Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 24 novembre 2011

Gerolamo Emilio Gerini.

Ha contribuito in diversi modi al passaggio della Thailandia nell'era moderna, sopratutto con la riforma e l'addestramento del suo esercito e la creazione della Siam Society. Fu militare, geografo, archeologo, etnologo, linguista e storico.
Gerolamo Emilio Gerini o Sarassana Balakhand, come e' meglio conosciuto in Thailandia, è nato a Cisano sul Neva, in provincia di Savona, il 1 marzo 1860. figlio maggiore di Carlo e Veronica Rosso. Carlo era professore di agraria presso l'Università di Torino, Gerini si laurea in ingegneria civile nel 1876 ed entra all'accademia Militare di Modena. Inizia a prestare servizio nel 130 Reggimento "Pinerolo", ma quando impara che l'Esercito Reale del Siam e' alla ricerca di ufficiali europei per addestrare i propri soldati, decise di arruolarsi, spinto a cio' dal suo spirito di avventura e dal desiderio di vedere altri mondi. Nel settembre 1881 si trasferisce a Bangkok, Thailandia, allora Siam, ed entra nell'esercito siamese dove diventa tenente.
Nel 1883 lascio' l'esercito per servire come segretario del ministro del Nord, Maha Mala, zio di Rama V, re Chulalongkorn, in tale carica viaggia e visita la maggior parte del Paese, acquisisce cosi' la conoscenza di una dozzina di lingue e dialetti della zona. Studio' e approfondi' sia il sanscrito che il pali, la lingua dei testi sacri buddisti. Si puo' senz'altro dire che Gerini fosse un poliglotta, prima di questo periodo oltre a italiano, latino e greco parlava perfettamente inglese, francese e tedesco, e in modo più superficiale, spagnolo e portoghese.
Nel 1887 torna nell'esercito siamese, con il grado di maggiore, il titolo di Luang  e la posizione di Direttore Generale della Pubblica Istruzione Militare.
Egli è il primo direttore della rinnovata Scuola Reale Cadetti, da cui traggono origine sia la Royal Army Training Command, che la Chulachomklao University e la Reale Accademia Militare di Thailandia, occupera' tale posizione fino al 1906, quando si ritira, con il grado del colonnello, il titolo di Phra, secondo, in ordine di importanza, tra i titoli nobiliari siamesi, e molte importanti onorificenze e decorazioni: Ordine del’Elefante Bianco di terza e di quarta classe, Ordine della Corona del Siam .
Nel 1893, durante le settimane successive all'Incidente Paknam, fu a capo di un reggimento in difesa di Bangkok.
Nel 1889, restando nell'esercito, è incaricato, dal tribunale, di collaborare con l'ing. Luzzatti e nominato Direttore Tecnico della miniera d'oro di Bang-ta-pan, che egli aveva rilevato nei suoi primi anni nel Siam e riferito al Luzzatti, il quale, dopo molte vicissitudini, aveva fondato "Gold Field of Siam Ltd", per lo sfruttamento della miniera.
Torna in Italia in due occasioni nel 1890 e nel 1897, la prima volta in occasione della morte del padre, la seconda nell'encourage di re Rama V.
Ha diretto per molti anni la Yutthako, ancora oggi la rivista ufficiale della Royal Thai Army, e ha contribuito ad essa, per più di venti anni, con un numero rilevante di saggi e articoli, non solo su soggetti militari, ma anche in molti altri settori in cui ha diretto le sue ricerche, si parla di un totale di 2,000 articoli.
Con altri studiosi nel 1904, sotto l'alto patronato del principe Vajiravudh, poi re Rama VI, e in seguito sotto il patronato di tutti i sovrani che si sono susseguiti, istitui' la Siam Society un'istituzione pubblica per lo studio e la conservazione della cultura tailandese. Oltre che membro a vita della Siam Society fu un membro attivo ed apprezzato della Asiatic Royal Society, della Royal Geographical Society, corrispondente dei francesi, École française d'Extrême-Orient, membro dell'Associazione Italiana degli Orientalisti.
Torna definiotivamente in Italia nel 1906, dopo che gli fu conferito l'Ordine dell'Elefante Bianco e una generosa pensione. Il ritorno e' dettato anche dal fatto che deve prendersi cura della propria salute, precaria a causa dei postumi di malaria e febbre gialla contratte durante i lunghi anni del suo soggiorno in Oriente.
L'anno dopo Gerini incontra re Chulalongkorn durante la sua visita in Europa e lo accompagna nelle visite a diverse citta', specialmente durante il mese di soggiorno del sovrano a Sanremo i due sono spesso insieme.
Anche in Italia continua a ricevere incarichi, re Rama V e la sua corte si fidano di lui e lo apprezzano, come rappresentante del Siam per missioni diplomatiche e militari ufficiali e nei congressi e conferenze di orientalisti e archeologi. Appena arrivato in Italia prende parte a un congresso di orientalisti 'a Roma. Nel 1908, rappresentata il Siam a Congresso Internazionale degli orientalisti a Oslo e viene mandato in missione dal Reale Ministero della Guerra Siamese presso le acciaierie Krupp per acquistare nuove armi per l'esercito del Siam .
Nel 1909 re Rama V Chulalongkorn nominato Gerini curatore e direttore del Padiglione siamese all'Esposizione Internazionale di Torino del 1911.
1910, dopo più di tre anni di lavoro spesi per la sua costruzione, inaugura Villa Gerini, a Cisano sul Neva, un particolare curioso della villa è il cancello, che è stata fatto dalla stessa azienda di Milano che ha fatto le sontuose ringhiere e i cancelli della Sala del Trono Phra Tinang Ananda Samakom.
Nel 1911 apre l'Esposizione Internazionale di Torino e Gerini ha costruito per il Siam il padiglione siamese, realizzato in collaborazione con gli architetti Tamagno e Rigotti. Il Catalogo del Padiglione, redatto quasi interamente dal Gerini è considerato un testo fondamentale per la conoscenza del Siam d’inizio Novecento. Re Vittorio Emanuele III gli conferì la Croce di Grande Ufficiale del Regno d'Italia.
Gerini è morto nel 1913 a Torino di un ictus cuore, è sepolto a Cisano sul Neva, nella cappella di famiglia.
La sua produzione letteraria è notevole e comprende opere di generi differenti, inoltre scriveva per diversi giornali e riviste sia thai che italiane per il Siam Free Press scriveva sotto lo pseudonimo di Hesper, per il Bangkok Post sotto quello di Ausonius, ha anche scritto per la Quarterly Review asiatica, in Italia ha scritto per il Secolo d'Italia e per Italia Illustrata, una delle migliori riviste del tempo. La maggior parte delle sue opere sono scritte e pubblicate esclusivamente in thailandese, fra le piu' importanti a livello internazionale sui possono ricordare Chulalacantamangala, The Maha Thet Ceremony e Resarches on Ptholemy’s Geography of Eastern Asia cge sono considerati dei testi classici, fondamentali per gli studi orientalisti.
Durante la sua vita di studi e ricerche raccolse una libreria di oltre 3000 volumi che porto' in Italia, molti sono libri rari o rarissimi, i suoi eredi li hanno donati all'Istituto Orientale di Napoli oggi Università degli Studi Orientale, una sezione dell'Università di Napoli.
Nel 2010 l'Army Training Command of Bangkok, con una solenne cerimonia, ha inaugurato la statua del colonnello Gerini, all'ingresso della sua sede centrale, quindi Gerini ha l'onore di essere il secondo italiano, il primo è stato il Prof. Corrado Feroci, Silpa Bhirasri, e uno tra i rari stranieri ad aver avuto un tale onore in Thailandia. 




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