Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 19 settembre 2012

Fonti di ispirazione dell'arte in Thailandia: : cosmologia buddhista.

Molta della cosmologia thai e’ derivata dal buddismo sia da quello Theravada che Mahayana e si trova principalmente nei commentari e nei lavori di Abhidharma come prodotto finale di un’analisi di riconciliazione dei commenti che si trovano nelle sutra e nelle vinaya di tradizione buddista. Nessuna singola sutra espone l’intera struttura dell’universo. Tuttavia in diverse sutra il Buddha descrive altri mondi e lo stato delle creature che li abitano, in altre descrive le origini e la struttura dell’universo. La sintesi di questi dati in un sistema unico e comprensivo deve essere avvenuta molto presto nella storia del buddismo. In Thailandia il piu’ importante lavoro letterario che rende popolari le nozioni su questo universo e’ il Traibhumi Phra Ruang o Thebumikatha composto nel Periodo di Sukhothai da re Maha Dhammaraja I o Phya Li Thai (R. 1347-1368 circa), come preghiera alla madre. E’ scritto all’inizio del libo che le informazioni sono state prese da piu’ di 30 differenti fonti letterarie. Il Thebumikatha fu la prima scrittura buddista scritta in Thailandia ed ebbe una grande influenza sulla letteratura successiva.
Ovviamente in nessun caso la descrizione della cosmologi buddista puo’ essere presa come descrizione letterale della forma dell’universo. Essa non ha nessuna consistenza, non puo’ essere in alcun modo correlata con dati astronomici reali, che tuttavia erano ben conosciuti nell’India antica e di conseguenza nella Thailandia di Li Thai, Questa cosmologia deriva piuttosto dalla capacita’ coltivata da Buddha e altri maestri di vedere e percepire gli altri mondi dove creature nascono e muoiono.
La cosmologia buddista si puo’ dividere in due categorie: cosmologia spaziale che descrive l’arrangiamento dei mondi sopra descritti all’interno dell’universo e la cosmologia temporale che descrive come questi mondi esistano e muoiano. La cosmologia spaziale comprende la cosmologia verticale che descrive l’arrangiamento di questi mondi in un disegno verticale, alcune creature sono di livello piu’ alto, alcune di livello piu’ basso.
Il Traibhumi Phra Ruang e’ principalmente la descrizione dei tre bhumi che sono i tre piani di esistenza nell’universo, ognuno di essi corrisponde a un diverso tipo di mentalita’:
1) Kamabhumi (Kamadhatu in sanscrito, Kamaloka in pali) o mondo dei sensi, dove le creature ancora hanno e indulgono in desideri sessuali. Queste creature differiscono nel grado di felicita’ ma tutte sono sotto il dominio di Mara che le riempie di desideri che causano loro sofferenza.
2) Rupabhumi (Rupadhatu in sanscrito, in pali Rupaloka) o mondo delle forme, dove le creature sono capaci di porre sotto controllo i loro desideri sessuali. Hanno passato il muro dei desideri ma desiderano ancora di continuare a vivere, vogliono continuare a esistere come creature. I suoi abitanti hanno un corpo che occupa una posizione spaziale, questo corpo e’ fatto di una sostanza subdola che e’ invisibile agli abitanti di Kamabhumi. Questo corpo non ha tuttavia distinzioni sessuali. Tutte le creature di questo mondo possono essere divise in quattro categorie, suddivise in altre subcategorie per un totale di 16 nel buddismo Theravada. Rupabhumi consiste di una serie di piani sovrapposti uno all’altro.
3) Arupabhumi (Arupyadhatu in sanscrito, Arupaloka in pali) o mondo delle non forme, anche qui le creature che lo abitano hanno passato lo stato dei desideri e non importa loro molto della loro esistenza. Tuttavia sono qualche volta preoccupate circa il futuro. Hanno il timore per quando dovranno rinascere di nuovo e soffrire ancora una volta le miseri della vita. Dato che le creature che lo abitano non hanno forma non occupano una locazione spaziale corrispondente questo piano non ha nessuna posizione spaziale. E' il mondo in cui abitano i deva. Occorre a questo punto aprire una parentesi, se cerchiamo in un dizionario la parola deva ci viene proposto una definizione piuttosto generica sul tipo di: “creatura celestiale chiamata anche Thep o Thevada. Un deva effettivamente puo’ essere qualsiasi creatura vivente con una vita generalmente piu’ lunga e felice di quella degli umani. In effetti essi non sono dei nel senso comune del termine avendo poche e in certi casi nessuna relazione col mondo degli umani. Ci sono quattro principali tipi di deva in Arupabhumi: sfere di nessuna percezione, sfere di niente, sfere di infinita conoscenza, sfere di infinito spazio.
I dipinti murali che si trovano nell’ubosoth dietro la statua del Buddha di Smeraldo in Wat Phra Kaeo in Bangkok e quelli che si trovano in Wat Suwanaram rappresentano questi tre mondi.
Un altro importante pezzo di informazione nel Traibhumi Phra Ruang, e’ la struttura del mondo o dell’universo, con il monte Sumero al centro. La montagna e’ alta e la sua base sprofonda molto sotto la superficie della terra. Questo monte e’ circondato da un vasto oceano e in questo oceano ci sono quattro continenti che sono vasti ma sono piccole isole in confronto a esso. Su questi continenti vivono persone umane o simili agli umani. All'interno di ogni continente cresce un gigantesco albero. Data l’immensita’ dell’oceano non e’ possibile spostarsi da uno all’altro navigando, una volta era possibile muoversi da uno all’altro volando ma questa abilita’ e’ andata perduta. Queste regioni abitate sono chiamate dvipa. Ci sono 4 dvipa:
1) Uttarakuru a nord del monte Sumero. Questa e’ la regione delle persone piu’ virtuose. Si dice siano straordinariamente forti, esse non sono mai malate e vivono piu’ a lungo. Non hanno bisogno di lavorare per vivere, il cibo cresce da solo, non hanno proprieta’ privata Vivono in citta’ costruite nell’aria e vivono per 1000 anni. Le loro facce sono di forma quadrata che e’ anche la forma del loro continente. L'albero di questa regione e' il kalpa, cosi’ chiamato perche’ si dice viva un intero kalpa, periodo di tempo all’interno del ciclo creazione/distruzione del mondo.
2) Purvavideha a est del monte Sumero. Gli esseri che vi vivono hanno facce rotonde come la luna piena. Il continente e’ simile a un semicerchio con la parte pianeggiante che guarda a ovest. Il suo albero e’ l’acacia. La popolazione vive 250 anni.
3) Amaragoyana a ovest del monte Sumero. La popolazione che vive qui ha facce come la luna calante all’ottavo giorno. L’albero di questo continente e’ il gigantesco Kadambu. La popolazione non vive in case ma dorme sul terreno. Vive per 500 anni.
4) Jumbudvipa, a sud del monte Sumero. E’ il luogo dove viviamo noi. Si dice che abbia la forma di una triangolo con la punta che guarda a sud, un parallelismo con la forma del sud India? Questo continente prende il nome dal gigantesco albero Jambu, alto piu’ di 150 metri che si trova nel mezzo del continente. Tutti i Buddha appaiono qui. La popolazione qui vive fra 10 e 80,000 anni.
I dipinti che si trovano all’interno del vihan di Wat Su-that in Bangkok mostrano persone e mondi in accordo a questi quattro dvipa.
Il monte Meru o Sumeru, in pali rispettivamente Neru e Sineru e’ una montagna sacra, il monte Olimpo della mitologia induista e buddista. E’ una montagna/mondo immenso, con la cima dalla forma strana, attorno a cui ruotano il sole e la luna. E’ alto 450,000 km ed e’ considerata la colonna del mondo. Si trova al centro dell’universo nel continente di Jumbudvipa. Al centro dell’oceano cosmico al momento della creazione emerse il Monte Sumero. Molti templi costruiti dai khmer, come Angkor Wat, o Prasat Phimai e Prasat Phanom Rung che si trovano nel nordest della Thailandia furono costruiti come rappresentazioni simboliche del monte. Ai suoi abitanti sono sconosciuti sia la miseria che il dolore. E come potrebbero conoscere miseria? Il monte e’ simile a una piramide con quattro facce, ogni faccia e’ formata da pietre preziose. La parte a nord che guarda Jumbudvipa e’ formata da oro puro, la parte a est che guarda Amaragoyana da cristalli di roccia, la parte a sud che guarda Uttarakuru da lapislazzuli, la parte a ovest che guarda Purvavideha da rubini.
Il monte Sumero e’ la dimora delle creature celestiali i deva. E’ comunque casa di spiriti che vanno da divinita’ a demoni. Gli esseri che vivono sulla montagna comprendono anche naga, garuda, orchi, orchesse e yogi. Ogni creatura e’ contraddistinta da forza e moralita’. Il monte e’ circondato dall’oceano chiamato Nathi Si Thandorn; la foresta Himaphanta e lo stagno Anodata si trovano ai piedi della montagna. Quattro fonti rappresentano le facce di quattro animali leone, elefante, cavallo e bue si trovano ai quattro punti cardinali dello stagno. Tuttavia e’ solo dall fonte del bue che l’acqua scorre dallo stagno nell’oceano. E’ circondato da catene concentriche di montagne d’oro alternate a oceani.
Le catene montuose, sette in numero, sono collettivamente chiamate Sattabhanthagiri e gli oceani fra le catene di montagne prendono ilo nome di Sindadara. Il tutto e’ racchiuso da un cerchio di montagne di ferro e all’esterno si trovano i quattro continenti sopra descritti. Molte citta’ tra cui si puo’ ricordare Sukhothai o Meuang Singh, in provincia di Kanchanaburi furono costruite con una planimetria simile alle descrizioni di questo monte.
Alla base del monte vivono gli Asura, il loro mondo e’ per la maggior parte un profondo e vasto oceano. Non e’ il luogo originale degli Asura ma il posto dove si rifugiarono dopo essere stati scacciati dal Tavatimsa, dove vivevano in precedenza. Gli Asura combattono in continuazione per riguadagnare il loro perduto regno ma non riescono mai a romprere la sorveglianza dei Quattro Grandi Re. Gli Asura si dividono in molti gruppi e non hanno un singolo governante ma fra i loro leader ci sono Vipacitti e Rahu.
Il Paradiso nel Traibhumi e’ cio’ in cui credono i buddhisti. Sebbene tutti i mondi abitati dai deva siano qualche volta chiamati paradisi, la parola nel senso occidentale del termine si applica soltanto a partire dal livello dello Yama, mentre i primi due mondi fanno parte dei mondi del monte Sumero. I sei livelli piu’ bassi sono, dal piu’ basso al piu’ alto:
1) Jatumaharajiga che e’ la dimora dei 4 Grandi Re o Protettori della Terra, chiamati Jatulokapala, che guardano a nord, est, sud, ovest della terra per mantenere pace e felicita’. Essi sono i governati di questo mondo che si trova sui fianchi del Monte Sumero. Si chiamano rispettivamente Virudhaka, Dhrtarastra, Virupaksa e Vairasvana che e’ il loro capo. I deva che guidano il sole e la luna sono considerati parte di questo mondo, cosi’ come ne fanno parte gli appartenenti alla corte dei quattro re che sono gobbi, nani, fate, dragoni, goblin.
2) Tavatimsa, Traitringsa in sanscrito, e’ conosciuto anche come il “mondo dei 33 deva”. E’ un vasto altopiano sulla cima del monte Sumero dove si trova la citta’ di Trai Trueng piena di palazzi e giardini dei deva. E’ qui che risiede e governa Sakka o Indra. La principale responsabilita’ di Indra e’ proteggere la serenita’ dei mondi. La sua guida divina e’ il risultatao dei meriti ottenuti in vite passate. Indra vive in un castello chiamato Phaichayon Maha Prasat. Nel centro del castello sta’ il trono paradisiaco chiamato Bandu Kamphon che si irrigidisce quando sul mondo si abbatte qualche catastrofe. Capendo la situazione Indra scende sulla terra per aiutare il suo popolo. Il veicolo di Indra e’ l’elefante Eravana, (chiamato anche Erawan, Ayaravan, Ayarapot o Ayara). Questo elefante ha 33 teste e ogni testa contiene sette zanne che sono cosi’ lunghe che migliaia di angeli possono vivere nel loro interno. Gli artisti hanno preferito semplificare la questione e lo hanno sempre rappresentato con 3. A parte il nome ci sono diversi deva che risiedono qui, compresi gli attendenti di questi e molte ninfe, apsare.
3) Yama, i dettagli di questo livello ci sono poco familiari. Qualche volta chiamato il “paradiso senza combattimenti” poiche’ e’ il piu’ basso dei paradisi separato dai tumulti del mondo terrestre. Suo governante e’ il deva Suyama, sua moglie e’ la rinascita di Sirima, una cortigiana del tempo del Buddha che fu molto generosa con i monaci.
4) Dusit, i suoi dettagli ci sono piu’ conosciuti. E’ il mondo dei deva pieni di gioia. E’ il piu’ famoso di questi mondi in quanto e’ quello dove vive un bodhisattva prima di rinascere nel mondo degli umani. Fino a poche migliaia di anni fa Bodhisattva in questo mondo era Setaketu che rinacque come Sitthatha che divenne il Buddha. Un bodhisattva che un giorno diventara’ il nuovo Buddha per insegnare e salvare il genere umano si trova ora in questo livello del paradiso. E’ alla sua ultima vita prima di diventare un Buddha. Phra Sriarayamettraya, che un giorno diventera’ il quinto Buddha Maitreya sulla terra nella nostra era, Pattaraguppa o Pattara Era, si trova ora in questo livello del paradiso. Sebbene il bodhisattva sia la creatura piu’ importante di questo mondo governatore del mondo e’ un un deva di nome Santusita.
5) Nimmanoradi su questo livello non esistono molti dettagli. Questo e’ il mondo dei deva deliziati dalle loro creazioni. I deva di questo mondo sono capaci di cambiare sembianze a loro piacere. Signore di questo mondo e’ Sunirmita, sua moglie e’ la reincarnazione di Visakha, in precedenza capo delle upasika.
6) Poranimitswatdi, come per il precedente poco si sa’ su questo livello. E’ il paradiso dei deva con potere sulle creazioni degli altri. Questi deva non creano piacevoli forme che potrebbero desiderare per loro stessi, ma i loro desideri sono soddisfatti dalla creazione di altri deva che li soddisfano per avere il loro favore. Il governante di questo mondo e’ chiamato Vasavartin, e’ colui che ha la vita piu’ lunga, maggiore bellezza, maggior potere e felicita’ di tutti gli altri deva di questo mondo. Questo mondo e’ anche la casa di una creatura di razza divina chiamata Mara che mantiene tutte le creature di Kamabhumi intrappolate nei loro desideri sessuali.
L’universo come descritto nel Traibhumi Phra Ruang o Thebumikatha contiene vari animali che non si trovano sulla terra: Rajaseeha, leggendario leone, specie molto speciali di elefanti, buoi e cavalli. C’e’ anche il garuda, mitico uccello, il naga, mitico serpente e l’hamsa, altro mitico uccello.Negli oceani ci sono 7 enormi pesci, ciascuno dei quali ha un nome. Di questi il piu’ conosciuto e’ l’Anonda. E’ cosi’ grande che un piccolo movimento della sua coda fa naufragare intere navi.
Ai piedi del monte Sumeru c’e’ un grande stagno chiamato stagno Simplee, Simplee in pali e’ un tipo di albero con spine lunghe e acuminate. Nella letteratura thai Simplee e’ spesso scritto e ponunciato come Chimplee. Lo stagno e’ circondato da questi alberi sulla cima dei quali e’ la dimora del garuda, del Re Garuda.Khao Phraya Khlang (Hon), un grande poeta thai vissuto nel regno di Rama I scrisse una storia in versi basata su una jataka che fa parte delle Nibat Jataka. Questo lavoro letterario e’ il Kakee o Kaki. L’interesse di questa storia sta nel fatto che nella letteratura sanscrita non ci sono simili storie sul re garuda. Il garuda nella letteratura sanscrita e’ il nemico del naga. Egli alimenta anche quest’ultimo. Il garuda e’ un uccello potente. In un combattimento fra Vishnu, Narai, e il garuda nessuno dei due vince o perde definitivamente. Cosi’ i due giungono a un accordo: che il garuda sara’ il veicolo di Vishnu ma allo stesso tempo potra’ sedere piu’ in alto di Vishnu in altre occasioni se lo vuole. Ogniqualvolta si vede un garuda si puo’ essere sicuri che Vishnu e’ li vicino. Cosi’ i thai considerano il garuda come simbolo di Vishnu.
Per quanto riguarda Vishnu molti re thai hanno avuto nella storia almeno un titolo, fra i tanti che si riferisce a Rama, che non e’ altro che un’incarnazione di Vishnu Si veda ad esempio nel Periodo di Sukhothai re Ram Khamhaeng (R. 1279-1299), nel Periodo di Ayutthaya re Ramathibodhi o U-Thong (R. 1350-1369), Re Ramesuan (R.1369-1370 e 1388-1395), Re Ram Racha (R. 1395-1409), ecc…; inoltre tutti i re della della dinastia Chakri si sono fregiati, anche se in alcuni casi postumo, del titolo di Rama.
Per quanto riguarda il garuda lo stendardo reale, chiamato Maharaja, che risale ai tempi di Ayutthaya ha un garuda al centro, sue rappresentazioni si trovano in documenti ufficiali e sulle facciate di edifici di banche e coorporazioni approvate dai reali. Sebbene il garuda si alimenti del naga, questi non tocca mai l’Anantanagaraja, che serve a Vishnu come cocchio per navigare sulla superficie del mare di latte, kasirasamudhra. Questo cocchio e’ anche chiamato Vaikoontha.Il naga sebbene nemico e’ fratello del garuda. E’ una creatura semidivina con molteplici teste umane e code di serpente. Il serpente ha sempre avuto uno speciale simbolismo in molti dei miti delle principali culture del mondo, si pensi solo agli atzechi e agli egiziani. Nel buddismo un grande naga si dice abbia offerto riparo al Buddha dalla pioggia. Dato che risiede nel mondo sottomarino il naga e’ associato con le forze che traggono vita dall’acqua ed ha anche la funzione di ponte fra i reami della terra e quelli divini. Per questo si trovano tipiche rappresentazionei di naga lungo le scalinate che portano ai templi.
Le nozioni sulle popolazione sulle creature nell’universo sono derivate dal buddismo, dal brahmanesimo o dall’induismo. A parte le creature celesti maschili e femminili chiamate deva, ci sono Yaksa, Mara, Asura. Ci sono deva di diverso livello, come quelli di livello piu’ basso, comunque piu’ alto di quello degli esseri umani. Essi sono qualche volta coinvolti in affari umani. Queste creature: i khinon, le kinari, le apsara sono spesso dipinte nei lavori d’arte dei monasteri buddhisti come creature celesti, maschili e femminili, ognuno con le palme delle mani unite in preghiera nell’atteggiamento di rendere omaggio. Statue di Yaksha sono state fatte per servire come Dhavarapala o guardiani dei ponti e si suppone sorveglino e proteggano il luogo. I Yaksha che si trova al Tempio dell’Alba e a Wat Phra Chetuphon, chiamato anche Wat Pho sono di questa categoria. Questi giganti sono meta’ demoni e meta’ creature divine. Guidati da Kuvera sono i protettori della terra e degli infanti, sono adorati come simbolo di fertilita’.Gli artisti thai hanno anche cambiato alcune delle caratteristiche di queste creature. Ci sono pochi khinon, uccello mitico maschile, in pittura e scultura, mentre I lavori che dipingono kinnari, uccello mitico femminile sono ovunque. Le kinnari si crede siano cosi’ graziose che gli uomini normalmente sono attratti da loro. In Thailandia le kinnari sono dipinte come mezza donna e mezzo uccello con le gambe e la coda di cigno e il viso e la parte superiore del corpo umano. Nella mitologia sono conosciute per il loro talento per quanto riguarda il canto e la danza. Belle sculture di kinnari possono essere viste a Wat Phra Kaeo. Nella letteratura sanscrita tuttavia le kinnari sono creature con la testa di un cavallo e il corpo di essere umano, meno desiderabile quindi all’occhio degli uomini.

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