Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 26 novembre 2011

Yukio Mishima.

Romanziere, drammaturgo, poeta, scrittore di storie brevi, saggista, attore e regista Yukio Mishima e' importante nella storia della letteratura mondiale e nella storia della letteratura thailandese in particolare fper aver scritto la terza parte del Mare della Fertilita' , il Tempio dell'Alba, nel 1970.

"La torre dai colori brillanti, fatta di tanti strati che salivano, un piano dopo l'altro, verso il culmine, davano l'impressione di una serie di sogni sovrapposti sospesi a mezz'aria. Anche i plinti delle scale ripidissime erano gravati da festoni, ogni fila sostenuta da un basso rilievo raffigurante uccelli dal volto umano. Il risultato era una pagoda policroma, tutti i livelli della quale erano gravati da uno strato di sogni, speranze, preghiere, ognuno ulteriormente appesantito da nuovi racconti che, a guisa di piramide si levavano al cielo."
Yukio Mishima "Il tempio dell'Alba", 1970, Bompiani (ISBN 88-452-5102-0) /Feltrinelli (ISBN 88-077-2238-0).

Mishima e' uno scrittore prolifico, che è considerato da molti critici come il più importante romanziere giapponese del XX secolo, uno dei pochi scrittori giapponesi ad essere largamente ben conosciuto, sia per la sua vita che per le sue opere, all'estero.  Le opere di Mishima comprendono 40 romanzi, poesie, saggi e drammi moderni Kabuki e Noh.
Kimitake Hiraoka, meglio noto al mondo con lo pseudonimo di Yukio Mishima nasce nel distretto Yotsuya, Tokyo, ora parte di Shinjuku, nel 1925. Fu il primo dei tre figli di Azusa e Shizue Hiroaka. Azusa Hiroaka, il padre di Mishima, era un funzionario del governo, mentre Shizue, la madre era la figlia del preside di una scuola a Tokyo. Mishima aveva una sorella minore di nome Mitsuko, morta di tifo, e un fratello minore di nome Chiyuki. Al momento della nascita di Mishima, i suoi genitori vivevano con Jotaro e Natsuko Hiroaka, i nonni paterni di Mishima.
Jotaro Hiroaka, suo nonno, proveniva da una famiglia che un tempo era stata di agricoltori, ma l'ambizione lo aveva fatto salire a un alto livello all'interno dell'organizzazione governativa, fino a diventare governatore della colonia giapponese sull'isola di Sakhalin.
Natsuko Hiroaka, proveniva da una famiglia di educatori e studiosi che discendeva dai samurai. Il suo nome da ragazza era Natsu Nagai e lei era la più anziana di dodici figli. Suo nonno paterno, di cui era nipote illegittima, era un membro dell'aristocrazia giapponese Matsudaira Yoritaka, il daimyo di Shishido nella provincia di Hitachi. Egli era legato da vincolo matrimoniale ai Tokugawa che erano una famiglia militare che rimase al potere in Giappone per 250 anni e lei era stata allevata in casa del principe Arisugawa Taruhito. 
Mishima fu allevato soprattutto dalla nonna paterna. Tutta la famiglia viveva nella stessa casa, i genitori al secondo piano, i nonni al primo. Circa un mese dopo la sua nascita Mishima fu preso dalla madre e dalla nonna e portato a vivere al primo piano. Alla madre fu permesso di vederlo solo per allattarlo. Non gli era permettesso allontanarsi un momento dalla vista di Natsuko ed era un continuo ricordargli le sue origini e che doveva esserne orgoglioso. Natsuko non permise a Mishima di avventurarsi alla luce del sole, gli inpedi' di impegnarsi in qualsiasi tipo di sport o di giocare con altri ragazzi, Mishima trascorre molto del suo tempo da solo o con le cugine e le loro bambole. Ella ebbe sicuramente piu' influenza di qualunque altra persona sulla vita di Mishima, influenza che si puo' vedere nella maggior parte degli scritti di lui. Lei trasmise a Mishima le sue ossessioni di un Giappone imperiale, della sua tradizione samurai, il nazionalismo, e l'onore, tra cui il destino tradizionalmente invidiabile di morire per proprio paese. Il suo desiderio romantico per il passato e il gran desiderio di bellezza e di purezza. La nonna era anche incline a scoppi di violenza morbosa, a cui Mishima a volte allude nelle sue opere. E' a Natsuko che alcuni biografi fanno risalire il fascino che su Mishima esercitava la morte. Con questa educazione non e' sucuramente una sorpresa che Mishima sia sempre stato insoddisfatto di se stesso.
All'età di sei anni, Mishima si iscrive alla Scuola d'elite Gakushuin.
Gli fu permesso di tornare a vivere coi genitori solo quando ebbe 12 anni. Suo padre, un uomo amante della disciplina militare, faceva spesso irruzione nella camera di Mishima per cercare le prove di un effemminato interesse nella letteratura e quando li trovava strappava i manoscritti del ragazzo.
Nel 1937, la nonna aveva 62 anni ed era molto malata, nel 1939 mori' di ulcera emorragica. Il padre dira' anni dopo al biografo di Mishima, John Nathan, che quando il figlio imparo' della sua morte non mostro' nessuna emozione, in tutti gli anni che seguirono, Mishima ha mai parlato o scritto di sua nonna se non per dire che lui era stato allevato come "un ragazzo della nonna".
A 12 inizia a scrivere i suoi primi racconti. In quel periodo leggeva voracemente le opere di Oscar Wilde, Maria Rainer Rilke e di numerosi autori classici giapponesi. Dopo sei anni di scuola divenne il più giovane membro del comitato di redazione di una società letteraria. Mishima fu attratto dalle opere di Michizo Tachihara, che creo' in lui un forte apprezzamento per la forma classica del waka. Le prime opere pubblicate da Mishima inclusero poesia waka, prima che egli rivolse la sua attenzione alla prosa.
Mishima publica una novella quando ha tredici anni, nel giornale della scuola che frequentava, di cui diventa il più giovane membro del comitato di redazione. Vedendo quanto aveva scritto su invito di Fumio Shimizu e di altri insegnanti della scuola scrive "La foresta in fiore", un romanzo in cui il narratore descrive la sensazione che i suoi antenati in qualche modo vivono ancora dentro di lui. E' la sua prima opera lunga. I suoi insegnanti sono talmente impressionati da questa storia che la raccomandano alla prestigiosa rivista letteraria "Bungei Bunka". E' con questo scritto che Kimitake Hiraoka prende il nome d'arte di Yukio Mishima. Yuki e' il nome giapponese per neve e Mishima e' una citta' famosa per la bella veduta della neve sulla montagna Fuji. Per proteggerlo dalle possibili reazioni dei compagni di scuola sono gli stessi insegnanti a decidere di usare lo pseudonimo. L'anno era il 1941 e Mishima aveva sedici anni. 
In questo periodo legge voracemente le opere di Oscar Wilde, Rainer Maria Rilke e di numerosi autori classici giapponesi, fra questi ultimi apprezza in particolare Michizo Tachihara, che gli ispira una predilezione per la forma classica del waka. Le prime opere pubblicate da Mishima comprendono poesie waka, cio' prima che egli si dedicasse alla prosa.
Durante la seconda guerra mondiale Mishima fece in modo di essere esonerato dal servizio militare. Ricevette la chiamata dall'esercito imperiale durante la seconda guerra mondiale ma al tempo della visita medica aveva il raffreddore e menti' al medico militare dicendo di avere la tubercolosi, cosi' fu dichiarato inabile dal servizio e mandato a lavorare in una fabbrica. Questo afflisse Mishima per tutta la sua vita disse poi che per lui era vergognoso essere sopravvissuto quando tanti altri erano stati uccisi.
Nel febbraio 1943, Mishima ricevette un orologio d'argento dalle mani dell'imperatore Hirohito alla cerimonia del diploma - "Egli e' splendido, si sa! L'imperatore era magnifico in quel giorno", Mishima dira' in seguito.
Nel 1943, poco prima di entrare all'Università Imperiale di Tokyo, dove studio' legge Mishima iniziò a concentrarsi molto di più sulla scrittura. Nel 1944 Mishima publica "La foresta in fiore" da un editore a Tokio, e' la stessa storia che aveva publicato sulla rivista Bungei Bunka, con le stesse metafore e aforismi che più tardi divennero il suo marchio di fabbrica, solo che questa volta e' pubblicata in forma di libro e' l'ultimo anno di guerra e la carta scarseggia, ci sono molti autori che vorrebbero publicare, Mishima e' fra i pochi selezionati e questo era allora da considerare un grande onore. Ne uscirono 4,000 copie, la prima edizione si esauri' in una settimana.
Anche se suo padre gli aveva proibito di scrivere altre storie, Mishima continuò a scrivere di nascosto ogni notte, sostenuto e protetto da sua madre, che era sempre la prima a leggere ogni nuova storia.
Mishima ha iniziato il racconto Misaki nite no Monogatari, nel 1945, e continuò a lavorarci fino alla fine della seconda guerra mondiale. Nel gennaio 1946, ha visitato famoso scrittore Yasunari Kawabata a Kamakura, portando con sé i manoscritti per Chūsei e Tabako, e chiede consigli e assistenza a Kawabata. Nel giugno del 1946, su raccomandazione di Kawabata, pubblica Tabako sulla nuova rivista letteraria Ningen, Umanita'.
Nel 1946 Mishima incontra Kawabata Yasunari, che gli raccomanda di scrivere storie per riviste importanti. In quest'anno Mishima la sua prima novella, Tōzoku, la storia di due giovani membri dell'aristocrazia attratti verso il suicidio, la novella viene pubblicata nel 1948, ponendo Mishima nelle file della seconda generazione di scrittori del dopoguerra.
Si laureo' nel 1947 poi inizio' a lavorare come funzionario presso il ministero delle Finanze, sembrava avviato a una carriera promettente ma dura otto mesi, questo lavoro lo esaurisce al punto che anche il padre acconsente alle sue dimissioni. da questo momento, siamo nel 1948, Mishima si dedica interamente alla scrittura.
Il suo primo romanzo lungo importante e' del 1949, l'autobiografico Confessioni di una maschera, in esso Mishima si confronta con la scoperta della propria omosessualità. Questo romanzo è considerato un classico della moderna narrativa giapponese, in esso, un giovane uomo e' alle prese con la sua omosessualità, l'intensità dei suoi stati interiori, i modi in cui deve nascondersi e le difficoltà per non essere conforme alla società giapponese.. Mishima ammirava Oscar Wilde, di cui ha pubblicato un saggio nel 1950. Confessioni di una maschera fa si che Mishima sia considerato uno dei nuovi scrittore piu' promettenti del Giappone.
Tra il 1949 and1964 Mishima si rivela scrittore prolifico romanzi, opere teatrali, racconti, saggi di libri di viaggio e articoli per riviste. Mishima pubblica in questo periodo anche una serie di saggi in Kindai Bungaku su Yasunari Kawabata, per la quale aveva sempre avuto un profondo apprezzamento. Alcuni dei suoi romanzi più importanti e di successo sono stati scritti in questo periodo: "Sete d'amore", "Colori proibiti", "The Sailor Who Fell from Grace with the Sea", "Silk and Insight", "Dopo il banchetto" e "La voce delle Onde". Nel 1956 Mishima publica "Il Padiglione d'oro", la sua opera di più grande successo commerciale di questo periodo.
La sua scrittura gli fa guadagnare celebrità internazionale e un seguito considerevole in Europa e negli Stati Uniti, questo anche grazie al fatto che molti dei suoi lavori più famosi sono stati tradotti in inglese.
Ai no Kawaki del 1950, tradotto in italiano col titolo "Sete di amore", lo scrisse sotto l'influenza dello scrittore francese François Mauriac, era una storia di una donna che diventa l'amante del padre di suo defunto marito.
Mishima viaggio' molto, nel 1952 visitò anche la Grecia, che lo aveva affascinato fin dall'infanzia. Elementi della sua visita appaiono in Shiosai, Suono delle onde, che fu pubblicato nel 1954, e che trasse ispirazione dalla leggenda greca di Dafni e Cloe.
La Voce delle onde del 1954 e' stato piu' volte ripreso per il cinema. La storia e' ambientata in un remoto villaggio di pescatori e racconta di un giovane pescatore, Shinji, che incontra sulla spiaggia una bella pescatrice di perle, Hatsue, la figlia di Miyata, l'uomo più potente del paese. Hatsue è amata da un altro giovane, Yasuo. Il padre vieta alla giovane di continuare a vedere Shinji, ma quando Shinji dimostra il suo coraggio durante un temporale, dà finalmente a lui e a sua figlia la sua benedizione. La versione del primo film del 1954, diretto da Senkichi Taniguchi, è stato girato in esterni nella penisola Shima nella Prefettura di Mie, Giappone, patria delle famose donne pescatrici di perle.
Il lavoro in gran parte autobiografico dello scrittore riflette le fantasie masochistiche di Mishima. Il suo interesse per il corpo, la sua bellezza e la degenerazione segnato molti dei suoi romanzi più tardi. Mishima tento' di creare per sé un corpo perfetto che l'età non avrebbe dovuto abbruttire, inizio' a praticare body building nel 1955 e divento' un esperto in arti marziali, karate e kendo. Controllo di sé, dell'arte e della società erano della massima importanza per Mishima.
Kinkakuji del 1956, Il padiglione d'Oro, si è basata su un evento reale del 1950, l'incendio del tempio di Kyoto, causato da un giovane monaco buddista, che e' inorridito dalla propria bruttezza fisica e vuole impedire che il famoso tempio cada in mani straniere durante l'occupazione americana.
Il 30 maggio 1958 Yukio Mishima sposa Yoko Sugiyama. Yoko Sugiyama era la figlia di Nei Sugiyama, uno dei pittori più famosi del Giappone. I due si erano incontrati nel mese di marzo tramite un amico della famiglia Mishima. Lei era al secondo anno di college, aveva 19 anni quando conobbe Mishima, lui aveva 33 anni. Mishima mise in chiaro fin dall'inizio cosa si aspettava da sua moglie prima che lui accettasse il matrimonio. In primo luogo, si aspettava la moglie capisse che la sua scrittura sarebbe sempre stata al primo posto. Lei doveva anche accettare la sua privacy e non doveva interferire con la sua attivita di culturismo. Con tutte le condizioni che pose e' difficile capire cosa Mishima volesse dal matrimonio. Uno dei motivi sembra essere stato la salute di sua madre. Nel marzo del 1958 a sua madre fu diagnosticata una forma terminale di cancro. La diagnosi si rivelò poi errata, ma Mishima voleva sposarsi in fretta per tranquillizzare la madre che poteva cosi' vederlo sposato e con una famiglia prima di morire.
Un altro motivo per la decisione di Mishima di sposarsi la fornisce il suo biografo, John Nathan, che afferma in "Mishima: una biografia" che anche se Mishima aveva scioccato il pubblico giapponese con il suo comportamento scandaloso, era molto interessato a quello che gli altri pensavano di lui. In quel periodo in Giappone era considerato molto insolito che una persona della classe media non fosse sposata dopo i 30 anni. Nathan ha la sensazione che Mishima sia sempre stato molto preoccupato della sua rispettabilita' e questo significava che doveva sposarsi e avere una famiglia.
La reputazione di Mishima in Giappone inizio' a diminuire nel 1960 anche se in altri paesi, le sue opere erano molto acclamate. Questo decennio ed il successivo è stato caratterizzato come una sorta di età dell'oro nella traduzione di narrativa giapponese in inglese. Donald Keene, tradusse molti dei lavori di Mishima, compresa la novella Utage no ato, Dopo il banchetto, del 1960, che si basa su un fatto realmente accaduto e segue da vicino gli eventi che circondano la campagna elettorale di Hachiro Arita per diventare governatore di Tokyo. Questa novella costo' a Mishime una denuncia per violazione della privacy. Donald Keene sviluppato una lunga amicizia con l'autore.
Nel 1962, esce il piu grande lavoro di avanguardia di Mishima, Utsukushii Hoshi, Stella Meravigliosa, che a volte si avvicina alla fantascienza, ed è stato pubblicato con recensioni discordanti della critica.
John Nathan rifiuta cortesemente di tradurre Kinu a Meisatsu, Silk and Insight, del 1964, dato che pensava non potesse funzionare in inglese, in questo romanzo Mishima si occupa ancora una volta degli ideali perduti, ma questa volta la storia è impostata nel mondo della lavorazione della seta e si basa su uno sciopero vero che ha avuto luogo nel 1954, presso il produttore tessile Omi Kenshi. I personaggi principali sono un vecchio proprietario della fabbrica, Komazawa, e un manipolatore politico, Okano.
Mishima fu nominato al Premio Nobel per la letteratura per tre volte in un periodo in cui era il beniamino di molte pubblicazioni straniere. Tuttavia, nel 1968 il suo primo mentore Kawabata vinse il Premio Nobel e Mishima si rese conto che le probabilità che il premio fosse dato ad un altro autore giapponese sarebbero state scarse nel nel prossimo futuro.
Mishima fu anche un attore, e ha avuto un ruolo da protagonista in un film di Yasuzo Masumura del 1960, Karakkaze Yaro,  Afraid to Die, interpreto' Takeo, un uomo condannato dalla yakuza, che viene ucciso in una scalinata. Lavoro' poi ruoli in altri film tra cui Yukoku (1966), Black Lizard (1968) and Hitokiri (1969). Ha anche cantato la canzone tema per Hitokiri. Mishima lavoro' anche come modello lavoro' per diverse riviste. Forse in preparazione per la sua morte, Mishima amava posare in fotografie come un marinaio naufrago che stava annegando, San Sebastiano ucciso con le frecce, o un samurai che commetteva suicidio rituale.
Il giorno della sua morte, Mishima aveva consegnato al suo editore le ultime pagine di Hōjō no Umi, Il mare della fertilità, quello che e' considerato il suo capolavoro. Il tema e' basato sul concetto buddista della trasmigrazione dell'anima. Il romanzo e' in quattro parti, ogni parte descrive una reincarnazione diversa dello stesso essere, Honda, che muore all'età di vent'anni: prima come giovane aristocratico vissuto all'interno della corte imperiale di Tokyo del 1912, poi come un fanatico politico nel 1930, come una principessa tailandese vissuta fra prima e dopo la seconda guerra mondiale, e poi come un giovane orfano nel 1960. Attraverso queste quattro vite Mishima da' un magnifico ritratto della vita giapponese dal 1912 al 1970. La prima parte del e' Neve di Primavera (1968), questa parte e' seguita da Cavalli in fuga del 1969, Il Tempio dell'Alba del 1970, e Lo specchio degli inganni del 1971 (Tutti questi romanzi sono publicati in Italia. 
Mishima era profondamente attratto dal patriottismo imperiale del Giappone, e dallo spirito dei samurai del passato. Tuttavia, allo stesso tempo, vestiva in abiti occidentali e viveva in una casa in stile occidentale. Nel 1968 fondò la Tate no Kai, Società Scudo, un esercito privato di circa 100 giovani in uniforme ispirata all'uniforme di de Gaulle che erano dediti a un rilancio del Bushido, il codice d'onore cavalleresco dei samurai. Nel 1970, il 25 novembre, prese il controllo del quartier generale militare di Ichigaya, Tokyo e chiese le dimissioni del primo ministro, voleva cosi' far rinascere nella nazione gli eroici ideali nazionalisti che esistevano nel periodo prebellico. Il suo colpo di Stato fu soffocato fin dall'inizio. Il 25 novembre, dopo il fallimento Mishima fece seppuku, sventramento rituale con la sua spada all'interno dell'area delle Forze terrestri di autodofesa. Aveva 45 anni. Prima di morire ha gridato ''Viva l'Imperatore.'' Mentre cadeva sul tappeto, fu decapitato da uno dei suoi uomini, che agiva come kaishaku. Dopo la sua morte, la moglie brucio' il negativo di Patriottismo, del 1966, un film in cui Mishima aveva un ruolo di primo piano e si suicidava alla fine.
Yukio Mishima è stato spesso accusato di essere un fanatico di destra, ma né lui o qualsiasi altro membro del suo esercito privato sono stati mai coinvolti in episodi di violenza che di solito caratterizza la maggior parte delle organizzazioni di destra. In aggiunta né lui o qualsiasi altro membro della "Società Scudo" erano nella lista dei gruppi eversivi monitorati dalla prudente polizia giapponese. Alcuni ritengono che la "Società Scudo" sia stata di piu' un gruppo teatrale coinvolto in una protesta politica e sociale piuttosto che una vera e propria organizzazione paramilitare, certo e' che e' difficile ignorare la natura politica delle azioni degli ultimi giorni di Mishima. Qualunque sia stato il vero scopo Mishima uso' "The Shield Society" per sfidare il suo paese a riconsiderare seriamente la direzione occidentalizzata che stavano prendendo.
Nelle sue commedie Mishima ha mostrato interesse per il teatro tradizionale giapponese e i temi occidentali e russi, da cui e' stato profondamente influenzato. I suoi drammi, scritti per il teatro in stile occidentale, comprendono Rokumeikan (1956), Tenth Day Chrysanthemum (1961), Madame de Sade (1965), uno sforzo per vedere il Marchese de Sade attraverso gli occhi delle delle donne, The Fall of the House Suzaku (1967), e My Friend Hitler(1969). Mishima ha scritto diversi pezzi Kabuki. Il suo ultimo lavoro, The Moon Like a Drawn Bow fu rappresentato nel 1969 al National Theatre, l'opera si conclude con una scena di un seppuku. Mishima è stato considerato l'unico autore vivente del suo tempo ad avere abbastanza talento da poter scrivere per il teatro Kabuki in stile tradizionale.
Anche dopo la sua sua morte molte opere di Mishima sono state in seguito trasformate in film o sceneggiati per la televisione, fra le ultime opere cinematografiche si possono ricordare The Sailor Who Fell from Grace with the Sea (1976), The School of Flesh (1998), Snowy Love Fall in Spring (2005). 
Il cantautore di musica alternativa italiana Sköll, legato ad ambienti ideologici della destra sociale, ha dedicato a Yukio Mishima ed al suo pensiero diverse canzoni fra cui: Radio Mishima e Sole e acciaio. 
Una prova di quanto sia famoso Yukio Mishima ce la offre Wikipedia, provate a guardare in quante lingue esiste la sua biografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Yukio_Mishima.

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