Legge thailandese sulle attivita' degli stranieri del 1999 d.c. (B.E. 2542),
FOREIGN BUSINESS ACT B.E. 2542
(1999)
(Traduzione non ufficiale).
Bhumibol Adulyadej, Rex.
Dato il 24º giorno di novembre B.E. 2542
(1999)
Inizio del 54º anno del presente regno.
Sua Maestà il Re Bhumibol
Adulyadej è stata lieta di annunciare che è stato opportuno migliorare la legge
che disciplina il funzionamento economico degli stranieri.
Da e con la consulenza e il
consenso del Parlamento, Sua Maestà il Re graziosamente ordina la promulgazione
di questa legge come segue:
Sezione 1.
Il presente atto è chiamato "Foreign Business Act, BE 2542 (1999)"
Sezione 2.
La presente legge entra in vigore immediatamente dopo la scadenza del periodo
di 90 giorni che comincia a decorrere dalla data della sua pubblicazione nella
Gazzetta govertiva (Gazzetta ufficiale).
Sezione 3.
Sono abrogati:
1. L’Annuncio n° 281 del Consiglio Direttivo Nazionale
in data 24 novembre 1972.
2. La legge del 1978, che modifica l’Annuncio n° 281 del
Consiglio Direttivo Nazionale datata 24 novembre, 1972.
3. la legge n.2 del 1992 che modifica l’Annuncio n° 281 del Consiglio Direttivo Nazionale in data
24 novembre 1972.
Sezione 4.
In questo atto per straniero si intende:
1. La persona fisica non di nazionalità thailandese.
2. La persona giuridica non registrata in Thailandia.
3. la persona giuridica registrata in Thailandia avente
le seguenti caratteristiche:
A) avente metà o più quote di capitale della persona
giuridica detenute da persone di cui ai puti (1) o (2), o una persona giuridica
avente le persone sotto (1) o (2) come investitori con un valore di metà o più
della capitale totale della persona giuridica.
(b) Società in accomandita o società registrate in
accomadita sempliceche che hanno la persona di cui al punto 1) come managing
partner o come manager.
4. Persona giuridica
registrata in Thailandia con la metà o più delle sue quote di capitale detenute
dalle persone di cui ai punti 1, 2 o 3 o
una persona giuridica avente le persone di cui ai punti 1, 2 o 3 come
investitori con un valore di metà o più
del capitale totale.
Ai fini delle definizioni, le azioni di una società a
responsabilità limitata sono rappresentate da certificati azionari che sono
emessi al portatore e sono considerate come le quote di stranieri salvo
diversamente disposto dai regolamenti ministeriali.
"Capitale": il capitale sociale di una società
a responsabilità limitata, o il capitale versato di una società per azioni o la
quantità di denaro investito in una società o in una persona giuridica dai suoi
partner o dei suoi membri.
"Capitale minimo" si intende il capitale
straniero nel caso in cui straniero è una persona giuridica registrata in
Thailandia. Nel caso che lo straniero è una persona giuridica non registrata in
Thailandia o una persona fisica "il capitale minimo"significa le
valute estere che lo straniero porta nel paese all'inizio del funzionamento
aziendale in Thailandia .
"Business" indica l'area aziendale che puo'
essere in agricoltura, industria, artigianato, commercio, servizi o altri
rapporti con scopi commerciali.
"Licenza " si intende una licenza necessaria
per le operazioni di business .
"Licenziatario " si intende lo straniero che
ha ottenuto la licenza .
"Certificato": il certificato che indica
l'attività dell'impresa
"Concessionario del certificato" indica uno straniero
che ha ottenuto il Certificato .
"Comitato ": il Comitato Affari Esteri .
"Funzionario competente ": una persona
nominata dal Ministro ad intraprendere azioni in conformità con questa legge.
" Registrar" si intende una persona designata
dal ministro, un ufficiale di governo interessato alle registrazioni civili su
un business straniero.
"Direttore generale", il direttore generale
del Dipartimento registrazioni commerciali.
" Ministro ": il Ministro responsabile della
presente legge .
Sezione
5. Nel permettere agli stranieri di gestire imprese ai
sensi della presente legge devono essere preso in considerazione i vantaggi e
gli svantaggi per la sicurezza della nazione, lo sviluppo economico e sociale,
l'ordine pubblico e il bene morale, l'arte, la cultura e le tradizioni del
paese, la conservazione delle risorse nazionali, energia e ambiente , la tutela
dei consumatori, la dimensione delle imprese, l'occupazione, il trasferimento
tecnologico, la ricerca e lo sviluppo.
Sezione
6. Ai seguenti stranieri è vietato operare qualsiasi
attività commerciale nel Regno:
1. Gli stranieri espulsi o in attesa di espulsione ai
sensi della legge.
2. Gli stranieri che soggiornano nel Regno senza
permesso in base alla legge governativa che disciplina l'immigrazione o altre
leggi.
Sezione
7. I seguenti gli stranieri possono operare imprese dopo
aver ottenuto una licenza del direttore generale e possono operare solo alcune
imprese in località fissate dal ministro con l'approvazione del Consiglio dei
Ministri e pubblicazione sulla Gazzetta governativa (Gazzetta ufficiale). Il
Ministro può prescrivere qualsiasi opportuna condizione da considerare nella
notifica:
1 . Stranieri nati nel Regno ma a cui non e' concessa la
cittadinanza thailandese in base alla legge che disciplina la nazionalità o
altre leggi ;
2 . Una persona che è diventato uno straniero e come
conseguenza la sua cittadinanza e' stata revocata in base alla legge che
disciplina la nazionalità o altre leggi .
La domanda di licenza, il rilascio della licenza e il
periodo di autorizzazione deve essere conforme alle norme e alle procedure
previste nei regolamenti ministeriali .
Nel caso in cui il direttore generale non permetta a uno
straniero, ai sensi del paragrafo uno,
di gestire l'azienda, lo straniero ha il diritto di presentare un
ricorso al ministro e le disposizioni dei paragrafi uno e tre della sezione 20
sono applicabili mutatis mutandis
Sezione
8. Fatte salve le disposizioni alle Sezioni 6, 7, 10, e
12,
1. Agli stranieri è fatto divieto di gestire business
non consentiti a loro per motivi particolari, come prescritto nel prospetto 1.
2. Agli stranieri è fatto divieto di operare qualsiasi
attività in materia di sicurezza e tranquillita' nazionale, attività che
interessano l'arte e la cultura, la tradizione e l'artigianato o business che influenzano le risorse naturali
o l'ambiente, come prescritto nel prospetto 2, se non consentito dal ministro
con l'approvazione del Consiglio dei Ministri .
3. Agli stranieri è fatto divieto di operare aziende in
cui i cittadini thailandesi non sono ancora pronti a competere come prescritto
nel prospetto 3, salvo diversa disposizione del direttore generale con
l'approvazione del Comitato.
Sezione
9. Emendamenti o modifiche alle categorie di attività
nelle tabelle allegate al presente regolamento devono essere effettuate con
regio decreto, fatta eccezione per le imprese di cui ai prospetti 1 e 2, Gruppo
1 , nel qual caso le modifiche o le variazioni devono essere fatte con un atto.
Il comitato riesamina le categorie di attività nelle
tabelle allegate al presente regolamento, almeno una volta ogni periodo di un
anno dalla data di entrata in vigore della presente legge e trasmette il
proprio parere al Consiglio dei Ministri .
Gli stranieri che gestiscono aziende non previste nelle
tabelle allegate al presente regolamento prima delle modifiche o cambiamento
delle categorie di attività di cui al paragrafo uno e dopo che il business
richiede un'autorizzazione ai sensi della presente legge, e vogliono continuare ad operare tale attività,
devono darne notifica al direttore generale al fine di ottenere un certificato
in conformità con le norme e le procedure previste nella Sezione 11 .
Durante il periodo di cui al paragrafo 3 e mentre il
certificato non è ancora stato rilasciato , gli stranieri non devono essere
considerati come operatori commerciali non autorizzati ai sensi della presente
legge .
Sezione
10. Le disposizioni di cui alle sezioni 5, 8, 15, 17, e 18 non sono applicabili agli stranieri
che operano business che sono classificate nelle tabelle allegate al presente
regolamento con un permesso temporaneo da parte del governo del Regno di
Thailandia.
Gli stranieri che svolgono lavori classificati nelle
tabelle allegate in base a un trattato in cui la Thailandia è una parte o e'
obbligata a rispettare sono esentati dall'applicazione delle Sezioni indicate
nel primo comma e devono essere conformi alle disposizioni del trattato che
puo' in cambio includere il diritto di cittadini thailandesi e di imprese
thailandesi ad operare imprese nel paese degli stranieri.
Sezione
11. Gli stranieri qualificati ai sensi della Sezione 10,
che intendono gestire attività nelle tabelle allegate devono notificarlo al
direttore generale in conformità con le norme e le procedure previste nei
regolamenti ministeriali al fine di ottenere un certificato. Il Direttore
Generale deve rilasciare il certificato agli stranieri entro 30 giorni dalla
data in cui è depositata la domanda scritta, a meno che il direttore generale è
del parere che la notifica scritta non è conforme alle norme e alle procedure
previste nei regolamenti ministeriali o
non è conforme alla Sezione 10. Il direttore generale deve in tal caso avvisare
tempestivamente gli stranieri entro 30 giorni dalla data in cui è depositata la
notifica scritta.
Il certificato deve inoltre precisare le condizioni
prescritte dal Governo o dal trattato.
Sezione
12. Se l'attività di uno straniero ha ricevuto una
promozione degli investimenti ai sensi della legge di promozione degli
investimenti o un permesso scritto per gestire un'industria orientata verso
l'esportazione o il commercio in base alla legge disciplinata dall'Autorità
delle zone industrriali di Thailandia o di altre leggi e l'attività è
classificata nei prospetti 2 o 3 in allegato, lo straniero deve notificare al
direttore generale , al fine di ottenere un certificato. Dopo che il direttore
generale o un suo funzionario competente hanno esaminato la validità del
certificato di promozione degli investimenti o del permesso, il direttore
generale deve rilasciare il certificato entro 30 giorni dalla data in cui viene
notificata l'acquisizione del certificato di promozione degli investimenti o il
permesso come del caso. In tal caso , lo straniero è esonerato dall'applicazione
della presente legge, fatta eccezione per le sezione 21, 22, 39, 40 e 42 , per
tutto il periodo che il business è investimento promosso o consentito per l'
industria d'esportazione o operazione di commercio come il caso puo' essere.
Il rilascio del certificato di cui al paragrafo 1 deve
essere conforme alle norme e alle procedure previste dal direttore generale .
Sezione
13. Nel caso in cui le disposizioni di altre leggi regolano
la partecipazione, degli stranieri in partnership o in attivita' di investimento,
come l'autorizzazione o il divieto per gli stranieri di gestire di certe
imprese o le norme che prescrivono agli
stranieri l'attività di certe imprese, le leggi prevarranno e le disposizioni
di tali atti non si applicheranno all'area governata specificatamente da altre
leggi.
Sezione
14. Il capitale minimo utilizzato all'inizio delle
operazioni di business in Thailandia non deve essere inferiore a quello
previsto dai regolamenti ministeriali e non può in nessun caso essere inferiore
a due milioni di baht.
Nel caso in cui le imprese del paragrafo precedente
richiedono licenze come da elenchi in allegato, il capitale minimo deve essere
prescritto nei regolamenti ministeriali per ciascuna delle imprese e in nessun
caso deve essere inferiore a tre milioni di baht.
I regolamenti ministeriali emanati in virtù della
presente sezione possono anche prescrivere i tempi i cui il capitale minimo
dove essere portato o rimesso in Thailandia.
Le disposizioni della presente sezione non si applicano
negli eventi in cui stranieri investono denaro o proprieta' derivanti da
business in precedenza operativo in Thailandia in un altro business o li usano
in condivisione o in un investimento in altre aziende o persone giuridiche.
Sezione
15. Gli stranieri devono essere in grado di operare le
aziende nel prospetto 2 soltanto se i cittadini thailandesi o di persone
giuridiche non considerati stranieri dalla presente legge, detengono azioni in
quantita' non inferiore al 40% del capitale di tale persona giuridica straniera.
A meno che non vi siano ragionevoli motivi, nel qual caso il Ministro, con
l'approvazione del Consiglio dei Ministri, può ridurre il requisito di quota,
che non deve essere inferiore al 25 per cento e il numero dei direttori
tailandesi non deve essere inferiore a due quinti della numero complessivo dei
direttori.
Sezione
16 . Gli stranieri che chiedono una licenza dovranno averne
i requisiti e non dovranno avere le caratteristiche proibitive di cui sotto:
1 . Non avere meno di 20 anni ;
2 . Avere la residenza nel Regno o essere autorizzato a
entrare temporaneamente in Thailandia ai sensi della legge sull'immigrazione;
3 . Essere né incompetente né quasi- incompetente ;
4 . Non essere un fallito ;
5 . Non essere mai stato punito dalla sentenza di un
tribunale o multato per un reato ai sensi della presente legge o dell'annuncio
n ° 281 del Consiglio Direttivo Nazionale, in data 24 novembre 1972 , a meno
che non siano passati almeno cinque anni prima della data della domanda di
licenza .
6 . Non essere stati imprigionati per atti fraudolenti,
truffe creditizie, appropriazione indebita, reati connessi a trafficii ai sensi
del codice penale o per reati relativi a finanziamenti fraudolenti al pubblico
o per reati sotto la legge dell'immigrazione, a meno che non siano stati
rilasciati almeno cinque anni prima della data di richiesta dellai licenza .
7 . Non avere una licenza, rilasciata ai sensi della
presente legge o sotto l'Annuncio n° 281 del Consiglio Direttivo Nazionale,
datato 24 Novembre 1972, revocata nel corso del quinquennio precedente la data
di richiesta della licenza .
In caso di una persona giuridica che sia il richiedente
della licenza , i direttori stranieri, i responsabili o incaricati del suo
funzionamento devono avere anche le qualifiche e non devono avere le
caratteristiche proibitive di cui al primo paragrafo.
Sezione
17. Riguardo alla domanda per il permesso di operare un
business, gli stranieri devono presentare la domanda al Ministro o al direttore
generale in conformità con le norme e le procedure previste nei regolamenti
ministeriali. Il Consiglio dei Ministri, in caso di imprese di cui al prospetto
2, o il direttore generale, in caso di imprese di cui al prospetto 3, approva o
da' un permesso, come del caso, entro 60 giorni dalla data di presentazione
della richiesta. Nel caso in cui vi sia una causa per il governo di non essere in grado di dare l'approvazione
entro il termine stabilito, esso è prorogato, se necessario, ma non deve
superare i 60 giorni dalla scadenza del periodo.
Quando il Consiglio dei Ministri ha dato l'approvazione
o quando il direttore generale ha dato l'autorizzazione ai sensi del
paragrafo1, il Ministro o il direttore generale rilascia la licenza entro 15
giorni dalla data di approvazione del Consiglio dei Ministri o dalla data di
autorizzazione del direttore generale.
Nel dare l'approvazione, il Ministro può prescrivere
condizioni stabilite dal Consiglio dei Ministri o presenti nei regolamenti ministeriali emanati in virtù
della sezione 18 nel caso di imprese nel prospetto 2 o il direttore generale
può prescrivere condizioni come prescritto dai regolamenti ministeriali emanati
in virtù della sezione 18 nel caso delle imprese nel prospetto 3.
Se il Governo non consente agli stranieri di gestire le
aziende di cui al prospetto 2, il ministro comunica agli stranieri la decisione
per iscritto entro 30 giorni e le ragioni del rifiuto devono essere chiaramente indicate.
Se il direttore generale non permette agli stranieri di
gestire aziende di cui al prospetto 3, il direttore generale notifica agli
stranieri la decisione per iscritto entro 15 giorni e le ragioni del rifiuto
devono essere chiaramente indicate. Gli stranieri hanno il diritto di
presentare un ricorso al ministro, e le disposizioni della sezione 20 si
applicano mutatis mutandis.
Sezione
18. Il ministro, con il parere del comitato, è autorizzato
a rilasciare i regolamenti ministeriali che prescrivono qualsiasi delle
seguenti condizioni che i licenziatari stranieri devono rispettare:
1. Il rapporto tra la capitale e finanziamenti da
utilizzare nel business consentito.
2. Il numero di direttori stranieri che devono avere
domicilio nel Regno.
3. L'importo e il periodo per portare il capitale minimo
nel paese.
4. Tecnologia o beni.
5. Altre condizioni necessarie.
Sezione
19 . Se si scopre che un beneficiario concessionario del certificato:
1 . viola le condizioni prescritte dal Ministro ai sensi
del paragrafo uno della sezione 7 ;
2 . non soddisfa le condizioni di cui al punto due della
Sezione 11 o del paragrafo tre della sezione 17;
3 . viola la sezione 15 ;
4 . manca una qualifica o ha una caratteristica vietata
ai sensi della Sezione 16 o
5 . commette un reato ai sensi della Sezione 35 .
Nei casi 1 , 2 e 3 il direttore generale deve dare
comunicazione scritta al licenziatario o al concessionario della licenza informandolo su come rispettare le condizioni
di cui al paragrafo uno della sezione 7, secondo comma della Sezione 11 , o del
paragrafo tre della sezione 17 , o correttamente rispettare la sezione 15, come
del caso, in un periodo che egli ritenga opportuno . Se il licenziatario o il
concessionario del certificato non adempie all'istruzione , come comunicato per
iscritto dal direttore generale , senza giusti motivi , il direttore generale
ha la facoltà di sospendere temporaneamente la licenza o l' attività per un
periodo che il direttore generale ritiene corretto , ma che non deve superare i
60 giorni dalla data dell'ordine . Alla scadenza del termine , se lo straniero
non ha fatto le correzioni complete, il direttore generale deve prendere in
considerazione la revoca del titolo o proporre al Ministro di prendere in
considerazione la revoca della licenza a seconda dei casi.
Nei casi 4 e 5 , il direttore generale deve considerare la
revoca della licenza o proporre al Ministro di prendere in considerazione la
revoca della licenza a seconda dei casi.
Sezione
20. Se il direttore generale sospende temporaneamente la
licenza o l'operazione o revoca la licenza o il certificato di cui al paragrafo
due della sezione 19, il licenziatario o il concessionario del certificato ha
diritto di presentare un ricorso per iscritto al Ministro entro 30 giorni dalla
data in cui riceve l'ordine.
Il ricorso non sospende l'esecuzione dell'ordine del
direttore generale, se non diversamente disposto dal Ministro con il parere del
comitato.
Il Ministro deve dare la sua sentenza sul ricorso entro
30 giorni dalla data di presentazione del ricorso. La sentenza del ministro è
definitiva.
Sezione
21. Fatte salve la sezione 7 e 19 , e l'articolo 20 , la licenza deve
essere valida a tempo indeterminato, cioe' fino a che il licenziatario cessa di
fare il business consentito. Il certificato è valido per il periodo consentito dal
governo thailandese o come prescritto da un trattato per tale operazione o per
un periodo che dura fino a che tale attività ha una promozione agli
investimento o un permesso di operare un'industria orientata verso
l'esportazione o il commercio a seconda dei casi in essere . A meno che il Concessionario
certificato interrompa l'operazione di business consentito prima della scadenza
del termine, il certificato sara' valido fino ad allora.
Il licenziatario o il beneficiario certificato deve
visualizzare la licenza o il certificato in un luogo palese nei suoi locali
commerciali.
Se la licenza o il certificato è danneggiato o perso ,
deve essere presentata buna domanda di sostituzione, un sostituto della licenza deve essere
richiesto al cancelliere entro 15 giorni dalla data in cui è noto il danno o la
perdita .
La domanda e il rilascio della licenza o del certificato
sostitutivo deve essere in accordo con le forme e le procedure previste dal
ministro , ma il periodo di tempo per il rilascio del sostituto non deve
superare i 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda. Si considera
sostituto il documento sosotitutivo del titolo valido fino a quando un nuovo
titolo sara' emesso.
Sezione
22. Se il concessionario del certificato o il licenziatario
arresta e chiude l'operazione di business o trasferisce l'ufficio o il luogo di lavoro, la notifica deve essere
depositata presso la cancelleria entro 15 giorni dalla data di arresto o di
trasferimento in conformità con le forme e le modalità previste nei regolamenti
ministeriali.
Sezione
23. Ci sarà un Comitato per gli affari degli stranieri composto dal Segretario permanente del
Ministero del commercio, il presidente e
rappresentante del Consiglio di Sviluppo Economico e Sociale Nazionale, il
rappresentante del Board of Investment , il rappresentante del Ministero della
Difesa , il rappresentante del Ministero delle Finanze, il rappresentante del
Ministero degli Affari Esteri, il rappresentante del Ministero delle Politiche
Agricole e cooperative, il rappresentante del Ministero dei Trasporti e delle
comunicazioni, il rappresentante del Ministero degli Interni, il rappresentante
del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, il rappresentante del
Ministero della Scienza , Tecnologia e Ambiente, il rappresentante del
Ministero dell'Industria , il rappresentante del Ministero della Pubblica
Istruzione, il rappresentante del Ministero della Salute Pubblica , il
rappresentante dell'Ufficio del Consiglio di protezione dei consumatori, il
rappresentante della Reale polizia thailandese, il rappresentante della Camera
di commercio thailandese , il rappresentante della Federazione delle industrie
thailandesi, il rappresentante dell'Associazione delle banche thailandesi e
inoltre non più di cinque persone nominate dal Ministro, come membri della
commissione, e il direttore generale del Dipartimento delle registrazioni
commerciali di registrazione che e' membro e segretario del comitato.
Le persone elencate devono avere conoscenze e competenze
in economia, diritto , commercio, scienza , tecnologia, ambiente, investimenti
, economia aziendale , industria e non deve essere consulenti di partiti
politici o detenere qualsiasi posizione politica.
Nel caso in cui i rappresentanti di cui al punto uno
sono rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, essi devono avere
posizioni che, nel rango, non sono inferiori alla posizione di direttore
generale o loro equivalente . E , nel caso in cui essi sono i rappresentanti
della Camera di Commercio thailandese, della Federazione delle industrie
thailandesi , o dellAssociazione dei banchieri thailandesi esse devono avere
rango e posizione non inferiore a direttore della camera, federazione o
associazione.
Sezione
24. La persona colte membri della commissione devono avere
un mandato di due anni.
Se un membro del comitato lascia l'ufficio prima della scadenza del suo
mandato, o se il ministro nomina ulteriori membri mentre i membri della
commissione, hanno ancora il mandato, i membri che sostituiscono i membri della
commissione o i membri nuovi eletti restano in carica per il periodo che resta
ai membri del cominato originariamente nominati
I membri del Comitato che lasciano l'ufficio sono
rieleggibili, ma non possono stare in carica per più di due mandati
consecutivi.
Sezione
25. Oltre a lasciare l'ufficio come da sezione 24, i membri
del comitato lasciano l'ufficio per:
1. morte;
2. dimissioni;
3. rimosso da parte ministro a causa di un comportamento
vergognoso, illeciti, violazione del loro dovere o per incapacita';
4. dichiarazione di fallimento;
5. essere incompetenti o quasi incompetenti;
6. Essere imprigionati per una sentenza definitiva,
fatta eccezione per i reati di negligenza o reati minori, o
7. mancando la qualificazione come al secondo comma del
punto 23.
Sezione
26. Il Comitato ha autorità come prescritto nel presente
atto ed avrà i seguenti compiti:
1. Consulenza, consiglia o da' pareri al Ministro per
l'emanazione di decreti reali e il rilascio dei regolamenti ministeriali ai
sensi del presente atto o la prescrizione delle categorie di affari e attività
gestite localmente da stranieri ai sensi dell'articolo 7 o la domanda di
approvazione da parte del Consiglio dei Ministri ai sensi della Sezione 8 /2.
2. Studiare, compilare e redarre documenti relativi alle
operazioni d'affari degli stranieri in Thailandia compresi gli impatti e la
loro appropriatezza, da presentare al Ministro di volta in volta, ma non meno
di una volta all'anno.
3. Consulenza, dare consigli o pareri al ministro su
meterie che lui può assegnare.
Sezione
27. Nel tenere le riunioni del comitato, almeno la metà del
numero totale dei membri della commissione deve essere presente al fine di
costituire un quorum. Se il presidente non è presente o in grado di eseguire il
suo compito, i membri della commissione presenti alla riunione eleggeranno un
membro del comitato a presiedere la riunione.
Le decisioni dell'assemblea sono prese a maggioranza dei
voti. Un membro del comitato dispone di un voto. In caso di parità di voti, il
presidente della riunione ha diritto a un voto decisivo.
Sezione
28. Il Comitato ha il potere di nominare sottocommissioni
che tengano in considerazione o
intraprendano qualsiasi compito assegnato dalla commissione e la sezione 27 si
applica alle riunioni delle sottocomissioni mutatis mutandis.
Sezione
29. Il Dipartimento delle registrazioni commerciali del
Ministero del Commercio agisce in qualità di segreterio del comitato e ha
l'autorità per svolgere i seguenti compiti:
1. Esecuzione di lavori in conformità con le risoluzioni
del Comitato o assegnati dal Comitato;
2. Presentare pareri al Comitato per quanto riguarda le
operazioni di business di stranieri nel Regno sulla base di studi, informazioni, compilazione e
preparazione di relazioni per il ministro, e
3. esecuzione del lavoro amministrativo generale del
Comitato.
Sezione
30. I cancellieri e i funzionari competenti hanno la
facoltà di:
1 . richiedere in forma scritta o convocare qualsiasi
persona per la spiegazione di qualsiasi fatto, compresa la sottomissione di
documenti o le prove necessarie per verificare i fatti ;
2 . entrare nel luogo in cui stranieri gestiscono
business , durante l'orario lavorativo , per controllare e garantire il
rispetto del presente atto, a condizione che un'approvazione scritta sia prima
ottenuto dal direttore generale, salvo in caso di estrema emergenza.
Nell'eseguire il loro dovere, esse hanno la facoltà di indagare sui fatti o richiedere eventuali documenti o
prove necessari per l'esame dei fatti alle persone che si trovano sul luogo .
Nello svolgimento dei doveri di cui al punto 2 , il
proprietario o il possessore del business devono ragionevolmente aiutare i
cancellieri ed i funzionari competenti . A questo proposito i cancellieri ed i
funzionari competenti non devono agire in modo minaccioso o in un modo da
indagare ai sensi del Codice di procedura penale, e devono dare comunicazione
scritta al proprietario o possessore del luogo non meno di tre giorni
lavorativi in anticipo, salvo in caso di estrema emergenza e al completamento dei
loro doveri una relazione scritta del
risultato deve essere tempestivamente resa al Ministro .
Sezione
31. Se una persona chiede un esame o copia dei documenti o
chiede al cancelliere di fare copie o fotocopie insieme con una certificazione
degli stessi o chiede al cancelliere di certificare le dichiarazioni custodite
dal cancelliere, il cancelliere concede immediatamente il permesso, salvo per i
documenti che per loro natura la divulgazione e' vietata dalla legge che
disciplina l'informazione ufficiale o da altre leggi che proiboscano che
vengano divulgati. Il richiedente deve pagare le tasse come prescritto dai
regolamenti ministeriali.
Sezione 32. I funzionari competenti
devono avere una carta d'identificazione, secondo la forma prescritta nei
regolamenti ministeriali. Nello svolgimento dei loro doveri, devono presentare
la loro carta d'identità alle persone interessate.
Sezione
33. Nello svolgimento del dovere, ai sensi della presente
legge, i membri del Comitato, il direttore generale, i cancellieri e i
funzionari saranno i funzionari competenti ai sensi del Codice penale.
Sezione
34. Qualsiasi straniero, a cui e' concessa una licenza o
un certificato, la cui licenza venga sospesa o revocata o a cui sia ordinato di
interrompere le operazioni di business di cui alla licenza e abbia perso il
diritto di appellarsi o a cui sia stata
revocata la licenza dal ministro o il ministro gli abbia ordinato di sospendere
il lavoro e la decisione sia conclusiva
ma ancora svolge attività di impresa, e' soggetto ad una pena detentiva
non superiore a tre anni e/o alla multa da 100.000 a 1.000.000 baht (da 2.270 a
22.700 euro, circa al cambio attuale) e anche a una multa di 10.000 baht (227
euro, circa al cambio attuale) al giorno per tutto il periodo di violazione.
Sezione
35. Se qualsiasi straniero, a cui viene concessa una
licenza per operare qualsiasi attività ai sensi della presente legge, prende
parte a un'azienda di proprietà di altri stranieri non autorizzati a gestire
l'azienda ai sensi della presente legge o gestisce un'azienda di proprietà
congiunta di tali altri stranieri, dimostrando che egli è l'unico proprietario
del business in modo che questi altri stranieri evitino o violano le
disposizioni della presente legge, è soggetto ad una pena detentiva non superiore
a tre anni o/e una multa da 100.000 a 1.000.000 di baht e la corte ordina lo
scioglimento di tale operazione business o business in comune. I trasgressori
dell'ordine della Corte sono soggetti ad una multa di 10.000 baht a 50.000 baht
(1.130 euro al cambio attuale) al giorno per tutto il periodo di violazione.
Sezione
36 . Qualsiasi Thai persona giuridica nazionale e non
straniera ai sensi della presente legge , e' complice o prende parte nella gestione di attività di stranieri che
rientrino nelle tabelle allegate e gli stranieri non sono autorizzati a operare
tale attività, o prendere parte ad attività di impresa di stranieri ,
dimostrando che egli è l' unico proprietario della società o in possesso di
azioni per conto degli stranieri in ogni società di persone o società a
responsabilità limitata o persona giuridica dar modo che gli stranieri di
operare l'attività in elusione o violazione delle disposizioni della presente
legge, compresi gli stranieri che consentano ai cittadini thailandesi o di
persone giuridiche non- stranieri ai sensi della presente legge di farlo, sono
soggetti ad una pena detentiva non superiore a tre anni e/o a una multa da
100.000 a Baht Baht 1.000.000 e il Tribunale ordina un arresto per favoreggiamento
e complicità e ordinare dfi fermare le operazioni d'esercizio in comune o
ordinare un arresto della partecipazione o la cessazione della partnership,
come il caso . I trasgressori dell'ordine della Corte sono soggetti ad una
multa di 10.000 baht a 50.000 baht al giorno per tutto il periodo di violazione
.
Sezione
37. Qualsiasi straniero che gestisce un business in
violazione della Sezione 6, 7 e 8 è soggetto ad una pena detentiva non
superiore a tre anni e/o a una multa da 100.000 a 1.000.000 di baht e la Corte
dovra' ordinare l'arresto delle
operazioni di business e lo sciolimento della societa' o la cessazione della partecipazione o
collaborazione a seconda del caso in
essere. I trasgressori dell'ordine della Corte sono soggetti ad una
multa di 10.000 baht a 50.000 baht al giorno per tutto il periodo della
violazione.
Sezione
38. Qualsiasi straniero che gestisce un business in
violazione della Sezione 14, o in violazione delle condizioni di cui alla
sezione 18/3 è soggetto a una multa da 100.000 a 1.000.000 di baht e/o una
multa di da 10.000 a 50.000 baht al giorno per tutto il periodo di violazione.
Sezione
39. Qualsiasi licenziatario o concessionario certificato
che non riesce a conformarsi al paragrafo due o tre della sezione 21 o viola la
sezione 22, e' soggetto ad una multa non superiore a 5.000 Baht.
Sezione
40. Qualsiasi persona che non rispetti le lettere di
richiesta o comparizione dei cancellieri e dei funzionari competenti o che non
dia fatti, o che non presenti documenti o prove dopo essere stato indagato o
convocato dai cancellieri o dai funzionari competenti o non offra cooperazione
ai cancellieri o funzionari competenti in conformità con la Sezione 30, senza
giustificati motivi, e' soggetto ad una
multa non superiore a 5.000 Baht.
Sezione
40. Qualsiasi persona che senza rispettare le lettere di
richiesta o comparizione dei cancellieri e dei funzionari competenti o che non
offra i fatti, o che non presenti documenti o prove dopo essere stato indagato
o convocato dai cancellieri o funzionari competenti o manca nell'offrire
prestazioni di cooperazione ai cancellieri o funzionari competenti in
conformità con la Sezione 30, senza giustificati motivi, e' soggetto ad una
multa non superiore a 5.000 Baht.
Sezione
41. Nel caso in cui una persona giuridica commetta i reati
di cui alla sezione 34, 35, 36 e 37, gli amministratori, i partner o le persone
autorizzate ad agire per conto della persona giuridica, che collaborano con
questa infrazione o che con il loro comportamento ragionevole non riescano a impedire tale reato, sono soggetti
ad una pena detentiva non superiore a tre anni e/o una multa da 100.000 a
1.000.000 di baht.
Sezione
42. Per i reati di cui alla sezione 39 e 40 il direttore
generale, o le persone da lui designate sono abilitate a risolvere il caso da
penalizzare. Una volta che l'imputato ha pagato l'ammenda dell'importo deciso
dal direttore generale o dei suoi aventi causa entro 30 giorni dalla data di
emissione il caso è chiuso.
Sezione
43. Tutti i regi decreti, regolamenti ministeriali,
comunicazioni e ordini che sono in vigore alla data in cui la presente legge
entra in vigore saranno ancora in vigore nella misura in cui essi non sono in
conflitto con o in contrasto con le disposizioni del presente atto fino a che
le disposizioni dei regi decreti, regolamenti ministeriali, avvisi e gli ordini
emanati ai sensi della presente legge sono in vigore.
Sezione
44. Gli stranieri a cui e' stato concesso il diritto o il
permesso di operare un business sotto l'Annuncio n° 281 del Consiglio Esecutivo Nazionale, in
data 24 novembre 1972, prima dell'entrata
in vigore di questa legge avrà il diritto o il permesso di continuare ad
operare tale attività in conformità le condizioni e termini indicati del
diritto o permesso concessi.
Sezione
45. Gli stranieri, che hanno operato in attività previste
nelle tabelle allegate alla data in cui la presente legge entra in vigore e le
imprese e che non rientrano nell'ambito di nessuno degli elenchi allegati al
Bando n ° 281 del Consiglio Direttivo Nazionale, in data 24 novembre 1972 e che
desiderano continuare ad operare le imprese, ne devono informare il Direttore
generale al fine di ottenere un certificato in conformità con le norme e le
procedure previste al punto 11, entro un anno dalla data in cui la presente
legge entra in vigore. Mentre gli stranieri che non hanno ottenuto il
Certificato, essi non devono essere trattati come gli stranieri che operano
business senza un permesso ai sensi della presente legge.
Sezione
46. Il Ministro del Commercio in carica e che controlla
l'attuazione della presente legge ha il potere di nominare i cancellieri e
funzionari competenti e di rilasciare i regolamenti ministeriali che
prescrivono le tariffe entro i limiti delle tariffe allegate al presente
regolamento, nonché di concedere esenzioni e di prescrivere altre questioni per
l'esecuzione della presente legge.
I regolamenti ministeriali, entrerano in vigore dopo la
pubblicazione in Gazzetta governativa (Gazzetta ufficiale).
Tasse.
1) Domanda di Licenza:
a) Domanda di licenza ai sensi dell'articolo 7: baht
1000
b) Domanda di licenza ai sensi della Sezione 17: baht
2.000
c) domanda di certificato ai sensi delle sezioni 11 o
12: baht 2.000
2) Licenza
a) licenza ai sensi dell'articolo 7: baht 5.000
b) licenza per business in prospetto Due
- Persona fisica baht 40.000
- Persona giuridica: baht 10 per ogni 1.000 baht di
capitale sociale, con un minimo di baht 40.000 e un massimo di 500.000 Baht,
frazioni di 1.000 Baht nel capitale sociale
vengono trattate come 1.000 baht.
c) Licenze per business nel prospetto Tre:
- Persona fisica baht 20.000
- Persona giuridica: baht 5 per ogni 1.000 baht di
capitale sociale, con un minimo di baht 20.000 e un massimo di 250.000 baht,
frazioni di 1.000 Baht nel capitale sociale
vengono trattate come 1.000 baht.
3. Certificato 20.000 baht
4. Licenza sostitutiva o certificato 5.000 baht.
5. Appelli
a) ricorso contro l'ordine di disapprovazione ai sensi
dell'articolo 7 baht 1000
b) ricorso contro l'ordine di disapprovazione ai sensi
della Sezione 17 baht 2.000
c) ricorso contro la sospensione o la revoca del titolo
ai sensi dell'articolo 20 baht 2.000
6. Notifica sulla chiusura o la delocalizzazione di
uffici o locali commerciali baht 1000
7. Domanda di modifica delle indicazioni contenute nella
registrazione, nel titolo o nei certficati baht 1000
8. Ricerca o copia di documenti baht 200 ognuno.
9. Copie autenticate o fotocopie certificate baht 100
per pagina.
10. Certificato per dichiarazioni registrate baht 100
per ciascuna voce.
Prospetti annessi all'atto:
1.2. Attività
commerciali limitate ai sensi del Foreign Business Act del 1999
Prospetto
1 - Le imprese che gli stranieri non sono autorizzati ad
esercitare per motivi particolari:
- Giornali, trasmisioni radio o radio-tellevisive.
- Agricoltura, coltivazione, orticoltura.
- Zootecnia.
- Silvicoltura e conversione legname proveniente da
foreste naturali.
- Pesca in particolare pesca nelle acque territoriali
thailandesi e in specifiche aree economiche della Thailandia.
- Estrazione di erbe tailandesi.
- Commercio e vendita all'asta di oggetti d'antiquariato
o oggetti di valore storico tailandesi.
- Fare o fondere immagini del Buddha e di ciotole per
elemosine.
- Commerciare in terra.
Propsetto
2 - Società concernenti la sicurezza nazionale, che
potrebbero avere un effetto negativo su arte e cultura, costumi, manufatti o
artigianato nativo, o con un impatto sulle risorse naturali e l'ambiente:
a) Gruppo 1 - Società concernenti la sicurezza o
la sicurezza nazionale
Produzione, distribuzione, riparazione o manutenzione
di:
- Armi da fuoco, munizioni, polvere da sparo e materiale
esplosivo.
- Componenti di armi da fuoco, munizioni e materiali
esplosivi.
- Armamenti, navi, aerei o veicoli militari.
- Attrezzature, o di parti di qualsiasi tipo di
materiale bellico.
- Il trasporto interno via terra, trasporto di acqua o
il trasporto aereo, compresa l'aviazione nazionale.
b) Gruppo 2 - Le aziende che potrebbero avere un
effetto negativo sulle arti e la cultura, i costumi e manufatti o artigianato
nativo
- Commercio di antichità o di manufatti che sono opere
d'arte thailandesi o artigianato thailandese.
- Intaglio del legno.
- Allevamento del baco da seta, lavorazione della seta
thailandese, tessitura della seta thailandese, o la stampa di seta tailandese.
- Fabbricazione di strumenti musicali tailandesi.
- Produzione di ceramica in oro, argenteria, nielloware,
bronzi, o oggetti laccati.
- Ciotole o terracotte che sono tipiche dell'arte e
della cultura tailandese.
c) Gruppo 3 - Le imprese che potrebbero avere un
effetto negativo sulle risorse naturali e l'ambiente
- Produzione di zucchero di canna.
- Produzione di sale, compreso il salgemma.
- Estrazione di salgemma.
- Miniere, tra cuile cave di pietra o i sisitemi a
schiacciamento.
- Lavorazione del legno per la costruzione di mobili e
di le arredi.
Prospetto
3. - Aziende in cui i thailandesi non sono pronti a
competere con imprese straniere:
- Fresatura del riso e produzione di farina di riso e
piante.
- Pesca , in particolare l'allevamento di creature
acquatiche .
- Silvicoltura da re -impianto .
- Produzione di compensato, impiallacciatura ,
truciolato o pannelli duri.
- Produzione di calce .
- Contabilità.
- Servizi legali .
- Architettura .
- Ingegneria .
- Costruzione , ad eccezione di :
-
Realizzazione di infrastrutture in servizi di pubblica utilità o comunicazioni
che richiedono strumenti, tecnologie o competenze specifiche in tale
costruzione, salvo quando il capitale straniero minimo è di 500 milioni di baht
(11,363,000 di euro circa)o più .
-
Altri lavori , come prescritto dalla normativa .
- Agenzia di intermediazione, ad eccezione di:
-
Mediazione o agenzie titoli o di servizio relative a future materie prime
agricole a termine o strumenti finanziari o titoli .
-
Brokerage o agenzie per l'acquisto e la vendita o la fornitura di beni o
servizi necessari alla produzione o fornitura di servizi alle imprese affiliate
.
-
Brokerage o agenzia per l'acquisto o la vendita, la distribuzione o
l'approvvigionamento dei mercati, sia nazionali che all'estero per la
distribuzione dei prodotti made in Thailandia, o importate dall'estero nella
categoria del business internazionale , con capitale straniero minimo non
inferiore a 100 milioni baht (2.272.727 euro circa, cambio attuale) o più .
- Altre
attività di intermediazione o di agenzia , come previsto nei regolamenti
ministeriali .
- Vendita all'asta , ad eccezione di :
-
Vendita all'asta alla maniera di gare internazionali, non essendo aste di
antiquariato, oggetti antichi o artefatti che sono opere d'arte tailandesi ,
artigianato thailandese o oggetti d'antiquariato , o con u valore storico Thai
.
-
Altri tipi di vendita all'asta , come stabilito da disposizioni ministeriali .
- Il commercio interno di prodotti agricoli locali non
vietati dalla legge .
- Vendita al minuto di tutte le categorie aventi un
capitale totale inferiore a 100 milioni di capitale di baht o un capitale minimo di ogni negozio minore di 20 milioni di baht .
- Commercio all'ingrosso, tutte le categorie di beni
aventi un capitale minimo per ogni negozio infeeriore ai 100 milioni di baht .
- Pubblicità .
- Operazioni di
Hotel, escludendo la gestione alberghiera .
- Turismo.
- Vendita di alimenti e bevande .
- Piantare e cultura delle piante.
- Altri servizi , ad eccezione di quelle prescritte
dalle disposizioni ministeriali.
" Altre attività di servizi " indicati nella
lista 3 che serve effettivamente come una categoria per parole di ugual
significato (catch-all). Se gli stranieri forniscono un servizio , non
altrimenti contenuto nella prospetto 3 , l'azienda deve richiedere e ottenere
un una Licenza degli Affari Esteri, prima di iniziare l'attività . Questa
categoria comprende attività di locazione fisse e non fisse. Inoltre , le
attività nelle quali uffici di rappresentanza e uffici regionali sono
autorizzati a esercitare sono tutti i servizi che rientrano in questa
categoria.
Inoltre , da
notare che regole speciali si applicano se gli stranieri hanno intenzione di
impegnarsi in attività di " Commercio al dettaglio di beni " o
"vendita all'ingrosso di beni " . Entrambe queste attività sono
contenuti nell'elenco 3 , quindi, per far si
che uno straniero possa impegnarsi in una di queste attività , la
società deve prima richiedere e ottenere una Licenza degli Affari Esteri.
Legge thailandese , tuttavia , concede eccezioni
all'obbligo di Licenza degli Affari Esteri per le aziende straniere che cercano
di impegnarsi nella vendita al dettaglio e/o vendita all'ingrosso.
Per gli stranieri che desiderano impegnarsi in attività di
vendita al minuto, l'eccezione è che se la società ha un capitale sociale di
100 milioni di baht (interamente sottoscritto e versato) o più , e il capitale
per ogni negozio al dettaglio aggiuntivo e' di 20 milioni di baht o più , lo
straniero non è sottoposto alla Foreign Business License .
Per una società straniera che desidera mpegnarsi nella
vendita all'ingrosso, l'eccezione è che se la società ha 100 milioni di
capitale baht o più per ciascuno dei suoi negozi all'ingrosso , lo straniero
non è sottoposto alla Licenza degli Affari Esteri
C'è un'altra categoria promozionale catch-all denominata
"Trade and Investment Office Support" (TISO) che consente una varietà
di servizi, tra cui controllo/manutenzione affiliati, servizi di consulenza,
servizi di ingegneria e tecnici, attività legate alla macchinari, motori,
strumenti e attrezzature come installazione formazione, manutenzione e
riparazione, calibrazione e progettazione e sviluppo software. C'è una
condizione di vendita e spese di amministrazione pari ad almeno 10 milioni di
baht all'anno. TISO non è qualificato per benefici fiscali.
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