Era il 1991 quando conobbi mia moglie, dopo una decina di giorni lei stette male. Scesi e feci tutto il possibile per far capire che avevo bisogno di un ospedale. Li i dottori dopo una breve visita furono molto chiari. "Signore, questa donna ha bisogno di cure, medicine e dottori che si prendano cura di lei per qualche giorno, lei cosa fa?". Se avessero detto: "Signore, lei paga per questa donna o la buttiamo in strada?" sarebbe stata la stessa cosa. In quel periodo in Thailandia la sanita' pubblica era ben poca cosa.
Decisamente il contrario di quello che succedeva in Italia dove si scialava.
Fu pero' proprio quello l'inizio di un periodo per cui le spese governative destinate alla sanita' iniziarono a crescere passando da un 5.5% a un 7.7% nel 1997 e centinarono a crescere anche negli anni successivi, finche' nel 2001 fu effettuata una massiccia e rapida revisione del sistema sanitario con un programma chiamato "30 baht" che fornisce ad ogni cittadino assistenza sanitaria primaria ad un costo inferiore a un euro a visita. In pratica in 10 anni il passo fatto dalla Thailandia e' stato enorme. I thai hanno discusso sul loro sistema sanitario per anni ma quando si sono sentiti pronti al cambiamento questo e' stato universale e immediato. Il che si e' verificato utilizzando un doppio approccio. Da una parte 19 milioni di persone che in precedenza erano senza assicurazione sanitaria furono immediatamente coperte da un piano nazionale. In secondo i fondi pubblici si spostarono drasticamente dal settore di cura terziario nei maggiori ospedali urbani e affluirono a cure primarie nelle aree rurali dove risiedono i 2/3 dei thailandesi.La Thailandia divenne cosi' uno dei pochi paesi a reddito medio basso ad aver introdotto riforme di copertura sanitaria universale.
Fu pero' proprio quello l'inizio di un periodo per cui le spese governative destinate alla sanita' iniziarono a crescere passando da un 5.5% a un 7.7% nel 1997 e centinarono a crescere anche negli anni successivi, finche' nel 2001 fu effettuata una massiccia e rapida revisione del sistema sanitario con un programma chiamato "30 baht" che fornisce ad ogni cittadino assistenza sanitaria primaria ad un costo inferiore a un euro a visita. In pratica in 10 anni il passo fatto dalla Thailandia e' stato enorme. I thai hanno discusso sul loro sistema sanitario per anni ma quando si sono sentiti pronti al cambiamento questo e' stato universale e immediato. Il che si e' verificato utilizzando un doppio approccio. Da una parte 19 milioni di persone che in precedenza erano senza assicurazione sanitaria furono immediatamente coperte da un piano nazionale. In secondo i fondi pubblici si spostarono drasticamente dal settore di cura terziario nei maggiori ospedali urbani e affluirono a cure primarie nelle aree rurali dove risiedono i 2/3 dei thailandesi.La Thailandia divenne cosi' uno dei pochi paesi a reddito medio basso ad aver introdotto riforme di copertura sanitaria universale.
In quel periodo un'assistenza sanitaria per le famiglie abbienti a basso reddito fu sostituito da un sistema sanitario nuovo e piu' completo, Chi aderisce al sistema riceve una carta d'oro che consente di accedere ai servizi nel loro distretto sanitario, e, se necessario, ai fini di un trattamento specialistico altrove. La maggior parte dei finanziamenti proviene da entrate pubbliche, con fondi destinati annualmente all'Unita' Primaria Contraente Locale per Assistenza Sanitaria per un importo che si basa sulla popolazione. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' il 65% delle spese di assistenza sanitaria in Thailandia nel 2004, veniva dal governo, mentre il 35% proveniva da fonti private.
L'assicurazione sanitaria universale copri' da subito molto piu' del 75% della popolazione in tutte le 76 province da cui e' formata la Thailandia. Ospedali pubblici, privati e cliniche cominciarono a servire cittadini e viaggiatori internazionali in numero sempre crescente. Da notare che mentre per molto di cio' che si vede da queste parti molti definiscono la Thailandia una brutta copia degli Stati Uniti in questo caso il Paese orientale e' arrivato largamente primo. Da lungo tempo qui non si sente piu' dire: "Signore, lei paga per questa donna o la buttiamo in strada?"
Oggi la maggior parte dei servizi di assistenza sanitaria in Thailandia è fornito dal settore pubblico, che comprende 1.002 ospedali e 9.765 ambulatori. L'assistenza sanitaria universale, viene fornito attraverso tre programmi:
- il sistema di servizio civile di welfare per i dipendenti pubblici e le loro famiglie
- la sicurezza sociale per i dipendenti privati
- il sistema di copertura universale teoricamente a disposizione di tutti gli altri cittadini tailandesi.
Alcuni ospedali privati partecipano a questi programmi, anche se la maggior parte si finanziano richiedendo pagamenti al paziente o alle assicurazioni private. Secondo la Banca Mondiale il 99,5% della popolazione ha una copertura sanitaria.
Il Ministero della sanità pubblica sovrintende la politica sanitaria nazionale e gestisce molte delle strutture sanitarie governative.Il National Health Security Office assegna finanziamenti attraverso il Programma di copertura universale. Altri agenzie governative che operano in campò sanitario includono la Health System Research Institute, Thai Health Promotion Foundation, National Health Commissione Office e l'Emergency Medical Institute of Thailand . Anche se ci sono state politiche nazionali di decentramento, ci sono state resistenze ad attuare tali cambiamenti e il Ministero della sanità pubblica controlla ancora direttamente la maggior parte degli aspetti dell'assistenza sanitaria.
La Thailandia ha raggiunto una copertura universale per la salute con livelli relativamente bassi di spesa, ma si trova ora ad affrontare sfide importanti: aumento dei costi, disuguaglianze e duplicazione di risorse.
Anche se le riforme hanno ricevuto una buona dose di critiche, si sono dimostrate molto popolari con i thailandesi più poveri, soprattutto nelle aree rurali e sono sopravissute al cambio di governo, dopo il colpo di stato militare 2006 e alle vicende politiche successive.
Nessun commento:
Posta un commento