella sua regione natale a 60 anni sposa una parente e fissa la sua dimora a Tolosa. 

Mori il 26 marzo 1729, a 87 anni, Dizionari ed enciclopedie lo ricordano come diplomatico, scrittore, matematico e poeta.

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