Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 4 gennaio 2017

I Lak Mueang, come si fonda una città.

I Lak Mueang sono pilastri di fondazione che si trovano nella maggior parte delle città in Thailandia. Di solito ospitati in un santuario che si crede ospiti anche Chao Pho Lak Mueang, la divinità, lo spirito che veglia sulla città. Essi sono tenuti in grande considerazione da parte dei thailandesi.
Sukhothai, Ayutthaya, Bangkok le grandi capitali in Thailandia hanno sempre avuto un loro spirito guardiano e protettore,  che risiede nel centro ufficiale della città, segnato da un altare dedicato a Phra Lak Mueang, altro nome di Chao Pho Lak Mueang.
La storia del Lak Mueang è inreressante, ha le sue radici in guerre e vittorie. Per lungo tempo la Thailandia è stata in guerra contro la Birmania. Per assicurarsi la vittoria i comandanti in capo degli eserciti e la famiglia reale regnante dovevano anche essere esperti in astrologia. Solo così essi potevano stabilire il giorno e l’ora per sconfiggere il nemico e la miglior strategia da usare.
Un’importante parte di questa strategia era alzare il morale delle truppe thailandesi e abbassare il morale del nemico. Il che era fatto usando la corretta tattica di approccio.
Per prima cosa i soldati thai dovevano indossare il corretto colore del giorno, rosso la domenica, giallo il lunedì, rosa il martedì e così via. Ancora più importanti erano varie e essenziali cerimonie astrologiche, inclusa quella conosciuta come tat mai khom nam “per deridere e portare disgrazia all’effigie del nemico” prima della battaglia al fine di incoraggiare le proprie truppe.
Tot mai significa letteralmente “tagliare il legno” e questo veniva effettivamente fatto radendo al suolo una pianta imponente del genere Cassia. Il nome thai di questa pianta è in thailandese chaiyapruek o “albero del successo. Una pianta abbastanza rara da trovare in Thailandia e ancora più difficile da trovarne una abbastanza alta.
Ogni volta che si andava in battaglia la ricerca di questa pianta era necessaria per assicurare la vittoria alle armate thailandesi. Il tronco del chaiyapruek, col suo spirito guardiano, che vive nel legno interno diventava così il pilastro della città e anche la pietra (legno) di fondazione della città thai vittoriosa.
E' stato re Rama I che ha eretto il primo pilastro della città di Bangkok, il 21 aprile 1782, quando trasferì la capitale da Thonburi a Bangkok. Era una domenica ed erano le 06:45 del mattino quando il pilastro fu posato, solo 15 giorni dopo la sua incoronazione.
Dopo il saccheggio di Ayutthaya nel 1767, il generale Chackri, con successo aveva messo in fuga i birmani, vincendo una serie di battaglie che lo resero capace di fondare la presente capitale della nazione, Bangkok, e salire al trono come Re Rama I, fondando la presente dinastia Chackri.
Il chaiyapruek, il tronco benedetto che aveva assicurato la vittoria finale ai thailandesi e che aveva permesso questo, era alto più di 4,70 metri e 74 centimetri di diametro, lo spazio a lui destinato nella sua nuova capitale era stato scelto per primo, In quel tempo non c’era nessun edificio e neppure una tettoia a proteggerlo, il palazzo reale e altri edifici furono costruiti in seguito. Al suo interno conteneva il primo oroscopo di Bangkok.
Una grande cerimonia si svolse, vicino al Gran Palace, per onorare lo spirito del tronco. Il tronco fu seppellito nel pavimento per circa 2 metri, la parte eretta esterna misurava 2,7 metri.
Fu posato rispettando le tradizioni più antiche alla presenza dei monaci buddhisti che dei brahmani.  Con lo sforzo per erigere  il pilastro di legno di acacia, chaiyapreuk, anche lo sforzo per costruire la città era cominciato .
Fu l’occasione per altre grandi celebrazioni, con un proclama reale che invitava tutti gli spiriti e gli dei ad andare ad abitare nel tronco per proteggere la città e la popolazione.
Il pilastro simboleggiava la posizione della nuova capitale e l’oroscopo che conteneva era destinato a garantire la prosperità e il successo contro future invasioni birmane. Nei periodi Rattanakosin il riferimento a Phra Lak Muang e alle città custodi appare in incantesimi reali.
Il luogo era destinato ad essere un centro spirituale e civile importante per i cittadini thailandesi. E’ da questo santuario che sono misurate tutte le distanze nel Paese.
Quella svoltasi nel regno di Re Rama I è la prima erezione documentato di un Lak Mueang. Prima della sua descrizione non vi è alcuna prova attendibile che la pratica esisteva prima del periodo di Ratanakosin. Le cronache del periodo di Ayutthaya non parlano di un pilastro della città nè di un Phra Lak Mueang. Esse si riferiscono ai Phra Sua Mueang, al Phra Song Mueang e al Phra Kan come divinità custodi dell’ex capitale La mancanza di prove da periodi precedenti, però non puo’ far pensare che il pilastro di fondazione del re Rama I sia il primo del suo genere. Certo è che solo nel periodo Ratanakosin cominciarono ad apparire nomi di spiriti protettori chiamati Phra Lak Mueang al fianco di altri spiriti custodi di città in incantesimi e cerimonie reali.
Nel poema epico del periodo di Ayutthaya "Khun Chang Khun Phaen", troviamo però un’indicazione dell'esistenza di un pilastro della città in Ayutthaya: "Anche gli spiriti custodi dell’ombrello reali che sostengono la religione, i potenti spiriti protettori della città, il potente pilastro della città di Ayutthaya, viene a ricevere le offerte di cibo."
Si narra qui di rituali condotti per rafforzare l’ aura della città. Forse questi rituali includevano sacrifici umani e animali. La maggior parte delle città avevano santuari dove i rituali si svolgevano regolarmente per sostenerne l’aura. Comunemente questi erano santuari con un obelisco conosciuto come il pilastro città, o un nume tutelare. Quegli spiriti fornivano la protezione della città.
Sotto il regno di re Mongkut (Rama IV r. 1851-1868), i pilastri assunsero un simbolismo diverso, rivelato dall’oroscopo della città che conteneva e che esaminava i problemi di quei tempi, non la minaccia di invasioni birmane o vietnamite ma la minaccia dei colonialisti europei.
L’oroscopo formulato per l'occasione in seguito divenne tradizione e l'oroscopo de facto per la nazione.
Il Lak Mueang serviva così anche a scopi politici ed era inizialmente utilizzato dalla classe dominante per i suoi scopi politici e col tempo il suo ruolo si evolvena in conformità con i cambiamenti nella società. Il culto di Phi Mueang rimane prevalentemente agricolo e con carattere unificante, come forte simbolo della civica amministrazione o anche come il difensore delle leggi, assicurando un processo giuridico proprio . Tutte le descrizioni di importanti studiosi includono diversi aspetti della vita sociale e politica, da cui si deduce che il Lak è una istituzione sociale di particolare importanza, con un proprio rito e adempie una funzione socio-politica importante. Il Lak è così, elemento culturale centrale nella società Tai.
Sempre per lo stesso motivo, la protezione dalle potenze europee, Re Mongkut aggiunse un secondo pilastro più breve per guidare e proteggere la nazione nel trattare con gli invadenti poteri coloniali.
Re Mongkut, che era stato monaco buddista creo’ anche l'immagine di Phra Sayamthevathirat e la designo’ come la suprema divinità del Regno del Siam. Con questo nuovo dio il ruolo di Phra Lak Muang e altri spiriti guardiani divenne meno importante. Per questo la pratica della costruzione dei pilastri della città cesso’ per un certo periodo e il potere reale era esercitato da sistemi in stile occidentale di governo e da funzionari pubblici.
Re Chulalongkorn, Rama V, ordino’ il restauro del primo pilastro, e la costruzione di un mondop, o padiglione con sfere (prang), sul modello del santuario di Ayudhya, per ospitarli.
Il santuario della città di Bangkok è l'unico ad avere due pilastri sanciti in un unico edificio.
Nel 1980, in preparazione per la celebrazione del 200° anniversario di Rattanakosin (Bangkok) del 1982, la città di Bangkok ha ristrutturato il pilastro e il santuario, compresa l'aggiunta di archi per ospitare le divinità custodi di cinque città, quattro sono costruite in solido oro.  
Intorno al sacro tronco, al suo spirito, al santuario sono nati miti e leggende. Secondo una di queste i thailandesi hanno creduto per lungo che la costruzione del santuario abbia richiesto il sacrificio di quattro persone, una in ogni punto cardinale "in-chan-mun-kong" per coprire tutta la città, "in" da nord, "chan" da sud, "mun" da est, e "Kong" da ovest. Persone catturate, erano portate alla posizione cerimoniale, e sepolto in una buca. I loro spiriti avrebbero custodito e proteggetto la città. Questo è solo un mito, non registrato nelle cronache.
Nonostante il proliferare di santuari lak mueang a cui ha dato origine e sebbene sia ben conosciuto e visitato dai thailandesi, si stima che circa 1.000 persone visitano il santuario ogni giorno per fare offerte e chiedere di esaudire i desideri, il santuario di Bangkok non figura nella media dei giri turistici o nella maggior parte degli itinerari dei visitatori anche se varrebbe sicuramente una visita.
Il cibo preferito da Chao Pho Lak Mueang si dice siano le uova sode e come diversi altri dei, questo spirito è deliziato dalle danze classiche thailandesi.
Il miglior orario per chiedere grazie e favori è prima delle 11:00 del mattino, dopo di che si crede che Chao Pho Lak Mueang si ritiri in paradiso per il resto del giorno. Così danze classiche in suo onore si tengono ogni giorno dalle 10:00 alle 11:00. Dopo quest’orario le danze sono eseguite per il pubblico e continuano fino alle 16:00.
Le rappresentazioni al santuario lak mueang sono molto colorate, potete fermarvi e ammirare lo spettacolo fin che volete.
Dopo aver assistito alle danze e ascoltato la musica suonata da un’orchestra piphat con i classici khong wong yai, un set semicircolare di gong di svariate misure, ranat o xilofoni curvi e tamburi date un’occhiata all’interno del santuario per vedere il tronco di fondazione, con i devoti che pregano. Bastoncini di incenso sono accesi incessantemente, girlande di fiori sono offerte per ringraziare di qualche favore, foglie d’oro sono applicate alle colonne di fondazione.
La gente di solito utilizza tre bastoncini di incenso, una candela, una foglia d'oro, due fiori di loto, due ghirlande di fiori, e un taffetà a tre colori per il culto all’interno del santuario.
Uno spettacolo affascinante che non bisogna perdere.
La gente raccolta in preghiera è formata da ferventi buddhisti che credono che, per grazia dello spirito, potranno raggiungere prosperità, realizzarsi nel lavoro e fare carriera, aumentando il potere, il prestigio, la ricchezza ed evitando malattie e sfortuna.
Il santuario si trova nell’angolo sudest dell’area Phramane o Sanam Luang, vicinissimo e dalla parte opposta del muro esterno del Grand Palace. E’ nel cuore di Bangkok, vicino al Ministero della Difesa.
Poco dopo il santuario di Bangkok, santuari simili furono costruiti nelle province strategiche per simboleggiare il potere centrale, come simbolo dell’impero  siamese dei Chakri. Furono anche eretti nei centri urbani strategici lontano da Bangkok, come delimitazioni della vastità dell'Impero, come ad esempio a Songkhla, nel sud, città che si occupava dei regni vassalli malesi, in Cambogia a Battambabg, Chanthathuri e Chachoengsao, Samut Prakan e altrove.
Altri santuari sono stati creati durante il regno del Re Buddha Loetla Nabhalai, Rama II, in Nakhon Khuen Khan e Samut Prakan, e dal re Nangklao, Rama III in Chachoengsao, Chanthaburi, e nella provincia di Phra Tabong, oggi in Cambogia. Dopo che il re Mongkut pose un nuovo pilastro a Bangkok,
Ulteriori santuari nelle province sono stati costruiti fino al 1944, quando l'allora primo ministro della Thailandia Phibunsongkhram costruì un pilastro della città a Phetchabun, dato che aveva intenzione di spostare la capitale in questa città. Anche se questo piano non riuscì a ottenere l'approvazione da parte del Parlamento, l'idea di pilastri della città prese piede, e negli anni seguenti diverse città di provincia costruirono nuovi santuari.
Nel 1992, il Ministero degli Interni ordino’ che ogni provincia doveva avere un tale santuario. Ancora nel 2010, tuttavia, alcune province erano senza un lak mueang. In Chonburi il santuario è stato completato nel 2011.
Lo stile costruzione dei santuari varia. Soprattutto in province con una significativa influenza cinese thai, il pilastro della città può essere ospitato in un santuario che assomiglia a un tempio cinese, come, per esempio in Songkhla, Samut Prakan, e Yasothon. Il pilastro della città di Chiang Rai, non si trova in un santuario ma, dal 1988, è in un luogo aperto dentro Wat Phra That Doi Chom Thong; è chiamato il Mueang sadue, ombelico della città. In Roi Et, il pilastro della città è ospitato in un sala, padiglione all'aperto.
Oltre alle città provinciali molti villaggi hanno un loro luogo sacro di questo tipo, che serve come luogo per la cerimonia di culto perché la gente crede che questo sacro spirito li proteggerà. Il termine thailandese "Lak Mueang" è adeguatamente tradotto come "Pilastro della città"; ma questo è solo un tipo di lak, essendoci nella stessa categoria, ad esempio, i Lak Ban, che appartiene al villaggio.
La gente in alcune piccole comunità nelle zone rurali ritengono inoltre che uno spirito simile abiti nel centro della casa e il cuore della casa è rappresentato in varie forme di simbolo. Il centro di ogni casa è sacro e serve come luogo per cerimonie familiari.
Tali pilastri della città si trovano in altre parti del Sud-Est asiatico. Il concetto proviene dall’India e versioni in pietra si trovato in Cambogia. In Thailandia hanno servito come una dichiarazione politica da parte delle classi dominanti. Il significato e la funzione di pilastri della città in Thailandia è cambiato nel corso del tempo.

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