La Thailandia condivide i suoi confini con Laos, Cambogia, Malesia e Myanmar. Gli altri Paesi piu' vicini sono Vietnam e Cina, un centinaio di chilometri, con questi paesi pero' la Thailandia non condivide i confini.
Molti dei confini della Thailandia seguono le caratteristiche naturali, come il Mekong. La maggior parte dei confini e' stata stabilita e delimitata tra la fine del XIX e il XX secolo con trattati forzati da due potenze colonizzatrici, la Gran Bretagna e la Francia. In alcune zone tuttavia, i confini esatti sono ancora in discussione, in particolar modo con il Laos e la Cambogia.
Molti problemi esistenti in passato lungo i confini sono scomparsi cosi' e' stato per le attivita' guidate dai comunisti e per altre attivita' che il governo thailandese aveva etichettato "antistatali". Inoltre per anni in queste zone ci sono state attivita' criminali, in buona parte scomparse, tali attivita' erano gestite da criminali comuni o commercianti locali coinvolti nel taglio di legna e nel settore minerario illegale, il contrabbando, la produzione e il commercio di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda il Laos la demarcazione è completa ad eccezione di alcune isole del Mekong. Il confine segnato dal Mekong è dato dalle sue acque, la linea del centro del fiume e' il confine. Pero' durante i periodi di acqua bassa tutte le isole, banchi di fango, spiaggie e roccie che appaiono appartengono al Laos.
Le controversie fra Thailandia e Cambogia iniziarono dopo il 1951 a causa in parte dei confini mal definiti e a un cambiamento nella politica francese. Di recente, il caso più notevole è stata una disputa su Prasat Preah Vihear sottoposto alla Corte internazionale di giustizia, che si è pronunciato a favore della Cambogia nel 1962. Gli scontri fra i due paesi sono stati particolarmente intensi durante il regime dei Khmer Rossi di Pol Pot, dal 1975 al 1979. Ma ancora oggi (01/11/2012) rimangono sconsigliati viaggi nelle province di Si Sa Ket (distretto di Kantharalak) ed in prossimità del confine con la Cambogia, dove una disputa di confine tra i due Paesi non si e’ ancora del tutto risolta e permane una massiccia presenza di forze di polizia, che hanno recentemente sostituito i rispettivi eserciti nel presidio del territorio.
A differenza dei rapporti della Thailandia con la Cambogia, che hanno attirato l'attenzione internazionale, le controversie di confine con la Malesia, sono normalmente risolte in modo pacifico. Le controversie hanno sopratutto carattere economico e sono date da prospezioni minerarie e dalla pesca. Una linea di 1 km alla foce del fiume Golok e' in conflitto con la Malesia dal 2004. Il problema in questa zona di confine non e' dato da dispute fra i due stati ma dal terrorismo separatista. Sono infatti frequenti gli atti terroristici. A causa di questo vige dal 2005 lo stato di emergenza nelle Province di Yala, Narathiwat e Pattani, nonché nei Distretti di Jana, Nathawee, Thepha e Sabayoi (nella Provincia di Songkhla). I viaggi nelle predette zone sono da evitare, se non motivati da effettiva necessità e, in ogni caso, di si raccomanda di informarsi sull'evoluzione della situazione.
Contrasti rimangono invece con il Myanmar, sono causati principalmente dalla linea di confine, dalla gestione delle etnie ribelli, dai rifugiati, dal commercio di droga, prospezioni minerarie e diritti di pesca. Gruppi a entrambi i paesi hanno espresso preoccupazione per la Repubblica Popolare della Cina costruzione di 13 dighe idroelettriche sul fiume Salween nello Yunnan.
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