Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 31 agosto 2011

Kawi e Honwichai.

C'era una volta una grotta dove una tigre e la sua prole trovavano rifugio. Un giorno la tigre lascio' la grotta per un lungo periodo, il suo piccolo era molto affamato e piangeva perche' voleva il latte dalla madre. In quel periodo una mucca e il suo vitellino cammirono vicino alla grotta e videro il tigrotto che piangeva perche' voleva la madre e il suo latte. Il vitellino chiese alla madre di cibare il tigrotto. La mucca chiese al tigrotto dove era andata la madre e l'innocente creatura rispose che era andata a cacciare una mucca di cui intendeva cibarsi.
Specie dopo aver sentito questo, la mucca era riluttante e non intendeva cibare la piccola creatura ma fu convinta dal vitellino. Alla fine acconsenti' ma aveva paura che potesse arrivare la tigre. Appena la mucca comincio' a cibare il tigrotto questi espresse la sua gratitudine e giuro' che se ci fosse stato qualsiasi pericolo per la mucca e il suo vitellino egli avrebbe usato tutta la sua forza e la sua intelligenza per difenderli. La piccola tigre cerco' poi di convincere i nuovi amici a vivere vicino alla grotta dato che li si trovava un sacco d'erba. La mucca esitava ad accettare ma la piccola tigre insisteva e diceva alla mucca che non doveva temere che quando fosse tornata la madre le avrebbe raccontato la sua generosita' e quella del vitellino Senza il latte della mucca sarebbe sicuramente morto di fame cosi' avrebbe detto alla madre che doveva ringraziare la mucca e il vitellino per la loro gentilezza. La mucca allora acconsenti' ma continuava ad avere paura della natura della tigre che si cibava di carne di animali, specialmente mucche.
Quando la tigre ritorno' alla grotta, piu' tardi il tigrotto si lamento' per la mancanza di latte, poi racconto' alla madre della gentilezza della mucca che lo aveva allattato e prego' la madre di non far del male ai suoi due nuovi amici. La madre acconsenti' ma era ben felice di sapere che c'era una deliziosa preda che si muoveva li vicino. Il tigrotto porto' la madre a conoscere la mucca e il vitello. Da quel giorno il tigrotto fu felice di vedere che la madre e la mucca avevano relazioni amichevoli, anche se la mucca sembrava non credere del tutto a sua madre. Il tigrotto e il vitello giocavano insieme felici di essere amici. Essi giurarono di essere come fratelli senza capire che quella che c'era fra le madri non era vera amicizia, esse cercavono di essere amiche solo per accontentare i desideri dei loro figli.
Sebbene la tigre tentasse di soffocare gli istinti interiori la mucca non era per niente convinta. Il tigrotto invece amava la mucca sinceramente e la trattava come avesse avuto una seconda madre Piu' tardi convinse la madre a far vivere mucca e vitello con loro nella grotta. La tigre acconsenti' anche perche' pensava che un qualche giorno si sarebbe sicuramente mangiata la mucca. Fino a quel momento i loro figli potevano vivere nella insieme felicemente
Accadde cosi' che la mucca e la tigre lasciavano la grotta in tempi e per direzioni differenti andando in cerca di cibo. Mentre la tigre lasciava la grotta di notte e ritornava al mattino e poi dormiva per l'intero giorno, la mucca andava in cerca di erba durante il giorno e tornava a dormire nella grotta alla sera. In questo modo i due animali si incontravano raramente. Nello stesso tempo vitello e tigrotto vivevano insieme nella grotta per l'intero giorno e giocavano come due fratelli.
Molte volte la tigre chiese alla mucca dove andasse a cercare il cibo e la mucca le mentiva dicendo una direzione qualsiasi mai quella giusta. Accadeva sempre cosi' e la tigre non aveva nessuna occasione di stare con la mucca da sola, lontana dai propri figli. Nessuna possibilita' di uccidere la mucca. Mai pero' il carnivoro perse la speranza di mangiarsi l'animale. Un giorno decise di non dormire e di seguire segretamente la mucca.Quando ebbe l'occasione buona agguanto' la mucca con la zampe e ne fece un sol boccone come aveva sempre desiderato. Torno' poi in silenzio alla grotta e si mise a dormire.
Logicamente alla sera non c'era nessun segno della mucca che normalmente tornava a quell'ora. I figli dei due animali ne aspettarono a lungo il ritorno e quando comincio' a far tardi il vitello comincio' a piangere per il latte. Il tigrotto porto' il vitello a prendere il latte dalla madre che faceva finta di dormire. La tigre pretese di consolare il vitello e offri' il suo latte. Giunta la notte la tigre disse che sarebbe andata in cerca della mucca Dopo essere stata lontana l'intera notte la tigre ritorno' dicendo che la mucca era scomparsa, che non era stata capace di trovarla e che molto probabilmente era caduta in un profondo burrone. Il tigrotto tento' di consolare il vitello che piangeva in continuazione per la scomparsa della madre.
All'alba i due piccoli animali decisero di andare a cercare la mucca per conto proprio. Trovarono cosi' le tracce di sangue e di pelle della mucca e capirono immediatamente che la mucca era stata mangiata dalla tigre. Il tigrotto si arrabbio' moltissimo con la madre che aveva raccontato menzogne e aveva rotto la sua promessa. Cosi' penso di uccidere la tigre mordendole il seno quando lo avrebbe alllattato. Quindi per vendicarsi della cattiva tigre tigrotto e vitello le strapparono il seno, provovandole grande dolore e uccidendola per le ferite.
Dopo la morte della tigre i due piccoli capirono che non potevano vivere piu' a lungo nella grotta perche' quando altri animali avessero saputo quello che era successo sarebbero venuti a far loro del male. Erano troppo giovani per proteggere se stessi decisero di abbandonare la grotta e di avventurarsi all'esterno. Cominciarono a viaggiare senza meta fino a che non raggiunsero la capanna di un eremita.
Appena vide i due differenti tipi di animali camminare insieme, fianco a fianco, l'eremita fu molto sorpreso e ando' loro incontro. Si informo' su come erano diventati amici. Dopo aver sentito l'intera storia l'eremita provo' una gran simpatia e disse loro che voleva aiutarli a diventare esseri umani. Logicamente per l'eremita non era usuale ed era contro natura che i due animali fossero cosi' buoni amici. Egli penso' che se fossero potuti diventare esseri umani avrebbero rinforzato quel legame. Entrambi gli animali furono contenti nel sentire le intenzioni dell'eremita e accettaro immediatamente.
Con l'aiuto di alcune parole magiche l'eremita li trtasformo' in esseri umani. L'eremita poi chiamo' la tigre Honwinchai mentre il vitello prese il nome di Kawi. L'eremita disse ai due ragazzi di stare con lui finche' non avessero raggiunto l'eta' adulta perche' voleva che per prima cosa si dedicassero allo studio, dopo di che sarebbero stati sicuramente capaci di trovare una citta' che voleva essere guidata dalle loro virtu'.
Mentre stavano con l'eremia entrambi i due giovani studiavano duro e seguivano con grande rispetto gli insegnamento che il saggio uomo impatrtiva loro. Un giorno l'eremita li nchiamo' e disse loro che era giunto il momento di partire e prendere la loro strada, avevano completato i loro studi ed erano diventati adulti. Era giunto per loro il momento di cercare fama e gloria e decidere come dovevano essere ;le loro vite, comunque piene di virtu' e generosita'.
Prima della loro partenza l'eremita trasformo' i loro vestiti in abiti simili a quelli di un principe e creo' due coltelli dalla doppia lama. Egli poi prese il cuore di ognuno di loro e lo pose nei coltelli rendendoli cosi' magici e sacri. L'eremita insegno' loro ad usare quell'arma, insegno' loro che dovevano prendere cura del proprio coltello piu' della loro stessa vita Il coltello non doveva mai cadere nelle mani di nemici, finche' i coltelli fossero stati con loro nessuno poteva ucciderli perche' i loro cuori erano all'interno dell'arma L'eremita indico' poi una direzione andando verso la quale avrebbero avuto maggior fortuna, li dovevano dirigersi per trovare il loro futuro, auguro' loro buona fortuna.
A quel tempo nella direzione indicata dall'eremita c'era una bella e magnifica citta' chiamata Chantharaburi, questa citta' era governata da re Makotharaj. Il re aveva una bellissima moglie, la regina Chandharawadi, e una figlia altrettanto bella, la principessa Srisuda, La citta' in precedenza era prospera e tranquilla ma dopo l'arrivo di un crudele gigante che era andato ad abitare nella palude, fuori citta', tutti erano stati sopraffati dal dolore. Ogni giorno il gigante voleva mangiare un abitante della citta', cosi' il numero della popolazione si era drasticamente ridotta. La citta' sembrava disabitata perche' tutti si nascondevano in casa. Tutti avevano paura ad andare fuori perche' il gigante poteva essere li vicino in qualsiasi momento. Cosi' il re aveva emesso un bando, chiunque avesse amazzato il gigante avrebbe ricevuto una grossa ricompensa.
Arrivati in citta' Kawi e Honwichai si riposarono sotto un grande albero vicino alla palude. Il gigante li scambio' per dei cittadini che erano venuti li per prendere acqua, volle catturarli per mangiarli. Kawi si arrabbio' moltissimo col gigante per la sua arroganza, uso' il coltello per ucciderlo e taglio' il corpo del gigante in due parti. Dopo aver fatto un bagno nella palude schiacciarono un pisolino all'ombra di un grande albero.
Qualcuno vide che il gigante era morto, ne fu felice e diffuse la notizia rapidamente. Kawi e Honwichai.vennero a sapere che il re aveva ordinato ai suoi uomini di invitare la persona che aveva ucciso il gigante a palazzo in modo da poter ricevere la ricompensa che aveva promesso. I soldati videro due uomini prestanti e belli dormire all'ombra di una grande pianta e pensarono che quegli stranieri dovevano aver ucciso il gigante. Cosi li svegliarono gentilmente e li invitarono ad andare a ricevere la ricompensa promessa dal re. Mentre procedevano verso il pa;lazzo le persone applaudivano ed esprimeva una grande gratitutine per la felicita' portata all'intera citta'.
Appena vide Kawi e Honwichai il re riconobbe il loro buon carattere e in segreto li ammiro' entrambi. Chiese chi erano i loro genitori e fu informato che i due erano orfani fin da bambini. Essi giurarono di essere fratelli ne di avere imparato le stesse arti e abilita' da un eremita. Honwichai informo' il re che il suo giovane fratello aveva ucciso il gigante. Il re li apprezzo' entrambi e, dopo essersi consultato con la regina, diede sua figlia in sposa a Kawi, che rifiuto' l'offerta dicendo che il suo giovane fratello doveva sposarsi per primo. Il re acconsenti' e chiamo' la figlia perche' incontrasse Honwichai. Appena i loro occhi si incontrarono si innamorarono, in realta' c'era una ragione che non conoscevano: erano stati marito e moglie in una vita precedente.
Kawi fu deliziato nel vedere il suo fratello stabilirsi nella vita. Dopo il matrimonio il re nomino' Honwichai vicere'. Kawi visse in citta' per un po' di tempo poi disse addio al fratello e a tutte le persone che aveva conosciuto e si preparo' per la partenza.
Honwichai aveva il cuore gonfio, si sentiva amareggiato a doversi separare dal fratello, i due avevano vissuto insieme fin da bambini ma non volle urtarne i sentimenti pregandolo di rimanere . Prima della partenza Honwichai convinse Kawi a fare un voto se uno dei due fosse stato in pericolo il fior di loto del fratello sarebbe appassito in modo che questi sapesse che al fratello stava capitando qualcosa di male e potesse correre in tempo ad aiutarlo. Dopo il voto ognuno prese un fior di loto e disse addio all'altro.
Dopo un lungo viaggio Kawi arrivo' a una citta' che era grande e bella ma alquanto strana, era deserta. Non c'era una sola persona in giro. Kawi ne rimase meravigliato e penso' che ci fosse stata un'epidemia che avesse obligato la gente a andare da qualche altra parte. Cammino' in lungo e in largo, ispezionando l'area e trovo' un grande tamburo che emetteva uno strano rumore quando veniva battuto. Sembrava ci fosse qualcosa dentro. Lo taglio', lo apri' e fu una grande sorpresa che vide una giovane, bellissima donna dai lunghi capelli profumati all'interno.
Col cuore pieno di gioia la donna racconto' a Kawi che lei era una principessa di nome Chantharasuda, suo padre era stato il re di quella citta', il cui nome era re Phromachak, la citta' si chiamava Chantharanakorn. Un tragico giorno si verifico' un infausto evento una coppia di aquile giganti arrivo' in citta' e mangiarono tutti i residenti. Da quel giorno e per ogni giorno successivo gli uccelli giganti che erano marito e moglie cacciarono le persone per mangiarle fino a che non rimase nesuno, lei era riuscita a sopravvivere perche' i suoi genitori l'avevano nascosta bene, dentro un lungo tamburo che avevano riempito con cibo e acqua. i suoi genitori erano poi stati uccisi dai terribili uccelli. la triste e addolorata principessa piangeva mentre raccontava la triste esperienza a Kawi. Dopo averla consolata Kawi decise di vendicarsi dei terribili uccelli. Chiese alla principessa dove poteva trovare i due mostri. La principessa gli disse che gli uccelli vivevano nella foresta e che sarebbero usciti se lui avesse acceso un fuoco. Infatti quando gli uccelli videro il fumo i due uccelli pensarono che qualcuno stava preparandosi da mangiare. Decisero di cacciare quelle persone per poi utilizzarle come cibo. Kawi aveva seguito il consiglio della principessa ed era stato abbastanza semplice indurre gli uccelli a venir fuori.
Prima che gli uccelli potessero colpirlo Kawi li uccise entrambi col sacro pugnale. Uso' poi una parola magica imparata dall'eremita per riportare in vita la maggior parte delle persone. La principessa ne fu felice, aveva ritrovato i suoi genitori e molta della gente che conosceva. Pace e felicita' ritornarono di nuovo a regnare sulla citta' deserta. Il re diede il trono a Kawi e gli permise di sposare la figlia. La coppia regno' sulla citta' ed fu felice.
Un giorno, durante la festa del Songkran, il capodanno thailandese, re Kawi e la sua regina andarono a fare un bagno nel fiume. Il re vide cadere alcuni capelli della moglie, li prese e li mise in uno scrigno d'oro che lascio' galleggiare sul fiume senza sapere che quei capelli un giorno avrebbero rappresentato un pericolo per lui e l'amata consorte.
A quel tempo c'era un'altra citta' chiamata Phanthawisai che era governata da re Sannuraj. Il re aveva una moglie chiamata Kanthamali. La coppia reale governava la citta' anche se era anziana. Durante il Songkran anche questo re fece un bagno nel fiume per rinfrescarsi dato che quel giorno sentiva eccezionalmente caldo. Mentre faceva il bagno il re vide uno scrigno d'oro navigare vicino a lui. Lo raccolse, lo apri' e vide che conteneva alcuni capelli che emanavano un profumo fragrante.
Senza conoscere la proprietaria di quei capelli il re si innamoro' di lei e comincio' ad informarsi se qualcuno la conosceva o sapeva qualcosa su chi era e dove era. Dato che nessuno la conosceva il re fece un annuncio: chiunque gli avesse portato la donna a cui quei capelli appartenevano avrebbe avuto una grossa ricompensa. che avrebbe compreso una barra d'oro, una casa, dei servi e altri preziosi ornamenti.
Fuori dalla citta' c'era una piccola capanna dove viveva un'anziana donna chiamata Tasaprasart. Questa donna era stata in precedenza al servizio della principessa Chantharasuda. Arrivarono i soldati e la vecchia disse subito che conosceva la donna molto bene cosi' questi la portarono a vedere il re che tutto eccitato le chiese chi era la donna dai fragranti capelli. Dopo essere stato informato dell'intera storia il re disse alla vecchia donna di portare la principessa da lui fatto questo avrebbe ottenuto la ricompensa promessa. La vecchia acconsenti' e chiese al re di poter avere una barca. Accontentata si diresse verso la citta' di Chantharanakorn.
Dopo quindici giorni di viaggio la vecchia finalmente giunse a destinazione. Disse ai barcaioli di aspettarla al molo. Mentre cercava la principessa la vide in compagnia di un uomo giovane e prestante. Fu sorpresa nel vedere che la citta' era tornata in vita dopo un lungo sonno. Ando' incontro alla principessa che la riconobbe e le chiese come era stata capace di sopravvivere tutti quegli anni. la vecchia donna divenne triste e disse alla principessa di essere scappata agli uccelli giganti rifugiandosi in una grotta dopo che tutti i suoi parenti erano stati mangiati dagli uccelli. Dopo che seppe come gli uccelli erano stati sconfitti decise di tornare di nuovo al servizio della principessa, che fu contenta di riaverla al suo servizio dato che non sospettava minimamente le cattive intenzioni della donna.
Mentre serviva la principessa e Kawi la vecchia donna noto' che questi teneva sempre il suo pugnale con se, anche quando andava a dormire. La vecchia chiese alla principessa al riguardo ma questa non sapeva niente riguardo a quel pugnale. La vecchia capi' che poteva creare un equivoco nella coppia. Sebbene la principessa amasse Kawi con tutto il cuore le parole della vecchia la fecero dubitare di suo marito. Quando la sua pazienza raggiunse un limite chiese a Kawi che bisogno aveva di portare un pugnale qualsiasi cosa stesse facendo. Era come se Kawi non credesse in sua moglie. Per dissipare qualsiasi dubbio della moglie Kawi le raccopnto' la verita' e le disse che il suo cuore era stata prelevato dal suo corpo e posto nel pugnale, cosi' se qualcuno avesse bruciato il pugnale lui sarebbe morto immediatamdente. Kawi chiese alla moglie di non dire a nessuno il suo segreto.
Stupita dalla prova d'amore del marito l'innocente principessa dimentico' la promessa fidandosi della vecchia, che credeva fedele, le racconto' tutto quello che aveva saputo.
La vecchia fu felice di vedere una possibilita' per eliminare Kawi. Inginocchiatasi in segno di obbedienza di fronte alla principessa le parlo' della bellezza della citta' nei vecchi giorni. Quando la principessa chiese come la citta' poteva diventare prospera di nuovo l'anziana donna suggeri' un bagno cerimoniale a cui lei e Kawi dovevano partecipare.
Appena iniziata la cerimonia Kawi cammino' diritto lungo il fiume per fare il bagno, senza naturalmente rimuovere il pugnale che teneva agganciato in vita. La vecchia donna protesto dato che questo era contro l'antica tradizione che veniva in questo caso utilizzata come uno stratagemma per uccidere Kawi. In uno primo momento egli esito' a rimuovere il pugnale ma poi acconsenti' perche' ebbe paura, aveva provato la sensazione che l'agire in modo contrario alla tradizione lo stava facendo addormentare nel fiume e nello stesso tempo lo faceva sparire. Probabilmente era arrivato per Kawi il periodo derlla sfortuna, come Kawi scomparve dalla scena la vecchia donna prese il pugnale e gli diede fuoco. Kawi mori' mentre cercava di tornare a riva. La vecchia donna immediatamente disse agli uomini di prendere l'impaurita principessa e di portarla nella citta' di Phanthawisai dove il vecchio re stava aspettando il suo arrivo con grande entusiasmo. Appena la vide il re se ne innamoro' ancora di piu' e provo' ad amoreggiare con lei ma l'addolorata principessa rifiuto' persino di guardarlo in faccia. La principessa maledi' il re che era un uomo cattivo che sicuramente un giorno avrebbe pagato per le sue cattive azioni.
Mentre Kawi giaceva morto sulla riva del fiume Honwichai senti' una sensazione strana nel suo corpo come se fosse bruciato dal fuoco. Guardo' il fior di loto, era appassito. Immediatamente capi' che Kawi era in grande pericolo Disse addio alla moglie e si allontano' dalla citta in cerca del fratello, Facendo affidamento sui legami di sangue riusci' a trovare la direzione giusta per incontrare Kawi.
Arrivato sulla riva del fiume Honwichai si precipito' ad abbracciare il corpo del fratello morto, lacrime gli scendevano dagli occhi mentre cercava di guardarsi all'intorno. Fortunatamente il coltello non era stato danneggiato dal fuoco, era ancora in buone condizioni, solo annerito dal fumo. Cosi' ripuli' il coltello e ricordo' le virtu' dell'eremita. In poco tempo Kawi riprese coscenza e torno' di nuovo in vita. Come apri' gli occhi vide di fronte il fratello e entrambi furono felici di ritrovarsi. Honwichai raccomando' al fratello di stare attento, di non prendere di nuovo un abbaglio. Se fosse arrivato tardi il suo corpo poteva essere mangiato dagli animali e allora sarebbe stato veramente impossibile aiutarlo. Poi i due fratelli si consultarono l'un l'altro e cercarono di organizzare un piano per liberare la principessa Chantharasuda.
Essi videro molte impronte sulla riva del fiume e si convinsero' che la vecchia donna aveva portato la principessa in una certa direzione utilizzando una barca. Camminarono lungo il fiume e arrivarono alla citta' di Phanthawisai dove Honwichai si travesti' da eremita e Kawi trasformo' se stesso in una piccola bambola e si nascose nella borsa dell'eremita. A quel tempo re Sannuraj era sofferente perche' la principessa Chantharasuda gli aveva rotto il cuore rifiutando il suo amore. Cosi' emise un nuovo bando se qualcuno lo avesse trasformato in un uomo giovane e bello avrebbe avuto una grossa ricompensa.
Mentre stavano annunciando il messaggio reale i soldati videro l'eremita e provarono un grande rispetto per lui. Chiesero cosi' all'eremita di aiutare il loro re. Appena senti' il bando reale l'eremita provo' un certo piacere dato che vide una buona possibilita' per liberare la cognata e rivalersi del malvagio re. Quindi l'eremita accetto' immediatamente di aiutare il re. Mentre era in udienza da questi il finto eremita organizzo' una trappola disse al re di organizzare un'area chiusa dove potessero stare insieme l'eremita e il re. Chiese anche al re di ordinare ai suoi uomini di costruire una fossa che contenesse carbone ardente e legna.
Mentre veniva celebrata la cerimonia di trasformazione al re fu detto che doveva stare seduto di fronte alla fossa con gli occhi chiusi e sopportando il caldo. Alla fine della cerimonia sarebbe stato trasformato in un giovane uomo prestante in grado con la sua bellezza di affascinare la principessa. L'eremita comincio' a recitare parole magiche e prese fuori la bambola dalla borsa. L'eremita disse al re che poteva trasformare la bambola in un uomo prestante e alla fine della recita delle parole magicha la bambola si trasformo' in Kawi. Siccome il re non aveva mai visto Kawi in precedenza fu sorpreso nel vedere la bambola trasformarsi in quel giovane bellissimo, quindi chiese all'eremita di trasformare anche lui in un uomo simile a Kawi. L'eremita disse allora al re di rimuovere gli abiti reali e di sedere vicino al fuoco con gli occhi chiusi. In quel momento, mentre recitava le parole magiche l'eremita spinse il malvagio re nel fuoco che ne brucio' il corpo e lo trasformo' in cenere in un momento.
Dopo la morte del re Sannuraj Honwichai disse a Kawi di mettersi gli abiti reali del re morto e di emergere dalla cerimonia. L'eremita poi dichiaro' che quell'uomo era re Sannuraj nel suo nuovo aspetto. I servi del re e i suoi cittadini furono molto contenti di vedere il re tornato ad essere giovane e prestante. Anche la moglie del re penso' che Kawi fosse suo marito e provo' ad avvinarsi ma l'eremita le disse di farsi da parte perche prima come il marito doveva prender parte alla cerimonia dato che altrimenti il re non era piu' interessato a una donna anziana come lei. La donna acconsenti' ma piu' tardi dovette rinunciare perche' non riusciva a stare vicino al fuoco che bruciava. Kawi allora ando' incontro alla principessa Chantharasuda e le racconto' l'intera storia, la principessa fu felice di vedere il marito di nuovo vivo.
Tuttavia il segreto piu' tardi fu scoperto perche' la vecchia donna riconobbe Kawi. Lei ebbe paura della sua colpa perche' dopo la morte del re nessuno voleva piu' proteggerla. Corse a informare la regina Kanthamali che si impauri' a sentir parlare del falso re. Alla regina disse che il falso eremita cospirava con Kawi per uccidere il marito e lei in modo da liberare la principessa. La regina fece arrivare queste notizie a suo nipote, Waiyathat, che comandava le armate di stanza fuori dalla capitale con l'ordine di aiutarla immediatamente.
Dopo aver sentito della morte di suo zio Waiyathat era infuriato e guido' le sue armate a circondare la capitale. Egli annuncio' che suo zio era morto e per mano del falso eremita e di Kawi. Il corrente re era un impostore. Egli disse ai soldati di aiutarlo a combattere il nemico. La commozione nella capitale spinse Kawi a uscire dalla suia stanza per vedere cosa stava succedendo. Dopo aver esaminato la situazione disse alla moglie e a tutti quanti di rimanere calmi e ando' a combattere Waiyathat anche se questi aveva grandi armate mentre lui era solo. Con l'aiuto di una parola magica e del coltello sacro Kawi creo' un gran numero di soldati per il suo esercito, soldati che erano resistenti a qualsiasi tipo di arma.
Alla fine della guerra Waiyathat fu arrestato mentre l'anziana donna e la precedente regina furono portate di fronte a Kawi, queste tre persone furono in seguito condannate a morte in modo che nessuno avesse il coraggio di imitarli Kawi e la principessa Chantharasuda vissero insieme felicemente mentre Honwichai torno' alla sua citta' dove lo stava aspettando la moglie. La storia cosi' finisce con la felicita' delle persone che avevano compiuto buone azioni. 




 

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