giovedì 2 gennaio 2014

Cina, dialogo e business (Un articolo di Francesco Tortora).

Un articolo di Francesco Tortora in data 31/12/2013.

Cittadini e politica 2013
Cina, dialogo e business
La rilevanza di questi fattori nelle relazioni tra Italia e Cina

Nell’ambito delle questioni politiche l’Asia è un caleidoscopio pieno di molte sfaccettature, tra strutture ideologiche arcaiche e scorporate dalle istanze popolari, come accade nella Corea del Nord, fino a fermenti che coinvolgono vaste fasce della popolazione nazionale, come accade in Thailandia ,dove spesso una parte politica scende in piazza in protesta per tentare di spostare le forze in campo a proprio favore, sebbene –di fatto – si tratti più spesso di lotta di classe prima ancora che di lotta politica e la società thailandese, nello scenario politico, appare esattamente divisa a metà.
Questa è una delle caratteristiche dominanti nello scenario asiatico, la lotta ideologica sembra prevalentemente avere il suo prevalere ma il sostrato economico determina una aperta scissione tra quello che si è all’interno del proprio territorio e quello che si è all’estero. Non mancano esempi, uno di questi è il Vietnam, caratterizzato da un rigido clericalismo comunista al proprio interno e più recentemente caratterizzato da un liberismo alquanto spinto nel posizionarsi sulle piazze estere.
Questo è ciò che caratterizza da lungo tempo – come è ormai noto a tutti – anche la più grande Nazione asiatica, il cui “peso” sulla scena dell’area asiatica ma evidentemente anche a livello planetario, sta lasciando sempre più il suo segno sulla scena mondiale: la Cina. Proprio in questi giorni, il 13 dicembre, si è completata la fase dell’allunaggio della sonda Chang’e-3, nell’ambito di una sofisticata operazione di esplorazione del suolo lunare, dopo gli USA e la Russia la cui ultima operazione in tal senso s’è svolta nel 1976. La tecnologia applicata nei sistemi di guida ha mostrato quanto la Cina sia andata avanti in ambito tecnologico nell’ambito di un progetto che prevede complessivamente tre tappe fino al 2025 compreso. In realtà, questa operazione spaziale non è utile per i cinesi se non per rafforzare il proprio spirito d’orgoglio nazionalista quanto piuttosto per la valenza che ha avuto sui media di tutto il Mondo e per “fotografare” il momento storico attuale, per il quale l’unico Paese che può ancora consentirsi operazioni spaziali di vario genere sia proprio la Cina, i cui capitali investiti in questo settore sono su livelli che ormai raramente ci si può concedere in Occidente, per le note restrizioni imposte dolorosamente dalla Crisi Globale. L’operazione spaziale, quindi, non è valida in sé ma per sé se volessimo fare riferimento alla fraseologia usata dal Filosofo Hegel. Non è utile per i cinesi ma per il resto del Mondo, diciamo. Stabilisce una scala di valori economici, in un certo qual senso.
La Cina “fa ombra” sulla scena mondiale soprattutto nel’area Asia-Pacifico ma notoriamente si pone come ineludibile competitor su tutta la scena asiatica – volenti o nolenti – per cui la Finanza del Giappone, la produzione Hi-Tech e automobilistica della Corea del Sud, la concorrenzialità non solo della singola Thailandia nel riso e nei prodotti avicoli, piuttosto che Paesi da lungo tempo “amici” come Myanmar e Vietnam, sono tutti elementi coi quali la Cina ha sempre più a che fare. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro  e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.






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