domenica 16 luglio 2017

Io non ci credo e tu? - Miti metropolitani in Thailandia:

Pianificare un viaggio in Thailandia potrebbe sembrare scoraggiante in un primo momento. Si ha di fronte una terra esotica, piena di nuove culture e di costumi a cui non si è abituati.
Poi appare di fronte agli occhi un'altra verità e cioè che molte cose che è letto o sentito sulla Thailandia non sono probabilmente vere. Dalla paranoia sui cubetti di ghiaccio, ai pregiudizi obsoleti che ritraggono Bangkok o Pattaya come città del peccato, ci si accorge che non tutti in Thailandia sono fuori solo per scannarvi, che non è vero  che tutto è economico e che non ci si trova assolutamente in una grande Disneyland per adulti.
Tutto sommato la terra dei sorrisi è anche una terra di mille idee sbagliate.

Questi sono i miti metropolitani che girano fra i turisti che visitano la Thailandia, fra le altre cose piacciono anche a molti thai per i quali in alcuni casi rappresentano veri affari:

Mito n. 1: tutti i maschi che viaggiano da soli sono turisti del sesso
Se sei maschio e viaggi da solo, non dovrai sorprendi se le persone presumono che siete in Thailandia per far sesso. Anche se rimanete fuori dalle zone a luce rossa, potreste trovarvi lo stesso a di fronte a proposte di prostitute.
Oggi poi nell'era dei social media niente di più probabile che una ragazza dei bar arrivi a fissarvi un appuntamento direttamente quando siete in casa in Italia. Così da farvi fare un bel viaggetto a 9000 km di distanza. Per ottenere questo basta poco, basta frequentare certi gruppi su Facebook che ovviamente anche loro conoscono e sono iscritte. Fatto questo li la scelta è ampia.
La verità è che la Thailandia ha una cattiva reputazione per il turismo sessuale, ma l'idea che tutti i ragazzi vengono qui solo per una cosa è ormai un mito. Bangkok, in particolare, è una città globale, piena di aziende internazionali che assumono espatriati e scuole che necessitano di insegnanti inglesi nativi, mentre la fiorente scena di shopping, di cena e di vita notturna nella capitale tende a annientare gradualmente il fascino e lo squallore della capitale.

Mito n. 2: Tutti in Thailandia sono poveri
Un altro mito sulla Thailandia è che la maggior parte delle persone qui sono povere. Sì, questo è ancora un paese in via di sviluppo con bassi salari e povertà ancora esistenti, ma le persone non corrono sugli elefanti per ottenere più lavoro. La popolazione di classe media continua a crescere anno dopo anno, i condomini di lusso si aprono su base mensile, più automobili congestionano le strade ogni giorno e non si riesce nemmeno a contare quanti centri commerciali ci sono.

Mito  n. 3: Il ghiaccio che uccide.
Sia che vi stiate godendo un caffè ghiacciato da Starbucks a un prezzo esorbitante o che stiate sorseggiando acqua refrigerata presso un fornitore di cibo di strada le possibilità di ammalarsi per il ghiaccio sono di circa zero.
Tutti i negozi, bar e ristoranti in Thailandia ordinano il loro ghiaccio da fornitori certificati o lo prendono al locale 7/11 ed è tutto fatto con acqua pulita.
Non molti tailandesi bevono acqua del rubinetto, né fanno il ghiaccio con essa, quindi non c'è veramente bisogno di trascorrere la vacanza a bere soda o coca calda.
Se siete preoccupati della contaminazione, la cosa più sicura da fare è cercare i cubetti di ghiaccio circolari con un buco nel mezzo. Questi sono fatti in fabbriche con acqua filtrata e sono perfettamente sicuri per il consumo.
La maggior parte del personale di servizio è così abituato ai turisti che non vogliono ghiaccio che lo lasciano automaticamente fuori dalle bevande. D'altra parte, molti bevitori che consumano birre thailandesi vogliono alcuni cubetti nei loro bicchieri, quindi se andate in un bar all'aperto la cameriera probabilmente vi passerà un secchio di ghiaccio con la vostra bottiglia di Singha.

Mito n. 4 Molti cocktail e bevande thai contengono amfetamine o altre droghe.
Si tratta di un mito metropolitano che è iniziato nelle isole tailandesi e si è diffuso di bocca in bocca per le strade battute dai backpacking nel sud-est asiatico.
Anche se ci sono mix di bevande composti di whisky, coca e energetici che potrebbero far sentire come se si fosse ingerito qualcosa di illegale, la storia antica della Red Bull tailandese o dell'equivalente M150 che conterrebbero anfetamine non è vera e non è lo è mai stata. Tuttavia, questi mix sono caricati con alcool, zucchero, caffeina, taurina e un intero elenco di altri additivi che potrebbero spiegare lo stato di delusione provato dopo aver sorbito due di loro.

Mito n. 5 Il cibo in Thailandia è tutto piccante
Proprio come gli italiani non sono solo pastaioli e polentoni, come gli inglesi non siedono ogni giorno per sorbire il te, i tedeschi non vivono solo di patate e i giapponesi non vivono esclusivamente di pesci crudi, mangiare cibo tailandese non significa che si sta soffocando la bocca con spezie.
Piatti popolari come minestre di tagliatelle, pollo e riso, pad thai e riso fritto sono tutti piatti miti e non piccanti, in cui il chili va aggiunto a gusto dopo che vengono serviti. Detto questo, coloro che hanno un palato sensibile dovrebbero stare attenti al som tam, tom yam kung e nam tok e chiedere 'mai ped'.

Mito n. 6.  Si deve imparare a usare le bacchette
L'umile paio di bacchette è un'immagine dell'Asia, ma non fatevi tormentare dal pensiero di come usarle questo è l'unico modo in cui i thai mangiano il loro cibo. In realtà un è neppure la scelta più popolare che sono invece le posate, specie il cucchiaio. Ma attenzione i thai non usano il coltello quindi se siete attirati da quei bei servizi di posateria che potrete vedere in giro fate attenzioni che questi siano compresi.
Le bacchette di solito riservate solo a piatti di noodle.

Mito n. 7: Tutti sono fuori a truffarti
Certo, la Thailandia ha i suoi artisti della truffa, non era (o dovrei dire è?) cosi anche l'Italia? Vi ricordate Totò che voleva vendere il Colosseo?
Qui invece può accadere che per il 99% degli  autisti di tuk-tuk di Bangkok il Grand Palace sia sempre chiuso ciò perche cercano di portarvi in un negozio di abbigliamento da cui riceveranno una buona mancia ma da qui a dire che si è in una nazione di sanguisughe che succhiano il vostro denaro, il cui unico scopo nella vita è quello di imbrogliarvi di strada ce ne passa.
Basta uscire dalle zone turistiche più importanti, i luoghi dove le truffe  sono più diffuse, per accorgersi che la maggior parte dei tailandesi sono gente incredibilmente accogliente, felice di dare indicazioni, di praticare il loro inglese o di raccomandare il loro piatto preferito. Ciò è particolarmente vero nelle regioni meno frequentate dal turismo come Isaan, nel nord-est della Thailandia.

Mito n.8. Si deve contrattare su tutto.
No, non è possibile ottenere metà prezzo per quel tappetto di seta a Chatuchak o per un paio di falsi Ray Bans venduti a 50 baht dato che il prezzo è già abbastanza basso cosi come si dovrebbe pagare di più la povera signora che ci massaggia i piedi, non meno.
Naturalmente, le contrattazioni sono accettabili nei mercati, ma occorre farlo in modo educato chiedendo 'lod dai mai' (sconto?),  ottenendo una piccola riduzione, se si e fortunati. Per quanto riguarda i centri commerciali, non contrattate se non siete all'MBK o al Pantip Plaza
La contrattazione per fare un affare migliore fa parte dell'esperienza quando si acquista nei mercati di Bangkok. Il primo prezzo offerto è raramente il vero prezzo, soprattutto nelle aree molto turistiche come Khao San Road, Silom, Chatuchak Market o le bancarelle della stazione Nana BTS.
E siete avvertiti: i proprietari dei negozi utilizzeranno tutte le tattiche per tenere il prezzo alto; Il ricatto emotivo è comune, 'il business non va bene', 'è solo un piccolo denaro nella tua valuta' ecc.

Mito 9: Tutto in Thailandia è poco costoso
E vero, negli anni novanta, avreste trovato camere decenti a Bangkok per meno di 10 dollari a notte. I tempi sono cambiati. I backpackers potrebbero essere ancora lì, insieme a alcune delle camere più economiche di Bangkok, ma la centrificata Khao San Road non è più il centro grintoso di affari che era una volta.
Detto questo, i prezzi degli alloggi sono ancora incredibilmente ragionevoli e i marchi a cinque stelle costano molto meno di quanto si pagherebbe in luoghi come Tokyo, Hong Kong o Singapore.
La cosa da ricordare è che se si vive come un locale, si può godere la Thailandia a buon mercato. Ciò significa mangiare cibo di strada e non andare in discoteche di fascia alta che servono cocktails da 10.5 euro (400 baht).
Per quanto riguarda lo shopping, se volete andare a caccia di beni economici, attenersi ai mercati o negoziare nei centri commerciali come MBK e evitare i marchi. Non troverai offerte di beni di  lusso nei centri commerciali come Siam Paragon. Infatti, probabilmente pagherai di più di quanto avresti pagato in Italia a causa delle tasse d'importazione che in Thailandia sono alte.

Mito n. 10. Tutti gli oggetti di marca sono solo copie.
Se stai frugando fra un   mucchio di borsette di Louis Vuitton o di otrologi Rado da 1.000 baht sparsi sul pavimento di un mercato notturno, stai tranquillo che saranno copie.
Ma l'affermazione che tutti gli articoli di marca in Thailandia sono falsi è un mito metropolitano, con letteralmente centinaia di centri commerciali in tutto il paese che vendono il vero affare. Sicuro per marchi come quelli detti sopra non a 1000 baht, su questo potere star tranquillo.
Ma Bangkok dispone di centri commerciali più che sufficienti per soddisfare tutti i tipi di stili di vita e budget. Centri commerciali offrono le migliori esperienze di shopping, in termini di diversità dei prodotti, posizione accessibile nelle aree del centro e soddisfazione complessiva dello shopping. Se state cercando il più raffinato, il più trendy, il funkiest o il più specializzato degli oggetti del desiderio, li troverete nei migliori  centri commerciali di una città non al mercato rionale.

Mito n. 11: Si può sempre acquistare una scappatoia per uscire dai guai
È stato detto che alcuni ufficiali di polizia thailandesi accettano un pò di soldi da parte dei conducenti che vogliono uscire da una violazione del traffico o peggio.
Questo può anche succedere, ma state attenti a esercitare estrema cautela se decidete di farlo
potreste aver incontrato un poliziotto ligio al dovere e allora I guai invece di diminuire potrebbero aumentare
Ma ricordate quel peggio non ci stà, nessuno interverrà a salvarvi se rimarrete coinvolto in un traffico di  droghe, fumo o contrabbando, in particolare nei paradisi dei party come Koh Pha Ngan, dove le sostanze illegali sono note per essere una parte importante delle feste che avvengono nelle notti di luna piena.
La maggior di voi ha, forse, visto o letto qualche film, libro o documentario per sapere che le droghe in Thailandia sono illegali, ma alcuni ancora scelgono di assumersi il rischio e pagano un prezzo molto alto.

Mito n. 13: La Thailandia non è un luogo adatto dove portare i bambini
La Thailandia ha la reputazione di essere un paradiso per i peccatori quindi i bambini lontano. Non è vero!  In realtà il paese è pieno di fantastiche attività familiari. Infatti le persone del luogo hanno una vera e propria venerazione per i bambini, quindi avvisate il vostro bambino che può essere sottoposto ad un sacco di coccolle.
Anche Pattaya, il luogo più offensivo in termini di pudicizia, ha la sua equa parte di divertimento per bambini come Go-Karts, parchi acquatici e parchi di divertimento.
La maggior parte dei principali hotel in Thailandia sono ben attrezzati per le famiglie e offrono club per bambini e babysitter.
Un consiglio, lasciate il passeggino a casa se possibile. Alcuni dei marciapiedi di Bangkok sono a malapena camminabili, per non parlare di passeggiate serali con la carrozzina.

Mito n. 13: Dando soldi ai ragazzi di strada li aiuti
Si può essere tentati di dare soldi ai mendicanti sulla strada, specialmente ai ragazzi che vendono fiori o caramelle. Meglio non farlo.
Molti sono vittime di bande che trafficano in persone e i bambini non vedono nessuno di quei soldi. Invece, date denaro o tempo a una delle tante organizzazioni locali che cercano di aiutare la Thailandia meno fortunata.

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