Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 3 aprile 2011

09/11/2010, lei a Castelluccio. Su noi, su Covezzoli, sulla Giovanna, sul dottor Andrea.

Registrazione.

Finito?
• Ho fatto giu’ in garage, perche’ senno’ dopo quando sono asciutte le soffia dappertutto. Qui no perche’ e’ tutto bagnato.
• No, ma le hai levate?
• No, ma sotto, sotto.
• Ah lo spazzino le aveva levate,
• Si ma io le volevo levare...
• Cosa ti ha detto stamattina?
• Ha detto con quegli alberi di telefonare in comune che li devono cambiare.
• Ha detto di dirlo a Gabriele che l’ho vista anche l’altro giorno. Dice: “Ma e’ un lavoro! Beh ma sono su che coprono tutto” ebbe’ dice ”Ma e’ una cosa che...”, “Si si dico adesso ci penso io”.
• Telefonagli te.
• Si, si c’ho il numero di Gabriele.
• ,Eh.
• Ah gli dico: “Guarda che li non si vede la casa” dico “fa ombra. Umido, soffia dentro che a momenti vanno le foglie in casa...”
• Se uno tiene la finestra aperta.
• “Ah si” dico “adesso ci penso io”
• Ha gia’ reclamato anche questo quassu’ in cima con quegli alberi li.
• Ah si. Adesso telefono anch’io! Si! Dice: “Bisogna tagliatli giu’ bassi non lassu’ in cima”.
• Come mai che in via Mazzini li tagliano?
• Perche’ cosi’ non hanno da pagare a spazzare, sai quante foglie in meno che cadono. Poi fanno ombra alle case.
• Ah si si, la gente brontola.
• Ma anche questi quassu’ sarebbero da tagliare.
• Si, si.
• Quelli poi sono esagerati.
• Quelli li quant’e’?
• Ah non lo so!
• Io dico che sara’ dieci anni.
• Eh! Dice: “Ma e’...” Perche’ gli ho detto: “Ormai non ce n’e’ piu’ di foglie in quelli li” “Ah” ma dice “sono troppo alti”. Dice.... “Ci penso io!” gli ho detto. L’avevo proprio visto l’altro giorno Che ero li e’ passato li su’, quel Gabriele li.
• Si, si.
• Adesso se non lo vedo oggi gli telefono.
• Anche a Maurizio glielo dico quando lo vedo.
• Dico e’ una vergogna, va be che saranno...
• I verdi.
• Quei verdi che li vogliono.
• Anzi l’albero a fare cosi’ non va mica bene, si irrobustisce a tagliarlo eh? Se li potano a Porretta qui e’ uguale eh, fanno come a Porretta!
• La dalla Madonnina li potano pure...
• Si e’?
• Si e’!
• Ma, “Si” ho detto “adesso gli telefono”, se non lo vedo.
• .........................
• Di che anche quelli lassu’ di Pianoro reclamino.
• Mamma mia che porta... Dico lei li il bagno a casa la...
• Ma dico c’ha la donna.
• Ma dico non li puliranno neanche, adesso si va via ti lascia un bagno cosi’? Ma dico?
• Cosa fai?
• Do’ li alla porta.
• A tanto e’ sporco quell’asciuga piatti, accendi la luce.
• Si vedrai che loro li quest’altranno...
• Eh?
• Loro li quest’altranno intendono di venire prima: in agosto.
• A vedrai!
• Te lo dico io!
• Ma io vado al mare.
• Si, si.
• Ma loro li non ne hanno mica tanti, li hanno avuti ora ma dopo non ne hanno piu’.
• Guarda che lavoro di vestiti che c’e’ la dentro quell’armadio.
• Beh per venire qui un po’ aveva bisogno di uno sbsanderno di roba cosi, doveva cambiarsi tutti i giorni (01).
• Poi gli ha comprato quella roba li si velluto che fa un freddo cane. Ah io non ho mica detto niente sai.
• S’arrangia, s’arrangia.
• Ah a me non mi interessa,
C’HANNO LA SAPIENZA SOLO LORO!!!
• Io ce li ho che sto’ bella calda. Di scarpe ne ho sei paia e di queste maglie, per l’amor di Dio, qui ne ho uno squanterno. To’ per star qui in casa...
• Beh, per ricambiarsi.
• Ah, domenica e’ passata la Giovanna che andava alla messa...
• E’ passata di qui?
• No, ma oh.
• O ma e’ tutta... come una zingara.
• To’ beh.
• Con due scarpe li, senza calze, tutta scollata, Io non lo so!
• Passava aveva una sottana lunga.
• Alla gigole’.
• Si e poi la mantella. E’ tanto che ce l’ha.
• Eh sara’ dell’era di Noe’.
• C’ha l’ombrello quello comprai io quando babbo era all’ospedale. Che lo presi da Bichecchi, 17 euro.
• Perche’ adesso il due e’ il suo compleanno.
• A io non gli faccio niente, a me non mi fanno niente. Io basta, Fiorenza.
• No, no.
• Io l’hanno scorso ho fatto...
• Quel ciclamino.
• Quel ciclamino che e’ durato due mesi. Io non gli faccio niente perche’ a me non mi fanno niente. Io baste, Fiorenza.
• Te te li spendi per te.
• Ah adesso si.
• Altro che in giro a destra e sinistra, sai! A e quelli lassu’ l’han piu’ chiamata?
• Si e’, voleva andare venerdi’.
• Noooo, voleva andare lassu’ a vedere lui?
• No, lei. Voleva andare su a far merenda alle tre e mezza, quattro.
• No, dicevo quelli della villa che gli hai fatto, fatto ti han piu’ chiamata? E Covezzoli?
• Ecco vedi perche’ non gli interessi piu’ perche’ stanno a Porretta non gli interessi che vai su e giu’ con la macchina a portarli. Anche a me non mi chiama piu’, mi chiamava quando voleva un appartamento qui. Son tutti precisi tu i soldi te li spendi per te. Ah, quanti ne ho spesi per quelli lassu’, anche li.
• Eh pensa, mo.
• Va bene che mi ha fatto quelle due visite...
• Bisogna andare a pagamento, non si chiede niente a nessuno.
• No, no come diceva babbo.
• Perche’ te se andavi a pagamento...
• Spendevo di meno!
• Spendevi di meno, tribolavi di meno, stavi li...,
• C’era quando gli portai quel cesto di roba era ben il cesto di Natale.
• Ma va la. Va la. Va la.
• Salciccia, di tutte le robe, salame, formaggio...
• Va la, va la.
• Tortellini...
• Te i tortellini e i tortelloni li comperi di quelli fatti, mamma (03).
• Li vado a prendere li.
• Si, anche per quei ragazzi. Li prendi li che sono buonissimi.
• Adesso come sono? Come sono? Che si tengono....
• Ebbe’ ma si tengono quelli li.
• O sono congelati?
• Perche’ adesso verranno su per il compleanno di Simone sai.
• Ebbe’ che vengano, che vengano, non c’e’ mica lui! (04)
• In dicembre, la in dicembre poi.
• Ce ne ho due sacchettini di tortellini. Adesso quando te vieni su...
• Andiamo.
• Andiamo vieni anche te. Andiamo a prendere un po’ di quella roba li gia’ pronta.
• Come anche la zuppa imperiale.
• A quella si che gli piace tanto.
• Ma l’Angela che la faceva sempre.
• Si fa col semolino. Io c’ho la ricetta. Non starla mica a fare. La comperi.
• No, la comperiamo.
• La comperi e poi si congela.
• C’e’ anche i passatelli.
• Si si congelano.
• Adesso voglio levare un po’ di quella frutta li. Ah stamattina ho mangiato anche una melina. Sono un po’ gialle e’???
• No sai che cos’e’ e’ che ci avevo messo il cavolfiore sopra.
• Ah ma son tutte si sente, Simone ne ha mangiate tre ieri sera.
• Su e giu in treno tuc tuc tuc mi ero dimenticata che ci avevo messe giu’ ci sopra il cavolfiore. A ce n’ho ancora un po’ mica tante.
• Ah Simone ne ha mangiate tre, ah mangiucca e adesso.
• Si vede che laggiu’ mangia cosi’ e cosi’. Gli ho chiesto (05): “Cosa hai mangiato oggi” “Le pappardelle”. Gli ho chiesto: “Cosa c’e’ un tavolo grande da mangiare?” “No, no, c’e’ tavoli a tre”.
• A tre?.
• Si.
• Mo ve’.
• “Ah allora mangi con Simone” gli ho detto. Dis: “si”. Dico: “E’ proprio un bravo ragazzino vero? Sei sempre stato amico con lui”. Dis: “Si, si nonna”. Ma non possiamo parlare tanto perche’ abbiamo paura
• Che arrivino. (06)
• E poi anche ieri sera ha lasciato..... Ah adesso non lo chiamare mica se gocciola un po’ eh.
• .................
• .................
• .................
• .................
• ................. (Sul termos).
• Adesso piove?
• Adesso piove. Son venuta dentro che si e’...
• Chissa’ se torma a casa il mio ombrello? (07)
• Ah si se piove si.
• Ah adesso quando vieni andiamo... che abbiamo pulito.
• .................
• .................
• .................
• .................
• ................. (Ancora sul termos).
• Adesso fanno la festa dell’impianto li al Castello. Il collaudo hanno fatto non so’ come. Ah dice che c’era pieno, tutte quelle ditte che hanno messo la roba, io non so’. Si la Francesca da Roma mi ha chiamato una volta. (08)
• Si, una volta. Eh si e’ sprecata...
• A avra’ una bella gara sai alla mattina a partire, prima uno all’asilo, poi uno a scuola, quell’altra dico... (09)
• Pero’ quando era qui che avevi la roba veniva di corsa a prenderla.
• Ah quello si.
• Ah ecco, ah ecco. Eh ma lui l’altro giorno e venuto perche’ credeva di star qui a mangiare (10).
• Si e’!
• .................
• .................
• ................. (Ancora sul termos).
• Si.
• Si.
• Io se non c’era... (11)
• Te te li spendi per te i tuoi soldi.
• Ah adesso a lui li gli do’ 200 euro, pago l’affitto di Porretta, pago i cappucini e pago Roberto, pago la pizza del forno. Cosi’ non ha comprato niente, si! ------ (12)
• Boh.
• Si.
• Poi dopo gli dai quelli che ti chiede.
• Ehhh!
• Dagliene che dopo ti da’ il resto (13).
• Ah gli dico che non ne ho.
• Ah gli ho detto bisognera’ che mi decida per queste orecchie perche’ mi rincresce spendere cosi’ tanto. Dico il marito della Lorenza solo da una parte ha speso piu’ di 2,000 euro. “Be’” dice “non le passano?” “Le passano?, le passavano una volta!”.
• Ah le passano? Danno gli apparecchi gratis?
• Si una volta li davano.
• A te la Fosca uno te lo da, anche quel decoder li della televione se uno ha piu’ di 65 o 70 anni ne danno uno gratis.
• Allora senti bene.
• A bisogna sentire perche’ adesso...
• E dove vai?
• Ah li all’Ipercoop. Adesso sento anche Simone cosa dice.
• A perche’ ho detto a Simone ci penserai te a prenderli quindi non lo so’.
• Quella di la va’ il comando?
• Adesso lo cambio.
• Perche’ si e’ ossidato, perche’ l’avevamo su non l’abbiamo mai usata quindi non prendondo sempre.
• Quella va di sopra, quella va di sopra e prendiamo giu’....
• Adesso io vengo su il giorno 23, tu mi sai dire a che ora vanno via il giorno prima. Ah ma io vengo su lo stesso perche’ vanno via se hanno il volo al pomeriggio. Vedrai che lui...
• Ah io...
• E se vuol andare via presto che e’ buio chiami....
• Ah gli chiedo a Luigi se lui viene alla mattina presto,
• Vai a sentire.
• Vado a Porretta il giorno prima vado a sentire.
• Ce l’hai il numero di telefono?
• Ah ce l’avro si da qualche parte. (13)
• Chiedi se viene su alla mattina, se lui vuole andare via presto che e’ buio.
• A ma forse ci sara’.
• A forse qui no.
• Perche’ e’ lui che lo fa.
• No, no. Se lui vuole andare via presto che e’ buio tu non andare a girare giu’ di li con lui che non ti succede qualche cosa, dopo stanno qui tutto l’inverno eh.
• No, no, no.
• Chiami quello li e vai giu’ anche te e poi ti fai riportare su.
• Si e’ mi faccio riportare qui a casa.
• Si e’.
• Si e’ vai giu’ anche te poi dici che
• Gring....
• Son belle li?
• Si e’!
• ....................
• ....................
• .................... (cambiamento di scena. Non si parlava di bugie, ipocrisie e menzogne???)


(01) Forse dimentica che, come ha detto sopra, io fino all’utimo non ho deciso se andare da lei o in albergo. Se andevamo in albergo quei vestiti non ci volevano?
(02) Provate a dire chi e’ quella persona di cui sta parlando, uno dei migliori clienti dell’albergo, lui e la moglie stavano su piu’ di due mesi.
(03) Avete capito di chi si tratta? Del Dottor Andrea mi sembra si chiami. Questa persona prima fa loro il piacere di comprare la villa, poi l’agevola con esami in ospedale, poi lei gli porta qualcosa che lui non ha sicuramente chiesto, poi parla con la figlia come se lui le avesse portato via qualcosa, e la musica come in tanti altri casi da chi e’ diretta? Sinceramente, mi verrebbe voglia di chiedere: “Lei una volta ti ha telefonato, la volta dopo stata a mia madre, le ha telefonato?”. Sono sicuro che la risposta e’ no, loro sono troppo in alto.
(04) E anche se ci fossi stato io?
(05) Ho pensato che fosse saltato il nome di qualcuno ma poi? Proprio non capisco.
(06) E di cosa? Persone che parlano in modo normale devono aver paura? Di cosa parlano allora?
(07) Sunceramente ha rischiato grosso, lo avevo dimenticato davanti alla porta del bar quando siamo andati a prendere il cappuccino prima della corriera.
(08) Ripeto e tu quante volte l’hai chiamata?
(09) Da quel che capisco mia madre sarebbe anche comprensiva, e’ l’altra che per motivi suoi, appare ora chiaro quali, e’ una ........
(10) E qui arriviamo veramente alla follia.
(11) E per me la parola successiva era “lui” e la frase completa: “Io se non c’era lui....” e stavolta non voleva dire niente di male, ma la stronza interviene subito (penso chde dopo tante volte loro una volta posso concedermelo).
(12) Proprio proprio sicura? Visto che sei cosi’ venale con i soldi, e i biglietti prego? E i viaggi a Bangkok per i visti di Sanga? Non e’ che li voglia beninteso, voglio solo ricordarle che una frase del genere non puo’ permettersela. A parte che poi gli euro sono stati solo 150 che io non volevo, che hai supplicato, che li ho presi solo quando non te ma Sanga ha detto: “Per favore, Fabio, non avere il cuore nero”.
(13) Ovviamente, e’ lo stesso discorso del dottor Andrea (mi sembra si chiami) io sono convinto che anche lui come me non aveva chiesto niente. Conoscendole questo e’ quanto penso sia successo. Se io mi fossi mai azzardato a chiedere un soldo, qui di pagine che si riferisco a quello ne trovereste, evidentemente, a decine. Dato che non sanno scusare la loro coscienza sporca si scagliano su l’uno e sull’altro per vedere se riescono ad uscire dal loro fango. Il fatto che si trovino solo questi accenni e’ segno che nonosante tutti gli sforzi, nonostante la fatica, gli arrancamenti non riescono ad uscire da dove si trovano, dalla melma, nel letame creato da loro. Ma non c’e’ da preoccuparsi per tutte e due arrivera’ il momento.
(13) E cosi’ loro hanno deciso per altri come devono partire mentre la sola cosa che avevano pieno diritto di fare era “non portarmi giu’ in macchina”. Sono partito in corriera.

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