Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 20 luglio 2013

La Thailandia e l’alta tensione coreana (5 Aprile 2013)

Un articolo di Francesco Tortora sull'Indro in data 05/04/2013.


La Thailandia si sta attivamente preparando per una rapida crescita delle influenze esterne ed interne dovute alla crescente tensione nella Penisola Coreana e congiuntamente per la già avviata politica del rafforzamento della propria moneta nazionale, che certamente avrà ripercussioni sull’intero settore del commercio estero nell’arco di quest’anno. Allo stato attuale, 1 Euro corrisponde a THB 37,8942 e 1 dollaro americano corrisponde a 29.315 THB.
Srirat Rastapana, direttore generale del Dipartimento del Commercio Internazionale ITPD, ha ammesso che l’apprezzamento del Thai Baht è uno dei fattori di maggior disturbo per i trasporti commerciali via nave e delle esportazioni più in generale nell’arco dell’anno corrente.
“Il conflitto nella Penisola Coreana e lo sgretolamento dell’Euro sono le altre preoccupazioni circa i loro effetti sulle contrazioni delle esportazioni thailandesi verso i mercati principali di riferimento. In ogni caso, il Ministero non ritiene la situazione sia critica abbastanza per intaccare seriamente il commercio internazionale”, ha aggiunto Srirat. Ha poi confermato che la Reale Ambasciata di Thailandia in Corea del Sud, operativa nella Capitale Seoul, ha lavorato a stretto contatto sin dalle prime fasi dell’inasprimento della situazione tra le due Coree. Oltretutto, vi sono informazioni fondate sul fatto che non vi è alcun panico nella popolazione sudcoreana sebbene la moneta coreana possa avere delle forti contrazioni proprio a causa del contesto generale nella Penisola Coreana.
Srirat Rastapana ha assicurato che gli uffici commerciali situati a Seoul e negli Stati o Nazioni vicine, compreso il Giappone, la Cina, Hong Kong e Taiwan sono stati tutti invitati a seguire attentamente la situazione coreana.
Allo stesso tempo, l’Ufficio della AEC dell’accertamento dello sviluppo del mercato asiatico ha concluso che il problema tra Pyongyang e Seoul non dovrebbe disturbare più di tanto. Al momento. E che il commercio Thailandia-Corea dovrebbe proseguire normalmente poiché si ritiene che l’ultimo round della tensione coreana sia di breve vita, pur permanendo l’importanza di continuare a monitorare lo sviluppo del contesto coreano.
Secondo il Ministero per il Commercio, il commercio tra Thailandia e Corea del Nord nel 2012 ha totalizzato 62 milioni di dollari americani, cioè lo 0,01% del valore complessivo del commercio internazionale thailandese. Nel primo bimestre dell’anno in corso si è raggiunto il valore di 21 milioni di dollari americani, un salto del 281%. Gomma, prodotti chimici e sfere di plastica sono le maggiori esportazioni thailandesi verso la Corea del Nord. Le importazioni da quella Nazione in prevalenza sono acciaio e macchinari industriali. (Per l'articolo completo di Francesco Tortora vedi "L'Indro").

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora"

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