Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

martedì 10 luglio 2012

Alaungpaya (1714-1760. Sovrano. Birmano).

Fu la persona che unifico' il Myanmar, fondo' la dinastia Alaungpaya, o Konbaung che detenne il potere in Birmania fino a che l'alta parte del paese fu annesso dagli inglesi, il 1 gennaio 1886, e conquisto' il regno indipendente Mon di Bago nel delta del fiume Hirrawaddi
Il futuro re nacque come U Aung Zeya, letteralmente "la Vittoria al Vittorioso" a Moksobo, oggi Shwebo, un villaggio di poche centinaia di famiglie situato nella valle del fiume Mu, circa 60 km a nord ovest di Ava, il 24 settembre 1714 da Min Nyo San e sua moglie Saw Nyein Oo . Nacque di umili origini come secondo figlio di Min Nyo San, capo di un piccolo villaggio Egli affermava di discendere da un comandante di cavalleria del quindicesimo secolo, fratello del re Mohnyin Thado e nella linea reale di Pagan. Veniva da una famiglia numerosa, e nel 1730, sposò Yun San, figlia del capo di un villaggio vicino, Siboktara. Essi ebbero sei figli e tre figlie.
Aung Zeya crebbe in un periodo in cui l'autorità di Toungoo era in declino. La corte di Ava era stata incapace di difendersi contro le incursioni Manipuri che dal 1624 avevano saccheggiato parti sempre più profonde della Birmania Superiore, Ava non era riuscito a recuperare le parti sud del Lan Na (Chiang Mai), che si erano ribellate nel 1727, e non fece nulla per impedire l'annessione del nord degli Stati Shan da parte della Cina nel 1730. La valle Mu era direttamente sulla strada dei raids che i Manipuri facevano anno dopo anno. Anche se la Birmania era molto più grande di Manipur, Ava non era riuscito a sconfiggere i razziatori o ad organizzare una spedizione punitiva contro la stessa Manipur stesso. Le persone guardavano impotenti come gli incursori incendiavano e saccheggiavano villaggi e pagode facendo prigionieri.
Fu durante questi momenti difficili, in cui mancava l'autorità reale che uomini come Aung Zeya si fecero avanti. Egli raccolse la responsabilità di suo padre come capo del suo villaggio poco più che ventenne e si ribello' e organizzo' il movimento di resistenza.Uomo alto per i tempi, dal fisico solido, la pelle bruciata dal sole Aung Zeya mostrava la sua naturale capacità di condurre gli uomini, e visto come un leader in tutta la valle. Egli comincio' a prendere la situazione nelle proprie mani e a difendere la valle contro le incursioni.
Il regime malato di Ava era stanco dei potenziali rivali che apparivano di tanto in tanto. Fu nel 1737, quando Aung Zeya aveva soli 22 anni che cominciarono a nmascere storie, superstizioni e leggende su di lui, fra le persone superstiziose delle campagne cominciarono a diffondersi dicerie che egli era un leader di grande valore e coraggio, queste parole cominciarono a diffondersi e aumentarono fino a che si arrivo' a dire che egli era la persona che avrebbe sostituito l'attule sovrano. Fu per questo che nel 1736, Toungoo Yaza, il comandante in capo dell'esercito, dopo aver consultato gli astrologi convocò Aung Zeya a Ava per verificare se il capo del villaggio era una minaccia potenziale per il regime. Rimase soddisfatto quando si trovo' davanti un giovane di 22 anni che dichiarava di non avere disegni sul trono ne' di voler essere leader. Toungoo Yaza per conto del re conferi il titolo di Bala Nanda Kyaw a Aung Zeya. Aung Zeya divenne il vice di suo zio che era il signore della valle di Mu, e ufficiale amministrativo, responsabile della riscossione delle imposte e del mantenimento dell'ordine.
L'autorità di Ava continuo' a ridursi negli anni successivi. Nel 1740, i mon della Bassa Birmania si staccarono dal regno e ne fondarono uno nuovo quello di Hanthawaddy, con capitale a Pegu, l'odierna Bago. la debole Ava fece qualche tentativo per recuperare il sud ma fallirono. Un basso grado di belligeranza fu mantenuto fra Ava e Pegu, continuò fino alla fine del 1751, quando Pegu lancio' il suo assalto finale, invadendo la Birmania superiore con tutta la sua potenza. Entro l'inizio del 1752, le forze di Pegu aiutate da francese forniti di armi da fuoco e mercenari olandesi e portoghesi, aveva raggiunto le porte di Ava. L'erede apparente di Hanthawaddy Upayaza convoco' tutti i funzionari amministrativi nella Birmania superiore per sottomettersi. Alcuni scelsero di collaborare, ma altri come Aung Zeya scelsero di resistere.
Aung Zeya convinse 46 villaggi della valle di Mu ad unirsi a lui nella resistenza. Trovo' uomini e donne orgogliosi che desideravano porre rimedio alle numerose umiliazioni che il loro regno, una volta orgoglioso aveva subito. Il 29 febbraio 1752 mentre le forze di Hanthawaddy stavano per violare le mura esterne di Ava, Aung Zeya si proclamò re con il nome reale di Alaungpaya, "Il governatore che un giorno diventera' Buddha" e fondò la dinastia Konbaung, il nome completo da lui assunto fu Thiri Pawara Wizaya Nanda Zahta Maha Dharma Yazadiyaza Alaung Mintayagyi.
Fu nel 1752 i mon che erano rivali dei birmani e avevano abitato la regione prima di questi rinnovarono i loro attacchi alla monarchia conquistarono Ava e la rovesciarono. Visto quanto era accaduto il 23 marzo 1752, il padre di Alaungpaya cerco' di convincerlo a sottomettersi . Il padre sottolineo' il fatto che, sebbene Alaungpaya avesse decine di uomini entusiasti, aveva solo un po moschetti, e che la loro piccola palizzata non aveva possibilita' contro il ben equipaggiato esercito Peguan che aveva appena conquistato la ben fortificata Ava. Alaungpaya non fece spaventare e disse: "Quando combatti per il tuo paese, poco importa se di questo c'e' poco o molto, ciò che conta è se i tuoi compagni hanno un vero cuore e braccia forti". Preparo' barricate a difesa del suo villaggio, che ribattezzo' Shwebo, e costrui' un fossato tutto attorno ad esso. Spiano' la giungla al di la' delle barricate, distrusse gli stagni, svuoto' i pozzi.
Konbaung era solo uno dei molti luoghi dove si trovavano forze che pensavano alla resistenza e che erano sorte in modo indipendente in una Birmania superiore in preda al panico. Fortunatamente per queste forze della resistenza, il comando Hanthawaddy sbaglio' nel valutare le situazione, erroneamente equiparo' la cattura di Ava con la vittoria sulla Birmania superiore, e ritirò due terzi della forza d'invasione che ritornarono a Pegu, lasciando solo un terzo dell'esercito, meno di 10.000 uomini per quella che doveva essere un''operazione di ripulitura. In un primo momento, la strategia sembro' funzionare. Essi costruirono avamposti a nord in luoghi rappresentatti ai nostri giorni dalla regione Sagaing settentrionale, e trovarono alleati negli Shans Gwe di Madaya nell'odierna regione nord di Mandalay.
Tuttavia, le forze di Alaungpaya spazzarono via i primi due distaccamenti inviati a garantire fedeltà. Successivamente, sopravvissero durante il mese di assedio da parte di un esercito Hanthawaddy di diverse migliaia di uomini guidato dallo stesso generale Talaban, poi scacciarono gli invasori e per loro fu una disfatta. La notizia si diffuse in fretta. Presto, Alaungpaya riusci' a radunare un esercito adeguatocon persone provenienti da tutta la valle di Mu e oltre, In breve reclute fresche cominciarono a arrivare tutti i giorni dalle molte regioni della Birmania superiore. Entro l'ottobre 1752 Alaungpaya emerse come lo sfidante principale per Hanthawaddy, il capo militare che aveva respinto il nemico da tutti gli avamposti a nord di Ava, e da quelli dei loro alleati gli Shans Gwe di Madaya. In questo periodo una dozzina di leggende sorsereo attorno al suo nome. Gli uomini sentivano che quando era lui a condurli non poteva e non potevano sbagliare.
Nel marzo 1754, Hanthawaddy finalmente inviato l'intero esercito, che avanzo' fino a Kyaukmyaung a pochi chilometri da Shwebo. Ma Alaungpaya condusse personalmente il contrattacco e scacciò gli eserciti a sud a maggio.
Il conflitto si trasformava sempre piu' in un conflitto etnico tra i birmani del nord e i mon del sud. La leadership Hanthawaddy si sentiva sempre piu' sconfitta cosi' comincio' ad attuare politiche di persecuzione contro i birmani meridionali. Essi arrivarono a mettere a morte il prigioniero re di Toungoo nel mese di ottobre 1754. Alaungpaya nonostante tutto era felice di poter sfruttare la situazione, incoraggio' restanti truppe birmane ad andare da lui. Molti lo fecero.
Con l'esercito che riceveva reclute da tutte le parti, da tutta la Birmania superiore, dagli Shan, dai Kachin e dai Chin, Alaungpaya lancio' una massiccia invasione della Bassa Birmania in un blitz nel mese di gennaio 1755. A maggio, il suo esercito aveva conquistato l'intero delta dell'Irrawaddy, e catturato Dagon, che lui ribattezzo' Yangon e vi coistrui'quello che sarebbe diventato il piu' importante porto della Birmania.. Ma i suoi progressi si fermarono improvvisamente di fronte alla principale citta' portuale francese di Syriam, l'odierna Thanlyin, che respinse diversi attacchi Konbaung. Alaungpaya cerco' allora un'alleanza con gli inglesi, e cerco' di farsi dare armi. Ma non ottenne ne' l'uno ne' l'altro. Forze Konbaung finalmente preso la città dopo un periodo di 14 mesi di assedio, nel luglio 1756, terminando cosi' l'intervento francese nella guerra civile birmana. Le forze Konbaung poi superarono, sebbene numericamente molto inferiori, le difese Hanthawaddy, e saccheggiarono la capitale Hanthawaddy di Pegu nel maggio 1757 .Il regno che aveva resistito per 17 anni era finito. Hanthawaddy era il nome del regno mon che governava la bassa Birmania.
Dopo di cio' Chiang Mai e altri stati a oggi a nord-ovest dell'odierna Thailandia, che erano stati in rivolta dal 1727, subito inviarono omaggi. Anche nel sud, i governatori di Martaban, oggi Mottama, e Tavoy, Dawei inviarono tributi.
Nel 1758, Alaungpaya inviato una spedizione verso gli Stati Shan settentrionali, al giorno d'oggi la parte settentrionale e orientale dello stato Kachin il nord dello Stato Shan, Xishuangbanna, Yunnan che erano stati annessi dalla dinastia Qing della Cina nella metà del 1730. Entro l'inizio del 1759, i birmano vi avevano ristabilito con successo la loro autorità nella zona. Il tentativo cinese di riconquistare la regione avrebbe portato alla guerra sino-birmana del 1765-1769.
Alaungpaya rivolse poi la sua attenzione alla colonia inglese di Negrais presso la punta sud-occidentale del delta dell'Irrawaddy. Gli inglesi, interessati al successo ottenuto dai francesi con Hanthawaddy, avevano preso la parte posteriore dell'isola nel 1753. Durante la guerra con Hanthawaddy, Alaungpaya si offri' di cedere l'isola all'Inghilterra in cambio di aiuto militare. Pur di ottenere l'aiuto egli avrebbe anche ignorato il fatto che una nave della compagnia inglese, la Arcot, aveva opportunisticamente venduto armi alle forze Hanthawaddy, e aveva sparato contro le sue truppe nel 1755 durante la battaglia di Syriam. Una lettera scritta su oro puro di 55 da 12 cm e incrostata con 24 rubini inviata da Alaungpaya a Giorgio II di Gran Bretagna nel 1756 è stata scoperta recentemente ad Hannover, in Germania. In questa lettera affidata a John Ensign Dyer , Alaungpaya dava riconoscimento formale agli insediamenti della Compagnia delle Indie Orientali nel suo paese, ma solo per ordine reale diretto al re d'Inghilterra.
Ma nessun aiuto militare si materializzo'. Gli inglesi sostenevano che non potevano lesinare le armi perché anche loro erano impegnati nella propria Guerra dei Sette Anni contro i francesi. Nel 1758, Alaungpaya ricevette la notizia che gli agenti della Compagnia inglese delle Indie Orientali avevano venduto munizioni e armi, 500 moschetti, ai ribelli Mon. Il 6 ottobre 1759, un battaglione di 2000 uomini invase il forte inglese, il che pose termine al primo stabilimento coloniale inglese in Birmania.
Alaungpaya, che è cresciuto guardando i raid Manipuri che saccheggiavano la sua regione d'origine anno dopo anno, era determinato a restituire il favore, non appena fosse stato in grado. Mentre la maggior parte delle sue forze stavano assediando Syriam, inviò una spedizione in Manipur a "instillare rispetto". Nei primi mesi del 1756, l'esercito birmano sconfisse l'esercito Manipuri, e saccheggio' tutto il paese, fu la guerra che i Manipuris chiamano la Prima Devastazione. Dopo che la Bassa Birmania fu sconfitta, Alaungpaya stesso condusse un'altra spedizione nel novembre del 1758, questa volta per installare un candidato birmano sul trono Manipuri. I suoi eserciti invasero via Khumbat nella valle Mainpur, e superarono la resistenza feroce di Manipuri a Palel, marciando poi su Imphal, la capitale Manipuri. Dopo Palel, i birmani entrarono a Imphal senza sparare un colpo. Gli eserciti Konbaung, secondo i Manipuris, furono "indicibilmente crudeli" e commisero crimini contro la popolazione, infliggendo "una delle peggiori catastrofi della sua storia" Ma secondo alcuni storici Alaungpaya stava solo facendo loro cio' che loro avevano fatto al suo popolo". Alaungpaya pose il suo candidato sul trono Manipuri, e tornò con il suo esercito. Riporto' molti cavalieri Manipuri che diventarono un corpo di cavalleria d'elite nell'esercito birmano.
Dopo la stagione delle piogge del 1759, Alaungpaya e il suo esercito tornò a sud per risolvere la situazione nella ancora instabile Birmania inferiore. Un anno prima era scoppiata una grande ribellione Mon, che aveva temporaneamente cacciato il governatore Konbaung di Pegu. Anche se la rivolta fu sedata, la resistenza mon era ancora in atto nella parte superiore della costa del Tenasserim dove il controllo Konbaung era ancora in gran parte nominale. I siamese avevano fornito rifugio ai leader ribelli e alle loro truppe Alaungpaya chiese garanzie da parte del re siamese che essi non sarebbero intervenuti negli affari birmano, e di consegnare i capi dei ribelli. Ma i siamesi rifiutarono le richieste birmane, cosi' Alaungpaya si preparò alla guerra.
Nel dicembre 1759, Alaungpaya forte di un esercito di 40.000 uomini lascio' Martaban per invadere il Siam via Tennasserim. Il suo secondo figlio, Hsinbyushin era il suo vice. La Birmana occupo' la città di Tenasserim, poi mosse verso est , verso le colline del Tenesserim, il Golfo di Siam, poi a nord catturando le città costiere, Kuwi, Pranburi e Phetchaburi. La resistenza siamese si irrigidì come i birmani si avvicinarono alla capitale siamese di Ayutthaya. L'esercito birmano raggiunse Ayutthaya nel mese di aprile 1760, i birmani furono respinti con gravi perdite in uomini, armi e munizioni. Solo cinque giorni dopo l'assedio, tuttavia, il re birmano improvvisamente si ammalò. E che che ne dicano i thailandesi non c'era motivo per il cronache birmane di nascondere la verità perché è più glorioso per un re birmano a morire di ferite ricevute sul campo di battaglia piuttosto che morire di una malattia comune.La sua malattia è stata indicata come dissenteria o adenite tubercolare.
Le forze birmane hanno iniziato la loro ritirata il 17 aprile 1760. Solo il generale Minkhaung Nawrahta al comado di 6,000 uomini 6000 e 500 cavalieri Cassay rimase come retroguardia, e con successo respingense gli attacchi siamesi lungo il percorso della ritirata.
Anche se i birmani non raggiunto l'obiettivo ultimo di rovesciare Ayutthaya, essi annessero la costa alta del Tenasserim, e spostato il confine lungo la costa fino al corridoio Tavoy-Mergui.
Alaungpaya mori' domenica 11 maggio 1760 all'alba, a Kinywa, nei pressi di Martaban, dopo essere stato portato velocemente fuori dal territorio siamese. Avrebbe desiderato vedere le immagini e sentire i suoni di casa, a Shwebo per l'ultima volta, ma cosi' non doveva essere. La sua morte fu resa pubblica a Yangon, e il suo corpo fu portato a monte su una chiatta di stato. Quando la chiatta reale arrivo' nei pressi di Kyaukmyaung Shwebo, tutta la corte gli ando' incontro, e lo portarono solennemente attraverso la Porta Hlaingtha Shwebo. Fu sepolto con il rito dei re nella città palazzo, che un tempo era stato il suo umile villaggio, in mezzo al lutto di un intero popolo. Aveva regnato solo otto anni, e non aveva ancora 46 quando morì. Lo storico Harvey scrive che "gli uomini sono ricordati dagli anni che usano non, dagli anni che durano"
A Alaungpaya succedette il figlio maggiore, Naungdawgyi, nonostante il tentativo suo secondo figlio Hsinbyushin per conquistare il trono.
Per quanto riguarda l'amministrazione governativa per la gestione dei nuovi territori acquisiti suoi territori di nuova acquisizione Alaungpaya continuo' in gran parte le politiche dei re di Toungoo l'aspetto più importante della loro politica amministrativa era quello di ridurre il numero di vicere' ereditari. Consapevole del fatto che i vicere' ereditari erano una causa costante di instabilità, il re nominò governatori nella maggior parte dei suoi territori appena conquistati in tutta la valle dell'Irrawaddy. In generale, riconfermo' i governatori esistenti, se essi si erano presentati a lui senza combattere. In realtà, la maggior parte dei governatori mon e quelli di altre etnie del sud mantennero la loro posizione. Nomino' solo tre vicere: uno per i Sette Distretti Collinari, l'odierna regione Magwe incentrata su Mindon; un'altro vicere a Toungoo e l'altro a Pegu, e nessuno di loro aveva una carica ereditaria. Se non ci fossero state speciali religioni personali forse non avrebbe nominato neanche questi, il viceré di Toungoo era il suo fratello minore, per esempio. In linea con la politica Toungoo, permise vicere' ereditari solo nelle regioni periferiche, come gli Stati Shan e il Lan Na.
Un cambiamento politico chiave che Alaungpaya avvio' e fu seguito dai successivi re Konbaung fu la creazione di colonie militari e insediamenti civile nella Bassa Birmania. Questa politica si sarebbe rivelata fondamentale per l'eclissarsi della civiltà Mon a partire dal XIX secolo.
La maggior parte delle opere non-militari da lui fatte costruire furono commissionate nel corso di un paio di brevi intervalli tra le campagne militari. Nel 1752, designo Shwebo come la capitale del suo regno, ed ampliato quello che una volta era un villaggio di medie dimensioni in una città considerevole. Costrui' un palazzo sul modello di quelli eretti dagli antichi re. Nel 1758, ha costruito il lago Mahananda di fornire acqua a Shwebo con acqua. Costrui' anche canali di sbarramento sul fiume Mu per l'agricoltura, ma il lavoro non fu portato avanti dopo la sua morte.
La sua opera più significativa e duratura fu la fondazione di Yangon. Dopo aver conquistato un villaggio pagoda di Dagon nel 1755, ha aggiunto insediamenti con la gente della sua regione d'origine. (Il Mu-valle toponimi come Ahlon Kyaukmyaung e che subiscono ancora a questa data in Yangon.) Alla vigilia della Prima guerra anglo-birmana, Yangon oggi Rangoon ("La Fine della Battaglia") aveva sostituito Syriam (Thanlyin) come città porto principale del regno.
Per i codici di legge nel 1755 commissionò il Libro delle Regole Manu Kye una raccolta di leggi e costumi, e delle sentenze conservate in libri di legge precedenti. Il codice raggiunse grande popolarità, grazie alla sua natura enciclopedica e al suo essere scritto in modo semplice e in birmano con poco Pali.
L'eredità più importante di Alaungpaya fu la restaurazione del governo centrale, che mancava in Birmania da quattro decenni, e l'ascesa della dinastia Konbaung. Alaungpaya, secondo lo storico birmano Aung Htin ha portato un popolo "diviso e torturato, umiliato e pieno di vergogna" e ha "lasciato ai suoi successori un popolo unito e sicuro di sé, che poteva alzare la testa di nuovo in orgoglio e nella gloria".
Alaungpaya, come il fondatore del terzo impero birmano è considerato uno dei tre più grandi re birmani, accanto Anawrahta e Bayinnaung, i fondatori del primo e del secondo impero birmano.
Alaungpaya e le sue vittorie militari in particolare sono oggetto di un capitolo in D. G. E. Hall, la Birmania (1950, 3a ed. 1960), una delle migliori storie del paese. Un sensibile, valutazione accurata e' data dallo storico birmano Maung Aung Htin in Storia della Birmania (1967). Ottimo trattamento di Alaungpaya e'; data anche da John F. Cady in Una storia della Birmania moderna (1958).

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