Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 2 agosto 2013

E la Thailandia conta i danni di Francesco Tortora.

Un articolo di Francesco Tortora in data 31/07/2013.

Disastro ambientale
E la Thailandia conta i danni
La PTT Global Chemical accusata per il petrolio fuoriuscito dalle sue condotte marine.
Bangkok - In Thailandia la cura dell’ambiente coincide con la difesa di uno dei punti forti dell’economia nazionale: la stretta relazione tra le risorse marine e naturalistiche e il turismo internazionale, fonte preziosa di denaro che sostiene da sempre le casse del Regno del Siam. Per questo motivo, oltre le Istituzioni locali e nazionali, anche il fronte dei movimenti e associazioni verdi e degli ambientalisti s’è immediatamente attivato contro l’emissione incontrollata di petrolio grezzo nel Golfo di Thailandia da parte delle condutture sottomarine di proprietà della società PTT Global Chemical PTTGC. Proprio gli attivisti stanno spingendo per azioni legali esemplari e forme compensatorie contro la Società proprietaria estrattiva operante nel Golfo di Thailandia che, secondo gli esperti del settore, potrebbero causare danni di severa entità all’ecosistema marino.
La PTT Global Chemical (PTTGC) sta anche chiedendo soccorso per mettere sotto controllo la perdita di petrolio grezzo lungo la superficie del mare ed ha impiegato specialisti per direzionare e contenere l’impatto ambientale. Il Direttore Generale del Dipartimento della Marina, Sorrasak Saensombat, ha affermato che il danno totale derivante dalle macchie di petrolio grezzo va sommato a quello relativo alle perdite subite in campo turistico, nel settore del business e delle attività ittiche che non erano stati completamente stimati in precedenza ma il cui impatto negativo si va via via facendo sempre più macroscopico. Secondo le sue stime, le perdite di petrolio grezzo in mare sono attualmente tra il Livello 2 e il Livello 3 di grandezza ed ormai richiedono un intervento statale per la messa in sicurezza e per ripulire l’area interessata dall’incidente in mare e che sta aumentando di dimensioni. Si tenga conto del fatto che il Livello 3 viene assegnato solo ai danni più gravi che richiedono interventi persino stranieri, mentre il Livello 1 è relativo a perdite moderate che possono essere bonificate dai privati.
La pellicola oleosa di petrolio grezzo ha raggiunto la costa di Rayong mentre il petrolio più spesso ha macchiato Ao Phrao (la Baia di Phrao) ma è stato contenuto, ha aggiunto Sorrasak, il quale ha poi aggiunto che la baia frequentata solitamente dai turisti potrebbe essere rimessa in sicurezza e ripulita nei prossimi giorni e le macchie possono essere rimosse dalle spiagge e dal mare in una settimana. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo su "L'Indro").

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro  e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro







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