Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 1 settembre 2011

Il mistero della collana scomparsa (Un crimine porta a un'altro).

C'era una volta re Brahmadatta che regnava in Benares nel nord dell'India. Dopo aver completato la sua formazione, l'Essere Illuminato, divenne uno dei suoi ministri.
Un giorno il re andò in gita nel suo giardino di delizie, un folto gruppo di cortigiani andò con lui. Essi visitarono molte parti del bellissimo parco, vicino ad un bosco fresco si imbatterono in un bellissimo laghetto chiaro e il re ha decise di fare una nuotata così si tuffò in acqua, poi invito' tutte le donne del suo harem ad unirsi a lui nello stagno rinfrescante.
Le donne si misero a ridere, si tolsero tutti i loro ornamenti e gioielli da testa, collo, orecchie. polsi, dita, fianchi, caviglie e piedi, si tolsero gli indumenti che consegnarono alle loro serve perche li custodissero e nude si gettarono nello stagno dove era re Brahmadatta.
Il re aveva donato a una delle sue regine preferite una collana di perle di grande valore e lei si era cosi' affezionata a quel segno d'amore che chiamava il gioiello con un nomignolo: "Il Piu' Prezioso'.
Una scimmietta tutta curiosa era rimasta a godersi lo spettacolo da un albero vicino, aveva prestato ovviamente grande attenzione perche' lo spettacolo di tutte quelle giovani donne nude che si gettavano nel fiume era alquanto affascinante. Quando aveva visto la collana di perle questa era di una bellezza che gli occhi le erano usciti dalla testa.
Incomincio' a pensare come poteva essere bella se avesse indossato la collana della regina e comincio' ad aspettare pazientemente sperando che la serva avesse un momento di distrazione. All'inizio la ragazza, che aveva avuto in consegna la collana, la conservo' ponendo la massima attenzione ma la giornata era calda e il caldo le provocava sonnolenza. La scimmia aspetto' che fosse bene addormentata e quando senti' che cominciava a russare usci dall'albero veloce come il vento, in un attimo afferro' la collana, se la mise al collo e torno' a nascondersi dietro l'albero.
Per paura che altre scimmie potessero vedere il fantastico oggetto lo nascose in una cavita' della pianta. Poi si sedette a guardia del suo bottino, rimanendo in silenzio e facendo finta di essere innocente come una pasqua!
Quando la serva si svegliò dal suo pisolino si spavento' "E la collana della regina?". La collana non c'era, se ne accorse subito. Guardo' d'intorno: niente! . Spaventata, penso' cosa poteva capitarle, per essersi addormentata aveva perso uno degli oggetti che piu' stavano a cuore alla sua regina. Non le rimaneva altro da fare, comincio' a gridare con voce terrorizzata: "Aiuto, aiuto! Qualcuno ha preso la collana di perle della regina, quella chiamata "La Piu' Preziosa"".
Le guardie furono immediatamente al suo fianco, cercarono con estrema accuratezza e quando videro che non c'era niente da fare andarono a riferire l'accaduto al re che ordino' loro di non fermarsi di fronte a niente, dovevano catturare il ladro immediatamente. Per paura della collera del re le guardie cominciarono a darsi da fare, ispezionarono tutto il giardino, dentro e fuori alla ricerca del ladro.
Proprio in quel momento un pover'uomo a piedi stava camminando appena fuori dal giardino, stava tornando dal suo paese natale, che era molto lontano, dove si era recato, come diceva la legge per pagare le magre tasse al tesoro reale. La confusione all'interno del parco lo spavento' e inizio' a scappare.
Purtroppo, le guardie lo videro correre e cominciarono a dirsi l'un l'altro, "Quello deve essere il ladro!" Si precipitarono al di fuori del giardino e dopo un breve inseguimento catturarono facilmente l'uomo innocente. Cominciarono a picchiarlo e intanto gridavano: "Tu sei un ladrone! Confessa che hai rubato la collana di perle della regina, quella che lei chiama "La Piu' Preziosa"".
Il pover'uomo penso': "Se dico che non e' vero, questi uomini mi picchiano fino a che sono morto. Ma se confesso, dovranno almeno portarmi al re." Allora disse: "Sì, lo ammetto, ho preso la collana". Sentendo questo le guardie lo ammanettarono e lo trascinarono di fronte al re.
Dopo che gli fu detto della confessione dell'uomo, il re gli chiese: "Dove è la collana? Che cosa hai fatto?"
Pensando che doveva replicare con qualcosa di intelligente il prigioniero rispose: "Mio signore e re, io sono un uomo molto povero. in effetti mai nella mia vita ho posseduto qualcosa di prezioso, ne' il letto "Piu' prezioso" ne' la sedia "Piu' preziosa". E non ho certo una collana di perle chiamata "La Piu' Preziosa". E 'stato il consigliere capo delle finanze di sua maesta' che mi ha fatto rubare "La più preziosa" che poi ho dato a lui. Lui solo sa dove è ora".
Re Brahmadatta convocato il suo consigliere e chiese: "Hai preso la collana dalle mani di quest'uomo?" "Sì, mio signore", rispose il consigliere spaventato. "Dove è adesso?" chiese il re. "L'ho data al Sacerdote, il Maestro Reale".
Il Sacerdote venne chiamato e gli fu chiesto della collana rubata. Egli ha affermato, "L'ho dato al musicista ufficiale di corte."
Il musicista fu a sua volta convocato e interrogato. Egli rispose: "Ho dato la collana ad una prostituta di alto bordo"
La prostituta venne identificata e portato dal re, le fu chiesto di dire quello che aveva fatto con la collana di perle della regina, ma lei rispose: "Maestà, io non so nulla di una collana di perle!"
Mentre il sole cominciava a tramontare, il re disse: "Continuiamo domani queste indagini". Il re consegno' i cinque sospetti ai ministri e tornò al suo palazzo per la notte.
Nel frattempo, il ministro reale, che veniva chiamato l'Essere illuminato, che aveva visto e sentito tutto quello che era avvenuto nel giardino di delizie si rese conto che il mistero poteva essere risolto solo con un attento esame. Saltare alle conclusioni poteva portare a delle risposte sbagliate. Così inizio' ad esaminare ed analizzare la situazione nella sua mente. Pensò, "La collana è stato persa dentro il giardino di delizie ma il povero abitante del villaggio è stato catturato al di fuori del giardino. Le porte erano sorvegliate da forti guardie pertanto, l'abitante del villaggio non avrebbe potuto entrare per rubare la collana. Allo stesso modo, nessuno dall'interno del giardino poteva uscire all'esterno con la collana rubata, per la stessa ragione, i cancelli erano sorvegliati dalle guardie. Così nessuna delle persone che si sono autoaccusate poteva allontanarsi con la collana, nessuno poteva ne' entrare ne' uscire! Che mistero! Il pover'uomo che è stato accusato deve aver pensato che dicendo che aveva dato la collana al consigliere poteva salvare se stesso. Il consigliere deve aver pensato che la situazione sarebbe stata molto piu' semplice per lui se avesse accusato il Sacerdote. Il sacerdote deve avere accusato il musicista ufficiale di corte pensando che questi con la sua musica avrebbe potuto piu' facilmente passare il tempo nei sotterranei del palazzo. E il musicista ha probabilmente pensato che stare con la prostituta di alto livello avrebbe alleviato la miseria della vita carceraria. Così egli ha detto che la collana l'aveva lei. Dopo aver esaminato con attenzione, è facile vedere che tutti e cinque i sospetti devono essere innocenti. Ma il giardino è pieno di scimmie che sono note per causare guai. Non c'è dubbio che qualche scimmia ha trovato attrante la collana e l'ha rubata e la collana è ancora nelle sue mani"
Così andò dal re e gli disse: "Eccellenza, se consegni i sospetti a me, faccio le indagini per te". "Ne hai facolta', mio saggio ministro", ha detto il re, "esamina tranquillamente i fatti in prima persona.''
Il ministro chiamo' alcuni suoi servi e disse loro di raccogliere i cinque sospetti in un unico posto e lasciarli soli. Essi pero' dovevano nascondersi nelle vicinanze, ascoltare tutto ciò che veniva detto, e poi riferire a lui.
Quando i cinque prigionieri pensarono di essere soli cominciarono a parlare liberamente tra di loro. Prima il consigliere disse al povero abitante del villaggio, "Tu piccolo truffatore! Non ci siamo mai visti prima. Quando avresti dato la preziosa collana a me?"
Egli rispose: "Mio signore, sei il consigliere piu' ascoltato dal grande re, io non ho mai avuto niente di qualsiasi valore, nemmeno un letto o una sedia. Sicuramente non ho mai visto nessuna collana con tanto valore. Io non avevo mai visto quella gente e non sapevo di cosa stessero parlando. Ero spaventato a morte dalle guardie del re, ti ho solo citato nella speranza che essendo tu una persona così importante ci potevi liberare entrambi, prego, mio signore, non essere arrabbiato con me."
Il Sacerdote disse al consigliere: "Vedete, quest'uomo confessa di non aver dato la collana a voi, quindi come voi avete potuto darla a me?" Egli rispose: "Siamo entrambi in posizioni elevate. Ho pensato che se ci fossimo sostenuti a vicenda avremmo potuto risolvere la questione."
Il musicista a sua volta chiese al sacerdote: "Oh Sacerdote, quando hai dato collana di perle della regina a me?" "Ho pensato che se fossi stato imprigionato con me", rispose il sacerdote, "la vostra musica avrebbe reso la prigionia più piacevole. Ecco perché ho mentito".
Allora la donna disse al musicista di corte ufficiale, "Tu miserabile truffatore! Quando sono venuta da te? Quando sei venuto da me? Non ci siamo mai incontrati prima. Così quando mi avresti consegnato la collana rubata? " Il musicista le disse: "Oh, cara signorina, per favore, non essere arrabbiata con me. Ho solo accusato voi in modo che quando fossimo stati imprigionati tutti e cinque insieme, il vostro essere con noi ci avrebbe reso tutti felici".
Non essendo una povera straniera spaventata o un viscido funzionario del governo la prostituta di alto bordo era stata l'unica che aveva detto la verità. Non aveva nessuno da accusare e nessuno sui cui spostare la colpa.
Naturalmente i servi del saggio ministro avevano intercettato l'intera conversazione. Quando gli riferirono tutto lui ebbe la conferma che il suo sospetto era vero, una delle scimmie del giardino aveva preso la collana. Allora pensò: "Devo trovare un piano per farla tornare indietro."
Compro' un sacco di ornamenti a buon mercato, molti a imitazione del gioiello prezioso. Poi diede ordine ai servi di catturare diverse scimmie del giardino del piacere reale. Le decoro' con gli ornamenti anche con quelli a imitazione della collana e braccialetti ai polsi e alle caviglie. Poi le lascio' andare libere per il giardino. Il ministro aveva ordinato ai suoi servi di guardare tutte le scimmie, quando avessero visto la scimmia con la collana di perle mancanti avrebbero dovuto catturarla, spaventandola.
La femmina di scimmia che aveva preso la collana era ancora di guardia alla cavità dell'albero. Le altre scimmie si pavoneggiavano davanti e dietro a lei dicendo: "Vedi come siamo belle. Abbiamo queste belle collane e bracciali." La scimmia ladra non poteva sopportare di vedere e sentire questo e penso', "Quelli non sono altro che imitazioni senza valore" e per mostrare che lei valeva di piu' si mise la preziosa collana di perle al collo.
Immediatamente i servi la spaventarono per farla cadere. Essi presero la collana e la portarono al loro padrone, il saggio ministro. Il saggio ministro la portò al re e gli disse: "Maestà, ecco la collana di perle, quella chiamata "La Più Preziosa". Nessuno dei cinque che ha ammesso il crimine è stato veramente un ladro. La collana era stata presa invece da una scimmia un po' avida che vive nel vostro giardino di delizie ".
Il re stupito chiese: "Come hai fatto a scoprire che era stata presa da una scimmia? E come hai fatto a farla tornare indietro?"
Il ministro ha raccontato tutta la storia. Il re disse: "Tu sei certamente l'uomo adatto per questo lavoro. Nel momento del bisogno sono le persone sagge che vengono apprezzate di più." Poi lo ricompensò con doccia di ricchezza, dove l'acqua era rappresentata dai sette oggetti piu' preziosi: oro, argento, perle, rubini, lapislazzuli, diamanti e corallo.

La morale è:
I ladri rubano per avidita',

le menzogne derivano dalla paura,
la verita' dall'esaminare.



 

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...