Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 11 aprile 2011

Regni Mon e regno Dvaravati.

Il regno di Srivijaya (VII-XIII secolo d.C.) era governato dalla dinastia Sailendra del centro di Giava, che governava anche l’arcipelago indonesiano, la Malesia, il sud della Thailandia fino all’Isto di Kra. Fu un regno marittimo commerciale, a quanto sembra frutto dell’unione di citta’ portuali che si succedevano dall’isola di Sumatra fino alla Malesia e alla Thsailandia peninsulare, la cui capitale veniva, senza dubbio trasferita in questo o quel porto che assumeva via via importanza preponderante.
Origino’ nellisola di Sumatra e subito controllo’ lo stretto di Malacca. Il suo potere fu basato sul controllo delle vie internazionali di traffico, ebbe relazioni con altre isole stato e con la Cina e l’India. Il regno, prima induista adotto’ in seguito il buddhismo mahayana e fu quindi luogo di sosta per pellegrini che dalla Cina si recavano in India. Fu sconfitto da forze della dinastia Cola, una dinastia Tamil del sud India, di origini sconosciute, approssimativamente prima del 200 d.C., nel 1295 e da allora perse gradualmente il suo potere.
Se poco si sa’ sulla storia del regno di Srivijaya gli oggetti d’arte ritrovati nelle sue antiche citta’ nel sud della Thailandia ci dicono molto sulle persone. Quest’arte riflette varie influenze di stili dall’India (Amaravati, Pala e Gupta), dal Champa (Vietnam) e dal centro di Giava; essa sarebbe diventata un punto di riferimento per tutta la produzione artistica del Sud Thailandia nel periodo che va dal VII al XIII secolo.
Ebbe pero scarsa influenza sulla Thailandia e quella che ebbe fu principalmente al sud.
In Thailandia si trovano cospicue vestigia dell’”impero” di Srivijaya concentrate sopratutto sulla costa est, dalla provincia di Surat Thani alla provincia di Songkhla, principalmente nella provincia di Nakhon Si Thammarat, e in paricolare a Chaya, che fu la capitale del regno per la Thailandia, di queste la piu’ significativa fu Wat Phra Boromothat, in stile giavanese, fatto di mattoni e malta (IX – X secolo) e Wat Lomg Pagoda. L’originale Wat Mahathat a Nakhon Si Thammarat fu un seguito trasformato in un piu’ grande edificio stile Sri Lanka. Tutti i temp;i che risalgono a questo periodo erano originariamente dedicati al buddhismo mahaysana.
Regni Mon e regno Dvaravati.
L’originario regno Mon e’ un regno di persone Mon che erano potenti in Myanmar (Birmania) nel IX-XI secolo, nel XIII-XVI secolo e brevemente nella meta’ del XVIII secolo. Dall’825 d.C. essi fondarono la loro capitale Thaton e la citta’ di Pegu. Il regno Mon fu sconfitto dal regno birmano di Pagan. Quando Pagan fu conquistata dai mongoli i Mon riguadagnarono la loro indipendenza e i loro precdenti territori. Furono poi sconfitti di nuovo nel 1539, poi rifondarono Pegu, che duro’ per un breve periodo nel XVIII secolo, ma fu distrutta da Alaungpaya, della dinastia Alungpaya o Konbaung, l’ultima dinastia regnante nel Myanmar, nel 1757.
I mon furono i prini a creare citta’ stato organizzate nella valle del fiume Chao Phraya, a Nakhom Phanom, Ku Bua, vicino a Ratburi, Lop Buri e U-Thong.
Dal VI al VII secolo, nell’attuale territorio della Thailandia fiorirono parecchi piccoli regni mon, forse unite in una sorta di confedera La loro storia e’ assai oscura. Cio’ che si sa per certo e’ che questi centri si svilupparono in periodo preistorico, asottando arte preistorica che fu in seguito influenzata da stili indiani e costruirono fossati e mura di sassi o pietre per difesa. Le citta’ erano circolari ed erano circondate da due fossati e da un muro in pietra. I fossati erano disegnati in modo da poter servire da deposito per l’acqua. Molte citta’ erano abbastanza grandi ed erano posizionate nei bacini dei fiumi o vicino ad essi per un facile accesso alle acque. I mon, come i khmer, svilupparono sofisticati metodi di irrigazione e coltivazione usando l’acqua dei grandi fiumi per allagare i campi . Nel centro di queste citta’ si trovava il wat. Le comunita’ erano buddhiste. Una leggenda racconta che emissari dell’imperatore Asokha arrivarono dal’India nel III-II secolo a.C. e fondarono scuole nel centro mon di Nakhon Pathom. Tutti questi centri durarono fino all’arrivo dei khmer , tuttavia attreverso l’architettura e la scultura si vede un processo di assimilazione con tradizionali influenze di stile.
Il termine Regno mon Dvaravati e’ un titolo che descrive una distribuzione di insediamenmti mon o indipendenti comunita’ urbane senza il sistema amministrativo cui usualmente ci riferiamo quando parliami di un regnmo. Fiori’ fra il VI-XIII secolo. E’ il primo regno Mon stabilito in cio’ che e’ oggi la Thailandia. E’ anche l’unico regno Mon della regione di cui si ha qualche notizia. Ebbe i primi contatti commerciali con l’India, questi influenzarono la scultura, la scrittura, le leggi e le forme di governo Mon. Conquistati a turno da birmani, khmer e thau il regno Dvaravati passo’ la cultura indiana ai suoi conquistatori. Si sa’ anche che quei mon osservavano i rituali del buddhismo theravada, successivamente adottato da tutto il paese. Essi introdusseri l’architettura sacra del chedi, piu’ tardi chiamato stupa dagli inglesi, oggi popolare in Thailandia. Il regno Dvaravati fiori’ specialmente nella zona di Nakhon Pathom.
Gli scavi hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti archeologici connessi alla loro fede, come monasteri, statue, ecc... Questi manufatti trovati a Nakhom Pathom, Lop Buri, Ratchaburi, Prachinburi e Ayutthaya datano fra il V e il VII secolo e riflettono influenze indiane del periodo Gupta.

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