Ganga (Divinita', induismo).

Devi Durga.

Il fiume Ganga o Gange e' uno dei quattro piu' lunghi fiumi al mondo e uno dei sette fiumi sacri dell'India, lungo 2505 km. I primi ariani veneravano Ganga come uno dei varii fiumi divinita' e a poo a poco questo fiume e' diventato il piu' importante, soggetto di numerose leggende e gli sono state attribuite diverse fantastiche qualita' Si suppone che Ganga sia la figlia di Himavat e Mena, la sorella piu' anziana di Parvati. In base alle Purana il paradisiaco fiume Ganga scorre dalla dita dei piedi di Vishnu.

Qualche volta assume forma umana. In una di queste forme sposa re Shantanu e fu la madre di Bhishma.

Sagara era un potente re di Ayodhya. Egli decise di celebrare un importante rituale regale, che prevede il sacrificio di un cavallo, per chiedere di diventare re degli dei. Egli designo' 60,000 dei suoi figli a sorvegliare il cavallo. Nello stesso tempo Indra, temendo la perdita del suo trono, si trasformo' in un demone e fece scappare il cavallo. Quando i figli di Sagara si accorsero di questo cerarono di ritrovare l;'animale. Durante le loro ricerche disturbarono le meditazioni del saggio Kapila. Il saggio li maledi, essi bruciarono e furono ridotti in cenere. Non ricevendo notizie dei figli Sagara mando' il nipote, Anshuman, a cercare il cavallo. Questi nel corso della sua ricerca trovo' le eneri del padre e degli zii. Quando scopri' il motivo della loro distruzione, Anshuman placo' il saggio Kapila, che accetto' di modificare la sua maledizione. Egli disse a Anshuman che le anime dei suoi zii sarebbe stata santificate se Ganga col suo tocco purificante fosse scorsa sopra le loro ceneri. Nello stesso tempo Anshuman trovo' il cavallo e lo riporto' a Sagara che pote' completare il suo sacrificio. 

Sagara, Anshuman e suo figlio fecero vari tentativi di liberare le anime degli uomini morti dalla maledizione di Kapila, cosi' il compito di far questo arrivo' fini a Bhagiratha, il nipote di Anshuman.

Attraverso severe privazioni Anshuman ottenne una grazia da Brahma che permise a Ganga di scendere sulla terra, tuttavia Bhagiratha fu avvertito che Ganga non voleva lasciare il paradiso e di conseguenza sarebbe discesa arrabbiata. La terra non sarebbe stata capace di sopportare l'impatto della sua caduta e quindi si sarebbe disntegrata. Bhagiratha prego' allora Shiva che accetto di sostenere la caduta di Ganga con la sua testa. 

Secondo gli accordi Brahma disse a Ganga di scendere sulla terra e come previsto lei si risenti'. Scese con una tremenda furia, propensa a distruggere, ma Shiva la catturo' con i suoi capelli e la tenne ben stretta. Quando Ganga si calmo e Shiva vide che la sua rabbia era sparita le permise di scorrere. In uno dei suoi sette ruscelli Ganga segui' Bhagiratha e scorse sopra le ceneri dei dei figli di Sagara, liberandone le anime. 

In base alle Agni Purana ogni luogo dove scorre Ganga e' sacro. Si dice inoltre che anche i piu' incalliti criminali e i peggiori peccatori possono andare in paradiso se pregano Ganga e la mitologia dice che basta che allo spirito di un uomo e' assicurato il paradiso se una goccia del Gange ne bagna il cadavere. L'acqua di Ganga possiede grandi qualita' di purificazione e non diventa putrida anche dopo anni che e' stata messa in bottiglia. 

Ganga e' la consorte di Visnu e Agni e anche seconda consorte di Shiva. Bhishma, suo figlio, e' il grande eroe del Mahabharata. E' vista come simbolo di purezza. La dea che rappresenta il fiume e' vista come una donna bianca, che indossa una corona bianca, siede su un coccodrillo, tenendo un giglio d'acqua nella mano destra e un liuto in quella sinistra. I suoi attributi sono: uno scacciamosche, il loto, una giara d'acqua. 

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