Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 22 aprile 2011

Il Museo Nazionale.



E’ il piu’ grande e il meglio organizzato museo in Thailandia. Ed e’ un interessantissimo posto dove dove poter studiare la storia, l’arte e il simbolismo del Buddhismo. I visitatori che intendono visitare le antiche capitali di Ayutthaya e Sukhothai troveranno nel museo un insostituibile aiuto per poter comprendere il paese e le varie scuole di arte religiosa. Tutti i piu’ importanti capolavori delle provincie sono stati trasportati qui lasciando che gli altri musei del paese guardino con invisia pensando cio’ che a loro rimane. Ci sono tours guidati e in lingua inglese, francese, tedesco e giapponese partono ogni mattina dalla biglietteria alle 09:30, tuttavia qualche volta l’orario puo’ cambiare.
Il museo e’ ospitato in diversi edifici che sorgono intoeno al centrale palazzo Wang Na. Questi edifici comprendono un bellissimo wat del XVIII secolo e tre padiglioni storici.
Dopo l’abolizione del titolo di Krom Phra Rachawang Boworn o principe ereditario avvenuta nel regno di Re Rama V, (fino ad allora il vicere’ era il successore designato dal sovrano e poteva anche non esserne il figlio da quel momento il figlio maggiore del re era di diritto principe ereditario) il palazzo che apparteneva al principe non fu piu’ usato e una parte del palazzo fu trasformato in Museo Nazionale nel 1926.
L’idea di avere un importante museo thailandese scaturi’ nel regno di Re Rama IV, in quel tempo antichita’ erano collezionate e mostrate in un edificio vicino al Grand Palace. Tuttavia questo museo non era aperto al publico in generalee era piu’ o meno una collezione privata reale.
Il primo museo fu istituito nel regno di Re Rama V alla Concordia Hall nel 1874.
Fu Rama VII a porlo sotto la giurisdizione dell’Istituto Reale di Letteratura, Archeologia e Belle Arti, divenuto in seguito il Dipartimento di Belle Arti, a muoverlo nel presente sito e a farne Museo Nazionale nel 1926. Nel 1966 al palazzo fu aggiunto un edificio moderno e una nuova galleria di storia thailandese venne inaugurata in occasione del bicentenario della capitile.
Cronologicamente arragiati gli oggetti in esposizione vanno dalla preistoria ai movimenti artistici del periodo di Rattanakosin.
Il primo passo e’ all’interno della sala Sivamokhapomam, a sinistra, che funziona come una rapida introduzione alla storia thailandese con diorami e altre esposizioni sulle varie epoche del paese, rna.dal periodo di Sukhothai all’era moderna. Fra i piu’ importanti pezzi in esposizione la famosa iscrizione o stele, del periodo di Sukhothai, di Ramkamhaeng, che e’ il primo esempio conosciuto di scrittura thai e quelle che descrivono le possibili origini della popolazione. Interessanti anche il trono di Re Taksin, la sezionde dedicata a Rama V
La galleria della storia pre-thai, che e’ sul retro espone manufatti del periodo paleolitico provenienti da Khanchanaburi e le famose creazioni di vasi e oggetti in bronzo scoperte vicino alla citta’ di Ban Chiang.
Per arrivare: 5 Th Kao Fah, Sanam Luang. Bangkok. Tel. (02) 2241333 o (02) 2158173 o (02) 2241333. Website: www.thailandmuseum.com. Chiuso lunedi’ e martedi’. Aperto 09:00-16:00. La biglietteria chiude alle 15:30. Prezzo 40 baht. Autobus con aria condizionata 8 o 12. River ferry Tha Maharat.

Wat Buddhaisawan.
Il piu’ importante dei vari esempi di architettura thai che si trovano in questo museo e il piu’ fine dei primi templi monastici. La struttura data dal 1787 e fu costruita per contenere la sacra statua del Buddha Phra Sing, di cui leggende dicono provenga da Sri Lanka ma gli storici la attribuiscono al XIII secolo e a artisti di Sukhothai. La statua troneggia bal centro della cappella, circondata da divinita’ in bronzo inginocchiate al di sopra delle finestre. La cosa piu’ interessante e’ lo spazioso interno, arredato con ricchi, abbaglianti pavimenti in legno e con superbi murali dai colori caldi e vivaci che creano un’atmosfera romantica. Sono stati fatti nel XVIII secolo e raffigurano scene della vita di Buddha.
Il ritorno al museo principale porta al padigliobe rosso, Taman Daeng. Questa fu casa della sorella di Re Rama I ed e’ piena degli effetti personali che si potevano trovare in una residenza reale della fine del XVIII – inizi XIX secolo, fra l’altro magnifici mobili con intarsi in madreperla risalenti all’inizio del periodo di Rattanakosin. Fatta trasferire da Thonburi al Grand Palace da Re Rama II, il padiglione fu collocato nel recdinto del Museo Nazionale da Re Rama V.


L’edificio centrale.
Magnifiche porte laccate portano all’interno del palazzo Wang Na e alla Issaravinitchai Audience Hall. Una volta usato dalprincipe della casa di fronte ospita oggi esibizioni temporanee. Sul retro della sala e’ una piccola stanza piena dei tesori trovati a Wat Ratchaburana in Ayutthaya.
La sezione sul retro ha piu’ di una dozzina di stanze piene di una gran varieta’ di oggetti artistici e di creazioni piu’ utilitarie. Molte stanze hanno un tema che aiuta a ridurre la confusione.
La prima di queste stanze e’ la Phimuk Monthain Gallery che e’ piena di letti funebri usati nei funerali e divani per farsi portare dagli elefanti reali. La stanza sulla sinistra contiene numerose marionette del teatro delle ombre e altri interessanti oggetti da spettacolo come maschere khon usate dai dignitari della corte di Rama V.
Quest;’edificio centrale ha anche stanze piene di ceramiche eiropee e asiatiche, vasi in vetro da Lop Buri, Sangakhalok del periodo di Sukhothai, vasi in pietra e celadon e porcellane dai vivaci colori del periodo Rattanakosin chiamate Benjarong. Si possono anche vedere zanne di elefanti riccamente scolpite, e modelli di elefante bianco, armature da guerra per elefanti coperte con simboli religiosi armi antiche, abiti e oggetti reali da cerimonia, sculture in legno di teak, antiche pietre con iscrizioni, una collezione diabiti e tessuti rari da tutte le regioni del Sudest Asiatico, una collezsione di tutti i possibili strumenti musicali tradizionali thai insieme con gamelan da Giava e Bali.

L’ala a sud.
Dopo aver esporato la parte centrale occorre dare un’occhiata all’ala sud del primo piano del museo. E’ da questo momento che si comincia ad accorgersi che le raccolte del Museo Nazionale coprono l’intera gamma delle arti religiose e profane, artigianali e decorative thailandesi e persino straniere. La Sezione Preistorica comprende una collezione di utrensili e ceramiche del neolitico, vasi dipinti e oggetti di bronzo portati alla luce durante gli scavi nel Nordest del paese. Segue una sezione dedicata alle antiche culture artistiche della Thailandia e dei paesi vicini, compresa la Cambogia e Giava. Una stanza illustra l’importanza della cultura indiana sull’arte thai. Un’altra si concentra sull’importanza dei vari stili dell’arte Khmer, da quelli conosciuti come Kompon Prae e Banphuon alla massima espressione cambogiana data dalla scuola Bayon.
Il secondo piano del;l’ala sud comprende stanze piene di arte del periodo Davaravati e una piccola ma notevole collezione di nimmagini dal centro di Giava, compresi alcuni squisiti esempi di sculture induiste e buddhiste da Borobudur e Prambanam. Una scultura in pietra di Vishnu del VII secolo e’ di notevole interesse.

L’ala a nord.
Manufatti dalle precedenti tradizioni di Sukhothai, Ayutthaya e Bangkok si trovano nell’ala nord e sono per molti visitatori la parte piu’ interessante della collezione.
Fra gli oggetti piu’ ineterssanti del primo piano sono tessuti dipinti e ricamati del periodo di Rattanakosin, lavori di incisione e ceramiche, statue del periodo di Bangkok e una stanza piena di immagini di Buddha di varie epoche fra cui l’immagine scolpita in stile Dvaravati con Vuddha seduto all;’europe con le mani sui ginocchi e’ la piu’ inusuale. La galleria numismatica ha una mostra di monete thai.
L’ala nord del piano superiore contiene la piu’ ricca collezione di immagini di Buddha che si trovi in un museo. La collezione si estende dalle piccole ma precise figure Lanna e Chiang Saen dal nord, alle grandi creazioni del regno di Sukhothai, viste come la massima espressione dell’arte thai. Da notare la magnifica statua di Vishnu con quattro braccia e quella di Harihara atteggiate in differenti mudra.
Le due stanze finali contengono immagini di Buddha dal periodo di Ayutthaya.. Meno interessanti immagini contemporanee, ci sono anche ulteriori esempi di artigianato di Rattanakosin.
Vicino e’ l’edificio delle carrozze funebri e l’Issaratrachanusorn Hall, costruito da Rama IV (R. 1851-1868) con all’interno i suoi mobili originali in stile europeo.


Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...