Marvin Gaye.
Secondo ricordo.
Anche prima,
molto prima della ribellione delle ombre,
prima ancora che nel mondo cadessero piume incendiate
e che un uccello potesse essere ucciso da un giglio.
Prima, prima che tu mi domandassi
il numero e il sito del mio corpo.
Molto prima del corpo.
Al tempo dell’anima.
Quando tu apristi nella fronte, non coronata, del cielo
la prima dinastia del sogno.
Quando tu, osservandomi nel nulla,
inventasti la prima parola.
Allora, il nostro primo incontro.
Da «Poesie d’amore» di Rafael Alberti.
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