Thailandia: Ayutthaya by Willi Etges.
Le rovine di Ayutthaya (Vedi mappa della città, vedi mappa turistica) devono per forza essere visitate. E’ uno dei luoghi piu’ frequentati in Thailandia e cio’ e’ dovuto al suo splendore, grazie a cio’ che e’ rimasto, riesce facile immaginare l’originale isola citta’ piena di canali, palazzi e grandi templi con file di Buddha che sorridevano enigmatici.
La citta' inizio' come insediamento militare Khmer e luogo di commercio. Nel 1350 il principe di U-Thong si proclamo' re assumendo il titolo di Ramathibodi I e fece di Ayutthaya la sua capitale circa nel 1350. Ayutthaya si trovava in un luogo ideale per la difesa, era circondata da tre fiumi: il Chao Phraya, il Pa Sak e il Lop Burim basto’ tagliare un canale fra i fiumi Pasak e Lopburi e la citta' si trovo' su un'isola Questi fiumi furono inoltre deviati e canalizzati cio' sia per creare una difesa d'acqua e una fortezza inespugnabile che per permettere l'irrigazione e la circolazione all'interno e all'esterno delle mura. I khlong interni erano muniti di grandi porte che in caso di necessita' impedivano l'accesso alla capitale. Tutto cio' molto prima che lo stesso accadesse a Bangkok, Ayutthaya si merito' l'appellativo di Venezia d'Oriente.
Ramathibodi diede alla citta' il nome del mitico regno che nel Ramakian e' la casa di Rama, in Sanscrito Ayodhya che significa inespugnabile. Il nome in thai per esteso e' Phra Nakhon Si Ayutthaya cioe' Sacra citta' di Ayodhya. Ramathibodi I subito inizio' la costruzione di palazzi reali e templi. Per rendere onore alla sua fede nel Buddhismo Theravada invito' monaci da Sri Lanka a dirigere molte delle opere religiose della citta'.
Durante I suoi 4 secoli di esistenza Ayutthaya fu governata da 33 re, appartenenti a 4 dinastie. che a loro volta eressero e abbellirono templi e palazzi. Questi re adattarono il principio indiano/khmer della monarchia divina con i relativi rituali braminici. Un simile tipo di potere escludeva in pratica dal governo e dalla politica tutta la popolazione ritenuta indegna di prendere qualsiasi decisione. Dalla monarchia paternalistica di Sukhothai si passo' a una monarchia totalitaria dove i re inserivano nel loro titolo il nome di Rama, Rama non era altro che una reincarnazione del dio Vishnu' e prendendo quel nome il re si collegava al divino. Questi re fecero costruire numerosi templi e palazzi ma la maggior parte di cio' che e' giunto fino a noi risale ai primi 150 anni della citta'. Essi mantennero vasti eserciti, cio' per allargare i confini nazionali. Con essi combatterono quasi continue guerre non solo contro i Birmani ma anche contro Laotiani, Cambogiani e imperi mussulmani del sud. Alla fine del XV secolo Ayutthaya controllava la maggior parte del Sudest Asiatico, i suoi confini si estendevano fino al Vietnam, al Laos, alla birmana Pegu. La citta' ando' cosi' sviluppandosi come importante centro commerciale di questa zona asiatica e fu visitata da spedizioni commerciali internazionali provenienti da tutta l'Europa. Per primi arrivarono I portoghesi, cio' accadde durante il regno di Re Ramathibodi II, Afonso de Albuquerque si impadroni' della Malacca ne fece una cittadella portoghese e tento' immediamente di stabilire rapporti con tutti i paesi vicini. Nel tempo i portoghesi scambiarono la possibilita' di predicare il cristianesimo con la fornitura di armi da fuoco. Si era ai primi del Cinquecento, dopo che Re Naresuan il Grande restitui' ad Ayutthaya la sua liberta' dai birmani crebbero i contatti con la Francia, l'Olanda, il Giappone, la Cina, l'Inghilterra
Stupiti gli emissari del re di Francia, Luigi XIV, dichiararono che la citta' era comparabile con qualsiasi capitale eiropea. Ecco come Francoise Timoleon che dopo una vita trascorsa come travestito nelle piu' alte cerchie parigine si fece frate gesuita col nome di Abbe' de Choisy e parti nel 1685 per il Siam con la prima spedizione francese guidata dal Cavaliere di Chaumont racconta Ayutthaya nel suo Journal du voyage de Siam fait par M. l'Abbe' de Choisy edito nel 1741:
" Non mi stanco di ammirare una citta' cosi' grande posta su un'isola circondata da un fiume grande tre volte la Senna; vascelli francesi, inglesi, olandesi, cinesi, giapponesi, siamesi e innumervoli barche reali, galee dorate con sessanta rematori. Ma il fatto che non si ammira mai abbastanza e' che sulle sponde di quest'isola si vedono campi o villaggi abitati da nazioni differenti, tutte le case di legno che galleggiano e I buoi , le vacche, i maiali in liberta'. Le strade sono viali di acqua viva e corrente, a perdita d'occhio, sotto grandi alberi verdi e, in codeste casette, e' tutto un formicolio di gente. Subito al di bla dei villaggi ci sono vaste campagne coltivate a riso che si percorrono in battello. Il riso si leva sempre oltre il ;ivello dell'acqua e l'orizzonte e' limitato da grandi alberi, al di sopra dei quali emergono splendenti una dopo l'altra le torri e le piramidi delle pagode, che hanno due o tre strati di dorature. Non so' se riesco a presentare alla vostra immaginazione una bella veduta: certo e' che io non ho nmai visto niente di piu' bello."
Ovviamente Journal du voyage de Siam fait par M. l'Abbe' de Choisy non fu il solo libro che trattava del Siam ad essere publicato in quel periodo, si possono ricordare fra gli altri Voyage de Siam des Peres Jesuites di Guy Tachard, Relation de l'ambassade de M. le Chavalier de Chaumont a' la cour du Roi de Siam del Caqvaliere di Chaumont e anche Du royaume de Siam di Simon de La Lubere. Questi racconti di viaagi accompagnati da illustrazioni dei paesi attraversati sottolineavano ovviamente quegli aspetti che piu' potevano colpire un lettore occidentale. Con i suoi favolosi elefanti, le barche reali, i sovrani riveriti come dei il Siam dove si era recata un'ambasceria francese suscito' vivi entusiasmi a Parigi. La curiosita' per quel paese esotico fu uncrementata dall'arrivo di ambasciatori siamesi a Versailles.
Ayutthaya il suo apogeo lo raggiunse nel nel XVII secolo, epoca in cui era piu' popolata di Londra e Parigi. Un viaggiatore europeo alla fine del XVII secolo stimo' che la popolazione di Ayutthaya superava il milione di persone con 1,700 templi, 30,000 monaci e piu' di 4,000 immagini di Buddha tutte fuse in oro o ricoperte di lamine d'oro.
Con quest'apertura al mondo esterno Ayutthaya passo' attraverso complesse vicende diplomatiche e commerciali in cui si intrecciavano rapporti sovente conflittuali causati da tasse, privilegi, monopoli rivolti all'Europa. Il Siam faceva gola al Vecchio Mondo e dunque per accapararsene le ricchezze non bisognava badare a scrupoli. Sovrani come Narai, che occupo' il trono nella seconda meta' del XVII secolo risultarono sgraditi per la loro politica protezionistica ai governi occidentali delle nazioni coloniali, specie ad Amsterdam che non esito' ad occupare militarmente luoghi strategici come la foce del Chao Phraya. Ma fu la religione cristiana ad avere la meglio su qualsiasi conflitto diplomatico anche quando Ayutthaya ruppe a lungo i suoi rapporti con l'Europa i missionari continuarono a girare e a catechizzare in piena liberta'
Sebbene il periodo di Sukhothai venga spesso considerato come il periodo d'oro della Thailandia in molti modi fu questo periodo di Ayutthaya l'apice storico del regno questo sia in termini di sovranita' che si estese nel Laos, in Cambogia e in Birmania, di durata dinastica, 400 anni, e di riconoscimento mondiale. Durante questo periodo fiorirono la cultura e il commercio internazionale e la citta' fu corteggiata da mercanti portoghesi, olandesi, francesi, inglesi giapponesi e cinesi. Ayutthaya alla fine del XVII secolo aveva una popolazione che raggiungeva il milione di abitanti e tutti I visitatori stranieri dichiararono che era la migliore citta' che avessero mai visto.
Alla fine, dopo quattro secoli di potere e gloria, Ayutthaya cadde in declino. Le cause di questo iniziarono nel 1688 con la morte di Re Narai Ayutthaya si chiuse ad ogni influenza straniera e da qui ebbe inizio la sua discesa.
Approfittando di contese dinastiche i Birmani invasero il Siam nel 1759, il 7 aprile 1767, dopo 15 mesi di assedio essi occuparono la capitale e la saccheggiarono. Era la 24esima invasione birmana.Tragicamente tutto quanto descritto sopra, cioe' la maggior parte dei templi e dell'iconografia religiosa furono distrutte dai Birmani, rimangono circa e solo cinquanta templi in vario grado di restauro insieme con vari monumenti come un gigantesco Buddha reclinato. Tre eccellenti musei sono pieni di immagini di Buddha e di altre importanti scoperte archeologiche.
In ottobre il generale Taksin riusci' a riconquistare Ayutthaya e si proclamo' re. Ritenendola tuttavia indifendibile decise di spostare la sua capitale a Thonburi. Era finito un grande periodo.
Un po' alla volta il Dipartimento di Belle Arti sta restaurando tutti I monumenti di Ayutthaya. In realta' vista la natura degli edifici, mattoni, stucchi e laterite, si tratta di una ricostruzione completa. Inoltre dato che per I buddhisti esporre un'immagine lesionata di Buddha poteva essere considerata una mancanza di rispetto la maggioranza delle statue trovate fra cle rovine e' stata sostituita con copie di fattura artigianale. Gli originali sono finiti in mano ai collezionisti. E a pensarci bene queste statue devono essere state molte sparita questa credenza basta infatti guardarsi intorno, le rovine di Ayutthaya contengono nonostante tutto migliaia di immagini di Buddha ma si contano sulle dita quelle che sono integre cioe' con la testa e la mano destra. Sebbene alcune delle teste siano state asportate da archeologi europei la maggior parte caddero sotto le spade dei birmani nel 1767. Essi troncarono le teste e le mani destre nella fede di uccidere cosi' il potere che risiedeva nelle statue di Buddha intatte e in questo modo indebolire il loro nemico.
La moderna citta’ di Ayutthaya si trova nel Parco Storico di Phra Nakhon Si Ayutthaya, una vasta aerea di luoghi storici che e’ stata inclusa nella lista dei Patrimoni Mondiali dall’UNESCO il 1 dicembre 1991.
Oggi e in negativo c'e' da dire che Ayutthaya e' una delle tre citta' thailandesi dove la mafia conosce maggiore attivita'.
Come muoversi.
Ayutthaya si trova 72 km. a nord di Bangkok.
Treni diretti a Ayutthaya lasciano la stazione di Hua Lumphong in Bangkok circa ogni ora dalle 04:00 alle 22:00. Per maggiori informazioni chiamare +66 2 2237010 o + 66 2 2237020 o il 1690. Oppure visitare il website www.railway.co.th in cui si puo’ anche riservare.
Autobus da Bangkok lasciano il Mo Chit Northern Terminal ogni 20 minuti dalle 06:00 alle 19:00. Il percorsop richiede 1½ ora e il costo e' 60 baht.
Non ci sono battelli publici o privati a orario fisso che operano regolarmente da Bangkok ad Ayutthaya. La Chao Phraya Express Boat Company alla domenica fa un'escursione da Bangkok al Bang Pa-In Summer Palace. Parte alle 08:00 e arriva in tempo per il pranzo, al ritorno il battello si ferma al Royal Folks Arts & Craft Centre prima di tornare a Bangkok per le 17:30. Il costo e' 350 baht.
Diversi alberghi in Bangkok gestiscono lussuose crociere a Bang Pa-In, da qui in autobus portano ad Ayutthaya. Il tutto per 1600-1900 baht a persona, compreso un sontuoso pranzo. Escursioni piu' lunghe, di 2 giorni in barche per il trasporto del riso lussuosamente convertite partono da 6,200 baht.
Per i trasporti in Ayutthaya in continuazione da una da una strada laterale di U Thong Rd. vicino all'intersezione con Horattanachai Rd, partono battelli per la terraferma e la stazione ferroviaria. Barche dalla lunga coda e piccoli battelli che trasportano piu' di 8 persone possono essere affittati al molo del Chankasem Palace e National Museum, nell'angolo a nordest dell'isola, da 1 a 2 ore il costo e' 500 baht, con fermate a 2 templi 600 baht.
Tuk tuk e songthaew. Con tuk tuk viaggiare da un punto all'altro dell'isola costa da un minimo di 30 a un massimo di 500 baht., oppure 100 baht per un'ora o 500-700 baht al giorno. Qui esiste senz'altro minor rischio che in Bangkok di essere raggirati da conducenti di tuk tuk.
Biciclette. Molte guest house affittano biciclette, senz'altro utili per le escursioni ai templi. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 40-60 baht al giorno, attenzione alla qualita' delle biciclette che puo' variare notevolmente, fare un giretto prima di noleggiare.
Parco storico
Ayutthaya e' stata la capitale della Thailandia per 417 anni, il suo regno ebbe 33 re. Durante questo lungo periodo la popolazione di Ayutthaya costrui' un gran numero di monumenti che furono quasi completamente distrutti dai birmani mell'invasione del 1767 (vedi il video "Le rovine dell'antico regno del Siam" di Willie Etges). A causa di cio' la capitale della Thailandia fu spostata a Thomburi e poi a Bangkok, che e' prima citta' della Thailandia ancora oggi, dopo 200 anni.
La posizione di Ayutthaya la rendeva luogo ideale per la difesa. Si trovava infatti nel mezzo di tre fiumi: il Chao Phraya, il Pasak e il Lopburi che la difendevano dalle invasioni nemiche. Ayutthaya fu importante centro commerciale marittimo e terrestre. Tutto questo la rese potente e influente ec l'abbondanza e la prosperita' di cui godette il regno sono non solo visibili negli oggetti lavoro di abili artigiani ma anche dalle cronache e nei diari delle spedzioni europee, specie di quelle che visitarono la citta' nel tardo XVII secolo. Resti di antichi monumenti si trovano in e attorno all'isola. Un'ispezione accurata dell'area ne ha contati piu' di 200.
I primi restauri della citta' furono fatti durante il regno di Re Chulalongkorn che restauro' alcune alcune delle sale del trono nel deteriorato Grand Palace. Il successivo periodo di restauri avvnne sotto la direzione del maresciallo in campoPhibul Songkram, il Dipartimento di Belle Arti continuo' il progetto di restauro per molti edifici del palazzo e per alcuni wats piu' importanti. Dal 1969 ufficiali del dipartimento risiedono stabilmente in Ayutthaya per portare a termine lavori di restauro e conservazione dei monumenti archeologici dell'area, Essi svolgono il loro lavoro con la cooperazione di altri uffici amministrativi provinciali e di istituti di istruzione e ricerca.
Dopo molto lavoro finalmente il progetto di restauro di questa zona fu incluso nel Quarto piano di sviluppo economico e sociale nazionale del 1976 come Parco storico. Il restauro dell'antica capitale divenne una cosa piu' seria fin dal 1977. Da questo periodo fino ad oggi lavori archeologici di conservazione e restauro sono state condotte dal Dipartimento di Belle Arti. Quando i lavori saranno completati si potra' vedere piu' chiaramente la prosperita' dell'antica capitale. Oggi si e' quasi vicini alla conclusione dei lavori. Il parco storicon ha varie strutture publiche come l'Educational and Tourist Service Centre e il Chao Sam Phraya National Museum e il Chankasem Palace e il Museo Nazionale. Per rendere piu' agevoli le escursioni dei visitatori sono state costruite eccellenti strade che uniscono tutti i piu' importanti siti storici. Nel 1987 il Dipartimento di Belle Arti elaboro' il Piano Centrale per la citta' di Phra Nakhon Sri Ayutthaya cio' allo scopo di rendere il processo di restauro piu' dettagliato. Nel 1944 la citta' di Phra Nakhon Sri Ayutthaya entro' a far parte della lista dei Patrimoni dell'Umanita' elaborata dall'UNESCO, cio' allo scopo di preservare il suo disegno architettonico per le generazioni a venire.
Vedi l'album fotografico "Ayutthaya" di Tiziano Matteucci in Facebook. |
Le attrattive:
L'Antico Palazzo, chiamato Wang Kuang. In nessun'altro luogo in Ayutthaya la distruzione portata dai Birmani e' cosi' evidente come in questo antico palazzo reale, dove niente rimane se si eccettuano fondazioni, sparse, connesse da una serie di piccoli sentieri. Fu originariamente costruito da Re U-Thong, durante il regno di Re Borom Trailokkanat e i regni successivi furono aggiunti diversi nuovi edifici compreso Wat Phra Sanphet. Edifici di rilievo sono Viharn Sanphet Pavilion, Sanphet Prasat Pavilion, Suriyat Amarin Pavilion, Chakkrawat Phaichaion Pavilion, Bayon Ratanat Pavilion e l’edificio Tri Muk. Questi padiglioni furono quasi totalmente distrutti nel 1767, furono lasciati i mattoni delle fondazioni, i portici e frammenti di mura.
L’edificio Tri Muk, una struttura in legno con fondazioni in mattoni fu ricostruito nello stile originale per ordine di Re Chulalongkorn nel 1907. Oggi rimane quasi niente che possa parlare dell'antica opulenza.
Centro Studi Storici di Ayutthaya. Questo centro accademico e' stato aperto nel 1990, grazie a finanziamenti giapponesi per 6.8 milioni di $, si dedica allo studio di Ayutthaya ed e’ responsabile per il Museo di Storia di Ayutthaya che mostra ricostruzioni della citta’ nel passato. Il suo edificio principale serve come museo, aperto al publico, gli altri edifici sul retro sono riservati a studenti, ricercatori, accademici. Le esposizioni mostrano la storia dell'antica Ayutthaya e il ruolo del suo impero nelle relazioni internazionali. Ci sono proiezioni ad alta tecnologia che coprono cinque aspetti della storia di Ayutthaya: lo sviluppo della citta', il porto, l'amministrazione, lo stile di vita e le tradizioni. Le miniature comprendono una nave mercantile cinese e modelli in scala di varie strutture dell'antica Ayutthaya compresa una ricostruzione di Wat Phra Si Sanphet e di un tipico villaggio thai. Un'ala annessa che si trova dove era il quartiere giapponese contiene un'esposizione delle relazioni straniere con Ayutthaya. Il centro gestisce anche un servizio informazioni e una libreria contenente documenti storici.
Ban Sai Wang Pla. E’ un progetto del Fisheries Department aperto nel marzo 1998 e che si estende su un’area di 10 rai (16000 mtq).. E’ una collezione naturale di 120 specie di pesci che vivono nel fiume Chao Phraya, compresa la carpa gigante e il pesce gatto gigante. E’ centro di studio per la vita acquatica. Ban Sai puo’ essre raggiunta in battello navigando sul fiume Chao Phraya, in macchina prendendo la Ban Sai-Sam Khok Rd., 24 km. da Ban Pa-In, in autobus dal Northern Bus Terminal in Phahonyothin Rd.
Cattedrale di San Giuseppe. Durante il periodo d'oro ai mercanti e agli emissari occidentali era permesso di vivere fuori le mura della citta' e potevano entrare solo con un permesso ufficiale. Come risultato di questo varie comunita' europee crebbero vicino ai confini del fiume. Questa cattedrale cattolica del XVII secolo appartiene a questo periodo. Ricostruita nel XIX secolo continua a operare come chiesa.
Museo Nazionale Chao Sam Phraya, i fondi per la costruzione di questo museo principale furono reperiti con la vendita di manufatti di minore importanza trovati in Wat Ratburana. La collezione si estende su due piani dell'edificio principale ed e' rappresentativa di tutti I maggiori movimenti artistici thailandesi si va dal Dvaravati (Lamphun) a quello di Lopburi, di Ayutthaya e di U-Thong. Ospita varie immagini antiche in bronzo raffiguranti Buddha, pannelli scolpiti e differenti tipi di altari buddhisti. Un ricettacolo nel Padiglione Thai contiene relique di Buddha e oggetti d’arte che hanno piu’ di 500 anni. Il museo ha anche una notevole collezione di artigianato locale. Gli oggetti che richiamano l'attenzione sono quelli appartenenti dal tesoro di Wat Ratburana e di Wat Phra Maha That una massiccia testa in bronzo di Buddha, notevole e' anche un cofanetto per libri laccato e decorato con un mandala, l'immagine dell'elefante, la spada ingioiellata e la serie di piccole scatole per la preparazione del betel. Come in molti musei thai la collezione segue l'ordine cronologico.
Da non perdere avendola vicino e' la casa tradizionale in teak che si trova nell'angolo ovest della proprieta'.
Chedi Phu Khao Thong. Si ritrova anche col nome di Wat Phu Chao Thong. E’ comunemente conosciuto come Golden Mount Pagoda (Pagoda della Montagna d’Oro). Si erge circa per 80 metri nella parte nord di Ayutthaya, a 5 km. dalla citta', in mezzo a una campagna ondulata. Da questo luogo ottima veduta panoramica di Ayutthaya. Originariamente questa pagoda fu costruita dal re birmano Burengnong per ricordare la sua vittoria su Ayutthaya nell’invasione del 1569. Quando, grazie a Re Naresuan, Ayutthaya ritorno’ indipendente nel 1564 la pagoda fu rimodellata in stile thai. Fu un importante santuario come riporta un visitatore a Bowring nel 1855:
“C’e’ una sacra sfera di immnsa luce e dimensioni che sta subendo riparazioni e che e’ qualche volta visitata dal re. E’ situata a circa quattro miglia dalla citta’, al centro di una pianura di campi paludosi. Battelli ed elefanti sono i soli mezzi per raggiungerla, dato che non ci sono strade ma solo insenature lasciate dai campi paludosi”.
I progetti di restauro che si sono susseguiti nel corso di secoli non hanno abbellito il chedi, ma chi nonostante questo si avventura sulla sua sommita' sara' ricompensato con unaq veduta mozzafiato sopra le pianure.
La Montagna d’Oro a Wat Saket in Bangkok fu costruita come copia di questa..
Nel 1956 il governo pose una sfera dorata di 2.500 grammi sulla cima della pagoda per celebrare i 25 secoli della religione buddhista.
Per arrivare qui lasciare l'isola prendendo Ang Thong Rd. e prendere a sinistra sulla Phu Khao Thong-Pariat Rd. Il chedi e' dietro al massiccio monumento a Re Naresuan il Grande.
Elephant Kraal. Si trova a sud di Wihan Phra Mongkhom Bophit. 5 km a nord di Ayutthaya, Il luogo viene chiamato phaniat. Fu usato, nei tempi antichi, per trattenere gli elefanti selvaggi catturati e istruirli nel combattimento. E' l'unico rimasto oggi in Thailandia.
E’ uno spazioso luogo chiuso formato da massicci tronchi in teak. Il santuario al centro e' dedicato al dio hindu' Ganesha. Dietro al Kraal c’e’ un padiglione che ospita la sedia reale. L’ultima cattura di elefanti avvenne nel maggio 1903, durante il regno di Re Chulalongkorn, come dimostrazione per ospiti reali.
Oggi il kraal serve come casa per elefanti e ospita sul retro il Royal Elephant Krall Village che aperto nel 1996 si prende cura di circa 100 elefanti. Sebbene sembri un villaggio ideato per questo animale riabilita e addestra elefanti per farli lavorare in spettacoli che si svolgono in Ayutthaya o per la TV, oppure nella produzione di film fra I quali si puo' ricordare quello do Oliver Stone "Alexander". Oltre che con questo il villaggio si mantiene fabbricando carta dallo sterco degli animali e propnendo tours alle rovine della citta'. Si raccomanda di non avvicinarsi agli animali senza aver prima parlato col personale.
Fortezza di Phom Phet. Si trova nella parte est della citta' ed e' l'esempio meglio conservato delle fortificazioni che circondavano l'antica capitale.
Khum Khum House. Fu costruita nel 1894 come prigione della citta' e rimane uno straordinario esempio di architettura tradizionale. Ospita ora il Dipatimemento di Belle Arti e i visitatori possono visitarlo.
Khun Paen House. Si trova vicino a Viharn Phra Mongkhon Bophit. E’ una casa in stile thai conforme alla desrizione di un popolare lavoro letterario thai.
Lak Muang. E' la colonna di fondazione della citta' di Ayutthaya e si crede sia casa di antichi spiriti che vivono nel sottosuolo della citta'. Questo significa che e' un santuario animista o indu' piuttosto che una struttura religiosa dedicata a Buddha.
Palazzo Chankasem e Museo Nazionale. Ospita oggi il piu' antico museo di Ayutthaya. Il palazzo fu costruito da Re Maha Thammaraja, 17◦ sovrano di Ayutthaya, per il figlio Naresuan (R. 1590-1605), che divenne uno dei piu' importanti re di Ayutthaya.
Il palazzo fu distrutto dai birmani e langui’ in rovina finche’ Re Mongkut ordino’ la sua ricostruzione con l’intenzione di utilizzarlo come residenza reale durante le sue occasionali visite a Ayutthaya.
Le esposizioni sono qualche volta modeste ma il complesso degli edifici ha un qualche interesse architettonico. A sinistra dell'entrata proncipale il Chantura Mukh Pavilion ospita un'impressionante statua di Buddha sdraiato, il Piman Rajaja Pavilion e' pieno di rare marionette del teatro delle ombre e di piu' piccole immagini di Buddha, la vicina torre Pisai Sayalak e' un osservatorio astronomico.
Royal Folks Arts e Craft Centre. Copre un’area di 14 acri ed e’ supportato da Supplementary Occupations e Related Techniques (SUPPORT) creato sotto il patronato reale il 21 luglio 1976. Agricoltori di Ayutthaya e altre provincie vengono qui per imparare arti folcloristiche e artigianato. In questo centro si puo’ avere un’idea di come gli agricoltori delle quattro regioni vivono e producono arte e artigianato.
Prodotti e attivita’ che si possono vedere qui comprendono: canestri in vimini, canestri in stoffa, fiori artificiali, seta e cotone tessuti a mano, tintura della seta, miniature fatte a mano, lavorazione di mobili e oggetti in stoffa.
Tutti questi oggetti si possono ncomprare alcentro e in qualsiasi succursale Chitralada.
Wat Chaiwatthanamaram. Si trova su una sponda del fiume Chao Phraya nella parte ovest della citta’. Fu costruito per ordine di Re Prasat Thong nel 1630 sul modello di un tempio di Angkor. Il suo prang, alto 35 metri, simboleggia il monte Meru, asse mitico del mondo secondo la cosmologia tradizionale induista. I quattro chedi di medie dimensioni e gli otto piu' piccoli rappresentanop il resto dell'universo.Questo prang principale e le pagode agli angoli sono stati restaurati e sono in buone condizioni, sebbene I lavori li abbiano privati di un certo fascino. Questo wat e' particolarmente bello al tramonto e di notte viene illuminato. I visitatori possono salire sul prang per una bella vista panoramica dei dintorni.
Per raggiungere questo wat dall'isola prendere il pomte \dalla parte ovest dell'Ayutthaya Historical Park, Seguire i cartelli stradali che indicano la highway 3263 e Suphanburi. Dopo aver atrraversato il ponte la prima strada a sinistra porta al wat.
Wat Khonti Thong. Si raggiunge attraversando il ponte sul fiume Lopburi ma si vedobo solo rovine.
Wat Lokaya Sutharam. Il luogo di questo monastero, a ovest delle principali attrattive di Ayutthaya e' segnalato da una statua di Buddha reclinato di 20 metri. L'immagine era una volta protetta da un vihan in legno di cui sopravvivono solo le colonne ottogonali ora e' ricoperto solo da un telo bianco che e' tutto cio' che lo salva dagli elementi. I Buddha sdraiati sono generalmente associati con l'entrata del Maestro nel Nirvana ma questo e' associato a una storia particolare che raqcconta di quando il Buddha accrebbe notevolmente le sue dimensioni per difendersi dal nemico.
Wat Na Phramane. Chiamato anche Wat Na Phra Meru o Phra Mehn. E’ a dalla parte opposta dell’Antico Palazzo ed e’ un importante tempio del XIII secolo.
E' uno dei pochi monumenti sfuggito alla distruzione del 1767. Raramente visitato dai turisti ha un largo bot vicino a un piccolo ma significativo vihan. L'edificio piu' grande, costruito nel 1546, mostra magnifici dettagli architettonici dello stile di Ayutthaya nei portali, negli elaborati portici e nei rifiniti pedimenti. L'interno coi suoi supporti dorati, con i brillanti pavimenti e con i tetti scolpiti con bulbi di loto e' piu' che notevole. Un Buddha dorato, coronato e in posizione seduta, alto 6 metri, in stile di Ayutthaya siede al centro.
Il piu' piccolo vihan e' noto per il suo straordinario Buddha in stile Dvaravati in pietra verde, che si vuole sia stato portato qui da Nakhon Pathom. Si dice sia antico di 1300 anni. E' seduto con i piedi sporgenti e le mani curiosamente poste sulle ginocchia, quindi all'europea. Questa statua fu scoperta in Wat Maha That e alcuni studiosi accreditano l'ipotesi che appartenga al gruppo di cinque statue del complesso religioso di Nakhon Pathom. Un'immagine che ha meritatamente guadagnato la sua reputazione di opera d'arte della scuola Mon. Le pareti del vuhan mostrano tracce di dipinti murali del XVIII o XIX secolo.
Durante un'invasione birmana Chao Along Phaya per sparare con un cannone verso il palazzo. Il cannone esplose e il re rimase fatalmente ferito, questo pose fine al saccheggio di Ayutthaya.
Il luogo ha richiesto vari restauri nel corso degli anni cosi' puo' aver perduto laq sua forma originale.
Wat Phra Maha That. E’ alla congiunzione di Chi Kun Rd. e Naresuan Rd. La costruzione fu iniziata nel 1374 da Re Boromaracha I (R. 1370-1388) e completa da Re Naresuan (R. 1388-95) nel 1384.
Il Tempio della Grande Reliquia, questo significa il nome, fu uno dei primi edifici costruiti in Ayutthaya, era influenzato dallo stile architettonico Kkmer.
La sua caratteristica principale era il prang o pagoda alto 43 metri, che furono portati a 50 dopo un crollo, oggi ne rimane solo lo zoccolo. Il prang crollo' due volte fra il 1610 e il 1628 e come il resto del tempio, fu distrutto dagli invasori birmani. Nonostante la quasi completa rovina le scale e il piano terreno danno unj'idea delle impressionmanti dimensioni e della relativa importanza di questo complesso templare centrale.
I chedi che circondano il prang, scolpito con innumerevoli facce di Buddha infondono a Wat Maha That una possenza che non e' eguagliata dagli altri santuari di Ayutthaya.
Quando il governo intraprese il restauro di tutte le rovine di Ayutthaya nel 1956 il Dipartimento di Belle Arti trovo’ un cesto sepolto contenente un tesoro di molto valore, all’interno: reliquie di Buddha in un cofanetto d’oro, diverse immagini d’oro di Buddha di differente grandezza e molti altri oggetti in oro, rubini e cristalli, questi oggetti si trovano oggi al Museo Nazionale di Bangkok.
Richiama anche l'attenzione una testa rotta di Buddha che si trova nell'angolo sudest e che sembra cresciuta all'interno del tronco di un albero. Questo e' uno dei luoghi piu' fotografati della Thailandia.
Wat Phra Ram. Questo modesto tempio risale al 1369 e fu costruito nel luogo dove avvennero i funerali di Re Ramathibodi (R. 1350-1369) da suo figlio Ramesuan (r. 1369-1395). Lo straordinario prang, che si riflette su un vicino specchio d'acqua, e' circondato da quattro chedi, ha la forma di una pannocchia di mais, e si erge su una terrazza a gradini. E' adornato con figure mitiche, naga e Garuda, e Buddha. Fu aggiunto circa 100 anni dopo. Una serie di portali consente l'accesso oltre le mura fortificate.
Wat Phra Ram e' meno impressionante rispetto ad alcuni dei piu' grandi templi di Ayutthaya ma in una posizione stuipefacente su una penisola erbosa che si estende in uno stagno coperto da fiori di loto giganti.
Wat Phra Si Sanphet. E’ il piu’ importante tempio all’interno dell’area del palazzo reale. Per fare un parallelo si puo’ pensare al Tempio del Buddha di Smeraldo in Bangkok. Questo famoso trio di chedi del XV secolo formava il cuore del piu' importante complesso templare di Ayutthaya. Il wat fu sia cappella privata che luogo di cerimonie per i reali, che arrivavano qui su palanchini dorati dal vicino palazzo reale. Le cupole dei tre chedi perfettamente proporzionate e simmetriche si trovano su una lunga piattaforma centrale, separati da mondop quadrati e sono un'immagine molto usata nei films sia quelli della televisione commerciale thailandese che in quelli americani. I tre chedi in stile ceylonese furono costruiti, nel XV secolo, per seppellire le ceneri di importanti re. Essi sono il primo esempio della quintessebza dello stile di Ayutthaya che e' stato identificato con l'arte thai piu' di qualsiasi altro stile in questo tempo. I templi dei palazzi reali per diversi re di Ayutthaya utilizzarono questo disegno.
Vicino al monumento si trova un campo erboso dove una volta si trovava il palazzo reale. Le fondazioni e' tutto cio' che rimane di questo palazzo che una volta fu casa di 33 re.
Nel 1500 Re Ramathibodhi II fece fondere un Buddha in piedi alto 16 metri. L’immagine fu coperta d’oro e peasava circa 170 kg. I Birmani le diedero fuoco per far fondere l’oro, distruggendo completamente l’immagine e il tempio.
Il luogo restaurato nel 1956 rimane per sempre una delle grandi attrattive di Ayutthaya.
Wat Phutthaisawan. Niente di veramente eccezionale ma qui si puo' respirare la pace delle atmosfere fluviali.
Wat Prachao Phanangchoeng. Si trova a sud di Ayutthaya ed e' uno dei piu' antichi e larghi templi della citta' A causa del saccheggio della citta’ non esiste nessun docimento su quando e da chi fu costruito. Si presume che sia stato costruito nei primi del XIII , cioe' prima che Ayutthaya diventasse la capitale del regno e in qualche caso si presume sia stato costruito dai Khmer. Altre versioni parlano del 1324, cioe' sempre prima del periodo di Ayutthaya ma ne attribuiscono la costruzione a Re U-Thong come riparazione per la morte della sua fidanzata. Raccontano queste storie che invece di portare la sua promessa sposa, una principessa cinese, dentro la citta' da solo il re arrangio' una scorta per lei. Atterrita da cio' che lei considero' un bemvenuto nella massima indifferenza e assolutamente privo di lustro la principessa si gettp' nel fiume, nel luogo in cui si trova attualmente il tempio e annego'.
La principale immagine nel viharn, chiamata Phrachao Phunang fu costruita nel 1325 e sembra che sia stata il dono di un imperatore cinese. Leggende raacontano che questa immagine abbia pianto durante il saccheggio di Ayuthaya. E’ alta 15 metri, fatta in stucco e rappresenta il Buddha nell’attitudine di sottomettere Mara. L'immagine e' stata restaurata molte volte ed e’ molto venerata dalla popolazione locale, specie da quella di origine cinese. Nei fine settimana pellegrini buddhisti provenienti da Bangkok convergono in questo tempio, essi comprano striscie di stoffa color zafferano e le drappeggiano sulle spalle di questa statua. Un vihan vicino, a sinistra del tempio principale ha diverse statue in stile Sukhothai, rare e di valore.
E' a ovest di Wat Yai Chai Mongkong, circa 2 km. lontano sulla strada. Un ferry dall'angolo sud dell'isola, vicino alla fortezza Phom Phet approda vicino al wat e permette di prendere a bordo biciclette.
Wat Ratburana. E' a nord di Wat Maha That. E' conosciuto anche col nome di Wat Raja Burana. Si trova opposto al Wat Maha That e puo’ essere considerato il suo gemello. E’ il piu’ importante tempio costruito da Re Boromraja II (R. 1424-1448) settimo re di Ayutthaya, nel 1424 per ricordare il luogo dove i suoi due fratelli che si erano uccisi l'un l'altro in un combattimento a dorso di elefante. Re Intaraja aveva tre figli ognuno dei quali occupava un posto importante nell'amministrazione delle provinncie del regno. Alla morte del re due dei tre fratelli mossero bsu Ayutthaya con I rispettivi eserciti, decdisi a contendersi il trono, il terzo preferi' astersi. Ma dato che "fra due litiganti il terzo gode" fu lui ad ascendere val trono. Successe infatti che gli altri due fratelli morirono entrambi nel corso di un duello a dorso di elefante in una zona allora chiamata Sapan Than e che corrisponde all'odierno ponte Charcoal. Boromaracha fede edificare due swtupa nella zona del duello e sul luogo dove I fratelli erano stati cremati costrui' Wat Ratburana, che fu un imponente tempio difeso da una cinta muraria attraversata da monumentali portali.
Sette anni dopo l'inizio dei lavori il re conquisto' Angkor Thom, capitale della Cambogia. Questo spiega il perche' quando decise di aggiunger un grande prang poggiante su uno zoccolo a gradini questo fu costruito in stile khmer, in seguito costrui' numerosi altri prang e chedi di dimensioni minori.
La cripta al suo interno venne decorata con pitture murali di estrema finezza. Questi dipinti sono fra i piu' antichi del paese.
Secondo quanto si racconta Borommaracha riporto' il bottino fatto ad Angkor Thom ad Ayutthaya e lo nascose in una cripta segreta sotto il prang. Tra queste offerte 600 immagini in bromzo, hindu' e buddhiste, oltre 100,000 tavolette votive di cui non poche in oro, una quantita' impressionante di oggetti d'oro sia appartenuti ai due principi che doni delle mogli, dei parenti, di amici e del re stesso, insegne reali in oro e gioielli, rari e antichi pezzi di superbo artigianato per quanto riguarda la gioielleria e un’immagine di Buddha dorato. Una parte degli oggetti proveniva da Angkor Thom, l'altra parte era stata costruita da abili artigiani di Ayutthaya.
Durante il restauro del 1958 tutto questo fu in gran parte ritrovato, fu una delle piu' grandi scoprte mai fatte in Thailandia, tanto che fu paragonata per questa nazione alla scoperta del tesoro di Tutankhamon. Una parte del tesoro era chiaramente stato depredato negli anni '50 del secolo scorso da tombaroli rimasti sconosciuti e molto di cio' che era rimasto e' ora in mostra all'Ayutthaya National Museum. Scalini portano all'interno della cripta dove questi preziosi oggetti rimasero nascosti per molti secoli.
La crudelta' del clima e l'idiozia del vandalismo hanno causato dal tempo della scoperta vari danni alla cripta. Soprattutto ai suoi dipinti, la cui bellezza rimane tuttavia evidente. Accanto alle raffigurazioni locali di Buddha e di altre divinita' si incontrano molte scene cinesi, dipinte sembra da artisti di quella terra. Sebbene siano pochi i colori che sono stati utilizzati le immagini sono riprodotte con cura e dovizia di particolari. Le immagini del Buddha ritrovate nella cripta comprendono tutte le scuole dell'arte thai conosciute fino allora: dal periodo Dvaravati al primo Ayutthaya con predominanza dello stile U-Thong che e' rappresentato da 389 immagini, 191 sono le immagini dello stile Lopburi che mostrano influenze della scuola Khmer Bayon.
Wat Suwandaram. E’ un tempio dell'ultimo periodo di Ayutthaya che fu magnificamente restaurato durante il periodo Chakri. Magnifica la forma del bot le cui pareti hanno fondazioni che sono profonde al centro, una tipica caratteristica architettonica del periodo, colonne delicatamente scolpite sostengono il tetto e le mura all’interno sono decorate con brillanti dipinti colorati che risalgono al regno di Re Rama II. Questi murali raffigurano eventi dalle storie Jataka della Vessandara e della Suvanasama. Dipinti murali piu' moderni furono commissionati da Re Rama VII e mostrano scene dalla vita di Re Ramesuan. Oggi rimane in uso come tempio.
Wat Suwannawat. Cio' che rimane sono i resti delle mattonelle di otto chedi, di un bot e di un vihan antiche di 400 anni. Tutte queste strutture erano arrangiate in un cerchio, un disegno tipico dei primi tempi di Ayutthaya.
Wat Thammikarat. E' a est del palazzo reale, circondato dal fiume. Vi si trovano rovine di chedi e sculture di leoni.
Wat Yai Chai Mongkong. Si trova a sudest dell'isola, sulla terraferma. Per raggiungerlo dall'isola attraversare Saphan Pridi Rd. fino all'intersezione Ayutthaya- Bang Pa-In Rd. e qui girare a destra. Il wat e; sulla sinistra. E’ anche chiamato Wat Chao Phraya Thai o piu' confidenzialmente dai locali Wat Yai. Si trova 5 km. a sudest della citta' amtica, sulla Ayutthaya-Bang Pa-In Rd. Fu costruito da Re U-Thong nel 1357 per i monaci locali che nello spirito del nuovo Buddhismo preferivano dedicarsi alla meditazione piuttosto che allo studio dei canoni. Nel 1592 quando Re Naresuan sconfisse i birmmani uccidendo il principe ereditario in un duello a dorso di elefante costrui la vasta pagoda del tempio per eguagliare la grande pagoda di Chedi Phu Khao Thong che era stata costruita dai birmani. Questa massiccia pagoda ora in rovina e’ visibile da grande distanza. Il complesso fu totalmente restaurato nel 1982.
Oggi questo monastero e' casa di una vasta comunita' di suore buddhiste, mae chi, che mantengono i terreni e gli edifici. La principale attrattiva del wat e' un Buddha reclinato esposto all'apero.
Vihan Phra Mongkhom Bophit. Si trova poco a sud di Wat Phra Si Sanphet. Il monastero in cui si trova questo vihan e che ha lo stesso nome e' vicino a Wat Phra Si Sanphet.
E' una struttura moderna che si trova nella citta' antica costruita per servire da riparo all'enorme statua di Buddha.E' tuttavia un edificio completamente privo di stile. In questo sito esisteva un tempio che era stato costruito nel 1610, quando il tempio crollo nel 1764 rivelo' uno dei piu' grandi e venerati Buddha in bronzo esistenti in Thailandia, miracolasamente scampato alla distruzione portata dai birmani era rimsto nascosto per circa 200 anni. Gli storici hanno stabilito che risale al 1538. Il viharn fu distrutto nel saccheggio di Ayutthaya da parte dei birmani nel 1767, fu ricostruito nel 1951 in stile originale.
Occorre assolutamente entrare per godere della visione dell'immensa immagine ricoperta di piccole fogle d'oro e del bagliore degli occhi in madreperla. Molte piccole immagini di Buddha sono state scoperte qui.
● Si ringrazia il TAT (Tourism Authority of Thailand) per le mappe.
● Si ringrazia Willi Etges per la collaborazione e si ricorda che Willie lavora come agente turistico privato e che, come tale, è a vostra disposizione e puo' portarvi ovunque in Thailandia.
Blog: https://wiletfilm.blogspot.de/
Nota: Si fa presente che CHENTHAYTRAVEL non esiste più, perché dopo 25 anni il proprietario Willi oggi lavora come privato, chi vuole puo’ ugualmente viaggiare con lui ma come privato. Willi parla tedesco e inglese, come dimostra nei video ha una grande esperienza di Thailandia. Per contattarlo chenthay61@gmail.com
● Si ringrazia Tiziano Matteucci per la gentile colloborazione,
Blog: Asiablog
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