sabato 12 novembre 2011

Sceicco Ahmad Qomi.

Lo sceicco Ahmad Qomi, fu un persiano che ha introdusse la fede islamica della Setta dei 12 imam Jaifari in Siam negli ultimi anni del regno di re Somdej Phra Naresuan il Grande, verso la fine del Cinquecento. La setta e' oggi conosciuta come Chao Sen Sect in Thailandia e come la setta scita a livello mondiale. Egli nacque nel 1543 nel villaggio di Tainnajahar, Qom Persia.
Sceicco Ahmad si reco' in Siam con un duplice scopo propagare la fede islamica tra i siamesi e creare una postazione commerciale.
Era un uomo molto educato, esperto e qualificato negli insegnamenti del Corano, aveva raggiunto il più alto grado di integrità, lealtà e responsabilità, ed era un amministratore accorto. Egli divenne il più grande statista del suo tempo in Siam, nonostante questo rimase sempre sullo sfondo, mai tento' di elevarsi sotto i riflettori. Quando divenne un membro del personale reale, Chao Phya Phra Klang, il ministero del Tesoro Reale, delle dogane e degli Affari Esteri, scopri' che le casse reali erano vuote, e il sistema per la raccolta delle tariffe era del tutto inefficiente e poco adatto per le spese che si dovevano sostenere in quel tempo. A causa di lotte continue, durate per decenni, e che si erano interrotte solo nell'ultima parte del regno re Phra Somdej Naresuan il Grande, gli uomini abili per la guerra e la manodopera quasi non esistevano. L'esercito in quel momento era composto per lo più da mercenari stranieri, il cui pagamento era il principale motivo per cui le casse reali erano vuote. Così la sua nomina al fine di riorganizzare l'intero sistema fiscale e tariffario su linee più redditizie, non poteva arrivare in un momento più opportuno. Il ​​sistema da lui creato era talmente efficiente che rimase in vigore fino al tempo di re Chulalongkorn, Rama V. Si deve notare che quando re Chulalongkorn, Rama V, riorganizzo' il Tesoro Reale, le dogane e degli Affari Esteri, fu Chao Phya Bhanuwongse, Tuam, un diretto discendente di sceicco Ahmad Qomi, che supervisiono' la riorganizzazione del Ministero delle Finanze e del Ministero degli Affari Esteri.
Grazie alla posizione di ricco mercante sceicco Ahmad Qomi, di tanto in tanto, dopo la morte di Naresuan, 29 luglio 1590, visitava il palazzo reale di re Somdet Phra Ekathotsarot (regno 1605-1620), per richiedere alcune favori o concessioni commerciali. Naturalmente queste visite gli permettevano di stabilire contatti e rapporti di amicizia con i cortigiani del palazzo, questi rapporti portavano benefici sociali ed economici. Uno di questi cortigiani era Chamuen Sorasakti, un giovane esperto nell'etichetta di corte e nelle manovre politiche, era un amico utile e devoto di sceicco Ahmad Qomi. Chamuen Sorasakti era stato anche paggio del principe Sri Silp prima che quest'ultimo si dedicasse al sacerdozio con il titolo ecclesiastico di Phra Pimol Dhum di Wat Rahang.
In questo periodo la monarchia era debole e instabile, principalmente a causa di diversi principi che cospiravano per usurpare la corona, profondo osservatore Ahmad Qomi si rese conto che tutto questo non l'avrebbe toccato, standone fuori avrebbe potuto godersi la vita da ricco mercante, ma non sarebbe stato cosi' era destinato a un ruolo molto piu' importante da svolgere nel destino del Siam.
Alla morte di re Ekathotsarot, sali' al trono suo figlio maggiore, re Somdet Phra Si Saowaphak, ma emersero intrighi politici ed egli non si dimostro' in grado di gestire la situazione e fu ucciso, duro in carica meno di un anno. Suo fratello più giovane tento' di regnare, ma senza successo. Fu a questo punto che a Phra Pimol Dhum, il principe che aveva scelto di diventare monaco, fu offerto il trono. Egli si dimostro' capace e regno' come re Somdet Phra Songtham (1620 - 1628) conosciuto anche come re Somdet Phra Borommaracha I.
E a questo punto torna in gioco Chamuen Sorasakti, il paggio di Phra Pimol Dhum, di cui si e' parlato. Egli fu infatti uno dei principali strateghi dell'ascesa al trono di Phra Songtham, era anche il confidente di Phra Chao Phya Klang, il ministro e custode del tesoro reale, e responsabile per il commercio estero che a quel tempo era un monopolio reale, i cui compiti includevano le dogane, gli Affari Esteri e il trattamento delle comunità straniere in generale. Ma allo stesso tempo Chamuen Sorasakti era da tempo amico intimo di sceicco Ahmad Qomi e aveva parlato di questi a re Songtham, ne aveva decantato sia la competenza manageriale che le caratteristiche personali di diligenza, integrità e onestà. Cosi' Chao Phya Phra Klang, su consiglio del re volle lo sceicco Ahmad Qomi come suo consigliere e gli diede il potere di sviluppare l'amministrazione portuale e creare un nuovo sistema di raccolta delle imposte e tasse che permettesse di porre rimedio al deficit e porre fine agli abusi originati dal sistema che esisteva in quel momento. Anche in questo caso Ahmad Qomi si applicò col massimo sforzo e grazie ai suoi successi, specialmente per come aveva saputo aumentare le casse reali, fu promosso da re Songtham al titolo di Phya Sheikh Ahmad Rajsethi e Capo dell'Ufficio Kromma Tha responsabile delle dogane e degli affari Esteri, per il Porto, con responsabilità per le controversie tra la comunità straniera diversa da quello cinese. Era in effetti secondo in comando dopo solo Chao Phya Phra Klang, ministro e custode del Tesoro Reale.
Quando Phya Phra Chao Klang mori' lo sceicco Ahmad Qomi gli succedette. Il fatto interessante dato che da questo momento iniziano piu' di 250 anni in cui i suoi successori hanno sempre occupato questo importante ufficio, tutti furono conosciuti come Chao Khun Kromma Tha fino a Chao Phya Bhanuwongse Maha Kosa Dhibodi, Tuam, il suo ottevo discendente, che occupo' il posto fino a che re Chulalongkorn il Grande, Rama V, nel 1875 aboli' questo ufficio e lo sostitui' col Ministero degli Affari Esteri. Lo sceicco Ahmad Qomi fu anche nominato guida della comunità musulmana del Siam, con il titolo di Chao Phya Sheikh Ahmad Rattana Dhibodi.
Ma la sua più grande prova venne, inaspettatamente dalla comunità straniera. Un grande gruppo, composto principalmente da mercenari giapponese, con alcuni altri stranieri e diversi funzionari siamesi, cospirarono per rovesciare il re. Lo sceicco Ahmad Qomi, che comunque, aveva avuto sentore della trama, raccolse rapidamente la comunità musulmana e, con l'aiuto di alcune fedeli truppe siamesi, stronco' sul nascere la rivolta. Il tentativo di rivolta fu soppressa e l'autorità del re mantenuta. Re Phra Songtham in riconoscimento di questo atto valoroso e leale, lo promosse da Phya Sheikh Ahmad Rajsethi a Chao Phya Sheikh Ahmad Rattana Dhibodi, con la carica di ministro degli Affari Civili del Nord e Chao Khun Kromma Tha cioe' Ministro del Tesoro Reale, delle dogane e degli Affari esteri. Questa era la prima volta nella storia del Siam che uno straniero era posto in una posizione così elevata.
Dopo la scomparsa di Phra Songtham, Chao Phya Sheikh Ahmad Rattana Dhibodi mantenuto le sue posizioni e la sua influenza durante il regno di re Somdet Phra Chetthathirat (1628 - 1629), Phra Athittayawong, che governo' 36 giorni e fu assassinato e re Somdet Phra Chao Prasat Thong (1629 - 1656). Per tutto questo periodo di tempo, il Siam fu in pace con i suoi vicini. Era un momento di prosperità e tranqulita' almeno per quanto riguardava i pericoli esterni, i pericoli all'interno della corte tuttavia continuavano.
In tutto questo periodo lo sceicco Ahmad Qomi ha continuo' a condurre le sue imprese commerciali e divenne un uomo immensamente ricco. Acquisi' una reputazione di totale integrita', onestà e lealtà verso il re del Siam che servi' pur mantenendo la propria religione e nazionalità. Servi' con la massima fedeltà sei re del Siam dal re Somdet Phra Songtham fino a re Somdet Phra Narai il Grande (1656-1688). I suoi sforzi e la sua devozione, furono finalmente premiati al momento di ritirarsi fu promosso Ministro Emerito degli Affari Civili e gli fu dato il titolo di Chao Phya Boworn Rajnayok da re Narai.
Morì poco dopo, all'età di 88 nel 1659. Suo figlio Phya Apai Raja, Chuen, sostitui' il padre in tutti i suoi uffici, l'eredita dello Sceicco Ahmad Qomi fu non solo materiale ma anche morale egli insegno' con successo alla sua discendenza, a servire il re e la famiglia reale con onestà, lealtà e integrita', senza mai immischiarsi, incoraggiare o partecipare alle trame e agli intrighi che si svolgevano all'interno della corte reale.


 

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