Un articolo di Francesco Tortora in data 24/03/2014.
Indonesia e Giappone
Minerali ferrosi contesi
L’Indonesia aveva posto limiti all’export verso il Giappone.
Minerali ferrosi contesi
L’Indonesia aveva posto limiti all’export verso il Giappone.
Ora si ravvede e torna sui propri passi.
Bangkok - L’Indonesia
chiederà formalmente al Giappone di ricollocare tutte le attività relative
alla fusione ed al trattamento dei minerali in Indonesia nell’ambito di un tentativo
di porre termine ad un lungo periodo di tensioni fattesi crescenti in tempi
recenti nel campo dell’acquisizione e della trasformazione dei minerali e
dei metalli, settori dove vi è stata una successione di limitazioni
reciproche o restrizioni in termini di esportazione.
La richiesta sarà
presentata nell’ambito dei colloqui bilaterali tra esponenti ufficiali dei
Governi indonesiano e giapponese in tempi rapidi, come confermato nella
giornata di mercoledì scorso da parte del Ministero dell’Industria indonesiano,
dopo l’incontro tra il Ministro MS Hidayat in persona e l’Ambasciatore
giapponese in Indonesia, Yoshinori Katori. Il Ministro indonesiano ha
affermato in quell’occasione che il Giappone è stato uno dei più grandi
investitori in Indonesia e quindi bisognerà attivarsi per ascoltare e
ri-orientare le questioni in sospeso e le problematicità come se si trattasse
di una sfida da superare. Si spera che si possa addivenire ad un accordo
inter-governativo a seguito della riapertura dei colloqui per assicurarsi che
questa ri-allocazione da parte del Giappone e favore dell’Indonesia avvenga
effettivamente ed in tempi brevi.
L’Indonesia -uno
dei maggiori fornitori di minerali e metalli chiave oggi, come carbone,
nichel, bauxite e alluminio- pose il blocco sulle esportazioni di metalli
non-trattati lo scorso 12 gennaio nella speranza di far crescere la sua
industria di lavorazione nel settore. Scopo di questa politica indonesiana era
anche quello di creare nuovi posti di lavoro e di aggiungere valore alle
risorse minerarie della Nazione. Il prezzo del nichel sui mercati mondiali,
dopo la decisione indonesiana, ha avuto un andamento altalenante.
La strategia indonesiana
ha avuto esiti significativi anche sul Giappone, che è uno dei principali
produttori di acciaio inossidabile al mondo, a causa dei prezzi spinti verso
l’alto, costringendo la sua industria a cercare altre fonti di
nickel. L’Indonesia è uno dei maggiori produttori di minerali metallici al
mondo e soprattutto rappresenta il 44 per cento del fabbisogno giapponese. Il
resto delle necessità nipponiche in questo settore è coperto da altri
produttori come Filippine e Nuova Caledonia. Alcuni produttori giapponesi di
nickel ora stanno conducendo studi di fattibilità per allocare proprie
fonderie in Indonesia. Vi sono, però, problemi di non lieve entità da
risolvere nel campo dell’impiego di personale. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).
Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra",
il suo ultimo libro e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary.
Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin'
in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per
una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.
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