Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 14 ottobre 2011

Ercole Manfredi.

Ercole Manfredi è nato a Torino, 2 luglio 1883 da Luigi Manfredi e Caterina Bo. Ha studiato all'Istituto Tecnico Reale di Lagrange dal 1894 e alla  Scuola Tecnica di San Carlo dal  1898 al 1899. Si è laureato presso l'Accademia Albertina nel 1909. Usci' dagli studi in modo esemplare fu premiato con una medaglia d'oro e nel corso della sua carriera scolastica vinse altri quindici premi, durante il periodo dell'Accademia Albertina ricevette il primo premio nei campi dell'architettura, del disegno, della pittura e della prospettiva.

Nel 1909, Manfredi fu selezionato dall'Accademia per soddisfare una richiesta del governo del Siam che desiderava un architetto per il Ministero dei lavori pubblici. Questo tipo di rapporti fra Thailandia e Italia era iniziato negli ultimi decenni dell'Ottocento, un periodo dominato da due potenze coloniali: la Gran Bretagna che dominava in India e la Francia che dominava in Indocina. La Thailandia stava nel mezzo e aveva assunto il ruolo di stato cuscinetto. Una delle necessita' della corte in questo era modernizzare il paese, il re e i suoi ministri e consiglieri dovevano aprire il paese all'Occidente, questo avrebbe allontanato la prospettiva di una colonizzazione. Per non scontentare nessuna delle due potenze principali, la Thailandia non poteva rivolgersi ne' all'una ne' all'altra, quindi la scelta della corte cadde sull'Italia, sicuramente perche' i suoi artisti erano ben noti nel campo dell'arte ma anche perche' la nostra nazione non aveva interessi politici nella zona. Cosi' cominciarono ad arrivare in Siam molti italiani: Col. Gerolamo Emilio Gerini (1860-1912), Carlo Allegri (1862-1938, ingegnere), Giorgio Berlingeri (1922-1981, ingegnere), Cesare Ferro (1880-1934, pittore), Corrado Feroci (1892-1962, scultore), Annibale Rigotti (1870-1968, architetto), Carlo Rigoli (1883-1962, pittore), Ercole Manfredi (1883-1973, architetto). Tutti i maggiori edifici in pietra di Bangkok, dal Palazzo dove risiedeva e risiede il re a quello del Parlamento, i principali ponti ed i principali monumenti del centro storico furono progettati, costruiti, affrescati e decorati dagli italiani.

Nell'autunno 1909 Ercole Manfredi parte da Genova per la Thailandia, sa' che si trovera' in buona compagnia, dato che trovera' in quel paese una fiorente artistica italiana, composta non solo dalle persone suddette. Fra diverse di queste persone ha qualcosa in comune, come lui una buona parte sono di Torino e hanno frequentato l'Accadermia Albertina. Era certo bello sapere che avrebbe trovato dei comparioti che come lui lavoravano alle dipendenze del Ministero dei Lavori Pubblici, comunque Manfredi si sarebbe integrato benissimo. Il governo siamese gli aveva richiesto fin dall'inizio di imparare a conversare decentemente in thailandese e gli aveva dato un anno di tempo, Ercole si spinse ben oltre e divenne fluente nella lingua parlata, letta e scritta. D'altronde a Manfredi dovevano piacere sia il Siam che i siamesi, vestiva e mangiava come loro, gli piaceva mescolarsi con loro. 
Arrivo' il 1 dicembre e fu posto a lavorare nella Sezione architettura del ministero sotto l'ingegnere capo, Carlo Allegri, e il ministro principe Naresra Varariddhi.
Dal suo arrivo al 1915 collabora con altri architetti italiani alla costruzione dell'Ananta Samakhom Throne Hall, l'edificio e' negli stili Rinascimento italiano e neoclassico ed e' modellato in parte pensando alla Basilica di Superga. La costruzione era già iniziata quando Manfredi arrivo' in Siam ed egli fu responsabile principalmente per la cupola e il tetto. "Gran parte del rame che copre la sala, l'ho messo su con le mie mani", disse in un'intervista con il Bangkok Post nel 1967. Ha anche contribuito alle decorazioni ed è stato responsabile per un successivo lavoro alle fondamenta dell'edificio. Sempre dallo stesso periodo, 1909-1910, si dedica, con Edward Healey, alla costruzione della residenza Chakrabongse, del principe Chakrabongse Bhuvanath, sulla Maha Rat Road.

Nel 1912 Manfredi fu promosso e comincio' a lavorare per il ministero della Casa Reale, a stretto contatto con re Vajiravudh. In questo periodo viene presentato a re Vajiravudh un lavoro a cui ha contribuito, come pittore, le decorazioni interne della Sala del Trono Ananta Samakhom, alle pareti e ai soffitti; la maggior parte del lavoro fu comunque opera di Galileo Chini.

Nel 1913 sposa, con rito buddhista una thailandese, Thongmuan. Con lei ebbe due figlie, e vissero insieme quelli che lui poi defini' "anni di paradiso". Fu decorato con l'Ordine della Corona del Siam per i servizi resi al governo thailandese.

Riceve la Medaglia Dushdi Mala per meriti artistici nel 1915.

Fu promosso capo architetto e funzionario di corte di terzo livello nel 1917. In questo stesso anno si dedica alla costruzione della Maliwan Mansion, la residenza del principe Naresra Varariddhi, attualmente sede regionale della FAO. Esegue in collaborazione con il principe Narisara Nuvadtivongs e Carlo Rigoli ritratti su avorio del re Vajiravudh e della regina per l'interno della Sala Phiman Borom. Gli viene assegnata la medaglia d'oro all'Esposizione di Belle Arti di Bangkok nel 1917

Nel 1920 fu nominato architetto navale nel Reale Corpo Navale degli Esploratori, Battaglione privato di Sua Maestà, che faceva parte del Wild Tiger Corps. Raggiunse il grado di tenente-comandante. E' di quest'anno la costruzione di Villa Pibultham, la residenza di Malakul Pum, il Ministro della Real Casa, L'8 gennaio 1920 esegue un acquerello nella Sala del Trono Ananta Samakhom, probabilmente come regalo a re Vajiravudh, attualmente l'opera si puo' vedere a Palazzo Sukhothai. Riceve l'Ordine dell'Elefante Bianco.

Nel 1921 e' nominato funzionario di corte di primo livello, da questo momento comincia una stretta collaborazione con il principe Nuvadtivongs Narisara.

Nel 1923-24 Manfredi si dedica come capo architeto al palazzo Mrigadayavan, la villa sul mare di re Vajiravudh, a Cha-Am. Il palazzo viene pcostruito con disegni abbozzati dal re e realizzati da Manfredi, il palazzo risulta alla fine composto da sedici edifici, che fondono lo stile tailandese degli edifici elevati con lo stile occidentale, specie per quanto riguarda i dettagli. Nello stesso anno in cui inizia palazzo Mrigadayavan inizia anche Villa Norasingh, che finisce nel 1925, questo edificio e' ora piu' famoso come Thai Khu Fa o Edificio del Governo. L'edificio, costruito prevalentemente in stile gotico veneziano, con la facciata che ricforda la Ca' d'Oro a Venezia. Questo lavoro non è ufficialmente attribuito a Manfredi, ma lui ha partecipato alla sua costruzione, secondo un'intervista da lui rilasciata nel 1967.

Nel 1925 e' a Firenze a rappresentare il Siam alla Fiera del Libro, torna in Italia nel 1928, per lo stesso motivo, e' la seconda e ultima volta.

Nel 1930 si ritira dai suoi incarichi governativi e si dedica a studi di archeologia come assistente dell'archeologo francese George Coedes.

Il 1932, e' l'anno del colpo di stato che porta la il Siam dalla monarchia assoluta a quella costituzionale, nel paese si respirano forti sentimenti nazionalistici che provocato un forte calo del ruolo e del numero di occidentali che lavorano per il governo. Manfredi è uno dei pochi occidentali che rimangono in Thailandia.

Continuo' il suo lavoro come architetto in privato, collaborando con Christiani & Nielsen (Siam) Ltd. dal 1934 al 1936 e con la Società Impresitor dal 1937 al 1938. Dal 1939 e' docente presso la Facoltà di Architettura della Chulalongkorn University, dove ha insegnato per otto anni.

Sono di questi anni Manfredi Residence e Asawin Villa. Questi edifici, risentono di influenze della scuola Bauhaus e sono tra i primi edifici moderni della Thailandia. Questo stile internazionale sarebbe stato in seguito ampiamente adottato da Manfredi nella progettazione di edifici pubblici e di istituzioni, esempi degli stessi anni sono la Scuola per infermieri Rajvithi e la Facoltà di Odontoiatria della Chulalongkorn University. Influenze del movimento neoplastico di De Stijl si vedono nei suoi disegni per Triam Udom Suksa School. Manfredi inoltre ha progettato le Facolta' di Belle Arti e gli edifici di Chimica e Fisica della Facolta' di Scienze della Chulalongkorn University.

Nel 1943, molto probabilmente per lo stesso motivo che spinse Corrado Feroci, l'essere italiano e l'occupazione giapponese del Siam, diventa cittadino thailandese e prende il nome di Ekkarit Manfendi.

Dal 1944 al 1950, anno in cui si ritira dalla vita publica, lavora anche come docente presso la Divisione di segnalazione della Reale Marina Thailandese.

Nel corso della sua vita come architetto ha anche eseguito il palazzo Sa Pathum, l'edificio principale della Silpakorn University; si e' occupato della ristrutturazione della Borom Phiman Hall e alla modifica del soffitto di Dusit Mahaprasad Hall nel Grande Palazzo; il ponte e il portale d'ingresso ufficiale a palazzo Chitralada; la residenza del direttore della Banca d'Indocina in Sathon Road, il restauro del palazzo Bang Pa-in palazzo; la prima piscina in Thailandia a Bangkok al Reale Club Sportivo; come scultore sebbene non fosse specializzato in scultura: i leoni guardiani di marmo a Wat Benchamabophit e la statua di Jarlet, l'amato cane di Re Vajiravudh, presso il palazzo Chitralada. Ha mostrato la sua abilita' in altri campi. Oltre a questo fa lo scenografo e il costunista si occupa infatti delle scene e dei costumi di commedie e spettacoli teatrali realizzati per Re Vajiravudh e la sua corte. Una delle grandi opere che voleva realizzare era un sistema di irrigazione per il paese

Ercole Manfredi è morto a Bangkok, in Thailandia il 9 giugno 1973, all'eta' di 89 anni.

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