Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

martedì 19 giugno 2012

Joost Schouten (? - 1644. Commerciante, linguista, diplomatico, giornalista, amministratore coloniale. Olandese).

Joost Schouten nacque a Rotterdam in data sconosciuta poco si sa' della prima parte della sua vita. Lo si incontra per la prima volta nel 1622 mentre lavora come giovane assistente sulla ‘Wapen van Rotterdam’ che era in viaggio verso l'India. Lo ritroviamo sei anno dopo quando a nome di Frederick Henry Statoldero, principe d'Orange, il governatore dell'Unione dei Paersi Bassi, reca un dono al re del Siam. Missione che compi' con la piena soddisfazione di tutti. Dal 1630 al 1633 lavora come segretario capo e inviato di William Janssen e insieme a lui e' coinvolto a Edo in trattative per il rilascio di un equipaggio olandese che era trattenuto li come prigioniero. In quel momento lui era vice fattore ma dato che era anche abile scrittore sperava attraverso i suoi libri "Memorabel verhael" e "Discours van de jegenwoordigen staet ende de Generaele Compagnie best-voughende gelegenheyt in Japan" di attirare l'attenzione dei suoi superiori e di farsi un nome. Questo suo comportamento irrito' e gli attiro' la gelosia fra gli altri di Pieter Nuyts, un personaggio importante nel conflitto Olanda-Giappone.
Schouten divenne amico di Jeremias Van Vliet e nel 1633 entrambi furono trasferiti ad Ayutthaya, la capitale del Siam. Schouten divenne direttore di una postazione commerciale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali.
Qui, nei successivi tre anni, dimostro' la sua competenza che lo porto' grazie all'intercessione di Antonio van Diemen a diventare un membro del consiglio della Compagnia. Nel 1636 scrisse "Btreschrijvinghe van... Siam", il suo primo scritto che fu tradotto in tedesco, francese, inglese, latino e svedese. Fu il primo resoconto generale sul Siam publicato nel XVII secolo, ebbe larga diffusione e fu l'opera a cui successivamente fecero riferimento molti scrittori che publicarono opere sul Siam.
Negli anni successivi svolse due incarichi importanti, il primo fu ispezionare la Malacca che era stata conquistata, il secondo un'ambasciata alla corte della regina di Aceh. Svolse bene questi incarichi e cosi' nel frattempo, salì al rango di consigliere delle Indie e fu coinvolto nell'organizzazione della spedizione di Abel Tasman.
Come membro del Consiglio lavoro' alla segnalazione del cosiddetto "buitencomptoiren" e rappresento' il governatore nelle riunioni del consiglio con la chiesa. Nell'amministrazione persegui' obiettivi amministrativi di carattere generale e non si curo' di questioni che non rientravano nella sua competenza. Il 4 Dicembre 1642 Tasman gli dedico' l'isola Schoute sulla costa sud-ovest della Tasmania.
Nel 1644 Schouten fu colto in flagrante durante un atto omosessuale con un caporale francese, il che agli occhi dei calvinisti olandesi di Batavia era un abominio. Egli non fece alcun tentativo di negare il reato, o per sfuggire a un atto d'accusa, confessò volontariamente azioni simili commesse in Siam. Così il suo destino era segnato. Schouten fu giudicato colpevole e condannato a morte sul rogo. A causa dei grandi servizi da lui resi alla Compagnia delle Indie Orientali, il giudice decise di risparmiargli la morte dolorosa in un rogo di farlo strangolare prima di porre il corpo morto al palo per essere bruciato. Due giorni dopo ci fu l'esecuzione poi il suo corpo fu ridotto in cenere. La sua intera proprietà fu confiscata.



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