Hilltribes Thailand . |
La leggenda racconta anche che la regina aveva un brutto problema, Da bambina era inciampata in una lampada che stava bruciando di fronte a una venerata immagine di Buddha che si trovava in un tempio nella citta' di suo padre. In punizione del sacrilegio compiuto fu maledetta ed acquisi' un serio problema il suo corpo inizio' ad emettere un terribile odore che si sentiva a grande distanza, una distanza pari a quella da cui si poteva udire il barrito di tre elefanti o il suono di sette gong. Calcolando il suono di un gong si puo' sentire dalla distanza di circa 1.5 km. e il barrito di un elefante da una distanza di circa 5 km il puzzo emanato da Chama Thewi si poteva sentire da una distanza di 25/26 chilometri.
Il viaggio di Chama Thewi da Lopburi risalendo i fiumi Chao Prahaya e Ping richiese circa tre mesi. Durante questo viaggio la regina si fermo' a fare un bagno a una cascata, da allora il luogo prese il nome di Ap Nang che significa "Il luogo dove la signora fece il bagno". la leggenda racconta che la regina inquino' l'acqua il che richiamo' un gran numero di avvoltoi che pensarono erroneamente che un elefante fosse morto nelle vicinanze. Gli avvoltoi si fermarono sull'alta roccia che sovrasta la cascata e li nfurono trasformati in rocce andando a costituire una caratteristica permanente di Ap Nang.
Sicuramente, nella realta', l'odore emanato dalla regina Chama Thewi non doveva essere cosi' terribile come raccontato dalla leggenda. Dopo di tutto era rimasta in stato interessante prima di lasciare Lopburi e non dopo essere arrivata a Lamphun, cosi' il locale capitano Lawa, re Luang Viranga, si innamoro' di lei. Questi era un vedovo che viveva sui fianhi del vicino Doi Kham, una bassa collina ad ovest dell'odierno tambon Mae Hia. Viranga fu attratto dalla bellezza della regina e mando' emissari a Lamphun chiedendola in moglie. A quel tempo i Lawa erano una fiera tribu' di cacciatori di teste e secondo alcuni cannibali. Inoltre essi erano scuri di pelle e non buddhisti. Chama Thewi aveva al contrario una meravigliosa pelle bianca, anche se puzzolente ed era blissima, inoltre rappresentava la civilta' Mon e il Buddhismo e poteva sopportare la sola idea di bandare sposa a un capitano Lawa. Fortunatamente era incinta e questo rappresento' una fortuna. pote' cosi' mandare un messaggio a Viranga dicendo che avrebbe accettato la sua proposta solo dopo la la nascita del figlio e quando lo avrebbe svezzato.
Quando arrivo' il momento di partorire Chama Thewi diede alla luce due gemelli. entrambi in swalute e belli. Li chiamo' Anantayot e Mahantayot. Passo' il tempo e i due raggiusero l'eta' di otto anni ma ancora una volta rifiuto' di lasciarli. Viranga la aspettava da anni e perse la pazienza, chiamo' alle armi i suoi sudditi e attacco' Lamphun ben determinato a possedere l'oggetto del suo desiderio.
Le forze di Viranga erano piu' forti di quelle dei Mon ed egli fece in modo che i suoi attraversassero i fossati e rompessero le mura della citta'. Una volta dentro non persero tempo e aprirono il portale principale perche' il re potesse fare il suo trionfale ingresso, montando un elefante da guerra.
A questo punto apparvero i due gemelli della regina guidando uno straordinario elefante con la pelle viola scuro e le zanne verdi, che da questa descrizione e' ovvio che portava il nome di "Nero Viola". Al comando dei due gemelli la prodigiosa bestia spinse indietro l'elefante di Viranga si avvitasse contro il ponte a nord. Durate questo sfacelo Viranga fu imprigionato fra il suo elefante e le mura della citta', come conseguenza si ruppe le gambe. Da quel momento la porta nord di Lamphun prese il nome di Pratu Chang Si o "L'elefante che schiaccia la porta".
Sfortunatamente per Chama Thewi "Nero Viola" mori' poco dopo e quando la notizia arrivo' a Viranga questo si decise a rinnovare l'attacco per catturare Lamphun. In un uletriore tentativo di respingere il re dei Lawa la regina richiese una tregua, si dichiaro' pronta a sposare Viranga se questi fosse stato capace di lanciare un giavellotto da sopra la montagna Pui, vicino alla sommita' del Doi Suthep, in Chiang Mai, in qualsiasi posto all'interno delle mura di Lamphun, una distanza di circa 30 chilometri. Viranga acconsenti' e richiamando tutti i suoi poteri soprannaturali si diresse sulla cima del monte Pui per provare la sua abilita'. Secondo gli accordi presi a Viranga erano persessi tre tiri per poter riuscire nella prova. Al primo tentativo Viranga tento' di lanciare il giavellotto nel cuore della citta' ma il tiro fu corto e il giavellotto si fermo' poco prima delle mura. Creo' un grande cratere che fu da allora conosciuto come Nong Sao o la "Palude del Giavellotto".
Questa prova terrorizzo' Chama Thewi che penso' di indebolire la forza di Viranga con qualche trucco prima che potesse fare altri tentativi. Mentre Viranga si trovava su Doi Pui in attesa di fare il secondo tentativo, Chama Thewi gli mando' in regalo un cappello che aveva fatto con le proprie mani. Naturalmente non era un cappello ordinario. Naturalmente non era un cappello ordinario, la stoffa utilizzata veniva dalla sottoveste della regina, tessuta con argento e oro e colorata con ombre di rosso.
Come e' bem risaputo in tutto il Sudest asiatico il potere spirituale e la forza di un uomo sono concentrati nella sua testa, che e' la parte piu' sacra del corpo. Disonorare la propria testa in qualsiasi modo fa si che si perda la propria forza spirituale e il piu' potente attentato alla forza di un uomo e' una sottoveste o qualsiasi altro indumento intimo di una donna, specie se questa e' in un periodo di mestruazioni.
Non appena Viranga vide il cappello si precipito' e se lo mise sulla testa. Immediatamente i suoi poteri sopranaturali se ne andarono. Il lancio del secondo giavellotto falli' miseramente. Non si avvicino' neppure a Lamphun e cadde nel luogo vicino a dove efra stato lanciato, 5 chilometri dalla cima di Doi Suthep, dove l'impatto creo' un'altra "Palude del giavellotto" vicino all'insediamento di Ban Tin Doi. Nella disperazione, il capo dei Lawa lancio' il terzo giavellotto in aria, espose il suo petto e permise al giavellotto che cadeva di colpirlo.
Distrutto dall'astuzia di Chama Thewi il corpo di Viranga fu posto sulla sommita' della vicina cima con la faccia rivolta verso Lamphun cosi' che anche da morto egli potesse guardare verso la sua amata. Con lui moriva lo spirito dell'indipendenza Lawa. Mai piu' i Lawa avrebbero cercato di sottomettere i Mon e piu' tardi i Thai. Essi abbracciarono gradualmente il buddhismo e riconobbero l'autorita'; di Lamphun diventando fedeli sudditi di Hariphunchai.
La leggenda di Chama Thewi rappresenta realmente il il trionfo dell'astuzia contro la forza, il passaggio dei popoli dalla foresta alla civilta' delle citta', e l'insediamento di tranquilli agricoltori che sostuivano una fase storica di selvaggi cacciatori.
< Chi e'?
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