Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 31 luglio 2011

Gli dei delle tre stagioni.

C'era una volta un re chiamato Triphob che governava la citta' di Ubom, il re aveva due mogli Mani e Suthat. Il re non aveva figli e non era felice per questo dato che desiderava un erede a cui passare il trono. Il re penso' allora di celebrare una cerimonia per propiziarsi un dio a cui chiedere un figlio in dono.
La richiesta del re raggiunse la dimora del dio Shiva che capi' il forte desiderio del re. e diede ordine a una divinita' di nome Phirum di nascere come figlio del sovrano. Tuttavia questi non voleva separarsi dai suoi amici piu' cari che avevano giurato che sarebbero stati come un fratello e una sorella per lui. Questi suoi due amici erano una divinita' grande quanto un gigante di nome Rahu e un bellissimo angelo chiamato Chindamekkhala. Entrambi volevano accompagnare Phibun e nascere nel mondo degli umani. Cosi' andarono a chiedere a Shiva di esaudire il loro desiderio e dato che il dio provava simpatia per il trio decise di vedere come accontentarli. Il problema era che il re voleva solo un figlio, Shiva penso' che i tre amici potevano presentarsi uno alla volta, ognuno in una differente stagione. Cosi' Phirun sarebbe apparso nella stagione delle piogge e avrebbe avuto un carattere mascolino, Rahu nella stagione estiva e avrebbe avuto il carattere di un gigante buono di cuore e Chindamekkhala sarebbe apparsa nella stagione invernale col carattere di una bellissima donna.
Dato che il re aveva due mogli Shiva doveva scegliere la piu' adatta per dare alla luce il figlio. Scelse Mani perche' era una donna di grandi virtu' mentre Suthat era una donna malvagia. Il dio Shiva diede ordina alle tre creature divine di nascere dal ventre di Mani. Dopo cinque anni di tentativi Mani era ora in attesa di un bambino che, dato che doveva nascere in estate, avrebbe preso vita da Rahu, il gigante buono. Quando nacque il bambino provoco' grande sgomento e dispiacere al re, finalmente un figlio ma diverso dal normale. Il re si arrabbio' con Mani. La seconda regina ebbe cosi' buon gioco nel mettere in cattiva luce Mani e nel fare arrabbiare ulteriormente il re. Alla fine il re ordino' che il neonato fosse posto su una zattera e abbandato sul fiume in modo che la corrente lo portasse lontano. Inutili furono le suppliche della madre del neonato.
Dopo esser stato lasciato sulla riva, Rahu dovette affrontare vari pericoli, fu sempre salvato dalle divinita' del paradiso. Alla fine incontro' un krahang, un fantasma che preferiva cibarsi di escrementi umani, chiamato Ngang, che cerco' di catturarlo. Fortunatamente un'eremita di nome Kolom riusci' a liberarlo e li porto' entrambi alla sua capanna, dove diventarono amici. Rahu rimase con l'eremita che si prese cura di lui e gli insegno' le arti magiche.
Quando arrivo' l'inverno Chindamekkhala prese il posto di Rahu, alla fine della stagione fu sostituita da Phirun. L'eremita e Nang erano nervosi dato che non capivano gli strani avvenimenti.
Nello stesso tempo Mani conduceva una vita infelice, il re non l'amava piu' e la regina Suthat aveva sparso voce che Mani aveva partorito un bambino simile perche' aveva avuto una relazione con un gigante. Arrabbiato per queste voci il re espulse la moglie dalla citta' e ordino' alle sue guardie di ucciderla quando fosse stata per strada.
Un mostro che faceva la stessa strada incontro' la regina poco prima dell'esecuzione, nel vedere la regina in quella situazione si innamoro' di lei e caccio' via tutti gli assalitori. Dopo questo il mostro tento' di molestarla. cio' fu impedito dal re delle scimmie, Nanthasen. che uccise il mostro, Nanthasen derco' di fare all'amore con la regina ma fu fermato da un gigante di nome Suraphat. I due si sfidarono e cominciarono a combattere. Mentre stavano combattendo arrivo' un eremita, di nome Mahaphot, che intervenne e rilascio' un sermone ai due combattenti. Dopo aver ascoltato il sermone entrambi i combattenti decisero che da quel momento avrebbero commesso solo buone azioni. Nanthasen pero' si sentiva colpevole per aver ucciso il mostro ma l'eremita lo aiuto' a rimuovere il suo peccato riportando il mostro in vita.
L'eremita continuo' ad usare le sue arti magiche prese il cuore di Nanthasen e lo pianto' nel cuore del mostro unendo i due corpi insieme. Dopo l'unione dei corpi Nanthasen guadagno' piu' forza. Mani, Nanthasen e Suraphat giurarono di considerarsi da quel momento come fratello e sorella. I due fratelli promisero di aiutare Mani ogni volta che ne avesse bisogno bastava che suonasse la campana che le aveva donato l'eremita. Mentre Mani sarebbe rimasta con l'eremita Nanthasen e Suraphat andarono alla ricerca del suo perduto figlio.
Allo stesso tempo Phirun chiese il permesso dell'eremita Kodom per andare, in compagnia di Ngang, a cercare sua madre, l'eremita diede loro il permesso e gli regalo' un'arma sacra. I due cominciarono a viaggiare insieme e affrontarono pericoli e difficolta' ma superarono tutti gli ostacoli. Mentre viaggiavano arrivo' l'inverno e fu la volta di Phibun di essere sostiuto da Chindamekkhala. Continuando il viaggio Chindamekkhala e Ngang si persero e capitarono nell'area controllata da un crudele gigante. Fortunatamente lo spirito femminile di una pianta che viveva li vicino arrivo' a difenderli e a liberarli dal pericolo. Lo spirito chiese poi a Chindamekkhala di essere adottata come figlia come dono per aver accettato le regalo' un'arma sacra da usare nei momenti di pericolo.
Continuando il loro viaggio Chindamekkhala e Ngang incontrarono Nanthasen che li sfido' a combattere, ma dopo lungo tempo che combattevano non c'erano ne' vinti ne' vincitori Dopo aver chiesto l'identita' di Chindamekkhala Nathasen penso' che doveva essere il perduto figlio di Mani, cosi' la invito' al cottage dell'eremita, Mani fu felicissima di incontrare nuovamente il proprio figlio. Dopo aver sentito cosa era successi alla madre Chindamekkhala si arrabbio' con la regina Suthat che le aveva rivolto false accuse facendo cosi' in modo che la madre aveva dovuto abbandonare la citta'. Chindamekkhala voleva vendicarsi di Suthat ma la madre le chiese di non far niente perche' tutte le creatture celesti l'avrebbero perseguitata per la sua cattiva azione.
Piu' tardi Mani e Phirun, che aveva sostituito Chindamekkhala, vissero con l'eremita e Ngang. Un giorno mentre camminavano incontrarono un re gigante di nome Anantawong. Attratto dalla bellezza di Mani lui voleva che lei diventasse sua moglie. Fece quindi in modo di far dormire tutte le persone in modo da poter rapire la donna e portarla a vivere nella sua citta'. La moglie del gigante, chiamata Chotana si arrabbio' con lui, era gelosa della bellezza di Mani. Mando' percio' un messaggio a suo padre, il re Chakkrawat, che governava un'altra citta', dicendogli che il marito aveva portato una bellissima donna, che lui poteva andare a vedere e prenderla in moglie se le fosse piaciuta. Allo stesso tempo Mani disse ad Antawong che non era pronta a far l'amore con lui ma che doveva solo avere pazienza e aspettare.
Svegliandosi e non trovando la madre Phirun fu dispiaciuto della sua scomparsa cosi' suono' la campana datagli dalla madre. In breve tempo Nanthasen e Suraphat comparvero di fronte a lui. Essi si accordarono per andare in differenti direzioni in cerca di Mani e cosi' Nathasen incontro' re Chakkrawat. Questo re aveva un venmtaglio come sua arma, questo ventaglio faceva in modo che le persone morissero o vivessero secondo come ventilava. Nanthasen cerco' di conquistarlo in tutti i modi cosi il re gli disse che stava andando a vedere una bellissima principessa catturata da suo genero. Nathasen divenne sospettoso di quanto lui diceva si offri' di accompagnare il re gigante e piu' tardi gli rubo' il ventaglio che poi utilizzo' per ucciderlo. Arrivato in citta' Nathasen cerco' di incontrare Mani. Mentre una parte del corpo aiuto' Mani a fuggire l'altra parte combatte' col re gigante nel tentativo di ucciderlo.
Liberata Mani Nanthasen la porto' ad incontrare Phirun che stava confrontandosi con due giganti di nome Anatawik e Anantawek, due fratelli, buoni amici dei re Antawong e Chakkrawat. Anatawik uso' una trappola per rapire Mani e Anantawek trasformo' se stesso in Mani. Mentre accompagnava Nanthasen a incontrare Phirun alla falsa Mani fu detto che i due suoi amici giganti erano gia' stati uccisi da Nanthasen. Si arrabbio' moltissimo e penso' di attirare Phibub e Nanthasen nella sua citta' dopo poteva ucciderli entrambi facilmente. Nello stesso momento la vera Mani era prigioniera di Anantawik, fortunatamente questi non poteva molestarla dato che una creatura celeste l'aveva trasformata in un uomo.
Dopo essere entrata in citta' la falsa Mani inganno' Phibun e Nathasen e li convense a entrare in una stanza che altro non era che una trappola resistente a tutti i tipi di armi. Piu' tardi entrambi furono liberati dallo spirito femmina della pianta che era la matrigna di Chindamekkhala. I due fratelli giganti furono arrestati ma Phibun li perdono'. Per ringraziare Phibun della sua gentilezza i due gli giurarono fedelta'. Dopo aver salutato i due fratelli Phibun porto' la madre e Nathasen nella citta' di Udom.
Qui arrivati essi usarono un trucco per forzare re Triphod a portare la regina Suthat da loro, ma il re rifuto'. Alla fine essi informarono il re dell'intera storia. Il re si arrabbio' con la regina Suthat e ordino' che fosse uccisa ma Manee imploro' il re che concedesse il perdono. Il re lo concesse ma la espulse dalla citta'. La deposta regina comincio' a vagare senza meta. Mentre vagava nella foresta Suthat fu catturata da un gigante di nome Asatan che la voleva come moglie. Intervenne un mago di nome Kothan che la libero' dopo aver combattuto con Asan. Dopo che fu sconfitto Asan chiese al mago di diventare suo maestro. Suthan accetto di diventare la moglie di Kothan con la spertanza un qualche giorno di vendicarsi di re Triphob e della regina Mani. Dopo qualche tempo che viveva con Kothan Suthat diede vita a bel bambino che chiamo' Samsri.
Mentre era nella citta' di Udom Phirun chiese il permesso a suo padre di vedere per una futura moglie. Mentre vagava per la foresta incontro' lo spirito femmina di una pianta, decise di sposarla e piu' tardi lei diede luce a un bambino di nome Thumma. Il ragazzo possedeva grandi poteri magici, Phirun rimasde con loro fino a che non fu sostituito da Chindamekkhala e Rahu. Rahu prosegui' il viaggio e raggiunse la citta' di Romwisai che era governata da re Kanthamas e dalla regina Ratchada. La coppia reale aveva djue bellissimi figli i cui nomi erano Suwan Anporn e Absorn Sawan. Il re, che cercava l'uomo giusto che sposasse le due figlie, ordino' che i maschi che desideravano sposarsi andassero a palazzo per fare una scelta ma alle figlie non piacque nessuna delle persone che si erano presentate.
Avendo sentito dell'annuncio un gigante crudele di nome Prabtrachai, che in quel momento viaggiava nella zona, si trasformo in un giovane prestante e si presento' a palazzo. Anche Rahu si presento' per essere scelto. Le persone erano impressionate dalla prestanza di Prabtrachai e sorprese nel vedere la faccia del gigantesco Rahu. Come si presentarono Absorn Sawan scelse Prabtrachai e Absorn Sawan scelse Rahu. Il re era felice e dispiaciuto allo stesso tempo, il dispiacere veniva dal fatto che una delle due figlie aveva scelto un gigante come marito cosi' scaccio' la figlia e Rahu dal palazzo e li mando' a vivere in una capanna dietro lo stesso.
Dopo il matrimonio Prabtrachai non poteva toccare la moglie perche' i due erano nati troppo differenti per potersi accoppiare. Cosi' ogni volta che Prabtrachai provava a toccarla lei stava poco bene era come un fuoco la bruciasse dentro. Mentre viveva in citta' Prabtrachai ne molestava e mangiava gli abitanti e dato che Rahu era un gigante aveva facile gioco nell'accusarlo. Prabtrachai arrivo' al punto di rapire Suwan Amporn e di portarla nella sua citta' ma Nanthasen intervenne e la porto' lontano. Quando Nanthasen seppe che la donna era la moglie di Rahu fu ben felice di accompagnarla dal marito. Ma Rahu era ora prigioniero di Prabtrachaiche aveva provato a ucciderlo ma senza successo, cosi' egli poteva solo detenerlo. Prabtrachai tento' poi di compiace la suocera e le concesse di prendere il ventaglio sacro e la campana di Rahu. Dopo aver preso i due sacri oggetti la regina uso' il ventaglio e immediatamente si alzo' un vento che uccise molte persone. A quel punto Prabtrachai penso' che doveva aiutare la regina e che senza dubbio la campana serviva a riportare le persone in vita, quindi suo' la campana. Come risultato il suono della campana porto' Rahu e tutti i suoi amici in citta'. L'identita' di Prabtrachai come gigante crudele era ormai scoperta ed egli fece in modo di scappare senza essere ferito. Durante la detenzione Rahu era stato sostituito da Chindamekkhala che fu liberata dai suoi amici. Chindamekkhala rimase nella citta' di Ramwisai fino a che non fu sostituita da Phirun e re Kanthamas gli diede Absorn Sawan come moglie. La coppia comincio' a vivere felicemente.
Nello stesso tempo Suthat tentava in tutti i modi di convincere il figlio ad odiare re Triphob e Mani cosi' da potersi vendicare di lei. La madre cercava di convincere il figlio che lei era buona e la coppia reale malvagia. Incapace di controllare la sua rabbia Samri persuase Asatan di andare nella citta' di Ubom. Qui catturarono la coppia reale e la portarono in una grotta, chiusero poi tutti i buchi e la porta d'entrata pensando che cosi' i due sarebbero morti di fame. Fortunatamente una divinita' si prese cura di loro e sopravvissero. Kothan era arrabbiato con il figlio perche' per il rapimento voleva provocare una guerra con la citta' mentre Suthat era contento di vedere i suoi nemici soffrire.
Svegliato da un cattivo sogno Phirun penso' che i suoi genitori dovevano essere in pericolo e chiese il permesso a re Kanthamas di andare a trovare i genitori nella citta' di Ubom. Disse a Thumma e Nathasen di prendersi cura della citta' perche' Trabtraichat poteva ritornare e vendicarsi sulla citta' durante la sua assenza. Accompagnato da Ngang e Suraphat, Phirun arrivo' alla citta' di Ubom solo per vedere che i suoi genitori non erano li. Disse a Ngang e Surathat di prendersi cura della citta' e parti' da solo, alla ricerca dei genitori.
Mentre Phirun era lontano Trabtraichat tento' di entrare in citta' e fu ucciso da Thumma e Nanthasen. In seguito Thumma ritorno' nella foresta mentre Nathasen ando' a unirsi a Phirun, Ngang e Suraphat. Allo stesso tempo, invece di prendersi cura della citta' come era stato richiresto da Phirun Ngang e Surathat abbandonarono la citta' alla ricerca dei genitori di Phirun. Entrambi raggiunsero la citta' governata da Kothan, Suthan riconobbe Ngang che racconto' a Kothan che erano stati ingannati e attirati in un luogo dove si trovavano delle rovine di proprieta' del Naga, essi non potevano essere uccisi perche' possedevano poteri magici, nonostante questo non potevano risalire.
Anche Nathasen arrivo' nella citta' guidata da Kothan, vide Suthat e si domando' cosa ci facesse in citta'. Per scoprire la verita' si trasformo' in un magnifico bel ragazzo, che diceva di chiamarsi Nanthakumarn. A Suthat piacque il ragazzo ma Kothan sospetto' di lui, nonostante questo non aveva tempo per controllare, era tempo per lui di meditare nella grotta. In assenza di Samsri e Asatan, Nanthakumarn provo' a tirar fuori la verita' da Suthat e la uccise dopo averla conosciuta. Per coprire tutta la storia Nanthakumarn arrangio' la scena in modo da far credere che Suthat si era impiccata per scappare alla vergogna dopo essere stata rapita da un gigante della foresta. Kothan, Samsri e Atasan, preoccupati per la sicurezza di Suthat, ritornarono in citta' solo per trovare il corpo morto della stessa. Sopraffato dal dolore Kothan espulse Nathakumarn perche' non si era preso cura di Suthat, poi corse a celebrare un rito per riportarla in vita. Kothan fece del suo meglio senza successo perche' le cattive azioni di Suthat le impedivano di ritornare in vita come essere umano. Cosi' torno' come un fantasma e disse a Kothan cosa era successo. Per incontrare Nanthasen Kothan si trasformo' in Ngang mentre Atasan si trasformo' in Suraphat, cosi' trasformati entrambi indussero Nanthasen a cadere in un burrone con Ngang e Surathat ma prima di cadere riuscirono a portare Kothan e Atasan con lui.
Incapace di trovare i genitori Phirun suono' la campana ma non apparve nessuno. Cosi' continuo' il suo viaggio e si incontro' con Samsri, essi si batterono ma nessuno usci' vincitore. Nel frattempo le persone cadute nel burrone furono liberate dal Naga, il dio dei serpenti, che era un'essere gentile che osservava i precetti religiosi. Liberati dalle rovine i nemici cominciarono a combattere. Il Naga tento' di mediare ma senza successo. Kothan invoco' un fuoco magico per uccidere tutti i suoi nemici ma il Naga intervenne e li salvo' tutti. Kothanm riusci' a scappare insieme con suo figlio e Atasan. Alla fine Phirun trovo' i genitori e li scorto' alla loro citta'.
Nello stesso tempo il fantasma di Suthat era arrabbiato con Phirun che le aveva sempre impedito di vendicarsi dei suoi genitori. Tento' di fargli del male ma fu impedita da Thumma che condusse suo padre in salvo in citta'.
Per fuggire ai suoi nemici Kothan, suo figlio e Asatan trovarono rifugio nella citta' di Kancharaj che era governata da un gigante, re Chitapak. Il re aveva una moglie chiamata Malimart, Kothan fece un piano per uccidere il re gigante e disse ad Asatan di trasformarsi nel re stesso. Cosi' poterono vivere nella citta' confortevolmente.
Nello stesso tempo Suwan Amporn diede vita a un bambino che fu chiamato Trisuriwong mentre Absorn Sawan ebbe un bambino che fu chiamato Trisurya. Entrambi i bambini erano intelligenti e abili come i padri.
Fu in quel momento che il dio Shiva diede un'occhiata sulla terra e vide Chindamekkhala che viveva da sola. Non c'era nessun uomo adatto a diventare suo marito, cosi' il dio ando' sulla terra trasformato in un uomo affascinante, e visse con lei fino a che non nacque una bambina a cui fu dato il nome di Kaeo Pha.
Trisuriwong crebbe e divento' un giovane uomo. Un giorno decise di andare a visitare i parenti di suo padre. Per strada incontro' un bramino di nome Wijayong che divenne suo buon amico. I due viaggiarono insieme e raggiunsero una citta' chiamata Chakkaphat, governata da re Mahawong e dalla regina Kanchana. La coppia reale aveva una bellissima figlia chiamata Sroisawan. Era la stessa persona a cui Kothan voleva far sposare il figlio ma Wijayong aveva evitato questo matrimonio dato che leggendo il futuro sapeva che doveva sposare Trisuriwong. Alla fine doveva essere la guerra a decidere le loro dispute. Per chiamare aiuto Trisuriwong suono' la campana datagli da suo padre, Molti amici del padre accorsero in aiuto e portarono via Kothan. Questi chiamo' in suo aiuto il dio del Sole e ne prese i raggi, che uso' poi per bruciare tutti i suoi nemici. I raggi fecero perdere conoscenza a tutti i suoi nemici, che ormai erano vicino alla morte. Fu il dio della Luna a salvarli e a liberarli tutti.
Samsri fu ucciso in combattimento ma suo padre lo riporto' in vita e comincio' una nuova guerra. Per sedare tutte le dispute e per sempre il dio Shiva aiuto' le tre creature del paradiso Rahu, Phirun, Chindamekkhala ad apparire contemporaneamente. Cosi' il trio pote' facilmente uccidere Kothan, Samsri e Asatan. La storia finisce portando felicita' a tutti coloro che avevano fatto buone azioni. 




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