Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 5 agosto 2012

Bodawpaya (1745-1819. Sovrano. Birmano).

Bodawpaya nacque l'11 marzo 1745 come Maung Waing Shwe e poi Min Badon, era il quarto figlio di Alaungpaya, fondatore della dinastia Konbaung e del terzo impero birmano. Fu proclamato re, dopo aver deposto suo nipote, Phaungkaza Maung Maung, figlio di suo fratello Naungdawgyi, che governava da Ava. Bodawpaya trasferì la capitale reale a Amarapura nel 1782. E 'stato chiamato Hsinbyumyashin "Il Signore degli Elefanti Bianchi", anche se divenne noto ai posteri come Bodawpaya. Egli generò 62 figli e 58 figlie di circa 200 consorti. E' stato il sesto re della dinastia Konbaung che governo' sulla Birmania.
Conosciuto anche come Bodaw U Waing, invase Arakan, nel 1784, mandando i suoi eserciti reali guidati da suo figlio, il principe ereditario, Minsaw Thado, attraverso la catena orientale delle montagne Yoma. La capitale di Arakan Mrauk U fu catturata nel 1784. L'immagine del Buddha Mahamuni, insieme ad altri tesori, come statue di bronzo khmer, furono riportate in Birmania via terra. Questi tesori si possono ancora vedere a Mandalay. Vennero anche riportati 20.000 prigionieri come schiavi e furono assegnati per le pagode e i templi, e alla nobiltà di Amarapura. Una volta che Arakan fu annessa come provincia alla Birmania, i suoi confini divennero contigui con l'India britannica. Gli Arakanesie si ribellarono nel 1794, e il governatore britannico dell'India, Sir John Shore, invio' il capitano Michael Symes con un'ambasciata per raccogliere quante più informazioni possibili sul paese e la corte di Ava. 
Bodawpaya voleva sottomettere il vicino stato del Siam, cosi' preparo' nove eserciti e li fece entrare nel paese per tre direzioni diverse, era il 1785 e fu sconfitto e stessa sorte ebbe nel 1808, mai riusci' a catturare la capitale. Ci fu un tentativo di rivalsa da parte di Rama I che, nel 1793, invase le provincie della Birmania che si estendevano nella pensisola malese, ma anche lui falli'.   
Il governatore di Tavoy si ribellò nel 1791 con l'aiuto dei Siamese, ma una spedizione punitiva inviata da Bodawpaya per mare assedio' la citta' e porto' ai negoziati di pace nel 1793 e alla cessione della costa del Tenasserim ai birmani.
Nel 1816, il governatore ahom di Guwahati in Assam, Badan Chandra Borphukan, visito' la Corte di Bodawpaya al fine di chiedere aiuto per sconfiggere il suo rivale politico Purnananda Burhagohain, il Primo Ministro del Regno Ahom in Assam. Una forza forte di 16.000 uomini comandata dal generale Maha Minhla Minkhaung fu inviata con Badan Chandra Borphukan. La forza birmana entro' in Assam nel gennaio 1817 e sconfisse le forza assamesi nella battaglia di Ghiladhari. Nel frattempo, Purnananda Burhagohain morì, e Ruchinath Burhagohain, il figlio di Purnananda a Guwahati sali' al trono. Il Chandrakanta Singha, regnante re ahom, venne a patti con Badan Chandra Borphukan e i suoi alleati birmani. Il re nomino' Badan Mantri Phukan, primo ministro, e una principessa ahom, Hemo Aideo, fu data in matrimonio al re birmano Bodawpaya insieme con molti doni. La forza birmana si ritiro' dall'Assam subito dopo. Un anno dopo, Badan Chandra Borphukan fu assassinato e re Singha fu deposto dalla fazione politica rivale guidata da Ruchinath Burhagohain, figlio di Purnananda Burhagohain. Chandrakanta Singha e gli amici di Badan Chandra Borphukan chiesero di nuovo aiuto a Bodawpaya. Nel febbraio 1819, le forze birmane invasero l'Assam per la seconda volta e reinstallarono Chandrakanta Singha sul trono di Assam.
Bodawpaya si proclamo' il prossimo Buddha o Maitreya, Areimmadeiya, ma la sua richiesta fu fermamente respinta dalla Sangha. Durante il suo regno, la cultura fiorì grazie alla disciplina e alla stabilità ottenuta attraverso l'istituzione di un capitolo di Sangharaia o monaci anziani a cui fu affidata la responsabilità di salvaguardare la purezza del Sangha. Bodawpaya con questo consiglio riusci' ad arbitrare su argomenti come il modo corretto di indossare le vesti e le elemosina. L'Ordine dei monaci fu unificato nella setta Thudhamma. La Birmania divenne il custode del Buddismo nella regione, e l'ordinazione upasampada fu reintrodotta in Sri Lanka, dove Bodawpaya istitui' la Nikaya Amarapura.
Nel 1790 Bodawpaya iniziato la costruzione di un gigantesco stupa chiamato Mantalagyi, Grande Stupa Reale, a Mingun, 11 km da Mandalay, sulla riva occidentale del fiume Irrawaddy. Non fu pero' mai finito perche' una profezia diceva: "Una volta che la grande pagoda sara' finita, la dinastia Moksoe sarà distrutta". Si fermo' quando raggiunse i 150 metri, era alta abbastanza da essere visto da Shwebo a ovest, il luogo di nascita della dinastia, che sovrasta le colline Minwun. Un terremoto nel 1838 provoco' enormi fessure nella struttura, e causo' la caduta nel fiume delle teste di due gigantesche cariatidi. La pagoda rimane la più grande pila di mattoni nel mondo. Fece costruire anche una gigantesca campana di 90 tonnellate dedicata allo stupa che era chiamata campana Mingun fu gettata tra il 1808 e il 1810. E' la più grande campana sonora al mondo, ne esiste una ancora piu' grande che si trova al Cremlino di Mosca chiamato la Campana dello Zar ma e' rotta. Durante il suo regno Bodawpaya dimostro' di essere un grande mecenate delle arti e dello spettacolo. Ordinò anche un'importante indagine economica del regno nel 1784.
Dopo la sua morte, avvenuta il 5 giugno 1819 a Bodawpaya successe suo nipote, il principe di Sagaing, che in seguito divenne noto come Bagyidaw.



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