Ritorno.
Assassinato dal cielo
fra le forme che vanno verso la serpe
e le forme che cercano il cristallo
lascerò crescere i miei capelli.
Con l’albero di moncherini che non canta
e il bambino col bianco volto d’uovo.
Con gli animalini dalla testa rotta
e l’acqua lacera dei piedi secchi.
Con tutto quello che è stanchezza sordomuta
e farfalla annegata nel calamaio.
Contro il mio volto diverso d’ogni giorno.
Assassinato dal cielo!
Assassinato dal cielo
fra le forme che vanno verso la serpe
e le forme che cercano il cristallo
lascerò crescere i miei capelli.
Con l’albero di moncherini che non canta
e il bambino col bianco volto d’uovo.
Con gli animalini dalla testa rotta
e l’acqua lacera dei piedi secchi.
Con tutto quello che è stanchezza sordomuta
e farfalla annegata nel calamaio.
Contro il mio volto diverso d’ogni giorno.
Assassinato dal cielo!
Da: “Poeta a New York” di Federico Garcia Lorca.
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