da Thai Prison Life. |
Klong Prem, la prigione centrale di Bangkok era originariamente una prigione temporanea istituita in tempo di guerra, nel 1944, nel distretto di Lard Yao per detere militari nemici in specie da Gran Bretagna e Stati Uniti. Finita la guerra si comincio' ad utilizzarla di nuovo nel 1959 come centro per corsi di formazione professionale per detenuti.
Nel 1960 il vecchio carcere di Klong Prem in Maha Chai Road, dove ora si trova il Museo Correzionale di Bangkok era diventato particolarmente affollato, tutti i prigionieri furono trasferiti al sito del centro di formazione professionale. Il Ministero dell'Interno istitui' un carcere temporaneo all'interno di quest'area dividendo una parte in due con un centro di formazione professionale e la prigione centrale temporanea di Lard Yao. Nel 1972 il Ministero dell'Interno emise le ordinanze che istituirono la Prigione Remand sulla Maha Chai Road, angkok, e la prigione Centrale dI Klong Prem nel sottodistretto di Lard Yao.
La prigione centrale Klong Prem e' una prigione di massima sicurezza con diverse sezioni separate, contiene un totale di 20,000 detenuti (in tutti i suoi edifici). Nella sua area si trova la prigione centrale di Lard Yao, divisa nelle due sezioni uomini e donne, la prigione speciale di Bangkok, l'Istituto centrale di correzione per i tossicodipendenti, conosciuto come "Bambat Phiset" e l'Ospedale centrale correzionale. La sezione uomini del Lardo Yao prende in custodia i detenuti maschi la cui condanna non e' superiore a 25 anni. La prigione ha una capacita' generale di 4984 detenuti, La sezione maschile detiene 1100/1200 detenuti stranieri provenienti da 56 paesi.
Grazie a questi 56 paesi il carcere di Klong Prem è in grado di tenere una Coppa del Mondo di calcio. Sono scelte 10 squadre che in genere rappresentano Nigeria, Giappone, Stati Uniti, Italia, Francia, Inghilterra, Germania e Thailandia. Il gioco avviene con alcune regole particolari per adattarsi all'ambiente carcerario, una partita si divide in due tempi ognuno di 20 minuti, in un campo da calcio che ha la meta' delle dimensioni di un campo da calcio normale. I vincitori ricevono una replica del reale World Cup Trophy, che è fatto di legno nell'officina carcere.
I programmi previsti per i detenuti comprendo istruzione a qualsiasi livello, vari tipi di istruzione professionale, sport e ricreazione. Nella prigione c'e' un Centro Conoscenza che comprende una libreria, con una zona per studiare, un corso per computer e altri programmi utili.
L'Istituto correzionale centrale per Donne Lard Yao e' stato istituito nel 1963, si trova in Ngam-wong-wan Road, nel sottodistretto di Lad-yao, Bangkok. Si tratta di una delle due istituzioni correzionali per donne che si trovano nell'area metropolitana di Bangkok, e' la piu' grande istituzione correzionale per donne fra gli 8 istituti che si trovano nel paese.
Le pene delle donne qui detenute vanno da un mese all'ergastolo, alla pena di morte. La struttura ha una capacita' generale di 1520 detenute, e una capacita' massima di 3268, nel 2005 la prigione conteneva 5129 detenute, considerando sia quelle in attesa di giudizio che quelle condannate definitivamente
La maggior parte delle donne lavora nelle cucine o fa un altro lavoro.
La routine quotidiana di una detenuta, esclusi sabato e domenica, segue questi orari:
Ore 06.00 Sveglia
Ore 07.30 Colazione
Ore 08.30 Attivita' di formazione professionale o programmi educativi.
Ore 12.00 Pranzo
Ore 13.00 Attivita' di formazione professionale o programmi educativi.
Ore 15.30 Attività ricreative e personali
Ore 16.30 Cena
Ore 17.30 In cella
21.00 ore A letto.
Lard Yao e' riconosciuta dal governo thailandese per la sua ottima gestione e per il gran numero di attivita' a disposizione delle detenute. Secondo i funzionari della prigione, le donne malate sono curate bene, le donne incinte hanno un buon trattamento e i bambini detenuti sono ben curati Importanti attività riabilitative comprendono formazione informatica, fashion design, arti e artigianato, cucina e ristorazione, musica classica thailandese, cori e molto altro.
Nonostante questo Lardo Yao è un carcere thailandese e come tale non ha le comodità di una prigione occidentale.
Sinceramente, parlando in generale, sia per detenuti uomini che donne su quello che accade in una prigione thai non si sa a chi credere. Alcune persone dicono che queste prigioni sono terribili, parlano di di percosse spietate, stupri di gruppo, guardie sadiche, omicidi e molto altro ancora. Una donna su internet descrive cosi' la la sua entrata in prigione:
"L'entrata nella prigione per ogni donna e' un incubo, e' spogliata, violata in tutti i modi possibili da un medico che aiutato da alcune prigioniere cerca la droga, che puo' essere nascosta in opgni parte del vostro corpo. Tutto cio' che una persona possiede e' portato via, le viene lasciato solo una divisa da carcerato. Occorre pagare per il cibo, gli articoli da toilette, l'acqua. Chi non ha soldi muore di fame".
D'altra parte si legge le prigioni non sono sicuramente un luogo di vacanza ma che tutto sommato la vita non e' poi un inferno. Che certi occidentali che hanno fatto l'esperienza e poi ne hanno tratto un libro abbiano esagerato la situazione con la speranza di vendere un maggior numero di copie? Non scrive forse Sara Gregory nel suo libro "Forget you had a daughter" che tutto sommato era meglio il carcere in Bangkok, dove aveva piu' ore libere, poteva godersi i fiori e le piante che il carcere in Inghilterra che per la pena avuta in un altro paese era carcere duro?
Le celle contengono dalle trenta alle cinquanta persone, ogni cella ha un capo cella che e' uno dei detenuti, da lui e dai soldi di cui si dispone, dipende come si puo' dormire, un po' di denaro, meglio di viveri o altri beni di prima necessita' lo convinceranno a lasciare un po' piu' di posto libero, non pensate che siano metri, giusto quanto basta per dormire sdraiati, schiena contro il pavimento e tanto spazio per il lungo quanto e' la lunghezza del vostro corpo. Poco? La maggior parte dei detenuti dorme sui fianchi tutta la notte, uno appoggiato all'altro, dormendo sul pavimento. Pensate al caldo, al sudore, al puzzo di questo e poi ripensate a quel che vale quel poco spazio. E poi magari con un altro piccolo, piccolo pagamento si puo' portare un materasso. Non vengono dati cuscini ma nello stesso modo un cuscino si puo' procurare facilmente.
Durante tutto il giorno quello che si puo' fare e non fare ha un prezzo.
La colazione della prigione fa schifo? C'e' lo spaccio.
I prigionieri sono molto mal nutriti, per gli standard occidentali, e hanno bisogno di integrare il cibo il più possibile. Inoltre i detenuti con i soldi possono aiutare altri meno fortunati, pagando loro piccole somme perche' svolgano compiti per loro, per esempio cucinare, lavare e custodire oggetti.
Il tempo sotto la doccia e' troppo poco? Si vuol fare un bagno piu' lungo? Basta mettersi d'accordo. Il giorno e' appena cominciato ma c'e' bisogno di soldi per pagare quasi tutto. Piu' denaro si ha piu' la vita sara' comoda. Pagando potrete arrivare ad avere una cella quasi solo per voi, avendone altri il cibo puo' cominciare ad arrivare da un ristorante esterno. Anche in prigione vale la regola: "Tutto si puo' avere in questo paese".
Quindi come si sta in una prigione thai dipende solo da dal detenuto, dai suoi soldi e da quanti ne ha, da quanti e' disposto a spenderne, provate a leggere "Escape" di David Mc Millan per farvene un'idea.
Nella prigione non e' ammesso l'uso di denaro, tutto il denaro viene versato su un conto personale, tipo un conto corrente bancario. Vengono rilasciati dei tagliando, i tagliandi che si prendono pagandoli col conto devono essere usati in giornata il giorno dopo non sono piu' validi.
I soldi da depositare sul conto per la maggior parte provendono dalle persone che visitano i detenuti, gli stranieri oltre a eventuali parenti che possono vedere di rado, perche' stanno lontani, da funzionari d'ambasciata e da associazione umanitarie. Generalmente i detenuti stranieri stanno meglio di quanto non stiano i Thai, hanno associazioni umanitarie che li aiutano, possono trovare piu' facilmente persone disposte a sponsorizzarli. Per permetterte poi che gli stranieri possano stare vicinio alle loro ambasciate i detenuti stranieri incarcerati in altre localita' del paese sono a volte trasferiti in questa prigione. Normalmente solo ai familiari e' permesso visitare i prigionieri a meno che particolari accordi non siano stati presi con le autorita' del penitenziario.
I visitatori possono visitare i detenuti nei giorni prestabiliti che a Klong Prem variano in base all'edificio dove alloggiano i detenuti. Se il giorno stabilito per la visita cade in un giorno festivo e' spostata al giorno dopo. Nel caso in cui il detenuto non possa ricevere visite, perche' e' stato punito per il suo comportamento non potra' vedere nessuno fino a che la sua punizione non sara' finita.
Prima e durante la visita i visitatori dovranno rispettare le normali norme di educazione, i maschi dovranno indossare pantaloni lunghi e le femmine gonne che minimo arrivino al ginocchio, non devono essere ubriachi, portare in prigione oggetti proibiti, devono presentare un documento d'identita', prendere il loro numero e attendere il loro turno per la visita.
Nessuna visita sara' permessa a chi rientra in una delle seguenti condizioni: se le autorità hanno ragione di credere che il permesso di visita può causare un incidente, la persona è vestita in modo inappropriato, in modo insolito o non e' pulita e ordinata, le persone che hanno richiesto la visita non hanno alcun collegamento con il detenuto, se in qualsiasi modo il visitatore mostra cattive maniere o mancanza di rispetto verso le autorità, se chi ha richiesto la visita e' un ex-detenuto, uscito meno di sei mesi prima, i funzionari della prigione hanno il diritto legale di rifiutare l'ingresso o rimuovere dai locali, qualsiasi persona che non ha il permesso di visitare o contattare un prigioniero o coloro che hanno il permesso, ma infrangono le regole.
Come detto i detenuti contano su questi visitatori per ottenere una qualche finanziamento, prima di questo pero' e' meglio controllare col detenuto che non sia cambiata qualche regola. Come detto, anche se non possono maneggiarli i detenuti hanno bisogno di soldi per sopravvivere, questi devono essere depositati nel loro acconto presso la prigione. avendo questo conto il detenuto puo' ordinare determinati oggetti. I depositi possono avvenire nel seguente modo:
- contanti: depositandoli presso la persona designata dal carcere a questo particolare servizio. Questo agente o ufficiale può essere trovato nella stanza dei depositi nell'ufficio amministrativo. Il funzionario rilascia al depositante una ricevuta, che deve essere verificata. Si prega di non lasciare denaro a qualsiasi altra persona, fosse anche un agente, il carcere non potrà essere ritenuto responsabile di questo denaro. Ogni detenuto che cerchi di portare denaro in carcere sarà punito.
- vaglia: denaro si puo' mandare ai detenuti anche tramite vaglia che deve contenere il nome e cognome del detenuto, l'edificio in cui questi si trova e che il vaglia sia pagabile all'ufficio postale di Jatujuck o Ngarmwongwan Road. Tutti i vaglia devono essere in baht thailandesi, l'invio dei vaglia è a rischio del mittente. Le autorità carcerarie non sarà responsabili per eventuali perdite.
Per quanto riguarda pacchi e pacchetti inviati ai detenuti dal 1 ° luglio 2008, il Dipartimento di correzione ha deciso di vietare i regali consegnati di persona o inviati per posta ai detenuti nel tentativo di contrastare il traffico di stupefacenti nelle carceri. Il divieto arriva dopo che i funzionari hanno trovato droga nei dentifrici, in cibo, nel curry e in animali a cui erano state tolte le interiora e sostituite. A causa di questo i pacchi non sono piu' consentiti. Solo in casi particolari la direzione della prigione puo' decidere di accettare pacchi, ad esempio quelli contenenti medicine.
Molti dei detenuti stranieri che si trovano in prigione in Thailandia, siano essi donmne o uomini, sperano nell'applicazione di uno dei trattati che la Thailandia ha con altri paesi, questi trattati permettono che un detenuto straniero che sta scontando una condanna in Thailandia o un detenuto thai che sta scontando una condanna all'estero possano richiedere di essere trasferiti nel loro paese, dove termineranno il periodo di detenzione. L'Italia ha con la Thailandia uno di questi trattati.
Per il trasferimento e' necessario sia il permesso del governo straniero sia di quello del prigioniero. La decisione di trasferire un prigioniero è una decisione discrezionale che deve essere presa dal "Comitato per l'esame del trasferimento dei prigionieri" composto dal Segretario permanente del Ministero di Giustizia, che ne e' il presidente, il magistrato procuratore generale, Il giudice supremo della Corte penale, il giudice supremo della Corte centrale per i minorenni, il Procuratore generale, il direttore generale della Royal Thai Police, il direttore generale del Dipartimento di correzione, il direttore generale del Dipartimento trattato e legale, il direttore della Divisione diritto penale del Dipartimento di correzione e il direttore della Divisione trattati e all'Ufficio Legale.
Un detenuto può chiedere il trasferimento verso un paese di cui è cittadino o di cui ha la nazionalita', in conformità con le disposizioni del trattato in materia. Tuttavia, un prigioniero non è ammissibile per il trasferimento fino alla sentenza e la fase in cui la pronuncia della corte e' definitiva, cioè quando non c'e' piu' nessun appello. Un detenuto in Thailandia deve deve aver trascorso un periodo minimo di detenzione e dovrà versare le ammende inflitte nell'ambito della condanna penale da pagare prima del trasferimento. In base alle disposizioni del trattato in materia, i prigionieri che sono condannati per determinati tipi di reati, ad esempio reati militari e reati politici, o che hanno meno di un anno di tempo rimanente da scontare in base alle loro sentenze non sono ammissibili per il trasferimento.
Per quanto riguarda la pena di un detenuto che viene trasferito e' ben chiaro che questi non ha nessuna possibilita' di appellarsi, modificare, annullare la pena comminata dallo stato straniero nel paese di accoglienza.
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