Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 11 marzo 2011

22/10/2010. sui libri.

Registrazione.
..
-          E dimmi una cosa, ma non e’ che mi interessi piu’ di tanto. Se per caso, senno’ niente da dire, mi e’ venuto in mente perche’ ho visto li uno dei libri suoi. Tra i libri che hai preso giu’...
-          E ce n’ho un macello.
-          Aspetta, c’e’ una collana che feci io una volta di John Grishman.
-          A puo’ darsi perche’ ne ho su in soffitta e ne ho giu’.
-          Cosa sono dei gialli?  
-          Ti faccio vedere. Sono tutti simili a questo sta a vedere. No, stai pur li che guardi se arriva lui?
-          E? (mamma)
-          No, gli faccio vedere una cosa a Mia sorella (con mamma). L’ho visto qui (da solo). Non e’ che mi interessi altro, se ce li hai ce li hai, senno amen. Son tutti del medesimo formato di questo (con Mia sorella).
-          Ci guardo.
-          E dello stesso autore, eh... e della stessa collana.
-          Io c’ho tanti di quei grossi...
-          No, di quegli altri non mi interessano niente, non mi interessano. Mi interessavano questi qui perche’ avevo fatto la serie completa, che e’ l’autore che a me piace di piu’.
-          Fa vedere bene.
-          Se ce li hai va bene, senno’ amen, capito?
-          Ma, ne ho tanti di quei grossi, che non so’ io non li ho mai...
-          No, sono tutti formato cosi’ circa, ce ne potra’ essere qualcuno con piu’ pagine, ma suppergiu’ il formato e’ questo.
-          Ci guardo, ci guardo.
-          Se ce li hai va bene e senno’ amen.
-          A non lo so’ io ho preso quelli che ho potuto, ho preso...
-          Si....
-          Piu’ che altro ho preso quei grossi perche’...
-          Perche’ di questo qui avevo fatto la collezione e li avevo quasi tutti li avevo.
-          Cosa c’e’ tutti quelli di...
-          Non quelli non mi interessano
-          No di quei poeti: Manzoni....
-          Si che me li diede qualcuno in cambio... No, no non, non mi interessa niente...
-          Poi cosa c’e’ quelli grossi cosi’ che hanno una copertina rigida.
-          Non mi interessa niente di quelli.
-          Io non li ho mai letti, li ho messi, li ho messi lassu...
-          Questo qui era l’unica cosa che mi interessava, solo questo autore qui
-          Ci guardo, ah puo’ darsi, perche’ li ho messi anche in tripla fila
-          Hai capito?
-          Ah ci guardo...
-          Se ne hai di altri non mi interessano niente gli altri.
-          Non so.
-          No, no a me interessa solo questo autore qui.
-          Io quelli che ho potuto prendere via li ho portati giu.
-          Perche’ questa collana qui ce l’avevo tutta vedi... Vedi “L’appello”, “L’avvocato di strada”.....
-          Ah, puo’ darsi, io e’ tanto che non li guardo.
-          Era quello che a me mi piaceva da matti.
-          Uhm, uhm.
-          Era quello... Come valore non hanno neppure un po’ si valore, intendiamoci.
-          Quelli che vecchi potrebbero anche....
-          No, a me interessano sopratutto per prenderli, per rileggerli.
-          Per rileggerli... Ah non lo so... Li ho messi lassu’ che non so’. Ce n’ho un po’ in soffitta, un po’ sopra un mobile che....
-          Se li hai, se non li hai come non detto.
-          Se li ho presi li ho perche’ io non li ho piu’ mossi da allora.
-           
Ci sono ancora 12/13 minuti di registrazione ma non sono niente di particolare, riguardano vicende del paese.

Questo discorso mi serviva solo a dimostrare a me stesso una cosa: mia madre nel 2005 alla richiesta di che fine hanno fatto i miei libri mi risponde che sono stati dati alla Pro-loco e la cosa mi andava benissimo, mi dispaceva un po’ per i libri di un certo autore che qua posso trovare solo in inglese, ma ok, meglio li che da altre parti. Quindi la pro-loco e’ tranquillamente fuori da questo. Quello che mi interessava invece era quanto sosteneva mia sorella: “I libri li ho portati a casa mia a Bologna”. Quei libri erano miei li avevo comprati coi miei soldi, erano qualcosa che mi apparteneva su cui mia sorella non aveva alcun diritto di scelta, ma abbiamo gia’ visto com’e’ questa cara signora: “Quel che e’ mio e’ mio e quel che e’ tuo e’ mio e ne faccio quello che mi pare”. Se lo ha fatto per cose importanti figuriamici per dei libri, per dei quadri (che io ho pagato, non babbo) e per del mobilio che proviene dall’appartamento che avevo in Bologna. Della roba di mio padre il discorso e’ gia’ stato fatto, il discorso che voglio far qui e’ peggio perche questa persona si e’ impossessata anche di quanto mi apparteneva. Di chi e’ il mobilio della camera dove dorme mamma, cara sorella? Mi hai chiesto qualcosa per averlo? Chi ha pagato i quadri che sono alle pareti e quelli che sono in camera? Hai chiesto qualcosa per poterli prendere? I libri, ecco, erano anche quello qualcosa che mi apparteneva e se quei libri sono a Bologna come tu sostieni perche’ quando sei tornata su non prenderli, cosi’, tanto per restituirmi qualcosa che non ti apparteneva. Sai come si chiamano le persone che agiscono in questo modo, vero? 

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