Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 26 gennaio 2014

‘Occupare Bangkok’, timori in Thailandia (Un articolo di Francesco Tortora).

Un articolo di Francesco Tortora in data 15/01/2014.

Manifestazioni
‘Occupare Bangkok’, timori in Thailandia
I “democratici” vogliono paralizzare la Capitale 
e chiedono le dimissioni del Governo in carica

Bangkok - Operazione 'Occupare Bangkok', tutto come previsto: la Capitale s’è colorata della fantasmagorìa dei colori dei seguaci diSuthep Thaugsuban e del PDRC People’s Democratic Reform Committee. Si era tutti a conoscenza dello 'shutdown' che avrebbe dovuto paralizzare la Capitale thailandese sebbene non fosse del tutto chiaro quanto sarebbe durato nella realtà dei fatti. Almeno fino a venerdì, i negozi resteranno chiusi, la popolazione della megalopoli s’è organizzata in tempo facendo le scorte e accatastando tutto in casa, non tanto perché –al bisogno- sia impossibile poi trovare quel che si cerca, tipo cibo, latte o altro, quanto piuttosto per il fatto che trovarsi nel bel mezzo di una manifestazione del genere a Bangkok comporta il rischio che possa all’improvviso esplodere un qualche focolaio di violenza.


L’Esercito e la Polizia cittadina finora hanno mantenuto un relativo aplomb ma quando si tratta di applicare gli ordini tesi al mantenimento della sicurezza in città, è notorio che entrambe non usino i guanti bianchi. Così come erano anche note le principali quindici zone che sarebbero state capisaldi delle manifestazioni: Intersezione di Sala Daeng; Intersezione di Patumwan; Intersezione di Ratchaprasong; Intersezione Asoke; ovviamente l’area intorno al Victory Monument; Intersezione Lat Phrao; Ratchadamnoeng Klang e Ratchadamnoen Nok Avenue; il Complesso edilizio governativo che si affaccia su Chaeng Wattana Road; Uffici su Chaeng Wattana della CAT Telecom;  Uffici su Bang Rak della CAT Telecom; Uffici TOT Plc su Chaeng Wattana Road; Stazione Satellitare Thaicom; Stazione Terrestre della Thaicom; Radio Aeronautica di Thailandia; Club della Polizia Reale Thailandese su Vibhavadi Road.

Vi sono state e vi sono ancor oggi, però, molte deroghe al blocco: ad esempio, ai tassisti che trasportano turisti (merce preziosa per la Thailandia) verso gli aeroporti sono stati rilasciati dei particolari pass di colore arancio, quindi ben visibili, per poter accedere senza dover essere fermati troppe volte strada facendo. Immagini satellitari sono state rese accessibili su Google map in modo da essere aggiornati sullo stato delle cose in tempo (più o meno) reale e sono state immesse in Rete anche i video dei droni che sorvolano le zone più affollate sia perché così le Forze dell’Ordine possono monitorare meglio lo sviluppo delle manifestazioni o dei blocchi delle strade sia perché gli utenti della Rete possano aggiornarsi su quali strade alternative si possano usare per aggirare gli ostacoli. Apparenti manifestazioni di sostegno all’ala di Suthep si sono verificate il 13 gennaio, quando molti uffici si sono svuotati di personale che s’è accodato ai cortei colorati degli oppositori al Governo in carica ma allo stesso tempo, anch’egli apparentemente, ha non-avallato queste manifestazioni di solidarietà poiché aveva chiesto seraficamente di evitare ammassamenti ulteriori. Ma la data del 13 era già stata dichiarata come quella ufficiale e definitiva di inizio dello “shutdown” quindi molto probabilmente si trattava solo di operazioni d’immagine da ambo le parti.

Il blocco, infatti, seppur tutt’altro che totale ed esaustivo (è difficile paralizzare davvero una megalopoli qual è Bangkok) ha caratterizzato le zone centrali della Capitale thailandese, la zona residenziale Sukhumvit, l’area dei big malls come MBK o Siam Paragon Center, tutta l’area intorno al Victory Monument che fin dall’inizio delle manifestazioni del PDRC è stata abbastanza spontaneamente eletta area di riferimento del movimento anti-governativo. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro  e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.













Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...