Devo dire che sono poche le cose che mi fanno arrabbiare in Thailandia eppure alcune ci sono, a dire la verita' normalmente non mi fanno arrabbiare neppure con loro, dopo aver ragionato per un po' sono arrivato alla conclusione che se una buona parte della comunita' internazionale, compresa l'Italia e l'Unione Europea, ha deciso di farsi trattare cosi' da questo Paese loro fanno bene a comportarsi come si comportano, se fossi io al loro posto terrei lo stesso comportamento.
Per chi vuole leggerlo il Bangkok Post ha un'ottima applicazione gratuita per tablet basati sul sistema Android, penso ci sia anche per gli altri sistemi. Come al solito superiore a quella di tutti i giornali italiani, tanto per dire prevede l'opzione di salvare gli articoli che ritenete interessanti. Bene stamattina su questo giornale che e' letto dalla borghesia, dall'elite thai, difficilmente dal popolino, tanto che e' in inglese, e' apparsa una lamentela in un blog firmato Sanitsuda Ekachai, che e' l'assiste dell'editore.
Il titolo del post e' "Foreign land grab threat not just an illusion" e quando vedo articoli come questi la mia rabbia che normalmente e' contro i nostri governi si rivolge anche contro alcuni dei thai, come questo scrittore.
Come avrete capito dal titolo gli stranieri, quindi noi, vengono accusati di minacciare la loro terra, accusa che ben difficilmente noi, cittadini non solo dell'Italia ma dell'Europa, potremo rivolgere a loro perche' da noi e' perfettamente legale per loro fare cio' che nel loro paese ci negano: l'acquisto della terra.
Da notare, il modo in cui i farang minaccerebbero la loro terra non e' intestandola a se stessi (impossibile dato che nessun ufficio delle terre farebbe mai un documento del genere) ma intestandola alla propria moglie che e' thai. Fra l'altro quando mi sono sposato nel 1992 la donna thai perdeva nel matrimonio col farang il diritto di possedere terra, l'innovazione e' abbastanza recente risale a poco piu' di 10 anni fa.
Nel corso degli anni ho tentato di capire i motivi che falsano le relazioni fra noi e loro partendo da quelle familiari in cui la donna thai , che sposa il farang e' superiore al marito, in quanto ha diritti che a lui non sono concessi, nel caso poter comprare terra in Italia, a quelle internazionali in cui un paese si pone in una situazione superiore a quella degli altri. In pratica la legge thai vieta a qualsiasi farang di comprare terra in Thailandia, c'e' un'unica eccezione il caso in cui portiate nel paese 20 milioni di baht, 500.000 euro, e li investiate. In questo caso vi dovrebbe essere permesso di acquistare un rai, una misura thailadese per le superfici che equivale a 1600 mtq. Anche in questo caso pero' almeno secondo una delle persone che dovrebbe essere piu' competente in materia, penso l'unico italiano naturalizzato thai, vi viene impedito in altri modi di acquistare terra. Quindi anche se avete soldi che non vi venga questa idea!
Nel corso degli anni ho chiesto a diverse persone il motivo di tutto questo, persone sia thai che occidentali. In linea generale i thai rispondono che se fosse permesso a un farang di acquistare terra molto probabilmente non ne resterebbe per loro, non credo questo sia vero in quanto in Thailandia il rapporto terra/costruzione e' completamente ribaltato, se da noi fra i due e' piu' caro costruire la casa qui e' piu' caro comprare la terra. Da notare che la casa ve la lasciano comprare. L'Isan e' uno dei luoghi meno cari della Thailandia, Udon Thani non dovrebbe essere uno dei luoghi piu' cari dell'Isan, penso ci siano prima Nakhon Ratchasima, Korat, e Khon Kaen. Bene, ok che era il centro, nella zona vicino al Central Plaza, ma 5 anni fa qui veniva venduto un pezzo di terreno su cui poteva sorgere un edificio normale a 35 milioni di baht, 875.000 euro, cosi' mi disse il cinese che mi vendette la casa. Quindi non e' assolutamente vero che la terra in Thailandia sia alla portata di tutte le tasche farang.
Posi la stessa domanda su uno dei principali forum italiani sulla Thailandia, vista la risposta me ne andai immediatamente, ignoravano l''esistenza degli accordi bilaterali come l'"Amity Treaty".
Proprio per l'esistenza di tali accordi la mia rabbia e' principalmente contro il governo italiano mentre capisco i thai: "Se tu mi dai un diritto che io non voglio concedere a te tante grazie". Visto che sicuramente i politici thai non hanno nessuna convenienza a rendere giusta quella legge: "Nessun farang puo' comprare terreno in Thailandia, nessun thai può comprare terreno fuori dalla propria nazione", e fanno bene, almeno che giornalisti come Sanitsuda Ekachai, che pure scrive su giornali importanti si facciano un pochino da parte e imparino a usare le parole i farang "minacciano la terra thai"? Per favore....
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Per chi vuole leggerlo il Bangkok Post ha un'ottima applicazione gratuita per tablet basati sul sistema Android, penso ci sia anche per gli altri sistemi. Come al solito superiore a quella di tutti i giornali italiani, tanto per dire prevede l'opzione di salvare gli articoli che ritenete interessanti. Bene stamattina su questo giornale che e' letto dalla borghesia, dall'elite thai, difficilmente dal popolino, tanto che e' in inglese, e' apparsa una lamentela in un blog firmato Sanitsuda Ekachai, che e' l'assiste dell'editore.
Il titolo del post e' "Foreign land grab threat not just an illusion" e quando vedo articoli come questi la mia rabbia che normalmente e' contro i nostri governi si rivolge anche contro alcuni dei thai, come questo scrittore.
Come avrete capito dal titolo gli stranieri, quindi noi, vengono accusati di minacciare la loro terra, accusa che ben difficilmente noi, cittadini non solo dell'Italia ma dell'Europa, potremo rivolgere a loro perche' da noi e' perfettamente legale per loro fare cio' che nel loro paese ci negano: l'acquisto della terra.
Da notare, il modo in cui i farang minaccerebbero la loro terra non e' intestandola a se stessi (impossibile dato che nessun ufficio delle terre farebbe mai un documento del genere) ma intestandola alla propria moglie che e' thai. Fra l'altro quando mi sono sposato nel 1992 la donna thai perdeva nel matrimonio col farang il diritto di possedere terra, l'innovazione e' abbastanza recente risale a poco piu' di 10 anni fa.
Nel corso degli anni ho tentato di capire i motivi che falsano le relazioni fra noi e loro partendo da quelle familiari in cui la donna thai , che sposa il farang e' superiore al marito, in quanto ha diritti che a lui non sono concessi, nel caso poter comprare terra in Italia, a quelle internazionali in cui un paese si pone in una situazione superiore a quella degli altri. In pratica la legge thai vieta a qualsiasi farang di comprare terra in Thailandia, c'e' un'unica eccezione il caso in cui portiate nel paese 20 milioni di baht, 500.000 euro, e li investiate. In questo caso vi dovrebbe essere permesso di acquistare un rai, una misura thailadese per le superfici che equivale a 1600 mtq. Anche in questo caso pero' almeno secondo una delle persone che dovrebbe essere piu' competente in materia, penso l'unico italiano naturalizzato thai, vi viene impedito in altri modi di acquistare terra. Quindi anche se avete soldi che non vi venga questa idea!
Nel corso degli anni ho chiesto a diverse persone il motivo di tutto questo, persone sia thai che occidentali. In linea generale i thai rispondono che se fosse permesso a un farang di acquistare terra molto probabilmente non ne resterebbe per loro, non credo questo sia vero in quanto in Thailandia il rapporto terra/costruzione e' completamente ribaltato, se da noi fra i due e' piu' caro costruire la casa qui e' piu' caro comprare la terra. Da notare che la casa ve la lasciano comprare. L'Isan e' uno dei luoghi meno cari della Thailandia, Udon Thani non dovrebbe essere uno dei luoghi piu' cari dell'Isan, penso ci siano prima Nakhon Ratchasima, Korat, e Khon Kaen. Bene, ok che era il centro, nella zona vicino al Central Plaza, ma 5 anni fa qui veniva venduto un pezzo di terreno su cui poteva sorgere un edificio normale a 35 milioni di baht, 875.000 euro, cosi' mi disse il cinese che mi vendette la casa. Quindi non e' assolutamente vero che la terra in Thailandia sia alla portata di tutte le tasche farang.
Posi la stessa domanda su uno dei principali forum italiani sulla Thailandia, vista la risposta me ne andai immediatamente, ignoravano l''esistenza degli accordi bilaterali come l'"Amity Treaty".
Proprio per l'esistenza di tali accordi la mia rabbia e' principalmente contro il governo italiano mentre capisco i thai: "Se tu mi dai un diritto che io non voglio concedere a te tante grazie". Visto che sicuramente i politici thai non hanno nessuna convenienza a rendere giusta quella legge: "Nessun farang puo' comprare terreno in Thailandia, nessun thai può comprare terreno fuori dalla propria nazione", e fanno bene, almeno che giornalisti come Sanitsuda Ekachai, che pure scrive su giornali importanti si facciano un pochino da parte e imparino a usare le parole i farang "minacciano la terra thai"? Per favore....
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