Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 5 agosto 2012

Sunthorn Phu (1786-1855. Poeta. Rattanakosin.).

Sunthorn Phu e' il piu famoso e fra i piu' grandi poeti della letteratura thailandese.
Un suo monumento si trova a Klaeng, nella provincia di Rayong, Fu costruito durante il governo di Plaek Piboonsongkram (aprile 1948-settembre 1957). Vicino alla statua di Sunthorn Phu vi sono quelle di Naang Phime Samut o la Farfalla Volante. del tritone di altre tre figure del famoso poema.
Nel 1986 bicentenario, della sua nascita, in Thailandia si tennero grandi manifestazioni e fu emesso un francobollo commemorativo. Nello stesso anno, Sunthorn Phu, fu onorato dall'UNESCO: fu inserito nella lista dei piu' grandi scrittori mondiali.
Sunthorn Phu nacque il 26 giugno 1786, in Bangkok, piu' precisamente in Thonburi, vicino alla stazione ferroviaria di Bangkok Noi. Erano i primi anni del periodo Rattanakosin (Bangkok), e il regno era quello di Rama I. Per inquadrare il periodo storico basti pensare che diciannove anni prima c'era stata la distruzioni di Ayutthaya da parte dei birmani, che Bangkok era stata proclamata nuova capitale soltanto da quattro anni e che la prima parte del Grand Palace e di Wat Phra Kaeo era stata completata solo da un anno.
Non si sa con certezza quale sia il luogo di origine della madre, il piu' probabile sembrerebbe Petchaburi, cio' per il fatto che Sunthorn Phu scrisse una nirat dedicata a questa citta', altre prove: niente! Forse troppo poco per un'affermazione del genere. Era figlia di un nipote di Rama I chiamato Wang Long. Suo padre era nativo di Muang Klaeng, una citta' nella provincia di Rayong ed era un militare agli ordini di Wang Long.
Quando Sunthorn Phu ebbe due anni i genitori divorziarono. Suo padre torno' al paese natale e si fece monaco, sua madre era ostetrica al Palazzo sul Retro, come era chiamato il palazzo del vice vicere'. Sunthorn Phu rimase con la madre, quindi a palazzo, la madre in seguito si risposo'.
Compi' i suoi studi come molti giovani nobili del suo tempo in un wat, nel caso specifico Wat Cheepakhao, oggi conosciuto come Wat Susdaram. In seguito lascio' la scuola e servi' a palazzo come paggio, mostro' tuttavia molto presto che quello non doveva essere il suo lavoro. Giovanissimo scrisse un lungo poema che lascio' incompiuto, basato sulla storia di Kobutra, dove si vedono chiaramente i semi del futuro genio. Nella storia compare inoltre per la prima volta una delle caratteristiche che restera' sempre presente in tutta la sua opera il perdono per il nemico.
Durante questo periodo si innamoro' di una dama di palazzo che per quel tempo aveva idee ribelli. Il suo nome era Chan e fu la musa ispiratrice di diversi lavori successivi del poeta. Era contrario all'etica del periodo innamorarsi di una dama di palazzo cosi' sia lui che lei furono imprigionati. Fu rilasciato nel 1806. Lascio' Bangkok con due discepoli e si reco' a visitare il padre che non vedeva da quando era bambino. Per strada scrisse la sua prima nirat "Nirat Muang Klaeng" in cui descrive il viaggio e dedica molte tenere strofe poetiche a Chan.
Sunthorn Phu pote' restare col padre solo due mesi. Appena arrivato si ammalo' gravemente, aveva un'alta febbre. Dovette tornare a Bangkok per curarsi. Li si riprese in breve tempo. A malattia terminata si sposo' con Chan ed ebbe un figlio che chiamo' Pat.
Il matrimonio duro' poco tempo. Lui era un forte bevitore, inoltre, nonostante l'amore per Chan che si puo' riscontrare nei suoi versi, aveva diverse mogli minori. Tuttavia a differenza della pratica aristocratica del momento che era portata alla poligamia egli viveva con una sola donna per volta e non ha mai rimproverato nessuna di loro per il fatto che non voleva vivere insieme con le altre. Nella sua principale opera gli stessi due fratelli, Phra Aphaimani e Srisuwan, hanno un comportamento completamente diverso rispetto al matrimonio, ma questo verra' esaminato da altra parte. Basti qui dire che quanto detto potrebbe spingerci al punto di asserire che il poeta precorreva i tempi, aveva idee moderne, nel senso di attuali. La sola donna malvagia che il poeta abbia dipinto nelle sue storie e' Mora nel Chanthakorop
Alcool e donne causavano comunque notevoli problemi e frequenti liti fra i due. Alla fine lei lo lascio' per un altro uomo. Il nome della donna rimase, comunque, nella storia della letteratura thailandese attraverso i suoi versi.
La vita di Sunthorn Phu non fu sempre facile. Cio' fu dovuto principalmente al fatto cher non riusciva a rinunciare all'alcool, si fece un nome a corte come poeta dagli eccezionali meriti.
All'eta' di 21 anni accompagno' uno dei giovani principi al santuario di Phra Buddha Bat e scrisse la bellissima "Nirat Phra Bat" in cui descrive le sue esperienze di viaggio e racconta i problemi che c'erano stati fra lui e la moglie.
Sia in "Nirat Muang Klaeng" che in "Nirat Phra Bat" introduce altri due dei suoi maggiori temi: l'impermanenza delle cose e l'inconsistenza degli uomini e delle donne. Su questi punti ritornera' piu' volte anche cambiando punti di vista.
Nel 1809 re Rama I muore e re Rama II succede al trono. Il nuovo re era a sua volta un poeta di genio e vide in Sunthorn Phu un'abilita' eccezionale. Appena ascese al trono diede al giovane poeta una posizione a corte. Ogni volta che scriveva il suo Ramakien consultava il poeta che sempre aveva una risposta pronta. Alla fine lo elevo' a Khun Sunthorn Voharn, gli diede una casa a Ta Chang, vicino al Grand Palace, Rama II lo volle vicino per averlo a disposizione nei momenti in cui scriveva.
Il re aveva due regine, due mogli maggiori che si potrebbero paragonare alle eroine della sua storia epica l'Inao, Butsatsa e Chintara. Si crede che queste fosse la maggior fonte del suo dispiacere. Si pensa che fu Sunthorn Phu a consigliare al re di scrivere il "Kraithong" per dare sfogo al suo dilemma.
E' questo un periodo felice per Sunthorn Phu nel 1816 scrive Laksanawong, piu' tardi il Singhakraiphop.
Ma il desiderio della bottiglia era forte. Un giorno mentre era ubriaco ebbe una discussione con la madre, intervenne uno zio e in una collutazione Sunthorn Phu feri' lo zio gravemente. Il fatto fu riportato al re che ne fu profondamente dispiaciuto ed ordino' che quell'uomo senza regole fosse posto in prigione.
La prigione fu una benedizione! Qui concepi' l'idea di scrivere un lungo romanzo sulle avventure di due fratelli in un mondo pieno di fascino magico, di incantesi, di strane creature. Una storia moderna per il primo periodo di Rattanakosin. L'immaginazione di Sunthorn Phu volo' lontano, si spinse ai confini del regno della fantasia. I personaggi del suo romanzo possedevano differenti abilita' come suonare uno strumento musicale, richiamare la pioggia e il vento, costruire dall'erba una nave, la magia nera, cavalcare un drago, ecc… I ruoli dei caratteri femminili erano al di fuori di ogni regola: le donne fino ad allora relegate a un ruolo secondario assumevano dei ruoli principali: Suwanmali e Laweng guidavano gli eserciti alla battaglia, Vali giocava un importante ruolo nel pianificare la guerra. Tutto questo era senza precedenti nella letteratura thailandese: era nato il Phra Aphaimani!

(Un grazie a Romano!)



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