Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 18 marzo 2011

Tao Saen Pom.

Questa storia avviene in un’epoca storica in cui la Thailandia non e’ ancora un regno unificato come al giorno d’oggi. Le persone vivevano allora in aree sparse governate da capi villaggi che erano sotto il controllo dei governanti khmer.

C’era una volta il capo di un villaggio chiamato Chao Phrom, che era molto rispettato da tutti i thai. Egli era paziente e aspettava l’opportunita’ per liberare i thai dal giogo dei governanti khmer. Pensava che magari piu’ tardi il regno khmer sarebbe divenuto debole grazie alla vita confortevole li condotta e che nel tempo i sottostimati thai avrebbero acquistato forza.
Quando arrivo il momento tanto aspettato, per liberarsi del giogo khmer, Chao Phrom mobilito’ tutti i suoi uomini lancio’ un rapido al regno e ne catturo’ la capitale. Compiuta questa impresa al suo comando i thai chiesero a Chao Phrom di governare dandogli il titolo di re Chao Phrom della capitale Chiang Saen.
Piu’ tardi il re del regno mon volle espandere i suoi territori e attacco’ la cap[itale di Chiang Saen. Re Phrom capi’ subito che con gli uomini che aveva a disposizione non poteva resistere alle grandi armate deel regno mon, decise di abbandonare la capitale e spostare il suo popolo a sud.
Appe3na arrivato nel territorio di Kamphaengphet il re trovo’ le rovine bdi un’antica capitale, ordino’ ai suoi uomini di restaurarle e diede loro il nome di Trai Trueng.
Questa capitale duro’ per tre generazioni. Nel terzo regno il re ebbe una magnifica figlia a cui diede il nome di U-sa. Il re amava la figlia cosi’ tanto che ordino’ la costruzione di un castello separato per la giovane principessa, inoltre la fece circondare da un gruppo di servitori sempre pronti a servirla.
Un giorno mentre visitava i giardini reali senti’ un forte desiderio di mangiare melanzane. Cosi’ chiese alla sua servitu, ma nessuno fu capace di trovare un solo vegetale in tutta l’area del Castello. Alcuni servi piu’ volontersi si offrirono per andarne a cercare al di fuori del palazzo.
Vicino alle mura del palazzo viveva un giovane uomo chiamato Saen Pom, gli fu dato questo nome perche’ il suo corpo era letteralmente coperto da migliaia di nodi. Nonostante questo era un uomo lavoratore e aggraziato che si guadagnava da vivere coltivando vegetali e vendendoli al mercato della citta’. Coltivava un po’ tutti i tipi di vegetali ma in modo particolare le melanzane che quell’anno sorprendentemente avevano dato un buon raccolto. I servi poterono quindi acquistare le melanzane, dopo di questo tornarono al palazzo reale per prepararne un piatto per la principessa. Dopo averle mangiate la principessa rimse in stato interessante senza aver fatto l’amore con un solo uomo.
Quando la figlia diede alla luce un magnifico bambino il re chiese di conoscere l’identita’ del padre ma per saperlo dovette aspettare fosse giovane e capace di andare almeno carponi. Giunto quel momento il re annuncio’ alla popolazione che desidera ognuno mandasse a palazzo quanto aveva di piu’ caro per soddisfare il ragazzo. In quell’annuncio c’era il segreto pensiero del re che qualsiasi cosa avesse portato il padre sarebbe stata la preferita dal ragazzo.
Anche az Saeb Pom fu chiesto di mandare qualcosa per la cerimonia, questo anche se non aveva niente da offrire escluso un pugno di riso cotto da lui. Con grande sorpresa di tutti quel riso fu cio’ che il giovane principe preferi’. Questo causo’ la vergogna e l’indignazione del re che puni’ la figlia e il nipote, ordino’ loro di costruirsi una zattera, di andare a prendere Saem Pom e di andarse per sempre prendendo la via del fiume.
Prima che la zattera arrivasse alla capanna di Saem Pom il dio Indra fu informato della situazione, gli fu raccontata la dura sorte che sarebbe toccata a quelle persone. Preso da simpatia si btrasformo’ in una scimmia, si reco’; da Saem Pom e gli fece dono di in tamburo che una volta percosso era in grado di soddisfare per tre volte ogni desiderio di chi lo aveva suonato. Pieno di gioia Saen Pom espresse il primo desiderio: voleva diventare un bellissimo uomo. Dopo che ebbe suonato il tamburo il suo desiderio fu soddisfatto. Espresse gli altri due desideri: voleva una citta’ da governare e una culla d’oro dove suo nfiglio potesse dormire. Dopo aver suonato il tamburo i suoi desideri furono esauditi di nuovo.
Come conseguenza di questi desideri il giovane principe fu capace di dormire in una culla d’oro, per questo gli fu dato il nome di principe U-Thong, la U significava “culla” e thong “d’oro”. Saem Pom divenne re e prese il nome di Sirichai Chiangsaen, governo’ la citta’ creata dal suo desiderio che si chiamo’ Tepnakorn. Dopo la morte del padre il principe U-Thong successe al trono e governo’ la citta’ per sei anni prima di muovere la capitale ad Ayutthaya.

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