Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 12 gennaio 2013

Parola d'ordine: contrattare!

Bangkok e' famosa come citta' in cui andando al mercato si deve contrattare, dove una delle gioie dei turisti una volta tornati a casa e' raccontare come sono stati bravi, come hanno ottenuto quella certa maglietta a 100 baht o quella borsa a 500, utilizzando la loro abilita' di far scendere il prezzo. Quello in cui si illudono o che non sanno e' che un thai avrebbe in ogni caso pagato molto meno.
In senso ampio esiste una regola generale per cui si contratta in tutti i mercati di strada, nei mercati notturni, nei bazar, nei mercatini delle pulci, non si contratta mai nei negozi di marca.
A volte la contrattazione sembra qualcosa di inventato per soddisfare la vanita' dei farang, prova di questo sia che se vi recate all' MBK e in qualsiasi altro centro commerciale che rientra nel circuito turistico si contratta ma se uscite dalle aree turistiche e andate in mercatini o in centri dove ci sono pochi turisti vi accorgerete che la contrattazione e' ben poca cosa e nel caso dei thai essi sembrano non contrattare mai. In questi luoghi i prezzi sono gia' piu' bassi di quelli che si hanno nelle aree turistiche, quindi reacarsi qui a fare acquisti rappresenta un'opzione migliore se non vi piace la contrattazione. 
Uno dei modi per affrontare una contrattazione e' andare nei negozi che si sa' hanno prezzi fissi, cercare quello che si vuole comprare, farsi un'idea del prezzo e poi andare in un mercato dove si possa contrattare, il tutto per spuntare un prezzo migliore. Dato che il gioco e' al rialzo occorre iniziare con un prezzo piu' basso di quello visto nel negozio a prezzo fisso. E' tramite rialzi che il prezzo del venditore e quello del compratore troveranno un punto d'incontro, accettabile per entrambe le parti. 
L'arma principale che si ha nella contrattazione e' il sorriso. Sorridere sempre anche se il venditore parte con un prezzo che puo' sembrare osceno. Qualsiasi cosa succeda non arrabbiarsi mai. Nella cultura thai le persone si dividono in due categorie: "cuore caldo" e "cuore freddo", come dire persone nervose e calme, da queste parti il gesto di arrabbiarsi molto spesso non viene capito e se lo e' vi colloca nella prima categoria, quella che non piace a nessuno. Quindi massima calma e sorriso se si vuole conquistare l'avversario. 
A volte si vedono turisti che contrattano, si arrabbiano, si scannano per un baht, la contrattazione non e' una guerra all'ultimo sangue, e' una gara e' vero, e' anche divertimento e ci vuole saper fare per portarla avanti. In una cultura che per molti aspetti e' simile ma per altri e' completamente diversa dalla nostra comportarsi in un modo simile equivale a esseri sleali con l'avversario. Il thai sara' imbarazzato per il cliente, dispiaciuto per lui, a questo punto sa chi ha davanti: una persona incapace di controllarsi. Inoltre perche' andare avanti quando si tratta solo di 30 baht? Per gli occidentali questa cifra dovrebbe rappresentare ben poco, tutto sommato sono in vacanza, per il thai rappresenta un pasto. 
Escluso questo tutte le armi sono a disposizione: l'ultima offerta dovrebbe essere quella in cui si pensa che andare oltre supera il valore dell'oggetto, se sembra vicina la fine della contrattazione allontanarsi puo' far scendere ulteriormente il prezzo, stare in silenzio e mostarsi dubbiosi sul loro prezzo puo' farlo scendere ulteriormente, sopratutto nella fase iniziale non bisogna aver paura a dire un prezzo molto piu' basso di quello richiesto. 
Per fare abbassare il prezzo andate a fare acquisti alla mattina presto in modo da essere il primo cliente del giorno, quello che non si puo' far scappar via perche' e' quello che porta fortuna. Una volta fatto l'acquisto vedrete il venditore colpire leggermente con i vostri soldi tutta la sua mercanzia in segno di benedizione ma anche a richiamare altro denaro. Anche all'ultimo cliente spetta uno sconto. 
Un sistema usato dal compratore per abbassare il prezzo e' mostrare solo all'ultimo l'oggetto del desiderio. Avete visto una bella camicia che vi piace. Non guardatela troppo, il vostro sguardo e' ben seguito dai venditori,  e chiedete il prezzo di un'altra. "Cara". Li vicino ce n'e' un'altra "Quanto?"... "No, cara". E' il momento di prendere in mano l'oggetto del desiderio: "Questa e' abbastanza comune, quanto?". Ovviamente tutta la scena precedente fara' in modo che il venditore non possa partire con un prezzo troppo alto. Tutta la commedia che avete recitato vi concedera' un vantaggio. . 
Una pratica spesso utilizzata dal venditore e' intavolare un discorso durante il quale vi fara' la domanda: "Da quanto tempo sei in Thailandia?" Questa domanda serve al venditore per farvi scoprire le carte se siete appena arrivati non potete aver speso tutti i soldi, quindi dovreste averne, se siete agli ultimi giorni poco dovrebbe esservi rimasto. Naturalmente avete gia' capito la risposta. 
Oltre a tutto questo se siete in un mercato datevi da fare, qui ci saranno diversi venditori per lo stessi oggetto. Non dirigetevi su uno e basta, considerateli tutti e controllate il prezzo che per lo stesso oggetto pratica ognuno di loro, fate in modo che ognuno sappia che siete li perche', forse, volete acquistare cio' che loro vendono. 
Se avete deciso di comprare piu' di un pezzo non fatelo capire subito, iniziate contrattando il singolo pezzo. Una volta che avrete concluso la contrattazione per uno, riapritela chiedendo che sconto vi viene fatto se si capi ne comprate due, e' ovvio che ci sara' un ulteriore sconto. 
Ricordatevi che una volta che il venditore ha accettato l'ultimo prezzo una persona non ha piu' motivi per tirarsi indietro, non puo' dire: "Ho scherzato", la figura sarebbe talmente meschina che preferirei non assistere mentre quello sta perdendo la sua faccia.

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