Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 16 settembre 2012

Chaleo Yoovidhya (1922/1932 (?)-2012. Imprenditore. Thailandese).

Non si sa' esattamente quando sia nato, quel che e' certo e' che fu in un qualche momento fra il 1922 e il 1932. Suo padre e sua madre facevano parte di una povera famiglia cinese, emigrata in Thailandia che coltivava anatra e vendeva frutta in Pichit.
In realta' per quanto riguarda la nascita si trova scritto da diversi parti "nato il giorno tale dell'anno tale", se pero' si prendono in considerazione diversi giornali si nota che per Forbes, al momento della morte, nel 2012 aveva 80 anni, per The Nation, un famoso quotidiano thai in lingua inglese, 90 e da diverse altre fonti 88, l'Australian e Time gli davano 89 anni; per la BBC era nato nel 1932 e per The Telegraph and The Independent nel 1923. 
A causa delle condizioni economiche della famiglia ebbe una scarsa educazione formale, non ebbe mai un'eduazione secondaria, Dopo la scuola si trasferi' in Bangkok. In un primo tempo lavoro' come conducente di autobus divenne poi rappesentante per una casa farmaceutica. Durante questa attivita' si accorse che uno dei prodotti della ditta per cui lavorava, un tonico energetico vendeva bene particolarmente fra camionisti e operai. Erano gli anni attorno al 1970, un periodo in cui la Thailandia si stava dimostrando una delle crisi dell'Asia e si avviava verso l'industrializzazione. Questi risultati economici venivano pero' pagati anche dai lunghi turni fatti da camionisti e operai, la bevanda rivitalizzante contribuiva a mantenerli svegli mentre lavoravano. Questa considerazione lo porto' a sviluppare la sua bevanda alternativa, uno sciroppo dal sapore di bacche, arricchito con caffeina e misteriosi additivi come taurina e il glucuronolattone. Chiamo' la bevanda Krathing Daeng (Bufalo d'acqua rosso) e creo' la sua piccola azienda per metterla in commercio, la TC Pharmaceuticals. Il logo rappresentava due gaur selvatici, una specie bovina originaria del Sud-Est asiatico chiamato krathing in tailandese, che si caricavano l'un l'altro, i due gaur erano rappresentati in rosso.
Dietrich Mateschitz, un austriaco che lavorava come venditore per una società tedesca provo' la bevanda, durante i suoi frequenti viaggi a Bagkok, ne divenne un consumatore abituale dato che trovava che annullava in buona parte gli effetti della disritmia durante i voli aerei che attraversavano piu' fusi orari. Cio' lo porto' anche a pensare che quel prodotto poteva avere un mercato molto piu' ampio. Dietrich entro' in partnership con Chaleo nel 1984. Nel 1987 i due idearono e lanciarono una versione della bevanda per l'esportazione sotto l'etichetta Red Bull. Chaleo forniva la formula, Dietrich la commercializzazione. Entrambi misero 500,000 $ ed entrambi ebbero il 49% della societa, il rimanente 2% era di proprieta' del figlio di Chaleo, Chelerm. Chaleo continuo' a possedere la Pharmaceuticals TC ed era in parte proprietario del Piyavate Hospital, un ospedale privato in Bangkok.
Mateschitz rinominato il prodotto e ne regolo' il suo gusto per soddisfare i gusti occidentali. Riconfeziono' la bevanda in una caratteristica sottile lattina blu e argento. Red Bull fu lanciata in Austria nel 1987.
Dietrich si dimostro' in breve tempo un mago del marketing e della publicita'. Fin dall'inizio rinuncio ad organizzare campagne publicitarie tradizionali ma attuo' una vera e propria "guerrilla marketing" (Jay Conrad Levinson), cioe' una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l'utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull'immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali. Cio' che Dietrich voleva era generare un buzz marketing, cioè aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti il suo prodotto e, conseguentemente, accrescerne la notorietà e la buona reputazione. Fece cioe' tutto cio' che era possibile perche' le persone avessero motivo di parlare di Red Bull e ne agevolo' al massimo le conversazioni. Se all'inizio utilizzo' meccanismi tutto sommato abbastanza semplici come passaparola e networking sociale in seguito deliberatamente confuse i confini fra marketing, sport e spettacolo e con lo slogan "Red Bull ti mette le ali" sponsorizzo' eventi di sport estremi come motocross e snowboard o ngare in cui le persone con macchine volanti costruite in casa gareggiava a chi volava piu' lontano nell'acqua.
Studenti, opinionisti e creatori di trend furono pagati per gettare le basi di Red Bull alla fine l'azienda si trovo'; a possedere due squadre di calcio, Red Bull Salisburgo in Austria e il New York Red Bulls, la squadra di Red Bull di Formula 1 squadra che, con Sebastian Vettel, vinse il campionato del mondo per due stagioni consecutive 2010, 2011. Red Bull sostenne diverse centinaia di atleti di nicchia come quelli che viaggiavano nella regione artica, che si lanciavano dagli arei o che attraversavano il anale della Manica. Si arrivo' al punto che era impossibile parlare di sport senza parlare della bevanda.
Nel 2011, Red Bull, con sede a Fuschl am See, Austria, ha venduto più di 4,6 miliardi di lattine in tutto il mondo con vendite nel Regno Unito di oltre £ 230 milioni all'anno.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili, una bevanda che era partita come prediletta da camionisti e operai con poche trasformazioni era diventata fra le piu' amate dai giovani di tutto il mondo, da studenti, da frequentatori di discoteche e party, dagli nintenditori di coccktail. Era presente in bar e locali notturni di tutto il mondo. Red Bull era presente in 79 paesi e Chaleo Yoovidhya
Se Red Bull era diventato un fenomeno a livello mondiale Chaleo Yoovidhya rimase sempre una persona semplice e schiva, non ostento' mai la sua ricchezza e condusse una vita in gran parte solitaria. Secondo il quotidiano thailandese The Nation non rilascio' mai un'intervista ai media o fece apparizioni in pubblico negli ultimi 30 anni. Di tanto in tanto si sedeva sul comitati per la salute in Thailandia a consigliare gli esponenti politici, ma era attento a tenere fuori dallo sguardo del pubblico. .
Chaleo mori' a Bangkok il 17 marzo 2012. Era stato sposato due volte e aveva avuto 11 figli.



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