Da Elephant Nature Foundation. |
Caso piu' unico che raro, dato che lo sfondo dove si svolgeva la vita di Lek era di estrema poverta' la ragazza riusci' a conseguito una formazione universitaria. In quel periodo il fatto che Lek andasse a scuola meraviglio' un po' tutti, le donne non erano fatte per questo, esse dovevano stare a casa a prendersi cura del marito e dei figli. Questo era gia' per una donna normale figuriamoci per una Kamu, i suoi compagni, dalle elementari fino alle superiori erano quasi tutti ragazzi e lazzi, frizzi e botte erano all'ordine del giorno, Lek strinse i denti, imparo' a non piangere e tiro' avanti. Arrivata all'universita' scelse di laurearsi in Belle Arti presso la Chiang Mai University, invero una laurea simile sembra stonare con un personaggio del genere, dopo aver saputo chi e' e di cosa si interessa, qual'e la sua passione ci si aspetterebbe, veterinaria o al limite agricoltura, ma la prima non esisteva allora in Chiang Mai e la seconda era riservata ai soli maschi. Prima di laurearsi Lek si adatto' a fare diversi lavori. Fece la cameriera in un ristorante, interviste per un'agenzia di ricerche, si dedico' alla vendita di prodotti cosmetici, a vent'anni si ammalo' di malaria e dopo questo, rimasta senza soldi per le cure e le tasse universitarie fece la guida turistica di giorno e la commessa in un negozio di abbigliamento alla sera. fu qui che incontro' Adam, suo futuro marito, persona con cui anche dopo la fine del matrimonio e' rimasta grande amica, contraccambiata. Infine gesti' una lavanderia e il lavoro ando' abbastanza bene da farle chiamare tre delle sorelle piu' giovani ad aiutarla. Molti anni prima Lek era rimasta sorpresa da qualcosa a cui aveva assistito, qualcosa che l'aveva sconvolta e avrebbe cambiato per sempre la sua vita., aveva visto maltrattare e soffrire un elefante, era uno di quegli elefanti che lavoravano nel trasporto del legname, Sangduen si era avvicinata e aveva visto il motivo di tanto dolore. La bestia soffriva in modo particolare quando il mahout le faceva spingere un tronco. L'elefante aveva una grande ferita dove la corda stringeva ogni volta che spingeva un tronco. Da qui, a poco a poco, nacque in Sangduen la decisione di diventare quello che e' diventata la madre e la regina degli elefanti. Con amore e rispetto per un animale che a tutti richiama il suo paese, la Thailandia, e nella consapevolezza che gli elefanti erano ormai sulla via dell'estinzione, Lek a questo punto iniziato la sua battaglia in difesa dei diritti e il benessere degli elefanti asiatici in Thailandia. Impresa non facile in un settore che ancora oggi rimane immerso nelle sue tradizioni, alzare la voce sul modo come come vengono trattati gli elefanti e a favore di un cambiamento non è stata una battaglia facile. Ma grazie al duro lavoro e determinazione la sua voce ha cominciato a poco a poco a farsi sentire.
Per fare quello che intendeva fare per quegli animali aveva bisogno di soldi, ecco quindi il motivo principale della ricerca di quei lavori. Grazie al primo lavoro Sangduen torno' dall'elefante ammalato e riusci' a curarlo ma da questo passo' ad altri, doveva aiutare piu' elefanti che poteva, questa era la sua missione. La lavanderia in Chiang Mai andava bene, gli affari prosperavano, le sorelle di Sangduen erano contente il suo cuore era diviso fra l'amore per gli elefanti e quello per l'uomo che aveva conosciuto e frequentato quando era commessa nel negozio di abbigliamento e che era dovuto tornare in patria, Adam. In quel periodo si erano frequentati per sei mesi e Lek se ne era innamorata. Lui era onesto e leale e lei non lo aveva dimenticato. I due si erano tenuti in contatto tramite lettera e un bel giorno a Sangduen arrivo' una sorpresa. Lui le scriveva che nei due anni che erano stati lontani aveva lavorato duro, risparmiando ogni centesimo e ora era pronto, voleva tornare in Thailanda, aprire un'attivita' con lei come socia e vivere nel paese per sempre. Questo quanto le chiedeva, ma quando giunse la proposta fu diversa, voleva sposarla. L'amore di entrambi era ricambiato. Adam comincio' a insistere voleva conoscere la famiglia della sua futura moglie. Lek era semplicemente terrorizzata da tale richiesta. Come se non fosse stato abbastanza dover pansare e immaginare Adam nel suo villaggio dove non c'era nessun comfort come aria condizionata o acqua corrente, dove le toilette erano una cosa indecente Lek sapeva che lui avrebbe dovuto scontrarsi con la tradizione: i Kamu sposano i Kamu, gia' sposare un'uomo di un'altra tribu' era considerata una cosa quasi indecente e lei voleva sposare uno straniero! Tutti questi pensieri le frullavano nella mente. Come avrebbe affrontato Adam il confronto col suo villaggio? Come avrebbe Adam affrontato le tradizioni che il corso di secoli aveva posto nella mente della madre? Ma Sangduen non poteva dire di no alle insistenze dell'uomo amato, cosi' partirono per il villaggio. Adam mostro' un ottimo spirito di adattamento. Non mostro' alcun problema per la mancanza di comodita'. I problemi, se problemi si vogliono chiamare li ebbe Lek con la madre. Come ogni madre del mondo, vedendo la figlia con un uomo, Phong Sri, prese da parte la figlia, voleva sapere e comincio' a fare domande, ma tutto quanto chiedeva si poteva riassumere in poche parole: "L'aveva toccata?". Lek rispose che erano stati mano nella mano. Fu sufficente, Lek non era piu' pura e l'insulto era stato fatto anche agli spiriti venerati dai Kamu e il solo modo per riparare era il matrimonio, cioe' cio' che sia Lek che Adam volevano.
A questo punto Lek aveva realizzato una bella fetta dei suoi sogni sposando l'uomo che amava, l'altra parte riguardava gli elefanti. Col matrimonio arriva anche un nuovo lavoro, Adam e Sangduen aprono, sfruttando la breve esperienza di lei come guida di gruppi turistici un'agenzia viaggi, nasce la Gem Travel. L'attivita', nonostante sbagli iniziali fiori', tanto che Lek chiamo' gente del suo villaggio a lavorare per lei. Ma tutto il suo tempo era dedicato a questo, non c'erano piu' gite nella giungla per vedere i suoi amati fratelli, per curarli in caso di bisogno. Le mancava completamente l'altra parte che avrebbe completato la sua vita. Finalmente giunse il momento in cui sembro' a Sangduen, che l'agenzia potesse andare avanti anche senza di lei. Lek disse ad Adam che doveva tornare a casa, sarebbe stato per un breve tempo ma doveva lasciarlo. I suoi cari animali la stavano chiamando.
Una volta tornata nella giungla fece brevemente il sunto della situazione. Il governo aveva reso illegale il taglio del legname. Centinaia di persone, mahout erano alla fame, non avevano cibo quasi per loro figuriamoci per gli animali. Si accorse che la foresta veniva distrutta, bruciata e il fatto che anche questo veniva fatto per ordine del governo, l'habit degli elefanti veniva distrutto per lasciar posto a frutteti, a culture considerate piu' redditizie. Si arrivava al punto che il governo forniva gratuitamente le piante che divevano essere piantate al posto della giungla. Con gli alberi che non potevano piu' essere tagliati in Thailandia gli elefanti perdevano la loro funzione di animali da soma. Molti mahout vendevano i loro elefante come animali da carne. Per Lek questo era un incubo, doveva fare qualcosa! Animali e uomini le stavano chiedendo aiuto, ma lei cosa poteva fare?
Occorsero 18 mesi perche' Sangduen incontrasse qualcuno che poteva aiutarla. Questa persona era un miliardario thailandese che fra le altre cose era appassionato di elefanti. Questa persona voleva aprire un campo per elefanti e si era rivolta a lei perche' nella zona era considerata la piu' grande esperta di questi animali. Lek inoltre aveva tutte le conoscenze necessarie fra i mahout per attirare al campo un gran numero di elefanti. Prima di accettare Sangduan pose le sue condizioni, ovviamente tutte in favore degli elefanti e dei loro addestratori. Queste esigevano il massimo rispetto per entrambi. Le sue condizioni furono accettate e il miliardario compro' un gran pezzo di terreno vicino a un piccolo fiume. Cio' che aveva in mente Lek non era pero' un campo per elefanti simile agli altri. Non voleva che la gente venisse al suo campo per vedere spettacoli o guidare elefanti, voleva che gente arrivasse al suo campo per imparare sugli elefanti. Era questa scelta un coltello dalla doppia lama. Se l'idea non andava il miliardario avrebbe perso un sacco di soldi, se avesse avuto successo si sarebbe attirata le antipatie di tutti gli altri campi dell'area. Accadde, il campo ebbe successo, creo' invidie e si giunse al punto che il miliardario fini' in prigione, dato che la polizia era pagata dai proprietari degli altri campi, l'edificio principale del parco, il ristorante, altri piccoli edifici furono incendiati. In quel momento tutte le agenzie di viaggi si strinsero intorno al campo di Sangduan e mandarono un numero di persone crescente da lei. Ma non era finita al contrario era appena iniziata una vera e propria guerra, in cui persone amiche di Lek furono uccise e un tentativo di omicidio si ebbe anche contro il miliardario che si salvo' ma per un insieme di situazioni dovette sparire dalla zona.
Fu un momento di paura e terrore dove nessuno sapeva piu' cosa fare, era sparito il principale finanziatore e ci furono momenti in cui sembro' che tutto dovesse tornare come prima. Ma in sei mesi, a dispetto di grandi difficolta' finanziarie, il suo amore per gli elefanti porto' Lek a fondare il Parco Naturale degli elefanti insieme a suo marito Adam, era il 1996. Il nuovo campo era posto vicino a quello precedente e organizzato nello stesso modo, Lek aveva trovato il terreno ma i soldi erano un problema, Lek butto' nell'impresa tutti beni che aveva oltre a tutti i profitti della Gem Travel. Chiamo' persone dal paese, ma stavolta poche si convinsero, "Cosa intendeva fare? Ripetersi come prima ed avviare una nuova guerra?". Compro' il terreno e lo preparo' per essere un campo da elefanti, costrui' le capanne e i capannoni, pianto' alberi. Lek, il marito, la famiglia di lei dal villaggio, le famiglie dei mahout si diedero da fare e il parco che Lek aveva tanto desiderato divenne reale. Nove elefanti con i loro mahout si trasferirono per abitarlo. I problemi cominciarono con l'apertura e con i costi di gestione, il campo sembrava una macchina mangiasoldi che con la sua bocca ingorda si appropriava dei profitti dell'agenzia di viaggio.
Da Elephant Nature Foundation. |
Lek poteva cambiare le idee che aveva sul suo campo e renderlo simile agli altri, questo avrebbe sicuramente portato al profitto. Lek non accetto' mai questo cambiamento. Il suo campo doveva essere un luogo in cui gli esseri umani rispettano gli animali e tutti devono vivere insieme, in armonia. Ma presto la miglior publicita', quella bocca a bocca, comincio' a diffondersi. Le agenzie cominciarono a mandare persone al campo che in breve fu pienamente funzionale, cio' porto anche Lek a dedicare tutto il suo tempo all'operazione. Ormai il parco cominciava ad avere un buon numero di visitatori ma Lek in continuazione apportava miglioramenti il che lasciava lei e Adam senza soldi. Lek sempre piu' interessata ai suoi elefanti e con poco tempo per lui, il matrimonio stava languendo.
Il 1999 e' l'anno che dopo una lunga malattia porta alla morte della madre, Lek non si preoccupa piu' del campo deve starle vicina, si prende cura di lei e solo dopo il triste evento torna ai suoi elefanti e trova il luogo ideale per costruire il suo Paradiso degli Elefanti sulla cima della Mae Tang, una montagna circondata da ogni parte da foreste lussureggianti, un luogo ideale per la vita degli elefanti.
Qui Lek comincia a raccogliere elefanti che vengono salvati dalla strada dall'accattonaggio, il lavoro nei boschi o il turismo. Alcuni per diversi motivi erano diventati inutili per il lavoro col legname nei boschi, altri per i proprietari dei campi da trekking, Nonostante questo gli animali non le furono mai ceduti gratis, Lek deve negoziare commissioni per consentire loro di unirsi al suo gruppo. Le loro cicatrici, fisiche e mentali, bisogno di essere guariti e Lek e i suoi volontari si prendono cura di loro.
Il suo programma Jumbo Express offre cure necessarie per gli elefanti nella giungla nella provincia di Chiang Mai e oltre. In una zona ricca di parchi e campi di elefanti, questo parco è l'unico che salva gli elefanti maltrattati, li guarisce e permette loro di vivere naturalmente nel gruppo familiare da loro scelto. L'enfasi è sul salvataggio e la conservazione piuttosto che sullo show o la formazione per altri lavori. Il forte affetto che Lek prova per questo animale la porta a lavorare con gli elefanti nelle foreste. Con un veterinario fornisce assistenza medica agli elefanti malati in aree remote. Viaggiare in queste aree è pericoloso e spesso comporta ore di cammino nella giungla in stretti sentieri inaccessibili ai veicoli. Lek è spesso via per giorni per recarsi a curare un solo animale. Gli elefanti del parco comprendono animali disabili, orfani, ciechi e elefanti salvati di tutte le età. Nel parco ci sono anche decine di cani e gatti che sono stati salvati e che vivono anche al centro, apparentemente a proprio agio con i loro vicini giganti.
Di ritorno da uno dei suoi tanti viaggi nella giungla Lek si ferma in un villaggio dove vengono allevati animali e qui realizza un video mentre mahout stanno addestrando elefanti utilizzando la pratica del phaajaan. Il phaajaan letteralmente significa "rompere l'amore fra due", in questo caso madre e figlio elefanti. Per un periodo che dura anche una settimana il giovane elefante e' separato dalla madre, legato e immobilizzato, immobilizzato in una gabbia di legno che gli permette solo di stare in piedi, e' torturato, il piccolo terrorizzato è battuto, le orecchie e i piedi trafitti da chiodi, viene privato di cibo, acqua e sonno. Il tutto con l'obiettivo di rompere completamente lo spirito dell'animale. Dopo essere stato liberato una prima volta il trattamento riprende e puo' durare settimane. Da questo video comincia uno dei peggiori periodi della vita di Lek. Lek aveva incontrato nel 1999 una giornalista, avevano viaggiato insieme,aveva scritto articoli su Lek e questo l'aveva aiutata a raccogliere fondi. La giornalista aveva conquistato la fiducia di Lek, che pensava che la sua amica come ogni brava giornalista avrebbe protetto la fonte di chi le forniva notizie. Dopo tre anni di intensa amicizia la giornalista chiese a Lek una copia del video che mostrava il phaajaan. Dopo breve tempo una ben conosciuta associazione internazionale per la protezione degli animali rilascio' il video per il publico. People for the Ethical Treatment of Animal aggiunse alla sua lista di pratica di torture contro gli animali la tortura filmata nel video ripreso da Lek. Lek capi' subito che per lei era la catastrofe: nessuno dei suoi amici l'avrebbe piu' creduta, i mahout si erano fidati di lei permettendole di filmare quanto aveva filmato e lei li aveva traditi. Inoltre la PETA mostrando il video chiedeva il boicottaggio dell'intera industria turistica. Le compagnie thailandesi rigettarono l'accusa e dichiarono che il video doveva essere un falso, oppure doveva essere stato filmato fuori dalla Thailandia. Un canale televisivo intervisto' Lek. E lei li davanti a tutti disse la verita': "Lei aveva registrato il video". In un momento la regina degli elefanti era diventata la donna piu' odiata di Thailandia, in un momento si era tirata addosso non solo l'industria turistica di Chiang Mai ma quella dell'intero paese. Fu oggetto di ingiurie e false accuse, furono inventate accuse non solo contro di lei ma contro suo marito, sua madre, la sua famiglia. Fu accusata di aver venduto il video per soldi. Furono comprati testimoni per dire che lei aveva falsificato il video, furono portati testimoni dal villaggio dove Lek aveva girato il video che giurarono che era tutto falso e lei aveva pagato per ottenere questo. La tensione intorno a lei cresceva giorno per giorno e comincio' a temere per la sua vita, per quella di suo marito, della sua famiglia delle persone che lavoravano per lei. A un certo punto fu emesso un mandato di cattura su di lei. In mezzo a 65,000,000 di persone che volevano Lek morta o quanto meno in prigione una sola le rimase amica, una membra della famiglia reale, parente del re, la principessa Rangsrinopadorn Yakul, che come Lek era una protrettrice dell'elefante thailandese. La principessa visto il pericolo di morte che correva l'amica la invito' a stare nel suo palazzo. Lek rifiuto' essere individuata li avrebbe messo in disgrazia la principessa. Accetto invece l'aiuto in soldi datole dalla principessa e dagli amici sparsi in tutto il mondo. Lek penso' che il posto migliore per nascondersi era Bangkok e cosi' fece, li sarebbe stata una fra piu' di 11 milioni di persone. Grazie alle offerte dei denaro riusci' anche a procurarsi un avvocato. Il suo piu' caro elefante fu ucciso da due persone, una delle quali si era presentata in uniforme. Il Bangkok Post, il giornale dell'elite thailandese, organizzo' una campagna di calunnie, contro di lei, a suon di falsificazioni. Si arrivo' all'assurdo di accusare le stesse organizzazioni a favore degli animali di aver fatto fabbricare il video. Lek dovette sopportare di tutto compresi attacchi da parte della sua famiglia. Falsi amici si presentavano proponendole di agire in modo che se in primo momento le sembrava normale poi si rivoltava contro di lei. Non sapeva piu' a chi credere.
Se questa era la sua reputazione in patria Sangduen godeva di ottima reputazione all'estero che si era costruita nel corso degli anni. Aveva amici nella National Geographic Society, nella Brithish Broadcasting Corporation, nella CNN. Proprio un anno prima che si scatenasse la tempesta la Ford Motor Company, che aveva iniziato nel 1998 un premio per dare un contributo significativo a coloro che si interessavano della conservazione del pianeta, insieme alla National Geographic Society aveva eletto Sangduen Chailert Eroe del Pianeta. Qualunque cosa succedesse a Lek all'interno del suo paese la fiducia delle persone che lavoravano in queste organizzazioni non sarebbe ma venuta mai meno. Nel 2002 Jane Garrison ando' a trovarla e vide le disperate condizioni in cui si trovava Lek. Jane sedendo nel consiglio di diverse importanti associazioni animaliste era la persona esatta per fare qualcosa. A Jane seguirono altre persone fra cui Bert Von Roemer, un miliardario presidente e proprietario della Serengeti Trading Company, una societa' che si interessa dell'importazione di caffe, fra le altre cose un grande protettore degli animali e fondatore della Serengeti Foundation che oggi, oltre a progetti in USA e Africa lavora a stretto contatto con Elephant Nature Park. Attraverso Jane Bert seppe che Lek si trovava in difficolta' e che aveva bisogno di fondi per aprire l'Elephant Nature Park. Lei aveva gli elefanti e i mahout che volevano lavorare per lei ma non aveva il terreno. Jane spiego' a Bert che cio' che Lek voleva realizzare era qualcosa di diverso dai normali campi per elefanti, niente spettacoli, niente trek sugli animali, nessun sfruttamento degli stessi, chi si recava al parco pero' poteva conoscere tutto sugli animali e stare con loro realmente in contatto. Nel 2003 Bert si reca in Thailandia a conoscere la Regina degli elefanti. Dopo qualche giorno Lek porto' Bert a vedere il terreno che riteneva ideale per aprire il suo Elephant Nature Park. Bert era una persona di poche parole e chiese solo tre cose: "Di quanto terreno hai bisogno?", "Quant'e' il costo del terreno?", "Di quanti soldi hai bisogno?". Saputo questo se ne ando' il giorno seguente ma prima di andarsene le consiglio' di controllare il suo conto corrente in banca dopo tre giorni. In quei tre giorni i soldi arrivarono era nato il nuovo parco. Dopo alcune difficolta' finanziarie iniziali grazie ad articoli sul National Geographic e sul Readers Digest il parco divenne famoso i turisti cominciarono ad arrivare in numero crescente. Ma le persecuzioni all'interno del paese continuavano. Quando il Bangkok Post publico' un nuovo articolo che lei aveva fraudolentamente publicato il video. Lek porto' i responsabili del quotidiano in tribunale. Il comportamento del giudice mostro' chiaramdente da che parte stava la legge e da che parte pendeva la bilancia della giustizia. Nonostante questo Lek seppe difendersi e sebbene una forte pressione per terminare il processo fosse esercitata sopra di lei riusci' a resistere. Le furono fatte diverse proposte per chiuderla li. Una lettera privata di scuse? Un articolo scritto da lei da publicare sul quotidiano? Lei voleva solo che un a un giornalista anziano fosse permesso di scrivere un articolo con la verita' su di lei. Se questo veniva fatto il processo sraebbe terminato altrimenti sarebbe andato avanti. Quella soluzione piacque ai giornalisti che si recarono al suo campo per vedere come lavorava. C'e' da dare un pregio al quotidiano quando conobbe la persona contro cui si era scagliata a quell'articolo a favore di Lek ne seguirono altri.
Era la volta del Chiang Mai Press che aveva agito come il Bangkok Post anche da questa parte arrivarono le scuse. .
Oggi Sangduen "Lek" Chailert e' una donna conosciuta in tutto il mondo e ha conquistato riconosciementi a livello nazionale e internazionale
Il parco è oggi aperto ai visitatori tutto l'anno. Gite di un giorno e pernottamenti possono essere organizzati come pure periodi piu' lunghi per chi si vuole dedicare al volontariato.
Non basta ancora la protezione delle foreste è un altro dei molti progetti intrapresi da Lek e in questo senso si e' intrapreso un programma di salvataggio. I programmi di sostenibilità e conservazione attuati nel campo si concentrano intorno alla cultura locale, il senso comune, e una profonda convinzione che occorra conservare l'ambiente. In un programma, ad esempio,alberi vengono salvati legando sacro stoffa color zafferano, simile a quella indossata dai monaci, intorno ad ogni albero, che i locali sono riluttanti a tagliare temendo di insultare gli spiriti della giungla.
Ma questa donna eccezionale non ha dimenticato le sue origini il suo lavoro avviene anche nella profondita delle giungle del Nord dove, con l'aiuto di personale medico cura gli abitanti dei villaggi tribali e le loro famiglie e, spesso, porta abiti donati.
Grazie a tutte queste attivita' intraprese la fama di Lek e' cresciuta giorno dopo giorno e sono arrivate richieste di aiuto da tutto il nord della Thailandia. Non importava dove fosse, quanto lontano fosse, se c'era bisogno di lei era certo che lei riusciva ad arrivare li. Ovunque era chiamata Lek arrivava con medicine, abiti, cibo, oggetti che conoscendo i villaggi nella giungla sapeva che non si sarebbero facilmente trovati li. Queste missioni furono chiamate Jumbo Express. E lei fece in modo che anche di questo potessero goderne gli elefanti e cerco' di far instaurare rapporti fraterni fra gli abitanti del villaggio e gli animali. Nel 2006 queste missioni erano una parte naturale del Nature Park eLek e i suoi avevano ampliato il suo raggio di azione in Birmania, Suriname e India. Scuole, ponti e templi furono riparati dai gruppi di volontari di Lek. Solo nel 2007 ci furono 20 di questi progetti.
Le attivita' del parco sono sostenute principalmente dai suoi visitatori che contribuiscono a mantenere gli elefanti e i buoi nutriti e sani., dall'attivita' di un sito web e dall'agenzia di viaggi Gem che devolve la maggior parte dei suoi profitti a queste attivita'.
Moltissimi i premi, i riconoscimenti tributati in Thailandia e fuori alla Dea degli elefanti:
La Fondazione Ford in collaborazione con National Geographic l'ha dichiara Eroina del Pianeta nel 2001.
Le e' stato consegnato il premio Guest of Honor dalla Humane Society degli Stati Uniti come parte del Genesis Award nel 2003.
Nel 2005, Time Magazine l'ha nominata Eroina Asiatica per il suo lavoro nella conservazione degli elefanti.
Nel 2006 le viene consegnato l'Earth Day Ardward.
Nel marzo 2008, nel corso di una cerimonia reale, Lek ha ricevuto il Premio Donna Thailandese Eccezionale
Nel mese di ottobre 2010, Lek è stata ricevuta alla Casa Bianca dal Segretario di Stato americano, Hillary Clinton.
Lauree ad honorem:
Ha ricevuto due lauree honoris causa dalla Rajabaht Chiang Mai University, un dottorato in Sostenibilità e Conservazione nel 2002, e un dottorato in Medicina Veterinaria nel 2006, che le e' stato consegnato personalmente da Maha Vajiralongkorn, Principe ereditario di Thailandia.
Altri riconoscimenti
Oltre a numerosi documentari sul suo lavoro realizzati da National Geographic, Discovery, Animal Planet, e la BBC, Fra questi il documentario del National Geographic "Vanishing Giants" (Giganti che scompaiono) mette in evidenza il lavoro di Lek con l'elefante asiatico, Lek è stata anche onorata con numerosi riconoscimenti.
L'agenzia di viaggi che sostiene l'attivita': Gem Travel, 209/2 Sridornchai Road, Chiang Mai, 50,100, Thailand. Tel: +66(0)53 818754, 272755, 818932 Fax: 818755.
Email lek@saveelephant.org.
L'indirizzo in Thailandia: Elephant Nature Foundation, 1 Ratmakka Road, T. Phra Sing, A. Muang, Chiang Mai, Thailand 50200 Email: Info@ElephantNatureFoundation.org.
Nel Regno Unito: Elephant Nature Foundation UK, Hilltop, Windmill Hill, Shere Road, West Horsley, Surrey KT24 6EJ.
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