Connesso a quanto detto prima e' il concetto di salvare la faccia che e' un forte sforzo, naturale per i thai e per molti altri popoli asiatici, nelle societa' occidentali il concetto si riscontra in vari gradi incomprensibile in alcuni casi si ritrova pari pari in noi italiani.
Il concetto di salvare la faccia in Thailandia riguarda sia se stessi che gli altri. Mettiamo abbiate una segretaria e la mandate in banca, se sbaglia e la brontolate in publico questo le fara' perdere la faccia e sara' un'enorme perdita di faccia se la brontolorete in banca. Nessuno thai l'avrebbe mai corretta. Tutti avrebbero conosciuto la situazione ma avrebbero fatto di tutto per non menzionarla in modo da salvarle la faccia. Se qualcuno lo avesse fatto cio' sarebbe servito solo ad alterare le relazioni con la banca. Quindi se avete agito in questo modo non solo vi sarete reata una nemica nella segretaria ma avrete anche alterato le vostre relazioni con la banca.
Tutti in Thailandia, in uffici governativi, nell'esercito, nella Sangha, a scuola, a casa, con gli amici e negli affari tendono a salvare la propria faccia e quella degli altri.
Faccia in Thailandia e' na, perdere la faccia e' sia na, abbattuto e' na sia, imbarazzato e interdetto si dicono na hai, scomparire hai na, guadagnare prestigio dai na e impudente e sfacciato na dan. Le relazioni facciali sono fluide e cosi' sono le parole usate per descriverle, nomi, verbi e aggettivi. Dato che la faccia stessa e' un messaggio visuale le parole non hanno significati sovrapponibili e quindi sono brevi e intercambiabili.
Il concetto di salvare la faccia opera ovunque tanto che il governo ha istituito posti inattivi, cioe' che in pratica non servono a niente e dove non c'e' nessun potere, per salvare la faccia a quelle persone che in altre societa', torno a ripetere, esclusa quella italiana, sarebbero tranquillamente fatti fuori, dovrebbero rassegnare le dimissioni e/o andarsene in prigione. In Thailandia queste persone sono poste in posizioni dove esse non possono ripetere gli sbagli, perche' essendo questi posti senza autorita' non vi si possono prendere decisioni dannose. In questi casi non ha importanza quale efficienza debba essere sacrificata. Cosi' un riassegnemento significa che qualcuno ha sbagliato. Un lungo viaggio di rappresentanza in Europa o in America, puo' aver lo stesso valore di un posto inattivo. E' una specie di bando dorato.
Questo costera' soldi ma e' molto meglio che la situazione italiana, dove questo posti non ci sono e dove persone che hanno gia' fatto un sacco di danni, molto probabilmente perche' nella maggioranza dei casi non sanno fare altro, continuano a occuparte posti di potere e di primo piano.
I thai hanno una notevole abilita' di dimenticare per scopi che riguardano il salvare la faccia, i giornali thai ne sono un esempio. Essi possono parlare con rabbia di persone che hanno corrotto o si sono lasciate corrompere, su persone che hanno ucciso o hanno rubato ma e' piu' che probabile che una settimana dopo questi fatti siano completamente scomparsi dalla coscienza publica. Poi quando sembra che il vento abbia spazzato tutto e il colpevole precedente si ripresenta con qualcosa di altrettanto riprovevole, nessuno sembra ricordarsi che e' la seconda volta. Questi modo di comportarsi sono dovuti al fatto di voler ridurre la temperatura, il confronto (che i thai tanto odiano) e questo e' lo scopo del salvare la faccia.
Una faccia viene data a una persona fin dal momento della nascita ed e' da quel momento che si inizia a insegnare a una persona che la stabilita' sociale e' piu' importante dello sviluppo, che il cambiamento e' potenzialmente un pericolo e la gratitudine per i genitori e i superiori e' vitale per sopravvivere. Tutte queste sono regole da salvaguardare a qualunque costo. Cosi' mantenere la faccia in Thailandia prevale sempre sul dire la verita', cio' al contrario di quello che accade in altre civilta' occidentali. Non e' che dire la verita' non sia desiderabile in questo paese solo che non e' cosi' importante come salvare la faccia di se stessi e degli altri, cioe' specialmente di quelle persone per cui i thai sentono sam-nuk-bun-kun. Molti thai ritengono che comportarsi in questo modo sia comportarsi nobilmente ed essi sono capaci di mentire senza sentirsi in colpa e altri thai saranno pronti ad aiutarli a mentire se pensano che questo puo' salvare la faccia a qualcuno. Per i thai l'apparenza e' realta' quindi la faccia e' un fatto e la verita' e' solo illusione. Le apparenze sono generalemente piacevoli e sono destinate alla gioia. Quindi una persona thai evitera' di interrogarsi sui motivi che spingono un'altra persona a comportasi in un certo modo, specialmente se questo e' un superiore.
Le sole persone che possono scherzare sul perdere la faccia in Thailandia sono quelle che l'hanno persa o non l'hanno mai avuta. Il farang deve stare quindi molto attento ad esprimere la sua opinione su qualcosa o su qualcuno. Potersi alleggerire ed esprimere la propria opinione in Thailandia richiede un lungo processo di adattamento e anche se lo sta' facendo con il piu' cordiale dei thai corre sempre il rischio di sbagliare. Uno degli insulti che i farang ricevono piu' facilmente nel pensiero dei thai e' di essere senza faccia e realmente puo' apparire ai thai che questo e' proprio cio' che egli voglia dal momento che e' cosi' aperto. Ogni cultura ha la propria area di sensitivita' e gli occidentali farebbero meglio a scoprire la propria prima di criticare quella degli altri.
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